Svolta nell'omicidio dello studente universitario: fermato un 32enne

Nella nottata è stato rinvenuto il cadavere del 31enne Damiano Galizia, all’interno di un’abitazione in contrada Dattoli di Rende, colpito da alcuni colpi d’arma da fuoco. Per tale omicidio, su attività di indagine svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Cosenza, è stato sottoposto a fermo, emesso dalla Procura della Repubblica di Cosenza, Francesco Attanasio, 32 anni, dopo un lungo interrogatorio condotto dal pubblico ministero. Le indagini hanno permesso di ricostruire, secondo gli investigatori, la dinamica dei fatti: martedì 26 aprile, verso le ore 18.00,  Galizia si è incontrato, nei pressi dell’uscita autostradale di Cosenza Nord, con Attanasio in quanto avrebbero dovuto discutere di alcune vicende personali, tra cui l’acquisto di un’autovettura e di un debito che A.F. avrebbe contratto a gennaio con i Galizia e del quale  lo stesso sollecitava l’estinzione. A.F. sarebbe stato esasperato dall’atteggiamento pressante di Galizia  a causa della mancata restituzione del prestito e per tale motivo avrebbero avuto nei mesi scorsi numerose discussioni.  I due, a bordo dell’autovettura della vittima, si sono recati successivamente nella zona universitaria dove Attanasio aveva la disponibilità di una villetta a due piani. Una volta arrivati, sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti, mentre si accingevano ad entrare, A.F. avrebbe confermato la sua impossibilità temporanea ad onorare il debito, chiedendo più tempo. A questo punto Galizia avrebbe avuto una reazione violenta nei suoi confronti sferrandogli uno schiaffo prima di raggiungere il pianerottolo dell’abitazione. Immediatamente il sospettato avrebbe estratto dalla cintura dei pantaloni una pistola calibro 9 sparando tre/quattro colpi d’arma da fuoco e colpendo Galizia da una breve distanza. Subito dopo avrebbe lasciato l’appartamento lasciando sul pianerottolo il corpo di Galizia. Il giorno dopo, sostengono i titolari dell'indagine, sarebbe ritornato nella villetta e, dopo aver pulito il pavimento dalle macchie di sangue, avrebbe avvolto il corpo all’interno di un tappeto, fissandolo con nastro adesivo e sigillandolo con alcuni sacchetti di plastica.  Nella serata di ieri in Questura Francesco Attanasio ha spiegato le sue motivazioni che lo avrebbero portato ad uccidere Galizia facendo ritrovare il corpo alle prime ore della mattina.  Nel mattinata odierna, nel corso della perquisizione presso l’abitazione di Attanasio è stata sequestrata la Beretta calibro 9 ( presunta arma del delitto). 

 

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