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Chiaravalle Centrale, Pierluigi Tortora vince il concorso teatrale

È Pierluigi Tortora, con la sua “Bottega del Teatro” di Caserta, il vincitore del secondo concorso teatrale interregionale “Città di Chiaravalle Centrale”.

La premiazione si è svolta nel contesto di una piacevole serata animata da musica e interventi recitati, condotta e presentata dal direttore artistico della rassegna, Gino Capolupo. Tortora è stato accolto sul palco del teatro Impero dal sindaco, Mimmo Donato, dal vicesindaco, Pina Rizzo, e dal presidente della Consulta comunale della Cultura, Francesco Pungitore, tra gli applausi del pubblico.

La sua rappresentazione “A gentile richiesta” del 15 aprile scorso ha conquistato l'altissimo gradimento della giuria popolare, composta dagli stessi spettatori degli spettacoli. Un successo che il vincitore ha voluto condividere con i presenti, con citazioni dei grandi classici della tradizione napoletana e aneddoti di vita vissuta molto divertenti.

La manifestazione è proseguita con l'esibizione musicale del giovane chitarrista Danilo Bonazza e le poesie recitate da Paola Sangiuliano, Caterina Menichini e dallo stesso Gino Capolupo. Nei commenti dei promotori del concorso è emersa la volontà di ripetere la felice esperienza di quest'anno che ha avuto il supporto fondamentale dell'Unione italiana libero teatro e l'aiuto di tanti sponsor.

Molto positiva anche la risposta degli abbonati, giunti dall'interno comprensorio. Nelle intenzioni dell'amministrazione comunale c'è l'idea di strutturare un rapporto sinergico di collaborazione con le compagnie locali, per un ulteriore salto di qualità della stagione teatrale, già particolarmente apprezzata.

Quest'anno si sono esibite le compagnie “La cantina delle arti” di Sala Consilina, “Il teatro dei Dioscuri” di Campagna, “La ribalta” di Vibo Valentia, “Incastrolibero” di Castrolibero, “Ettore Petrolini” di Barcellona Pozzo di Gotto, “La bottega del teatro” di Caserta, “Teatro Degart” di Taormina, “I commedianti” di Vibo Valentia e “Il Gelsomino” di Roccella.

 

 

Sequestrate bombole Gpl pericolose

Circa 650 chili di Gpl (gas di petrolio liquefatto) contenuto in bombole, trasportate a bordo di un autocarro, sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza della Compagnia di Paola.

Nel corso di un normale servizio di controllo, le fiamme gialle hanno fermato un autocarro proveniente dalla Campania, che trasportava bombole Gpl per uso domestico, destinato ad una società agricola del basso tirreno cosentino. I recipienti sono risultati non a norma, in violazione alla legislazione in materia di “proprietà e collaudo sicurezza”.

In particolare, sulle bombole sarebbe stata falsamente apposta l’indicazione di una nota società del settore, senza autorizzazione di quest’ultima, ed i cartellini contenenti i dati relativi alle obbligatorie e periodiche revisioni tecniche non avrebbero rispettago le prescrizioni normative di settore, esponendo a rischio gli utilizzatori.

Il responsabile delle violazioni contestate, rischia la confisca delle bombole ed una sanziona ammnistrativa fino a 50 mila euro.

 

Imprenditore Vibonese sorpreso con un all'allaccio abusivo alla rete elettrica

Nel corso di un servizio di controllo, i carabinieri della Compagnia di Tropea hanno scoperto un allaccio abusivo alla rete elettrica di un'abitazione di proprietà di un imprenditore 53anne di Ricadi.

La verifica eseguita dai militari, con il supporto dei tecnici Enel, ha permesso di constatare la presenza di un by-pass al contatore, che consentiva di eludere il reale consumo di energia elettrica.

Durante un ulteriore servizio, gli uomini dell'Arma di Tropea hanno sorpreso un ventenne in possesso di stupefacente per uso personale. Il giovane, cui è stata ritirata la patente di guida, è stato, pertanto, segnalato alla Prefettura di Vibo Valentia. 

Il suino nero e i salumi di Calabria protagonisti a “Fico Eataly World”

Continuano allo stand istituzionale della Regione Calabria a Fico (Bologna), gli eventi dedicati alla promozione delle eccellenze agroalimentari del territorio calabrese.

I giorni scorsi sono stati dedicati agli assaggi dei Salumi Dop di Calabria e, in particolare, del suino nero calabrese.

Nella “Statistica murattiana” del Regno di Napoli, risalente al 1811, si legge che nella Calabria Citeriore «L'industria de’ neri è mantenuta dà villici anche i più miseri, e per ragion di negozio, e pel provvedimento della sugna necessaria al condimento de’ loro cibi giornalieri». Un po’ più avanti nel testo si può anche leggere come la diffusione di questi animali fosse importante e necessaria anche dal punto di vista economico tanto da essere allevato anche in casa: «in abitazioni ristrette e poco ventilate albergano volentieri polli, animali di bassa corte ed anche i neri».

I “neri” sono proprio i maiali di colore nero. Col mantello nero con le setole ispide e le grandi orecchie pendenti sugli occhi su un profilo nasale rettilineo e una testa conica. Animali che pascevano liberi e indisturbati per le strade dei paesi di Calabria e che costituivano uno dei capisaldi dell'economia domestica e che nella metà degli anni Settanta del Secolo scorso hanno rischiato persino l'estinzione.

La varietà calabrese è di provenienza incerta ma sembra derivare dal ceppo pugliese, assai diffuso in tutto il meridione, che a sua volta deriva dal suino casertano, varietà rara e pregiata.

Nell’aula Maestrale si sono tenuti una serie di incontri con i maestri assaggiatori dell’Arsac Teresa Nicoletti, Angelo Diego D’Onghia e Martino Convertini, che hanno raccontato enogastronomicamente il territorio calabrese attraverso degustazioni guidate dei Salumi Dop e di suino nero in abbinamento ai vini regionali.

La sessione “Alla scoperta dell'antica e sapiente tradizione dei salumi di Calabria” è stata caratterizzata da degustazioni guidate di: soppressata e pancetta DOP in abbinamento al vino bianco Igp Calabria (Greco); soppressata e pancetta di suino nero di Calabria in abbinamento al vino rosso Igp Calabria (Gaglioppo). Mentre protagonista de “I salumi calabresi: dalla tradizione alla Dop” sono state le degustazioni guidate di salsiccia e capocollo in abbinamento al vino bianco Igp Calabria (Pecorello); salsiccia e capocollo di suino nero di Calabria in abbinamento al vino rosato Igp Calabria (Magliocco).

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