Redazione

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Emergenza incendi nel reggino

Situazione difficile a Reggio Calabria dove, un incendio di grandi dimensioni sta interessando la frazione Vito, in prossimità del centro abitato.

L'ampiezza del fronte del fuoco ha indotto il prefetto, Michele di Bari, ad assumere il coordinamento delle attività finalizzate allo spegnimento mediante costanti contatti con: il Comando provinciale dei vigili del fuoco, l’Azienda Calabria Verde, il Coau (Centro operativo aereo unificato) della Sala operativa del Dipartimento nazionale della protezione civile, il Comune di Reggio Calabria e l’Arpacal.

Sul posto sono operative tre squadre e un Dos (Direttore operazioni spegnimento) dei vigili del fuoco per lo svolgimento delle attività da terra.

Al fine di limitare i rischi e permettere ai mezzi aerei impegnati nello spegnimento di poter operare in sicurezza, è stata disattivata la rete elettrica.

I cittadini sono stati invitati ad evitare il transito nella zona e a tenere le finestre delle abitazioni chiuse, anche durante le ore notturne.

Sono stati, invece, domati i roghi che hanno interessato la località Mortara di Pellaro ed il territorio di Sinopoli (RC), dove è stato necessario l'intervento di un Canadair.

 

Scossa di terremoto in provincia di Cosenza

Un terremoto di magnitudo ML 2.1 è stato registrato, dai sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, in provincia di Cosenza.

La scossa è stata rilevata alle 8,18 di oggi, ad una ad una profondità di 90 chilometri.

L'epicentro del sisma è stato individuato in prossimità dei Comuni di San Sosti, Buonvicino, Sant'Agata d'Esaro e San Donato di Ninea.

 

Continua l'emergenza incendi in Calabria

Emergenza incendi nel cosentino dove, i vigili del fuoco del comando provinciale sono alle prese con diversi roghi.

Ad agevolare il propagarsi delle fiamme, il caldo torrido ed il vento.

In particolare, diverse squadre di pompieri stanno cercando di domare due grossi incendi sviluppatisi nelle aree interne dei Comuni di Praia a Mare e Tortora, nell'alto Tirreno.

Al momento, non ci sarebbero pericoli per abitazioni e persone.

Il sindaco di Chiaravalle scrive ad Oiverio: “deve cacciare i dirigenti che bloccano il progetto della Casa della Salute”

“Il progetto della Casa della Salute rischia il naufragio per responsabilità  precise di ben individuati apparati dirigenziali della Regione Calabria. A questo punto è necessario un intervento forte ed esemplare del presidente Mario Oliverio”. L'affondo, durissimo e senza precedenti, è del sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato, dichiaratamente “stanco, deluso e frustrato” per le lungaggini burocratiche che stanno fermando l'iter di riconversione dell'ex ospedale “San Biagio”.

Il primo cittadino ha consegnato la sua denuncia in una lettera aperta indirizzata direttamente al Governatore della Calabria. “Caro presidente - scrive Donato - come lei ben sa, quella di Chiaravalle è la prima Casa della Salute in Calabria, un modello progettuale prestigioso, copiato anche da altre regioni d'Italia. Un'opera che potrà significare tanto per le nostre aree interne, in termini di servizi, assistenza, diritto alla salute. Sin dal suo insediamento, lei ha sempre pubblicamente sostenuto il progetto. Non ultimo, in occasione di un recente incontro con i sindaci del Soveratese. Parallelamente, l'Asp di Catanzaro, egregiamente guidata dal dottore Perri, ha profuso uno sforzo immane per far sì che questo sogno collettivo potesse diventare realtà. Eppure, nonostante ciò, il fatto grave che rilevo oggi è che il procedimento, dopo mesi e mesi, è ancora bloccato. Mi chiedo: quali sono le ragioni? Abbiamo partecipato insieme ad innumerevoli riunioni, dove più volte si è ribadito quello che era necessario fare per velocizzare il tutto. Non ci rimane altro da pensare che ci siano, evidentemente, dei dirigenti che intendono bloccare il progetto frapponendo ostacoli immaginari e illogici, rinviando ogni decisione di giorno in giorno, agendo in modo palesemente strumentale, pretendendo, addirittura, più volte la restituzione di pareri già resi o non dovuti. Una burocrazia malata e deleteria. Chiedo a lei, presidente Oliverio, un intervento immediato, urgente, ed esemplare. Le chiedo di rimuovere al più presto dal loro incarico i dirigenti del dipartimento Sanità che stanno bloccando la realizzazione di un ospedale pubblico (Casa della Salute) che sarebbe in grado di fornire risposte assistenziali di qualità a decine di migliaia di persone e ad un'area interna importante della nostra regione. Aspettiamo, sicuri e fiduciosi, come sempre, in una sua risposta, preannunciando, però, che da lunedì prossimo chiameremo tutte le Preserre chiaravallesi alla mobilitazione, proclamando uno stato di agitazione e mobilitazione permanente con conseguenti manifestazioni pubbliche e democratiche di dissenso e protesta”.

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