Chiaravalle Centrale, assemblea dei sindaci: risposte forti contro l'emergenza cinghiali

I sindaci delle Preserre e del Basso Jonio si sono riuniti presso la sede del Comune di Chiaravalle Centrale per affrontare, unitariamente, l'emergenza cinghiali. L'incontro, presieduto dal primo cittadino di Chiaravalle, Domenico Donato, ha messo in evidenza l'insostenibilità della situazione attuale. Si è, infatti, di fronte ad una vera e propria “invasione” di ungulati che provoca problematiche di varia natura.

Innanzitutto, c'è una questione economica da affrontare. Gli animali in questione, in cerca di cibo, devastano le colture, rompono recinti, creano danni rilevanti all'agricoltura locale. Inoltre, la presenza dei cinghiali lungo le strade diventa motivo di pericolo per la sicurezza degli automobilisti in transito, per come testimoniato dai numerosi incidenti che si verificano quotidianamente soprattutto nelle zone interne. Infine, c'è un aspetto sanitario da non sottovalutare. Più volte i veterinari dell'Asp hanno riscontrato casi di tubercolosi nelle carcasse dei cinghiali abbattuti dai cacciatori. Una malattia, peraltro, facilmente trasmissibile all'uomo.

Da qui la preoccupazione dei sindaci che, sollecitati anche dai propri concittadini, si sono incontrati per stabilire una strategia condivisa. All'esito della riunione di Chiaravalle è emersa la necessità di incontrare al più presto il Prefetto di Catanzaro. Una apposita richiesta di convocazione urgente è stata, pertanto, inoltrata al funzionario di Governo, in modo tale da poter fissare con certezza i limiti delle competenze e degli interventi entro i quali si potranno muovere le singole amministrazioni comunali. 

Ospedale Serra, Dg dell’Asp Caligiuri all’Assemblea dei sindaci: “Presto l’attivazione del day surgery”

Nessun rischio di riduzione dei posti letto, anzi il day surgery potrà alleggerire la chirurgia dello spoke di riferimento. Sono i punti cardine da cui è partita Angela Caligiuri, nuovo direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia, nella spiegazione delle prospettive della Sanità locale ai sindaci del distretto socio-sanitario n. 2, ai quali ha anche chiesto un’attiva collaborazione nell’elaborazione dell’atto aziendale. E gli amministratori sono rimasti favorevolmente impressionati da una manager che, diversamente da alcuni predecessori, ha preferito evitare l’ombra dei soliti accompagnatori, chiarendo di non essere “condizionante nè condizionabile”. Parole che sono piaciute agli interlocutori, che hanno intravisto qualche germoglio di discontinuità. Il contesto rimane, ad ogni modo, complicato e va affrontato con decisione. “La riduzione dei distretti – ha affermato Caligiuri in riferimento ad uno degli argomenti più scottanti - non deve ridurre i servizi all’utenza. Questi non dovranno essere assolutamente toccati. L’organizzazione territoriale sarà ben definita e pensata in modo da non nuocere all’utenza. Il mio obiettivo personale – ha aggiunto - è l’accoglienza del paziente. Il cittadino nelle strutture sanitarie deve trovare salute, ma si deve anche sentire accolto”. Annunciati poi alcuni interventi presso il nosocomio serrese consistenti nell’installazione di una migliore segnaletica e nella concretizzazione di accorgimenti utili ad orientare il paziente nella struttura. Il sindaco della cittadina della Certosa Bruno Rosi ha comunque voluto fissare alcuni paletti: “l’ospedale – ha in particolare sostenuto - non può essere chiuso nè può essere trasformato in una Rsa. Tutti insieme dobbiamo lottare per guadagnare i diritti riconosciuti a un ospedale di montagna”. Chiesti – in aggiunta all’effettivo funzionamento della sala operatoria nel reparto chirurgia per gli interventi in day surgery - l’aumento degli anestesisti e l’adeguamento della pista di elisoccorso ai voli notturni. “Il paziente – ha specificato il primo cittadino di Serra San Bruno - deve avere la possibilità di godere di un primo soccorso anche di notte poiché, in una situazione d’urgenza e con le cattive condizioni in cui versano le strade montane della provincia, il trasporto in ambulanza potrebbe costare la vita”.

Fondi UE, rifiuti, depurazione: Oliverio ha incontrato gli amministratori comunali

Ripartire dai Comuni per affermare un nuovo modello di governo dei territori. "È l'idea concreta, insieme una proposta operativa, lanciata -come si legge in un comunicato dell'Ufficio Stampa di Palazzo Alemanni - dal presidente della Regione Mario Oliverio a Lamezia dove, nel gremito Centro Agroalimentare, presente la nuova Giunta, ha stamane convocato i sindaci della Calabria.  Una assemblea partecipata, un confronto, quello odierno, servito al presidente della Regione per fornire agli amministratori una approfondita serie di informazioni e focalizzare alcune tra le linee fondamentali che saranno seguite nell'azione di governo in relazione a questioni centrali. Tra queste, la programmazione 2014-2020; il ciclo dei rifiuti; il ciclo integrato delle acque e la depurazione; il disegno di riordino istituzionale della Regione. Proprio in relazione a quest'ultimo punto, Oliverio ha annunciato la definizione di un nuovo assetto che consenta di "liberare la Regione dalle funzioni gestionali, esaltare le sue funzioni legislative e di programmazione, per affermare una nuova governance". La premessa  per costruire la nuova Calabria, questa, che parta dalla centralità dei territori ed i Comuni. Il nostro obiettivo è quello di fissare entro la fine dell'anno i capisaldi del nuovo ordinamento istituzionale, in un riordino rispondente ai bisogni e alle necessità".  Il presidente Oliverio ha quindi informato sulla programmazione 2014-2020. "Come noto- ha riferito- in questi mesi siamo stati impegnati sia per recuperare il tempo perduto sia per modificare il POR in accordo alle osservazioni di Bruxelles. Abbiamo stabilito, per questo, un percorso di lavoro comune e di confronto, giorno per giorno, con gli uffici della Commissione, al fine di arrivare ad un testo condiviso che sarà, nella prima settimana di agosto, riproposto a Bruxelles per la decisione di approvazione, che dovrebbe arrivare entro ottobre. Nella nuova impostazione del POR, i Comuni sono essenziali nella fase attuativa. In particolare, il Programma è centrato su una visione territoriale dello sviluppo, in cui le aree urbane, le aree interne e i sistemi insediativi intermedi sono i cardini della strategia di sviluppo".  Ulteriori punti dell'intervento del presidente della Regione a Lamezia sono stati quelli dei rifiuti e, quindi, delle risorse idriche.  "Due settori- ha detto - nei quali esiste un grave ritardo accumulato nel corso degli anni. Per quel che riguarda il ciclo dei rifiuti , in questi mesi, abbiamo lavorato sodo, non solo per fronteggiare l'emergenza, ma per mettere parimenti in campo un progetto di costruzione di un sistema che dovrà puntare in modo forte sulla raccolta differenziata. I Comuni dovranno essere protagonisti in questo percorso. Anche in Calabria è possibile fare quello che si fa in altre realtà d'Italia e d' Europa, innescando un circolo virtuoso. Stiamo ora definendo le condizioni di un'impiantistica moderna. Investiremo in questa direzione che, nella fase della gestione, dovrà vedere il protagonismo delle imprese. Tutto ciò camminerà di pari passo con la definizione degli ambiti, attraverso una legge in cui troverà posto anche un sistema di premialita' che si tradurrà in risparmi per i cittadini. Anche in tema di risorse idriche - ha affermato ancora il presidente Oliverio- registriamo un ritardo pregresso enorme, che richiede una rimessa a punto anche sul fronte legislativo". Ancora, in tema di depurazione: "Anche qui- ha sottolineato- abbiamo ritardi che si sono accumulati . Le gare fatte lo scorso anno sono impostate male. Per l'immediato abbiamo definito una programma per i Comuni della costa per fronteggiare questa stagione estiva , ma bisogna affrontare in maniera strutturale e definitiva il problema. Puntiamo a cancellare risorse divorate in modo assolutamente improduttivo, come è il caso della multa di 80 milioni di euro che la Regione ha dovuto pagare all'Unione Europea per le inadempienze in tema di rifiuti e depurazione."  Chiudendo il proprio intervento - prima di approfondimenti da parte di vari direttori generali della Regione e dei contributi venuti dai molti amministratori presenti- il presidente Oliverio, dopo questa prima iniziativa che ha ricevuto unanime apprezzamento, ha annunciato, per l'autunno, appuntamenti settoriali

Battaglia (PD) incoraggia Oliverio: "Rende parte attiva gli amministratori comunali"

“Segna l’avvio del nuovo corso della Regione l’iniziativa ampiamente partecipata di oggi a Lamezia con tutti i sindaci e gli amministratori della Calabria. Su temi come l’utilizzo dei fondi comunitari e la salvaguardia ambientale, se vogliamo fare risultato, occorre finalmente puntare su ciò che ci unisce, piuttosto che su ciò che può frammentare e disperdere gli sforzi”. E’ il commento del consigliere regionale del Pd Mimmo Battaglia a proposito dell’Assemblea dei sindaci in corso al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme, convocata per discutere di “programmazione delle risorse comunitarie, periodo 2014-2020, ciclo dei rifiuti: linee guida per la redazione del nuovo piano regionale; ciclo integrato delle acque”. Aggiunge Battaglia “Ai sindaci ed a tutti gli amministratori comunali, che costituiscono una risorsa fondamentale del sistema politico ed istituzionale della Calabria, il presidente Oliverio offre l’occasione non soltanto di condividere decisioni importanti, ma addirittura di diventare parte attiva e protagonisti delle scelte strategiche da compiere assieme e, più in generale, del processo di rinnovamento in corso. E’ questo il punto che a me pare assolutamente rilevante in questa fase del regionalismo calabrese”.

Rifiuti e fondi UE: Oliverio convoca i sindaci calabresi

E' fissato per le 9:30 di lunedì il vertice organizzato al Centro Agroalimentare di Lamezia durante il quale Mario Oliverio si confronterà con l'Assembela dei Sindaci della Calabria. Il presidente della Regione aveva anticipato l'appuntamento già venerdì in occasione della conferenza stampa di presentazione della nuova Giunta. Al centro della discussione con i Primi Cittadini calabresi alcuni fra i problemi storicamente più scottanti sul tavolo della politica: la gestione dei rifiuti, il ciclo delle acque e le risorse finanziarie provenienti dall'Unione Europea.  Questioni che devono essere prese di petto con una strategia condivisa ed efficace per far uscire la Calabria dal pantano e provare un'azione di rilancio in grado di porla in una condizione di competitività, ad oggi impossibile anche da scorgere. 

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