Gioiosa beer village: ritorna il Festival della Birra a Gioiosa Ionica

L’estate 2022 potrebbe finalmente far ripartire la macchina organizzativa del Gioiosa beer village, l’imponente manifestazione dedicata principalmente alla birra e al suo abbinamento con il cibo di strada.  Un evento che si svolge nel centro storico di Gioiosa Ionica e che, nell’ultima edizione 2019, ha visto la presenza di oltre 20 mila persone nei tre giorni di svolgimento. Un successo che ha attirato visitatori ed appassionati di birra da tutta la regione, in una splendida atmosfera rallegrata anche dalla musica e dagli spettacoli di artisti nazionali. Dopo due anni di stop per l’emergenza Covid-19, finalmente si inizia a pianificare la prossima edizione.

“Stiamo già lavorando alla programmazione per l’estate 2022, partendo dal rinnovare le importanti e fondamentali collaborazioni con il Comune e la Pro loco di Gioiosa Ionica, attori fondamentali per lo svolgimento della manifestazione.  Come sempre l’evento si svolgerà nella prima metà di agosto”. Queste le parole di Francesco Meduri, imprenditore del settore e uno degli organizzatori dell’evento.

“Vorremmo – prosegue Meduri – un’edizione in cui valorizzare anche i prodotti del territorio e la loro trasformazione in cibo di strada.  Ci sono tante prelibatezze locali che possono essere protagoniste dello street food e che cercheremo di presentare nella prossima edizione. Lavoriamo per garantire ancora gli oltre mille posti a sedere e un programma ancora più importante per gli ospiti. Abbiamo già ricevuto richieste di partecipazione e di partnership che speriamo possano arricchire il Gioiosa beer village e che ci aiutino anche a crescere. L’obiettivo è diventare l’evento di settore principale di tutto il Sud Italia”.

Incidente stradale in Calabria, due feriti. Uno è grave

E’ di due feriti, di cui uno grave, il bilancio di un incidente stradale avvenuto questa mattina a Gioiosa Jonica.

Nell’impatto sono rimaste coinvolte due automobili.

I feriti sono una donna ed un uomo, ovvero i conducenti dei due veicoli.

Ad avere la peggio è stato proprio l’uomo, per il quale si è reso necessario il trasferimento in eliambulanza, agli ospedali Riuniti di Reggio Calabria.

Sul posto, oltre ai sanitari del 118, sono intervenuti gli uomini dei vigili del fuoco e della polizia stradale.

Doppio appuntamento calabrese per Giuliana De Sio

Grande ritorno in Calabria per Giuliana De Sio. L'attrice sarà infatti venerdì 16 dicembre alle ore 21 al Teatro Sybarys di Castrovillari e sabato 17 alle ore 21 al Teatro Gioaiosa di Gioisa Ionica, in “Notturno di donna con ospiti” di Annibale Ruccello, regia di Enrico Maria Lamanna. 

Un dramma in due atti, organizzato dai Teatri calabresi associati, diretti da Domenico Pantano, che vedrà sul palco, insieme alla De Sio, Gino Curcione, Rosaria De Cicco,  Andrea De Venuti, Mimmo Esposito, Luigi Iacuzio.  Scene di Roberto Ricci, costumi Teresa Acone, disegno luci Stefano Pirandello e musiche Carlo De Nonno.
L'azione si svolge in una casa a due piani nella periferia di una metropoli: Adriana porta avanti la sua esistenza, nel caldo afoso, tra canzoni e note di un pianoforte,  tra televisione ed una terza gravidanza, con un marito, Michele, che lavora di notte e ritorna a casa all'alba. Una sera accade che strani individui, temuti e desiderati da troppo tempo, si introducano in casa. Improvvisamente riaffiorano senza una logica i ricordi, angoscianti fantasmi del passato, che provocheranno in Adriana una reazione atroce, insensata, ma a lei necessaria per fuggire da quella prigione grigia e ossessiva.
Un progetto in definitiva che segna l'ideale ricostruzione del discorso su Ruccello, sulla violenza e modernità delle metropoli. Una serie di colpi di scena con un occhio al cinema "thrilling"; ma mentre "Le cinque rose" ha come riferimento il cinema di Hitchcock, di Argento, di Polanski, nel "Notturno" domina quello anni Settnta, per intendersi di Scorsese e di Kubrik.

I canoni sono sempre gli stessi: il luogo isolato, il protagonista barricato all'interno, la minaccia esterna che semina orrore e sgomento fino ad un catartico finale. Un percorso apparentemente triste, che però viene ravvivato ora da una miscellanea di sentimenti, ora da involontaria comicità.

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Gioiosa Ionica: al via la petizione per introdurre la videosorveglianza nelle scuole

E’ partita da Gioiosa Ionica la petizione popolare di raccolte firme indirizzata ai Presidenti di Camera e Senato, ai Capi gruppo parlamentari ed al garante della privacy, per chiedere l’approvazione definitiva della proposta di Legge n. 3912 del 17 Giugno 2016 (già approvata dalla Camera dei Deputati) contenente: Disposizioni in materia di videosorveglianza negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia nonché presso le strutture socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in situazione di disagio.

A proporre la petizione le associazioni Adda, Agess e Comma 3, le tre organizzazioni associative calabresi sempre in primo piano per la tutela delle persone con disabilità ma anche per tutti i soggetti delle fasce deboli.

Dopo l’approvazione  alla Camera della proposta di legge, l’iter legislativo sta trovando resistenza per la sua approvazione definitiva da parte del Senato, in una parte degli operatori delle strutture socio-assistenziali ma anche in una parte degli insegnati che vedono nella legge una sorta di violazione della propria attività lavorativa. Perplessità menifestate anche dal Garante della privacy.

Ma come spiegano i presidenti delle tre associazioni, Silvana Ruggiero (Agess), Vito Crea (Adda) e Simona Coluccio (Comma 3), la legge chiarisce che le videocamere sono a circuito chiuso e le immagini sono cifrate al momento della registrazione attraverso un sistema con due chiavi, una in possesso della struttura, l'altra di un ente certificato terzo. In caso di segnalazione o denuncia potranno vedere le immagini soltanto il pubblico ministero, o la polizia giudiziaria su sua delega. La presenza dei sistemi di sorveglianza dovrà essere sempre segnalata a chiunque accede ai locali monitorati. Quindi non una sorta di Grande fratello in asili, case di riposo e strutture socio assistenziali per minori con disagi e disabili ma piuttosto un occhio discreto, il cui sguardo orientato da regole ferree sarà a disposizione di chi se lo potrà permettere.

Non si può più tacere il grande sdegno per insegnanti e personale violenti, per bambini, anziani e disabili picchiati e insultati, per questo le tre associazioni hanno pensato di far sentire ancor più forte tale indignazione lanciando una petizione di raccolta firme cartacea in tutte le piazze della provincia di Reggio Calabria ed anche online (collegandosi al sito www.petizionepubblica.it e cliccare sulla petizione).

Ovviamente la legge è un passo molto importante per la tutela dei soggetti socialmente deboli ma i tre sodalizi associativi auspicano altresì che ci siano criteri più severi per svolgere mansioni che hanno a che fare appunto con minori, anziani e disabili.

 

 

I Carabinieri hanno trovato 3 piantagioni di canapa indiana

I Carabinieri hanno sequestrato tre piantagioni di canapa indiana recuperando, peraltro,  25 chili di marijuana. Il blitz, supportato dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, è stato condotto dai Carabinieri del Gruppo di Locri, insieme ai colleghi delle Compagnie di Bianco, Locri e Roccella Ionica. In un fondo di Gioiosa Ionica, i militari dell'Arma hanno scoperto 177 piante di canapa indiana irrigate tramite un tubo rivestito di gomma che era stato allacciato alla condotta idrica comunale. Nei confronti del pensionato 69enne risultato titolare del terreno è scattata la denuncia. Analogo provvedimento i Carabinieri hanno adottato a carico di uno studente che deteneva più di 20 grammi di marijuana. Perquisendo l'appartamento in cui vive il giovane, ad Ardore, gli uomini in divisa hanno poi scoperto 28 grammi di marijuana, 2 grammi di hashish, uno di cocaina ed un proiettile calibro 38. Infine, a Placanica, sono state rinvenuti 25 chili di marijuana, 50 piante di canapa indiana ed ulteriore 9 arbusti.

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Denunciato commerciante che vendeva alimenti in cattivo stato di conservazione

Vendeva pesce senza licenza e pessimamente conservato. E' per questa ragione che è scattata la denuncia nei confronti di un commerciante scoperto dai Carabinieri lungo Via Lazio, a Gioiosa Ionica, in provincia di Reggio Calabria. Gli accertamenti sono stati effettuati dagli addetti dell'Azienda sanitaria provinciale. Residente a Mammola, 20 anni, l'ambulante deve rispondere del reato di vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione. L'Autorità Giudiziaria ha poi ordinato che si procedesse allo smaltimento degli alimenti trovati dai militari dell'Arma della Stazione di Gioiosa Ionica. 

 

 

Segrega moglie e figlio in casa: la donna fugge e lo fa arrestare

I Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 32 anni accusato di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona. L'attività investigativa condotta dagli inquirenti ha permesso di appurare che nove mesi fa avrebbe iniziato a segregare la moglie ed il figlioletto all'interno della propria abitazione a Gioiosa Ionica, nel Reggino. Durante la notte, tuttavia, la consorte ha manomesso la serratura della porta di casa riuscendo in tal modo ad allontanarsi in compagnia del figlio ed a raggiungere la locale caserma dei militari dell'Arma. Denunciata la vicenda, ha riferito i dettagli delle umiliazioni patite da parte del marito, di nazionalità indiana. Le violente azioni del 32enne sarebbero legate al rapporto sentimentale da lui avviato con un'amante. Il provvedimento è stato eseguito sulla base di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Locri che ha favorevolmente accolto l'istanza avanzata dalla Procura della Repubblica. 

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Un collaboratore di giustizia: "La 'ndrangheta ha dato soldi per costruire una chiesa"

"Per la costruzione della chiesa la 'ndrangheta ha messo dei soldi"- La dichiarazione è stata resa di fronte a Paolo Sirleo, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, le parole, pronunciate e messe a verbale il 25 agosto dello scorso anno, sono di Antonio Femia, noto come "Titta", collaboratore di giustizia. La parrocchia in oggetto sarebbe quella di Sant'Antonio, realizzata al termine dello scorso millennio presso la frazione Pisdarello, a Gioiosa Ionica. Si tratta di rivelazioni fatte in relazione alla posizione che avrebbe Nicola Antonio Simonetta nel contesto dell'organizzazione criminale della 'ndrangheta. "Fa parte della 'ndrangheta - è quanto ha detto Femia quando gli è stata mostrata la fotografia di Simonetta - nel locale di Prisdarello. Presso un capannone vicino alla sua proprietà facevamo riunioni di 'ndrangheta. Nel suo ristorante abbiamo fatto delle mangiate. So che il ristorante era una scuola e che è stato dato dal Comune. So che Simonetta aveva sostanzialmente gratis questa struttura –  - che poi lui ha trasformato. Per la costruzione della chiesa la 'ndrangheta - secondo quanto raccontato dal pentito - ha messo dei soldi".

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