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Tassone (Pd): “Il Sud riparte solo con un impegno comune”

“Il rapporto Svimez, presentato giusto qualche giorno fa, ci consegna una fotografia, qualora ce ne fosse stato bisogno, di un’Italia che cammina a due velocità”. Lo afferma il segretario provinciale dei Giovani Democratici Luigi Tassone che rileva come ci sia da un lato “il Nord del Paese che, seppur lentamente, torna a crescere” e dall’altro  “un Sud che arretra, si spopola e vive una situazione di disagio probabilmente maggiore di quella greca”. “Bisogna iniziare a comprendere – sostiene Tassone - senza più tergiversare, che la questione del Sud è una questione di convenienza e interesse nazionale. Non ci può essere ripresa se l’Italia non cammina unita. Per tale ragione registro positivamente l’iniziativa intrapresa dal segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, di convocare, già per il prossimo 7 Agosto, una direzione straordinaria del partito per discutere di come affrontare l’emergenza Sud”. Il ragionamento si sposta sull’aspetto squisitamente politico e Tassone sottolinea che “il centrosinistra, ed in particolar modo il Partito Democratico, trovandosi alla guida del Paese di tutte le regioni meridionali, rispetto a questa, seppur difficilissima, sfida, si giochi la sua stessa esistenza. E’ in questo contesto – aggiunge - che anche il nostro presidente della Regione Mario Oliverio, assieme a tutta la deputazione nazionale del Partito Democratico, debba imporsi, così come sta già facendo, rispetto al governo centrale per chiedere interventi mirati per il riscatto della Calabria. Non  servono  più soldi a pioggia o distribuiti senza una precisa strategia di sviluppo. Già lo sblocco e il completamento dei numerosi cantieri incompiuti presenti nella nostra Regione, assieme all’istituzione della Zes (Zona Economica Speciale) al porto di Gioia Tauro – asserisce il giovane esponente politico serrese - potrebbero rappresentare un’importante ripresa per questa martoriata terra di Calabria”. “L’impresa di rilanciare il Mezzogiorno d’Italia, visti i suoi atavici ritardi, non è cosa semplice – è la conclusione - ma attraverso un nuovo approccio culturale e una rinnovata sinergia tra governo del Paese, Regioni e cittadini, un futuro diverso si può veramente immaginare e costruire”.

 

Serra, Tassone (PD) rimprovera l'Amministrazione Rosi: "Non mantenuti gli impegni"

“De Raffele è diventato ormai il portavoce dell’intera Amministrazione Comunale, prende posizione su ogni argomento, forse senza conoscere bene le questioni, cercando di difendere l’indifendibile come se, ad un tratto, con le semplici parole e con un colpo di spugna volesse cancellare quattro anni di fallimenti e disamministrazione, di disastri e completo abbandono, di promesse disattese e impegni non mantenuti". Lo afferma in una nota Luigi Tassone, componente della Segreteria PD di Serra San Bruno. "Da qualche mese, comunque,  assistiamo al risveglio di una maggioranza rimasta inerme dal giorno del suo insediamento e che - sostiene l'esponente del PD - allo scadere del mandato cerca di salvare il salvabile. Il sottoscritto, di certo, non ha bisogno di visibilità politica e a parlare è proprio il mio trascorso politico. Questo assillo sembra averlo proprio chi non perde occasione per tacere. Assistiamo però ad un conflitto di posizioni, tutto interno all’attuale maggioranza comunale, che sfocia non solo in dichiarazioni frettolose e contrastanti, ma che vengono smentite dai fatti. Dovrebbero quanto meno accertarsi della linea interna e delle posizioni assunte perché, a quanto pare, proprio il Sindaco aveva manifestato ai vertici regionali dell’Inps, l’indisponibilità di reperire i locali dove ospitare gli uffici.  Registro, comunque, come dopo la pubblicazione della mia nota l’Amministrazione ha cambiato la sua posizione in merito e sono contento nell’apprendere che si adopereranno immediatamente per trovare una sede idonea per l’Istituto, così come è stata individuata in passato per altri soggetti diversi. Del resto, come sappiamo, non manca la disponibilità di locali. Intanto l’attuale compagine forzista non si è accorta, perché impegnata nell’ennesima rimodulazione della Giunta, che quasi tutti i Comuni con l’arrivo dell’estate hanno intensificato il lavoro per garantire il decoro urbano, la manutenzione, il rifacimento e la pulizia stradale, ma tutto ciò sembra non avvenire a Serra San Bruno. Con l’estate già iniziata ed il mese di Agosto, turisticamente strategico per Serra, alle porte, l’Amministrazione Rosi non sembra intenzionata ad attuare alcun piano di pulizia straordinaria del paese, dando solo prova di qualche timido intervento in qualche via della cittadina accompagnato da qualche altro intervento resosi possibile grazie agli operai del Parco delle Serre. Ad oggi non si registra nessuna azione in tal senso incisiva da parte dell’attuale compagine amministrativa di centro destra che sembra non avere in programma nessuna iniziativa di rilievo per l’estate.  A questo si aggiunge un continuo fallimento del progetto di raccolta differenziata porta a porta, più volte rivisto e più volte presentato in pompa magna, ma ancora una volta lacunoso al punto di avere diverse zone del centro invase dai sacchetti della spazzatura. Per non parlare dello scempio dell’isola ecologica, progettato con altre finalità, che ormai da un lungo periodo, a causa di una gestione totalmente inefficiente e superficiale, si presenta come una vera e propria discarica a cielo aperto che mette in serio pericolo l’ambiente circostante e la salute dei cittadini. Serra merita di essere amministrata in maniera totalmente diversa". "Per questo, pur essendo passati ormai quattro anni dall’insediamento dell’aAmministrazione Rosi, chiedo ai nostri amministratori di riscoprire, al di là del colore politico, l’orgoglio di essere serresi e di dedicarsi a porre il rimedio necessario - conclude Luigi Tassone - ad una situazione che altrimenti ci esporrà, ancora una volta, in cattiva luce di fronte ai tanti turisti che sceglieranno di fare tappa nel nostro paese.”

 

Inps Serra, Tassone (PD): "Amministrazione Rosi responsabile della possibile chiusura"

"Da tempo si vocifera di una probabile chiusura dell’ufficio Inps di Serra San Bruno, ma sembrerebbe che si stia per passare dalle parole ai fatti". A dichiararlo è Luigi Tassone, componente della segreteria PD di Serra San Bruno.  "E’ in atto infatti un piano di razionalizzazione su scala nazionale e regionale delle varie sedi Inps, che riguarderebbe - sostiene Tassone - anche la sede della nostra cittadina.  Gli uffici di Serra San Bruno, quindi, rischiano di chiudere proprio per le vicende collegate alla gestione dell’alloggio ospitante e al relativo pagamento del canone. A questo punto il mantenimento della struttura è legato all’esclusiva volontà dell’amministrazione comunale serrese  che, a quanto pare, si è rifiutata, su richiesta dei responsabili regionali Inps, di trovare dei locali a titolo gratuito per poter consentire la permanenza dell’ufficio nella nostra cittadina. Sembrerebbe che dal rifiuto del primo cittadino Rosi, sia arrivata la pronta disponibilità da parte del sindaco di Spadola il quale offrirebbe i locali idonei ad ospitare la sede Inps di zona.  Ancora una volta l’Amministrazione Rosi/Salerno sta dimostrando la totale incompetenza politica e amministrativa nonché il disinteresse verso un servizio che riveste un ruolo importante non solo per Serra, ma per tutto il comprensorio. In un periodo di difficoltà storica come questo che stiamo attraversando è necessario fare sinergia e dare il proprio contributo". "Come Partito Democratico, pertanto, invitiamo il Primo Cittadino a rivedere le sue posizioni e, considerata l’esistenza di locali di proprietà dell’ente, a concedere immediatamente una sede all’Inps evitando così che l’ inerzia e la mancanza di responsabilità dell’attuale Amministrazione - conclude l'esponente PD - possa portare alla perdita di un ulteriore servizio per i cittadini utenti".

 

Serra, il Pd: "Soddisfatti per i nuovi scenari sugli ospedali di montagna"

“Grazie alla nuova fase politica regionale, iniziata con la vittoria del centrosinistra alle scorse elezioni, il dibattito sulla sanità e, nello specifico, sugli ospedali di montagna, ha assunto un ruolo di primissimo piano nella discussione e nella programmazione politica calabrese. Accogliamo, quindi, con entusiasmo le notizie che sono giunte da Catanzaro, dove si è svolta una riunione che ha visto insieme il presidente della giunta regionale Oliverio, il commissario Scura, l’onorevole Michele Mirabello in qualità di presidente della III Commissione ed i sindaci dei comuni interessati. L’onorevole Mirabello per l’occasione è stato accompagnato anche dal dottor Rocco Pristininzi e dal suo collaboratore, nonché componente della nostra segreteria cittadina, Luigi Tassone”. È quanto si legge in una nota del locale circolo del Pd che sottolinea come “principale oggetto del dibattito del tavolo catanzarese sono stati gli ospedali di montagna che, all’interno di nuova visione del modello e dell’offerta sanitaria calabrese, verranno rivisti nelle loro funzioni attraverso interventi di rivalutazione e potenziamento. Nello specifico – viene rilevato - si è discusso di intervenire per migliorare la rete dell’ emergenza-urgenza, partendo dal potenziamento dei pronto soccorso; di una serie di interventi mirati per riorganizzare il servizio dei 118, dotandoli di mezzi adeguati, anche nel numero, in riferimento al bacino di utenza di ogni singolo presidio ospedaliero; di interventi sui servizi di radiologia, diagnostica e sui laboratori per renderli maggiormente efficienti e fruibili all’utenza. Pertanto le questioni afferenti le strutture ospedaliere di montagna assumono oggi un ruolo di centralità, grazie alla sensibilità dimostrata del Presidente Oliverio, ma anche grazie alle battaglie dei nostri referenti istituzionali che hanno portato nelle opportune sedi regionali le istanze e le esigenze dei cittadini”. Il Pd va poi all’attacco del centrodestra e sostiene che “dopo anni di immobilismo, si va oltre il ‘semplice’ mantenimento, passando così ad una completa revisione, riorganizzazione e potenziamento dei servizi per rendere l’offerta sanitaria efficiente e più vicina alle esigenze degli utenti. Queste sono le risposte serie e concrete che i cittadini si aspettano dalla politica. Per questo come locale circolo del partito democratico ringraziamo il deputato Bruno Censore, che ha sempre portato avanti questa battaglia e il consigliere regionale Michele Mirabello che, successivamente alla visita presso le strutture del nosocomio serrese, è passato subito dalle parole ai fatti, dimostrando così come la sua iniziativa non è stata una semplice passerella. Con la stessa fiducia – è la conclusione - attendiamo gli ulteriori sviluppi della questione che non potranno che essere positivi”.

 

Tassone (Pd): Il bando per la piscina è un altro fallimento della Giunta Rosi

“Il bando sulla piscina desta preoccupazione”. A sostenerlo in una nota il componente della segreteria cittadina del Pd, Luigi Tassone, il quale, partendo dalla premessa che “la piscina comunale ricopre un elevato ruolo di importanza sportiva e sociale e che bisogna mettere in campo tutte le iniziative volte all’ immediata riapertura”, esprime forti dubbi in merito alla “deliberazione n°5 del 4 Febbraio 2015 con la quale la giunta comunale ha delineato le linee guida per l’affidamento della piscina comunale e degli impianti sportivi ad essa connessi”. Il nuovo bando, che segue quello andato deserto, farebbe saltare “subito agli occhi delle clausole che fanno avere non poche perplessità”. In particolare,”vista la delicatezza e le specifiche professionalità richieste per la gestione di una piscina, non si riesce a comprendere infatti quali siano stati i motivi che hanno indotto la giunta comunale ad inserire una precisa clausola che riconosce, potenzialmente, la possibilità di affidare la gestione della stessa ad eventuali associazioni, società e/o enti sportivi legalmente riconosciuti che non abbiano avuto esperienze pregresse in merito e, pertanto, non adeguatamente preparate nella gestione di una struttura con caratteristiche specifiche”. Una riflessione che scaturisce dalle “difficoltà che si riscontrano nella gestione degli impianti sportivi”, in generale e delle  “piscine” in particolare. Per tale ragione, aggiunge Tassone, “la giunta avrebbe dovuto elaborare  criteri molto più precisi e selettivi di quelli che oggi ritroviamo nel bando”. A ciò si aggiunga che “le linee guida contenute nel bando appaiono sbilanciate favorevolmente verso chi andrà a gestire la struttura sportiva”. Per l’esponente democratico, non minori perplessità suscita la parte del bando relativa “all’erogazione dei contributi che il comune dovrà annualmente versare a chi si aggiudicherà la gestione; sia nella quantificazione del canone annuo che potenzialmente potrà essere riscosso, che nella riconosciuta possibilità di rinuncia della gestione, chiaramente fin troppo favorevole nei confronti di chi andrà ad aggiudicarsi la gara”. “Proprio sotto quest'ultimo aspetto – prosegue la nota - considerando anche la mancata previsione di una penale da porre a carico della rinunciante, la rinuncia stessa potrebbe creare ulteriori problemi dovuti alla riapertura di una nuova procedura di affidamento e pertanto ad una nuova chiusura dell’impianto”. A destare preoccupazione, quindi, il rischio che “possa essere compromessa la funzionalità degli impianti”.  Le molteplicità criticità rilevate, inducono, Tassone a “considerare” il bando “ come un altro fallimento della giunta Rosi”.

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