Riaprono i parrucchieri, ma solo su prenotazione e a postazioni alternate

Dal parrucchiere solo su prenotazione e a postazioni alternate, per i trattamenti estetici cabine chiuse e niente sauna.

Sono queste le prime indicazioni da seguire in vista della riapertura dei servizi di cura della persona, riportate nel documento congiunto Inail – Istituto superiore  di sanità sulle misure contenitive del contagio da coronavirus.

- Le attività devono svolgersi esclusivamente su prenotazione durante la quale bisogna già indicare il tipo di trattamento richiesto in modo da ottimizzare i tempi di attesa

- Devono essere previste aree per le fasi di attesa tecnica, come la messa in posa del colore e barriere separatorie in particolare per le aree di lavaggio

- E’ necessario inoltre prevedere una distanza minima di almeno 2 metri utilizzando postazioni alternate e sanificare ogni giorno gli ambienti

- L’uso delle mascherine è obbligatorio sia da parte del personale sia da parte del cliente a partire dall’ingresso nel locale

Nei centri estetici bisogna prevedere trattamenti alternativi a quelli che abitualmente prevedono l’uso del vapore, così come sono vietati sauna, bagno turco e vasca idromassaggio.

- Durante i trattamenti estetici i pannelli delle cabine devono essere chiusi

- Tutte le apparecchiature devono essere disinfettate con detergenti idroalcolici o a base di cloro

E’ fondamentale garantire la turnazione tra i lavoratori e la loro formazione sull’uso dei DPI

- Per la cura della barba e del viso sono consigliate oltre alle mascherine chirurgiche anche le visiere o schermi facciali.

Per quanto riguarda i locali è consigliato tenere le porte aperte e ed eliminare gli impianti di ricircolo sia di riscaldamento che di raffrescamento.

 

La Guardia di Finanza smaschera un parrucchiere abusivo

Era priva di partita Iva, di autorizzazioni amministrative comunali nonché igienico - sanitarie ma operava con assiduità in un quartiere centrale di un Comune cosentino. Una persona che svolgeva "in nero" l'attività di parrucchiere è stata smascherata dalla

Guardia di finanza che, nel corso di un controllo, all'interno dell'immobile in cui veniva esercitata la professione ha trovato anche alcuni clienti.

Il "coiffeur" era munito di sala con postazioni per la realizzazione di acconciature, poltrone e altra attrezzatura professionale.Quello rinvenuto era un vero e proprio locale commerciale dove la clientela, a prezzi estremamente bassi e altamente concorrenziali, poteva recarsi per il taglio e la cura dei capelli.

La persona è stata segnalata agli uffici comunali competenti per i provvedimenti di chiusura immediata, in virtù delle violazioni alle norme previste dalla Legge 17 agosto 2005, n. 174 (Disciplina dell’attività di acconciatore).

Inoltre saranno applicate le sanzioni di natura amministrativa che potranno arrivare sino ad un massimo di 15 mila euro. Seguiranno, quindi, ulteriori approfondimenti di natura fiscale finalizzarti a quantificare gli introiti che negli anni sono stati sottratti al fisco. Questo genere di attività abusive, oltre a configurare un caso concreto di concorrenza sleale nei confronti degli operatori regolari, rischiano anche di essere nocive per la salute delle persone perché svolte in locali sconosciuti alle autorità e pertanto non sottoposte ai necessari controlli igienico - sanitari.

  • Published in Cronaca
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