Spacciavano droga davanti alle scuole, due minorenni finiscono nei guai

Gli agenti della Squadra mobile della Questura di Cosenza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza d'applicazione di misure cautelari (collocamento in comunità) emessa dal gip presso il Tribunale dei minorenni di Catanzaro, a carico di due adolescenti ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e (uno solo dei due) di estorsione.

Il provvedimento rappresenta l'epilogo di un'indagine avviata in seguito al rinvenimento, avvenuto lo scorso mese d'ottobre, di una cospicua quantità di marijuana in una scuola cittadina.

I successivi approfondimenti, hanno consentito ai poliziotti d'individuare e ricostruire diversi episodi di cessione di stupefacenti a giovanissimi, avvenuti quasi sempre in prossimità di alcune scuole e circoli ricreativi frequentati da minori.

I destinatari della misura, dopo le formalità di rito, sono stati collocati in una comunità per minori.

 

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"Insegnanti con diploma magistrale estromessi dalla cattedra, intervenga il Governo"

“Il governo non abbandoni al proprio destino decine di migliaia di insegnanti con diploma magistrale, di cui circa 7.500 già immessi in ruolo da uno o due anni e 22 mila supplenti, che in seguito ad una decisione del Consiglio di Stato e ad un parere dell’Avvocatura dello Stato stanno per dire addio alla cattedra ed essere estromessi dalle graduatorie ad esaurimento. E’ necessario, come ha proposto Giorgia Meloni, varare un decreto d’urgenza per scongiurare un dramma sociale senza precedenti nel nostro Paese”.

E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che prosegue: “Se non si interviene immediatamente con la riapertura delle graduatorie ad esaurimento si pregiudica il futuro di migliaia di insegnanti già assunti e abilitati che speravano in una assunzione a tempo indeterminato, lasciando piombare nella disperazione tantissime famiglie, vittime della farraginosità e della poca chiarezza del nostro sistema normativo. Serve subito una soluzione politica: si mettano da parte i giochi di palazzo e si pensi al futuro di migliaia di docenti e alla qualità dell’istruzione da dare agli studenti”.

I figli non vanno a scuola, denunciati

Cinque persone sono state denunciate dai carabinieri della Stazione di Riace, poiché ritenute responsabili di non aver vigilato sui figli minorenni rei di non frequentare regolarmente la scuola.

In particolare, nonostante fossero a conoscenza delle numerose assenze accumulate durante l’anno scolastico, i cinque non avrebbero adottato alcun provvedimento al fine d’impartire ai figli l’istruzione scolastica obbligatoria.

L'attività rientra nell'ambito dei controlli disposti dal Comando Gruppo di Locri, al fine di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica che, qualche tempo addietro, avevano portato alla denuncia di 10 persone da parte della Stazione carabinieri di Platì

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Studenti rubavano i computer a scuola e li vendevano a ricettatori romeni

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno denunciato a piede libero due cittadini romeni e due minorenni italiani accusati, rispettivamente, di ricettazione e furto aggravato in concorso.

Le denunce sono scattate al termine delle indagini avviate in seguito ad alcuni furti avvenuti nelle scorse settimane, in alcune scuole di Corigliano Calabro.

Durante la perquisizione effettuata a casa dei due romeni, i militari hanno rinvenuto otto personal computer ed un videoproiettore. Il materiale aveva, ancora, impresse le etichette dell’inventario degli istituti scolastici dai quali era stato sottratto.

I due romeni, un uomo e una donna incensurati, sono stati accompagnati in caserma e dopo le formalità di rito denunciati per ricettazione in concorso.

Inoltre, dalla visione delle immagini di videosorveglianza di un istituto scolastico di Corigliano che aveva subito furti di materiale multimediale è emerso che due alunni della scuola, durante l'orario di apertura, avevano sottratto alcuni pc dalle aule, nascodendoli in uno zaino.

Una volta identificati, i due studenti sono stati denunciati al Tribunale dei minorenni per furto aggravato in concorso.

Il materiale, del valore di circa 5 mila euro, è stato restituito ai dirigenti scolastici delle scuole dalle quali era stato rubato.

 

 

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L'Italia che non programma si troverà a corto di medici

Tra pochi anni, mancheranno, per pensionamento, 80 mila medici tra base e ospedalieri; e nessuno li sostituirà. Ragazzi, mi cadono le braccia!

 Se questi medici raggiungono nel 2018 i 65 anni o qualche fornerata, nel 2008 ne avevano 55, nel 1998 45… Ci voleva Pitagora in persona, per fare due conti, già nel 1998, anzi nel 1988? Per calcolare, nel 1988, nel 1998, nel 2008, che nel 2018 si sarebbe posto il problema? A che serve l’Istat? O a fare propaganda di improbabili crescite economiche?

 Non solo, ma una bella mattina si sono inventati il numero chiuso, riducendo così gli studenti e aspiranti medici. E nemmeno lo hanno contingentato: chiuso, e basta; magari per aiutare qualcuno ai danni di qualcun altro. Certi cognomi…

 L’Italia non ha avuto e non ha alcuna programmazione di ampio respiro. Tutto è estemporaneo, provvisorio, fantasioso. Ogni operazione è fine a se stessa, per rispondere a qualche comodo o capriccio o scopo elettoralistico. Si costruiscono strade dove non passa nessuno; e scuole in paesi che si spopolano… E poi ci manca l’essenziale.

 Urge correre ai ripari. Per formare un medico, oggi, occorrono, dopo la scuola superiore, minimo sei anni, senza contare tirocini e specializzazioni. Lo stesso per le altre categorie, che non credo stiano tanto meglio.

 Bisogna intervenire sulla scuola, con un orientamento serio: l’orientamento non è una campagna acquisti, è sforzarsi di riconoscere le vocazioni e inclinazioni degli studenti, ed esaltarle. Come si fa? Smettendola di cianciare che siamo tutti uguali, perché, grazie a Dio, non è vero.

 E facciamo lavorare sul serio gli istituti di statistica.

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Serra, consegnati i banchi e le sedie agli alunni degli Istituti comprensivi

"L’amministrazione comunale di Serra San Bruno, guidata dal sindaco Luigi Tassone, ha conseguito un altro importante risultato nel campo dell’istruzione".

È quanto si legge in una nota diffusa dall'ufficio stampa del Comune.

"Nei giorni scorsi - prosegue il comunicato - sono stati consegnati diversi banchi e sedie nuove ai piccoli alunni degli Istituti comprensivi situati nel territorio comunale. Il tutto è frutto di un investimento rivolto ai giovani studenti, per cercare di garantire loro condizioni migliori e ambienti adeguati, destinati alla formazione e alla crescita degli alunni.

Il materiale è stato consegnato dall’assessore comunale con delega all’Istruzione, Brunella Albano. 

Da parte sua - conclude la nota - il primo cittadino ha affermato che 'l’impegno dell’amministrazione al sapere e ai luoghi in cui esso si esplica è costante, perché è proprio lì che si forma il futuro della nostra amata cittadina'.

 

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Acquaro: in arrivo due finanziamenti per indagini diagnostiche sugli edifici scolastici

“Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha pubblicato il decreto di scorrimento delle graduatorie relative alle indagini diagnostiche sugli edifici scolastici, tra i due soli Enti beneficiari in Provincia di Vibo rientra il nostro Comune con il finanziamento per due istituti". 

È quanto scrive in una nota il sindaco d'Acquaro, Giuseppe Barilaro.

"Sono questi - prosegue il comunicato - i risultati che ci motivano e ci entusiasmano, tanto più che la sicurezza degli edifici scolastici è uno dei nostri obiettivi da sempre.

La scuola e i ragazzi rappresentano, infatti, la priorità nella nostra agenda di governo. Mettiamo a segno - conclude Barilaro - un altro punto importante che ci permette di completare con la messa in sicurezza, la revisione totale delle nostre scuole".

Simbario: bambino non va a scuola, denunciati i genitori

Al fine di accertare eventuali casi d'inosservanza dell'obbligo scolastico, i carabinieri della Stazione di Serra San Bruno hanno effettuato una serie di controlli presso le scuole secondarie di primo grado dei Comuni della giurisdizione.

Nel corso dell'attività di verifica, i militari hanno accertato che un minore non seguiva le lezioni obbligatorie, da oltre due mesi.

Dopo aver effettuato una serie di accertamenti, gli uomini dell'Arma hanno deferito all’Autorità giudiziaria i genitori dell'alunno, entrambi originari di Simbario.

 

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