Carenze igieniche: sequestrati 250 chilogrammi di formaggi

Oltre 250 chilogrammi di formaggi sequestrati e due persone denunciate. Questo l'esito di alcuni controlli effettuati dai carabinieri forestali di Taverna a carico di due aziende zootecniche di Sorbo San Basile. 

Nel corso dei controlli, i militari hanno rilevato la mancanza delle autorizzazioni necessarie ed una serie di gravi carenze igieniche nella produzione e conservazione dei formaggi prodotti, nonché nello scarico delle acque reflue aziendali provenienti dall’attività produttiva.

Sono stati, inoltre, riscontrati 4 cani privi di microchip e dell’iscrizione all’anagrafe canina.

 

  • Published in Cronaca

Il Corpo forestale sequestra 30 kg di funghi

Il Corpo forestale dello Stato ha sequestrato 30 chilogrammi di funghi nel comune di Sorbo San Basile. Il sequestro è stato effettuato nell'ambito di un controllo predisposto al fine di prevenire i gravi casi di intossicazione da funghi avvenuti in Calabria. Per tale ragione, i controlli sono stati intensificati, non solo all’interno delle aree boscate, ma anche lungo le principali vie di comunicazione.  Nel corso dei controlli, eseguiti in località "Granaro" del Comune di Sorbo San Basile, gli uomini del Corpo forestale hanno sottoposto a controllo alcune persone che stavano commercializzando funghi senza essere in possesso dell'autorizzazione comunale, del certificato micologico dell’ASP e della tessera professionale necessaria per poter procedere alla vendita. Ai venditori è stata, quindi, contestata la violazione sia della legge 353/93 che della legge regionale 9/09. I funghi, circa 30 chilogrammi, appartenenti alle specie "Boletus edulis" il cosiddetto porcino, "Cantharellus" cibarius il cosiddetto gallinaccio e "Lactarius deliciosus" il cosiddetto rosito sono stati sequestrati e consegnati al Comune di Sorbo San Basile, autorità amministrativa competente alla confisca obbligatoria dei funghi. 

  • Published in Cronaca

Agguato in Calabria: imprenditore ucciso a colpi di arma da fuoco

E' stato freddato da diversi colpi di arma da fuoco un imprenditore di 57 anni caduto in un agguato tesogli stamattina mentre era al volante della sua automobile. Il decesso di Santo Gigliotti è stato immediato. Sul delitto, commesso a Sorbo San Basile, in provincia di Catanzaro, indagano i Carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro recatisi sul luogo dell'assassinio per eseguire i primi rilievi del caso. Nell'aprile di dieci anni fa, l'uomo era stato tratto in arresto con l'accusa di favoreggiamento. Nel suo appartamento, che si trovava nell'impresa di produzione e lavorazione dei latticini di cui era proprietario, le forze dell'ordine catturarono il 50enne Giuseppe Arena, presunto boss latitante al vertice dell'omonima cosca di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, ed il 57enne Francesco Gentile, considerato il braccio destro del capo. 

   

Nella notte due scosse di terremoto in Calabria

A cavallo tra la tarda serata di sabato ed il cuore della notte scorsa le strumentazioni a disposizione dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno registrato due movimenti tellurici. In particolare le scosse hanno avuto come epicentro alcune località del Catanzarese: Albi, Fossato Serralta, Sorbo San Basile e Taverna. Entrambe di magnitudo 2, si sono verificate a sei chilometri di profondità. La prima è avvenuta alle 23:49, l'altra alle 4:14. Nessun danno a persone o cose.  

Scalzo contrario al ridimensionamento dell'ufficio postale di Sorbo San Basile

"Le pure logiche di mercato non possono ripercuotersi negativamente sulle categorie più deboli e sui territori più disagiati. È per questo che ci opponiamo al ridimensionamento dell'ufficio postale di Sorbo San Basile". È quanto afferma il consigliere regionale del Partito Democratico, Tonino Scalzo, che prosegue: "Ancora una volta assistiamo a una decisione di Poste Italiane che non tiene in alcuna considerazione le peculiarità dei territori e delle popolazioni dell'entroterra calabrese. Gli uffici postali sono presidi pubblici di fondamentale importanza e punti di riferimento per l'intera comunità. Se nel corso degli anni alcuni nostri comuni montani, distanti dalle città e con collegamenti a dir poco complicati, hanno resistito al rischio spopolamento è stato anche grazie alla presenza di questi uffici che hanno infatti garantito alcuni servizi essenziali agli anziani, agli artigiani e alle piccole attività commerciali, favorendo quelle condizioni necessarie alla sopravvivenza di una comunità".  "Non dobbiamo commettere l'errore – prosegue Scalzo - di pensare che il problema di Sorbo San Basile sia lontano da noi, perché presto riguarderà molti altri piccoli comuni. È necessario intervenire affinché un servizio pubblico essenziale come quello fornito da Poste Italiane non sia guidato unicamente da logiche imprenditoriali e di mercato. Ciò significherebbe - continua il consigliere regionale - l'agonia e la fine di tanti piccoli centri, con i loro patrimoni culturali, i loro borghi, le loro bellezze. L'apertura di un ufficio 'a singhiozzo' è il preludio alla sua chiusura. Ciò che chiediamo a Poste Italiane è il mantenimento dello stesso livello di servizi, anche in termini di orari e giorni di apertura, in tutti i comuni, nonché il preventivo coinvolgimento delle istituzioni locali per quelle scelte che rischiano di ripercuotersi negativamente sulle popolazioni. Per far ciò credo sia necessario promuovere delle iniziative finalizzate a interventi normativi efficaci. Solo così si potranno evitare soluzioni tampone che, ovviamente, non risolvono il problema. Sono vicinissimo - conclude il consigliere regionale del Pd - al mio amico Gino Riccelli, che da sindaco di Sorbo San Basile è in prima linea a difendere i diritti e la sopravvivenza della sua e nostra comunità".

 

Fai Cisl respinge smantellamento degli uffici postali nelle aree interne

"Una battaglia di civiltà e di equità sociale, che non può e non deve avere colore politico, ma deve trovare il sostegno di tutta la società civile". Pieno appoggio al sindaco di Sorbo San Basile Luigi Riccelli, contro la chiusura dell’ufficio postale del paese, che conta circa 900 anime nella Presila Catanzarese, arriva dalla Fai Cisl di Catanzaro, Crotone e Vibo, che con il Segretario Generale Francesco Fortunato e quello Territoriale Daniele Gualtieri, si appella alle istituzioni, a tutto il Consiglio regionale, con tutte le sue rappresentanze, di maggioranza e di minoranza, per fare fronte comune e dare risposte certe e concrete alle aree interne della Calabria. "Un tema - si legge in una nota - da sempre oggetto di attenzione mediatica, ma che oggi va affrontato in maniera seria e concreta e in tempi certi, soprattutto alla luce delle scelte che la Giunta del presidente Mario Oliverio ha fatto di recente in termini di programmazione della spesa comunitaria 2014-2020. Mantenere il servizio, programmare un nuovo sviluppo, immettere nelle decisioni politiche una clausola sociale per un concreto futuro delle aree interne della Calabria, laddove si gioca la gran parte della questione calabrese: questo il percorso e le proposte che mette in campo  da tempo la Federazione Sindacale  agricola, forestale e alimentare della Cisl". Quest’ultima, quindi, per tutte le aree interne della Calabria come la Presila e, nel caso specifico,  Sorbo San Basile, "sollecita - si legge nel documento - la massima e concreta attenzione di tutte le istituzioni,  affinché si diano le attese risposte in termini di salvaguardia idrogeologica del territorio e una contestuale e concreta politica di mantenimento e sviluppo dei servizi ai cittadini".  In questo contesto, quindi, per la Fai Cisl, è "fondamentale tenere aperto l’ufficio postale di Sorbo San Basile, garantire livelli di servizi ‘non minimi’, anzi prospettare percorsi politici per implementare ulteriori servizi". "Territori calabresi montani e piccoli Comuni dove vive oltre il 90% dei cittadini calabresi da anni ormai – denuncia la Fai Cisl - chiusi all’interno di un meccanismo micidiale, tra dissesto idrogeologico e depauperamento dei servizi. Una miscela esplosiva, un circolo vizioso che si traduce in uno spopolamento progressivo a causa della riduzione dei servizi essenziali e della  totale assenza  di interventi di tutela del territorio  e  con ripercussioni negative dal punto di vista economico, danni enormi e in molti casi perdite di vite umane".  "Per uscire dalla logica infernale dei numeri e delle convenienze economiche, bisogna – sottolineano Francesco Fortunato e Daniele Gualtieri -  introdurre una clausola sociale, per far sì che un ente pubblico come le Poste possa mantenere il servizio postale di Sorbo San Basile, nonché di altri Comuni; dal canto suo, la politica ha il compito, in generale, di sviluppare le aree interne che possono progredire solo con una forte presenza pubblica. Oggi più che mai è centrale e di fondamentale importanza la tutela e la valorizzazione delle aree interne, la salvaguardia del territorio e la presenza di servizi essenziali efficienti. Si deve trattare di una nuova politica e non del ritorno a certe pratiche che hanno caratterizzato il passato, il che implica  relazioni responsabili  tra enti pubblici, comuni, istituzioni, organizzazioni sindacali, associazioni, all’interno delle quali tutti devono fare la loro parte,  con l’obiettivo di  trovare soluzioni condivise per mantenere e sviluppare i servizi, dando risposte immediate e non più rinviabili ai cittadini".

 

Ufficio postale aperto solo 3 giorni: sindaco s'incatena davanti all'ingresso

Poste Italiane ha deciso la riduzione a soli tre giorni ogni settimana dell'apertura dell'ufficio postale ed il sindaco, per protesta, si è legato con le catene. E' accaduto stamattina a Sorbo San Basile dove il Primo Cittadino ha inteso così manifestare il plateale dissenso, a nome dell'intera comunità, contro le strategie aziendali messe in atto da Poste. Luigi Riccelli, capo della Giunta Comunale della località che si trova nella Presila in provincia di Catanzaro, ha messo i puntini sulle i: "Siamo persone non numeri". Accanto alla sede oggetto del provvedimento sono stati appesi manifesti che recitano: "L'ufficio postale non si tocca" ed ancora "Gli sprechi sono altri". 

Trovati fucili e munizioni nel letto di un fiume

Alcune persone hanno trovato nel letto di un corso d'acqua due fucili, dei quali uno calibro 12 e l'altro d'assalto. Effettuata la scoperta, hanno immediatamente allertato i militari dell'Arma della Compagnia di Soveria Mannelli che si sono recati presso il luogo del rinvenimento, il fiume Sant'Elia, in un'area compresa tra i territori comunali di Cicala e Sorbo San Basile.  Assieme alle armi, ben conservate, sono stati scovati 18 proiettili calibro 7.62 adatti al fucile d'assalto 

Subscribe to this RSS feed