Pauroso incidente stradale fra Badolato e Santa Caterina: una donna incinta fra i feriti

Un brutto incidente, le cui cause sono ancora da accertare, si è verificato, intorno alle 13, sulla strada statale 106 nel tratto fra Badolato e Santa Caterina sullo Jonio: sul posto, oltre ai medici del 118, sono giunti i carabinieri della Compagnia di Soverato agli ordini del comandante Saverio Sica. Fra i 4 feriti vi è anche una donna incinta. Alla base dell’impatto fra le due vetture (che sono finite fuori dalla carreggiata, una addirittura si è semirovesciata) vi sarebbe, secondo una primissima ricostruzione dei militari, l’elevata velocità.

Incidente stradale nel pomeriggio: sono tre le persone ferite

Sarebbero tre e non una, come appreso in un primo momento, le persone rimaste ferite nell'incidente stradale verificatosi lungo il tratto della Strada Statale 106 Jonica nelle vicinanze di Villapiana, in provincia di Cosenza. L'autovettura coinvolta nel sinistro si è capovolta, probabilmente dopo essersi scontrata frontalmente con un altro veicolo. Una ragazzina sarebbe in gravi condizioni. E' stata accompagnata in ospedale a bordo di un'eliambulanza. Conseguenze anche per altri due individui, trasportati in ambulanza presso la struttura sanitaria. Il luogo in cui si è registrato l'impatto è stato raggiunto da personale sanitario del 118, agenti della Polizia Stradale e Vigili del Fuoco. 

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Santelli contesta il "passo indietro" del Governo sui lavori di rifacimento della SS106

"Non è umanamente comprensibile il passo indietro del Governo sui lavori di rifacimento della SS106 Jonica di fronte ad un dato che fa paura: tre vittime di incidenti stradali nei primi 20 giorni del nuovo anno". Lo dichiara il deputato Jole Santelli, coordinatore regionale di Forza Italia. "Mentre il Governo - secondo la parlamentare 'azzurra' - si diletta ad anglicizzare termini, utilizzando ad esempio il ben noto 'project review' come la soluzione di tutti i problemi, che possano nascondere lo scippo ai danni della Calabria, si moltiplicano i mazzi di fiori posti ai bordi di quella che ormai è nota come Strada della morte. Come più volte abbiamo messo in evidenza, i lavori di rifacimento già programmati, necessari ma considerati dal Governo 'opere faraoniche', sono stati sostituiti da interventi di manutenzione straordinaria. Il Governo Renzi, il ministro Del Rio, il presidente dell'Anas Armani facciano un tuffo nella realtà, anche per un solo istante. Guardino ai numeri, a quelli che vorremmo non vedere. Guardino alle statistiche, a quelle in cui vorremmo non rientrare. Guardino alle vite spezzate e a quelle che correranno un pericolo che non meritano. Pensino a tutto ciò, e rivedano delle scelte cieche, insensate e in antitesi alla tutela del diritto alla mobilità, alla sicurezza, alla vita. In politica non esistono scelte giuste o sbagliate, esistono semmai scelte opportune o meno opportune in relazione al contesto in cui esse sono calate. E considerare la ss106, sulla quale diverse interrogazioni al governo da parte della deputazione calabrese di Forza Italia si sono incaricate di attenzionarne la pericolosità e la necessità d'interventi infrastrutturali, un'arteria in cui sono bastevoli lavori di manutenzione è quanto di meno opportuno possa essere pensato, anzi è semplicemente da folli. Lo dico senza nessuna particolare virtù, se non quella di non avere il prosciutto sugli occhi". "Se il futuro - è la conclusione di Santelli - è fatto di cattive politiche per il Sud e di azioni lontane dai valori e dai problemi di cui le istituzioni sono chiamate ad occuparsi, allora il Governo Renzi è già nel futuro. E noi questo futuro non lo vogliamo, e ci battereremo per cambiarlo."

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Un giovane di 29 anni è morto in un incidente stradale

Non ce l'ha fatta il ventinovenne che all'alba di oggi era rimasto gravemente ferito in seguito ad uno scontro fra la Volkswagen Tuareg di cui era alla guida ed un furgone Iveco Daily.  Francesco Dati viveva a  Torre Melissa. L'incidente stradale si è verificato lungo la Strada Statale 106 Jonica, tra Melissa e Cirò Marina. I due viaggiatori a bordo del furgone, rispettivamente di 33 e 22 anni, risiedono ad Isola Capo Rizzuto, hanno riportato ferite. Sul posto si sono recati i Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina e sanitari del 118. disagi si sono registrati alla circolazione nel tratto interessato dal sinistro. 

    

   

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Tre feriti in un incidente stradale

E' di tre feriti il bilancio di un incidente stradale verificatosi lungo la Strada Statale 106 Jonica nelle vicinanze di Pietrapaola, in provincia di Cosenza. Sulla base di quanto ricostruito dalle forze dell'ordine intervenute sul luogo del sinistro per accertarne la dinamica esatta, tre sono i veicoli coinvolti: due camion ed un'automobile. Sono intervenuti anche i sanitari del 118 e gli addetti dell'Anas. Il transito nel tratto interessato è momentaneamente interrotto sia in direzione nord che in direzione sud. 

Scontro fra due auto: un morto e tre feriti

E' pesantissimo il bilancio dell'ennesimo incidente verificatosi sulla Statale 106, la "strada della vergogna". Un giovane morto e tre feriti nell'impatto che ha coinvolto due autovetture nel tratto che attraversa Bocale, periferia Sud di Reggio Calabria. La circolazione dei veicoli è andata in tilt. Il luogo dello scontro è stato raggiunto da addetti Anas, personale sanitario del 118, agenti della Polizia Stradale e Vigili del Fuoco. 

Riccardo Mauro: "Incrementare le infrastrutture, ripristino di linea ferroviaria e 106 non basta"

''Il completamento dei lavori sulla linea ferrata jonica, così come la riapertura della Statale 106, sono certamente ottime notizie per il nostro territorio, segno di una rinnovata attenzione da parte del Governo. Ma l'obiettivo non può più essere il ripristino dell'esistente. Dobbiamo essere capaci di andare oltre, e costruire programmi e progetti in grado di migliorare l'attuale condizione dei trasporti nell'area della Città Metropolitana di Reggio Calabria''. È quanto dichiara in una nota il Consigliere Delegato alla Città Metropolitana del Comune di Reggio Calabria, Riccardo Mauro. ''Il ripristino delle rotaie è certamente un obiettivo importante ma non sufficiente - ha aggiunto Mauro - ricordiamo gli atavici problemi dei quali soffre la nostra terra, soprattutto dal punto di vista infrastrutturale e dei trasporti. Adesso dobbiamo andare oltre. L'obiettivo deve essere quello di ridurre l'immenso divario che esiste tra le infrastrutture del nord e quelle del sud e mandare in pensione le vecchie littorine in cambio di treni moderni, efficienti e puntuali, che mettano in condizione i cittadini della Città Metropolitana di muoversi in maniera agile e decongestionare in questo modo il traffico stradale. Su questo fronte, l tracciato della Strada Statale 106 va interamente messo in sicurezza. Ogni anno su quell'arteria perdono la vita decine di persone. Una condizione intollerabile per un territorio che si appresta a rivestire il prestigioso ruolo di Città Metropolitana''. ''La Città Metropolitana necessita di un rilancio globale che deve assolutamente andare oltre il ripristino delle condizioni precedenti all'ondata di maltempo. Infrastrutture importanti come l'Aeroporto, il porto di Gioia Tauro, il sistema di attraversamento dello Stretto, vanno assolutamente rilanciate. Reggio va messa nelle stesse condizioni delle altre Città Metropolitane italiane''.

 

Infrastrutture, Santelli (FI): "Il Governo tenta di camuffare l'opera di killeraggio della Calabria"

"Durante il Question Time in aula, dietro l'affermazione 'scenica' del 'non definanziaremo le opere" il Governo ha malamente tentato di camuffare l'opera di killeraggio che sta attuando in Calabria". Lo dichiara Jole Santelli, coordinatore regionale di Forza Italia, in riferimento alla risposta del Ministro delle Infrastrutture Del Rio in question time all'interrogazione posta dai deputati forzisti Occhiuto e Santelli. "Infatti, secondo quanto detto dal Ministro Del Rio la volontà del governo - spiega la parlamentare 'azzurra' - sarebbe di 'distribuire' i soldi stanziati per i lotti in costruzione riguardo A3 e SS106 sulle intere tratte, con ciò venendo meno al progetto complessivo che si stava portando a compimento e sparigliando le carte polverizzando le risorse, che verrebbero a questo punto messe in discussione nella loro entità, in opere di semplice manutenzione e per giunta distribuendo sull'intera tratta le risorse stesse. L’affermazione secondo cui nell’ambito degli interventi sulla SA-RC e sulla SS106 si sono realizzate opere 'faraoniche' è scandalosa e non può essere assolutamente condivisibile. Infatti, la decisione dello Stato di eseguire detti interventi è stata generata dall’ineludibile necessità di adeguare infrastrutture realizzate negli anni '60, oggi inadeguate specialmente per quanto riguarda i raggi di curvatura minimi e non più idonee a garantire gli standard di sicurezza, finalizzando le nuove opere al miglioramento funzionale della circolazione, nel rispetto dei vincoli ambientali, paesaggistici, archeologici e delle condizioni locali. A tale scopo, tutti gli interventi fino ad oggi eseguiti sull’A3 e sulla SS106 e quelli previsti in progetto, riguardano l’adeguamento della sede stradale alle norme CNR/80, norme che interessano le strade extraurbane e che, rispetto alle precedenti, stabiliscono la classificazione dei tipi di piattaforma, rivedono gli intervalli di velocità di progetto e modificano i criteri di progetto del tracciato e del profilo". "Tali norme, dalla loro emanazione, sono state il riferimento - dice Jole Santelli - per la progettazione delle strade extraurbane in Italia. I progetti di intervento sull’A3 e sulla 106 Jonica contemplano le opere strettamente necessarie al raggiungimento di questo obiettivo ed i costi e la difficoltà di esecuzione sono esclusivamente rapportati alla complessa situazione orografica, idrogeologica e urbanistica dei territori attraversati. Considerati gli studi e gli affinamenti tecnici che negli anni si sono consumati per confezionare dei progetti attuabili tecnicamente e idonei al raggiungimento di primari obiettivi sociali, l’affermazione secondo cui la 'revisione progettuale' - prospettata dall’attuale Governo – 'consentirà di rendere comunque sicure le infrastrutture ottenendo risparmi di alcune risorse per poterle reinvestire nel completamento definitivo dell’A3 e della Strada Statale Jonica' suona come un’eresia inaccettabile. Infatti, i progetti (per alcuni dei quali sono in corso procedure concorsuali, ferme solo in attesa dell’approvazione del CIPE) non contemplano opere superflue la cui rivisitazione possa consentire di ricavare economie e di intervenire, con gli stessi finanziamenti e pari risultati, su tutto il resto delle infrastrutture ancora da adeguare. Al contrario, la paventata revisione progettuale avrebbe la seguente unica conseguenza: la mancata realizzazione dell’adeguamento a standard di sicurezza moderni e la sostituzione dei drastici interventi previsti con lavori di manutenzione straordinaria insufficienti a risolvere le tante criticità che gravano sui tracciati e a sanare il grave stato di degrado che oggi caratterizza le opere d’arte: ponti, viadotti e gallerie che, in ogni caso, continuerebbero nel tempo a richiedere notevoli impegni di spesa per fronteggiarne le esigenze manutentive. Sarebbe, inoltre, compromesso il previsto pieno adeguamento di tali opere alla più recente normativa per le costruzioni in zona sismica e alla normativa per la sicurezza in galleria imposto dalle leggi europee. I tratti di strada più pericolosi d’Italia continuerebbero ad essere tali perché mai adeguati. Inconcepibile, peraltro, per l’A3 che fa parte della nuova rete centrale TEN-T (rete transeuropea dei trasporti) ossia dei 9 corridoi principali che formeranno le arterie dei trasporti nel mercato unico europeo e che dovrebbero rivoluzionare le connessioni tra est e ovest, eliminando le strozzature, ammodernando le infrastrutture e snellendo le operazioni transfrontaliere di trasporto per passeggeri e imprese in tutta l’Unione europea. In particolare, l’A3 insiste nel corridoio scandinavo-mediterraneo che è, probabilmente, quello più strategico per lo sviluppo italiano, perché partendo dal Brennero si scende fino a Roma e poi a Napoli da cui si biforca, collegando la città partenopea a Palermo, da una parte, e alla Puglia, dall’altra". Evidentemente, per qualcuno, la Calabria - è la delusa chiosa del Coordinatore regionale di Forza Italia - sta 'in fondo a destra' di questo corridoio".

 

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