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Serra. Guasto all’acquedotto, Spinetto senz’acqua fino a mezzogiorno

Un problema riscontrato all’acquedotto è la causa dei disagi per gli abitanti del quartiere di Spinetto che non potranno usufruire del prezioso liquido che fuoriesce dai rubinetti. Il sindaco Luigi Tassone ha comunque reso noto che i tecnici sono già al lavoro e che la questione dovrebbe essere risolta entro mezzogiorno.

Questione acqua a Nicotera, Polito: “Non accetto lezioni da chi si erge a capopopolo”

Riceviamo e pubblichiamo: 

Mi trova al quanto perplesso il comunicato stampa rilasciato dai cittadini Lavorato e Capua in merito alle dichiarazioni rilasciate dal sottoscritto in merito alla riunione tenutasi nei giorni scorsi nel palazzo della cittadella regionale in merito ai problemi acqua sporca e fognature del comune tirrenico che come tutti rammentiamo risalgono agli anni della realizzazione degli stessi.

Mi dispiace smontare l’attimo di gloria dei due cittadini Nicoteresi che negli ultimi giorni si ergono  a capopopolo cavalcando un onda e inveendo contro l’Amministrazione Comunale, ma rimando con forza al mittente le illazioni fatte gratuitamente alla mia persona.

Dal mio insediamento ho fatto insieme alla compagine di cui mi pregio di fare parte una serie di opere di restyling e interventi strutturali anche sugli acquedotti che non si vedevano da circa 20 anni e sono tutti documentabili come già detto nella precedente nota, oggi è facile cavalcare l’onda e farsi paladini dopo che noi abbiamo risolto con dati alla mano la questione acqua nella frazione Marina, poiché basta andare alla Sorical e rendersi conto degli atti e convenzione stipulata fra il Comune di Nicotera e la stessa, redatta e firmata circa tre mesi fa, dove veniva decurtata l’acqua per l’anno 2014 grazie all’azione legale intrapresa dall’amministrazione comunale nei confronti della società e a seguito dell’ordinanza di non potabilità emessa nel 2014 dal Sindaco Pagano.

Io non voglio meriti e ne sono alla ricerca di notorietà in quanto non mi serve, e non sono nemmeno in campagna elettorale, in quanto ho dimostrato sul campo quanto valgo sia elettoralmente più volte e sia nel campo amministrativo in quanto ho fatto edere sul campo di essere un amministratore del fare e non del dire, per i miei soli 29 anni e per la prima esperienza amministrativa ho dimostrato ciò che vedete tutti nel campo dei lavori pubblici cosa che non mi sembra di ricordare nei due soggetti, e ne mi sembra essersi distinti ne per attività Politiche e ne per risoluzioni di problematiche territoriali, io non sono abituato a parlare del nulla, ma mi trovo a dover respingere ciò che viene detto da queste persone perché per prendersi un attimo di scena inveiscono contro l’amministrazione in modo gratuito screditandone il buon nome e il suo operato.

Oggi vedo questi soggetti voler cavalcare una problematica solo ai fini strumentali e altri soggetti vicini solo per fini politici, ma io non sono attaccato alla poltrona ho dimostrato che con la serietà e la preparazione amministrativa si può cambiare un territorio, facendo una razionalizzazione delle spese e spendendo i soldi con cognizione di causa e nel territorio rendendolo vivibile e facendo opere importanti di sviluppo e lanciando il territorio verso nuovi orizzonti, e rendendo servizi al cittadino.

Per quanto riguarda l’acquedotto comunale io parlo con carte alla mano e non tanto per parlare, i fatti sono che grazie a questa amministrazione sono stati fatti gli atti  necessari affinchè Sorical intervenisse nell’immediato e come da accordi presi tre mesi fa la società aveva rassicurato che  avrebbe risolto il problema entro fine Agosto.

Noi abbiamo fatto gli  atti per la prima volta necessari per la risoluzione del problema e alla definizione del contenzioso con la società sotto elencati gli atti. 

Per quanto riguarda l’acqua potabile questa Amministrazione già nel 2013 con delibera n. 76 dava indirizzo per la trivellazione di due pozzi artesiani a servizio di Nicotera superiore già in funzione e per il quale grazie agli stessi non vi è il problema dell’acqua sporca a Nicotera superiore, nell’anno 2014 e precisamente il 01.10.2014 il Sindaco di Nicotera emetteva Ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua nella frazione marina a seguito di acquisizione di analisi dove si evince che non era buona per l’uso umano, successivamente il 14.10.2014 con delibera 133 la giunta dava indirizzo all’ufficio legale dell’ente di intraprendere azioni legali nei confronti di chi eroga l’acqua nel nostro comune e cioè Sorical, successivamente  la Sorical grazie al nostro batterci per difendere i diritti dei Nicoteresi ci comunicava che per il periodo da quando il sindaco aveva emesso ordinanza di non potabilità la frazione Marina poteva usufruire di uno sconto, e successivamente il l’amministrazione pretendeva di far emettere la fatturazione della bolletta dell’acqua per il 2014 al 50%, successivamente con delibera n. 54 del 15.05.2015 la giunta dava indirizzo al dirigente dell’UTC di predisporre progetti e appaltare la trivellazione di pozzo per la frazione marina per la quale si sta già lavorando per appaltare a breve.

Ritengo questa protesta giusta ma la ritengo fuori tempo, in quanto a gennaio l’Amministrazione quando ha indetto una riunione sulla problematica mare dove erano presenti tutte le autorità preposte e tutelate a parlare, ritengo quello era il momento giusto e la sede opportuna e non in piena estate creando ai nostri imprenditori grosse perdite.

 Poi giusto per chiarire ai soggetti che parlano che al tavolo tenutosi aggiungo il sottoscritto si è recato in quanto soggetto rappresentante del Comune insieme al mio Dirigente  per discutere dei problemi su citati e come avviene da quattro anni ormai, e altresì mi ritengo soggetto titelato a parlare in quanto espressione di 250 persone nicoteresi se forse qualche smemorato se lo fosse dimenticato, poi se nella prossima tornata elettorale si sentiranno di misurarci elettoralmente e vinceranno li riterrò titelati a parlare fino a quel giorno mi dispiace ma non accetto lezioni da chi sia per parte politiche e sia per ideologie si trova all’opposto mio.

Colgo l’occasione per ribadire che in quella sede si è fatta una richiesta di € 250.000 per opere di urgenza e tampone del problema ma che non serviranno a risolvere il problema, e che il Presidente della Regione ha rassicurato il Sindaco che per la risoluzione definitiva del problema fogne che è un problema strutturale sarà a breve finanziato con la nuova programmazione 2014/2020, come anche il problema delle condutture dell’acqua anch’esse finanziate con la nuova programmazione, di cui il Comune di Nicotera ha già da anni predisposto gli atti.

Federico Polito

Assessore ai Lavori pubblici - Comune di Nicotera

Acqua e fognatura, Polito: “Ecco le prove del nostro impegno per Nicotera”

Si è tenuta presso la Cittadella regionale la riunione relativa alle problematiche connesse alla disponibilità di acqua potabile a Nicotera. Al Tavolo tecnico erano presenti l’assessore ai Lavori pubblici Federico Polit, il vicesindaco Francesco Mollese, il dirigente dell’Utc. Carmelo Ciampa, il dirigente generale del dipartimento regionale Lavori pubblici Domenico Pallaria e l’ingegner Stenta, per il Comitato erano presenti Beniamino Lapa, Nicola La Valle e Demetrio Putorti. La riunione era stata convocata per discutere e trovare una soluzione a due problemi che attanagliano la cittadina tirrenica da diversi anni: l’erogazione dell’acqua ed il sistema fognario. “Sin dal nostro insediamento – ha spiegato l’assessore Polito - ci siamo trovati a combattere con una struttura relativa agli impianti fognari che crea problemi non indifferenti e continui disservizi all’utente. Da sempre chiediamo agli organi preposti di finanziare e supportare l’ente nel riefficentamento e potenziamento dell’attuale sistema ormai in tilt. Vari sono infatti i problemi riscontrati dall’ufficio tecnico e dall’amministrazione, dal sottodimensionamento della condotta che dal primo sollevamento porta a Iam con la continua causa di fuori uscita di liquami sulla sede stradale e nei terreni, il deterioramento di alcuni tratti di fogna con creazione di voragini nelle strade, il non collettamento di alcune zone della frazione marina, della frazione Preitoni e della contrada Vasia di Nicotera, il riefficentamento delle stazioni di sollevamento e dei sistemi di pompaggio, il sistema di videosorveglianza delle stazioni di sollevamento ed altri disservizi, il misto acque bianche e liquami e il sistema di acque bianche alla frazione Marina da sempre sotto il livello del fosso. Questo è quello che da quattro anni portiamo quotidianamente all’attenzione degli organi preposti e per cui non abbiamo mai avuto risposte fino ad oggi. Devo comunque dire – ha aggiunto il giovane esponente dell’esecutivo nicoterese - che il Governo regionale, nella persona del presidente e del consigliere Mirabello, si è da subito interessato alla risoluzione del problema rassicurando che gli interventi strutturali che necessitano per la risoluzione definitiva saranno finanziati a breve nella nuova programmazione. Per quanto riguarda la sistemazione degl’impianti di sollevamento – ha inoltre precisato - già negli scorsi mesi è stato concesso dalla Regione Calabria un finanziamento di 115.000 euro per il quale si stanno già predisponendo appositi capitolati per bandire la gara e, in più, per il primo anno siamo stati beneficiari di un contributo regionale per lo sbarramento del Mesima di 72.000 euro. Per quanto concerne l’acqua potabile – ha ribadito Polito - questa amministrazione nel 2013 con delibera n. 76 ha dato indirizzo per la trivellazione di due pozzi artesiani a servizio di Nicotera superiore, già in funzione, e grazie ai quali non vi è il problema dell’acqua sporca a Nicotera superiore. Nel 2014 e precisamente il 01.10.2014 il sindaco ha emesso ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua nella frazione marina a seguito di acquisizione di analisi da cui si evinceva che la stessa non era idonea per l’uso umano e, successivamente, il 14.10.2014 con delibera n. 133 la Giunta ha dato indirizzo all’ufficio legale dell’Ente di intraprendere azioni legali nei confronti di chi Sorical, che, di conseguenza, ci ha comunicato che per il periodo interessato  la frazione Marina poteva usufruire di uno sconto. L’amministrazione ha poi preteso di far emettere la fatturazione della bolletta dell’acqua per il 2014 al 50%. Con delibera n. 54 del 15.05.2015 la Giunta ha dato indirizzo al dirigente dell’Utc di predisporre progetti e appaltare la trivellazione di pozzo per la frazione marina per la quale si sta già lavorando per appaltare a breve. Queste – ha sostenuto Polito - sono le cose che abbiamo fatto e che sono alla luce del sole: i problemi sono stati affrontati e risolti sempre. Con Sorical giusto un mese fa abbiamo avuto l’ultima riunione alla presenza dell’onorevole Mirabello e del dirigente generale De Marco, il quale ci dava rassicurazioni che entro fine agosto il problema idrico sarebbe volto al termine, cosa che sta avvenendo ed è sotto gli occhi di tutti. Oggi abbiamo discusso e dialogato con i componenti del Comitato nonché miei colleghi con i quali ci siamo confrontati serenamente per un obiettivo comune che è quello di  risolvere per sempre questi due problemi seri che frenano lo sviluppo nicoterese. Abbiamo insieme messo sul tavolo delle idee propositive e progettuali di medio e lungo termine. A medio termine abbiamo pensato di risolvere il problema dell’abbassamento della strada provinciale che porta alla marina, di intervenire sulle acque bianche di Nicotera marina e di spurgare e pulire la condotta sottodimensionata di Santabarbara. Il sindaco ha ricevuto rassicurazioni dal presidente in persona circa un finanziamento strutturale di 4 milioni di euro per mettere la parola fine al malessere Nicoterese. Certo questa situazione  è dovuta ad una mancanza di programmazione nel tempo, poiché se nel corso dei decenni venivano trivellati pozzi e venivano sistemate e controllate le condotte fognarie non ci saremmo trovati nel 2016 con servizi essenziali del terzo mondo. Adesso attendiamo fiduciosi che la Regione evada positivamente la richiesta progettuale prevista, approvata e vagliata dal Comitato e dall’amministrazione. Quanto avvenuto nel corso della riunione – ha concluso Polito - costituisce un fatto esemplare che ha visto istituzioni e cittadini lottare insieme intorno ad un tavolo per eliminare i disagi”.

Scatta anche a Spadola il “divieto d’uso d’acqua potabile per scopi irrigui”

Il sindaco di Spadola Giuseppe Barbara ha emesso un’ordinanza con la quale “è fatto divieto assoluto di utilizzare l’acqua della condotta idrica comunale per annaffiamento di orti, giardini, terreni in generale. È fatto divieto di innestare pompe o manichette nelle fontanelle pubbliche tali che impediscano il libero prelievo di acqua per riempire serbatoi, botti o cisterne installate su autoveicoli o portate a rimorchio; è fatto divieto – viene inoltre specificato – di prelevare con qualsiasi mezzo l’acqua da fontanelle pubbliche per essere trasportata fuori dal territorio comunale per usi diversi da quelli consentiti (uso domestico e potabile)”. Prevista una sanzione amministrativa di 200 euro (raddoppiata in caso di recidiva) per i contravventori dell’ordinanza.

Reggio (senz'acqua) affonda nel mare di propaganda: #nonseitulamiacittà

I giorni trascorrono inesorabili e s'ingrossano diventando settimane, mesi. Un fiume che, iniziata la sua corsa dalla fonte della propaganda d'accatto, si è riempito e rischia di tracimare oltrepassando gli argini della pazienza. A Reggio Calabria i rubinetti sono insensibili ai cambi di stagione si ribellano con fiera ostinazione alle magnifiche sorti e progressive dell'Amministrazione Falcomatà ed hanno stabilito, unilateralmente, che la cronica incapacità di erogare un servizio primario, quale quello idrico, è ampiamente sufficiente per qualificare l'azione di una squadra di governo che sguazza con incoscienza nel mare magnum dell'inadeguatezza. E' il Terzo Millennio, bellezza e, se, a distanza di quasi due anni dall'insediamento, il "Sommo Sacerdote della Svolta" non è in grado di affastellare una qualsivoglia azione organizzata finalizzata a comunicare al "pueblo" che a tale ora di tale giorno di acqua non ne scorrerà, scompare, assieme al prezioso liquido, la necessità di porsi domande in merito all'esistenza, o meno, delle concrete abilità da esibire nella gestione di un Ente sedicente Metropolitano. Un'istantanea che regala in maniera plastica  l'immagine del livello apicale di irresponsabilità di chi, ignorando colpevolmente i pesantissimi limiti di cui è portatore, insiste e persiste nell'attività di vendita di fumo a buon mercato. Vero è che quello stesso "pueblo", non potendo aprire i rubinetti, potrebbe almeno spalancare gli occhi e riappropriarsi di quella coscienza sovrana fissata alla base della condivisione di un destino collettivo. Sarebbe un punto di partenza utile per pretendere, finalmente, che anche Reggio Calabria inizi a godere di uno standard di servizi tali da collocarla in un range di civiltà dal quale è, al momento, distante anni luce. Prorompere in noiose giaculatorie sui social non esenta, infatti, il cittadino da quell'imperativo morale che gli impone di non essere asservito all'ignavia. E a nulla valgono le patetiche giustificazioni che tutto riportano alla mai ultimata diga del Menta, perché quella stessa opinione pubblica potrebbe anche accontentarsi, e già sarebbe gravissimo, di essere semplicemente informata in tempo reale e, dunque, rispettata. E, invece, come nulla fosse, si preferisce sopravvivere "sempre senza disturbare, che non si sa mai". D'altra parte, il rapporto che (s)lega amministratori ed amministrati è tra le testimonianze più nitide della "Sindrome di Stoccolma": soggetti prostrati psicologicamente ai piedi dei propri aguzzini. Quando è stata smarrita la saggezza, quando latita una visione (presente e futura), quando è invisibile l'abilità politica di piazzare, con decisione, al centro del tavolo le esigenze fondamentali di una comunità, percepite e reali, non è la Politica il luogo ideale per lasciare sfogare il proprio Ego. L'esito, inevitabile, prodotto dall'assenza di una guida, è quello che conduce dritti alla reciproca dichiarazione di guerra fra coloro che abitano in periferia e quelli che risiedono nel cuore della città. L'ennesimo elemento disgregante dei meccanismi che regolano una ordinata vita sociale. Resi schiavi dalla mancanza, improvvisa, di acqua, succubi dell'inazione, servi della presunta ineluttabilità. Destreggiarsi fra mille e più tormenti: è questa la principale occupazione quotidiana del reggino che, oppresso dagli eventi, è spinto a spellarsi le mani per i "fuoriclasse" efficienti al punto, addirittura, da essere riusciti a far arrivare in città i nuovi cestini. Passaggi epocali che meritano di essere resi immortali dal selfie d'ordinanza, da scattare, però, con rapidità, perché è indispensabile correre a casa per lavarsi prima che vada via l'acqua. 

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Acqua potabile nella Limina, i chiarimenti dell’Arpacal

In riferimento a quanto dichiarato in una nota diffusa ai Media locali dall’Osservatorio Ambientale Diritto per la Vita di Marina di Gioiosa Jonica e relativa alla assenza di personale Arpacal all’iniziativa svolta lunedì 11 aprile scorso dalla stessa associazione sul bacino della Limina, la Direzione dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) intende chiarire quanto segue:

“All’Osservatorio Ambientale Diritto per la Vita, che opera nella Locride e con il quale abbiamo avuto modo di relazionarci cordialmente alcuni anni addietro in occasione di una loro iniziativa dedicata alla matrice dell’acqua destinata al consumo umano, ricordiamo la normativa di riferimento che regola la materia in questione, ossia l’analisi della qualità dell’acqua destinata al consumo umano proveniente da bacini gestiti da soggetti terzi, come nel caso specifico della Limina ad opera della Sorical. Pur apprezzando il fine nobile dell’iniziativa che l’Osservatorio sta mettendo in campo, l’Arpacal non può partecipare, in qualità di ente tecnico deputato al controllo, ad iniziative come questa a supporto di chi, ossia la Sorical, ha il compito della corretta gestione dell’invaso e di tutte le attività connesse. In base alla normativa in vigore, infatti, nei casi di controllo dell’acqua destinata al consumo umano l’Arpacal svolge attività prettamente laboratoristica a supporto della locale Azienda Sanitaria Provinciale che, attraverso proprio personale, preleva campioni che consegna, nei modi e tempi concordati, ai nostri laboratori per l’analisi e la conseguente refertazione. È il caso di dire, inoltre, che lo stesso prelievo dei campioni deve essere svolto con particolari procedure che garantiscano il fine ultimo della iniziativa ispettiva. Nello specifico del controllo della radioattività nell’acqua, di cui è stata chiesta l’analisi con lodevole lungimiranza già nel febbraio scorso, mentre la normativa di fonte europea è entrata in vigore il 22 marzo scorso, occorre fare presente che il soggetto chiamato ai cosiddetti ‘controlli esterni’ – in questo caso Asp con la collaborazione di Arpacal – non può essere coinvolto in iniziative di ‘controllo interno’, ossia l’autocontrollo che la Sorical, nel caso specifico, è chiamata a realizzare. Detto questo, la nostra assenza dall’iniziativa dello scorso 11 aprile 2016, è da addebitare esclusivamente al fatto che l’Arpacal, nel caso di specie, se avesse accettato a partecipare, si sarebbe posta in una posizione di conflitto di interesse (controllore che collabora con il controllato) che, quello sì, sarebbe stato veramente censurabile. D'altronde, in un’ottica di ampio dialogo con gli attori del territorio, se non vi fosse stato alcun impedimento di tale portata, lo stesso dipartimento provinciale  Arpacal di Reggio Calabria avrebbe potuto permettere la presenza dei nostri tecnici, senza necessità di alcuna ulteriore autorizzazione. Le nostre attività sono ampiamente consultabili su richiesta dello stesso Osservatorio che, come ha già fatto in altre occasioni, troverà nei nostri uffici personale preparato e disponibile per ogni opportuno chiarimento”. 

 

Gerocarne, importante intervento di Sorical che ristrutturerà il serbatoio di Sant’Angelo

"Rappresenta un nuovo premio alla nostra politica incentrata sulla programmazione l’importante decisione assunta dalla Sorical di intervenire per realizzare la ristrutturazione del serbatoio della frazione Sant’Angelo, una struttura di fondamentale importanza che da anni necessitava di urgenti interventi”. È quanto afferma il sindaco di Gerocarne Vitaliano Papillo che spiega: “si tratta di ben 250 mila euro, già pronti da mandare a gara, che permetteranno di superare numerose criticità, consentendo di offrire un’acqua di qualità decisamente migliore e di sopperire a fastidiosi problemi di pressione, che non consentivano una corretta erogazione in alcuni punti del centro abitato. Lo stanziamento di tali risorse, quindi, è provvidenziale e va a ricompensare il nostro costante impegno nella risoluzione delle problematiche del territorio. La nostra capacità di portare istanze e richieste sui tavoli che contano. Per questo – precisa il primo cittadino - sento di dover ringraziare il presidente Mario Oliverio, sempre vicino alle richieste che provengono dalle aree interne ed attento alla loro realizzazione, Luigi Incarnato, coordinatore per la gestione delle acque calabresi, che ha dimostrato anch’egli una grande sensibilità verso l’istanza proveniente da Gerocarne, l’onorevole Michele Mirabello, che da principio sostiene questo mio mandato di sindaco, pronto com’è a dare voce alle sollecitazioni che arrivano dai territori, il direttore tecnico generale delle Sorical Sergio De Marco, persona dimostratasi competente e disponibile. Un ultimo ringraziamento – conclude Papillo - va al mio consigliere Nazzareno La Rocca, espressione degli elettori di Sant’Angelo, che sin dall’inizio si è prodigato a sollecitare la realizzazione di questi lavori, attraverso i quali si giunge ad una ristrutturazione totale e tale da non dover temere più criticità per molti anni”.

Acqua potabile, Polito: “Le nostre azioni per mettere Nicotera al passo con i tempi”

“La questione acqua è un annoso problema che attanaglia questo territorio ormai da decenni: ci ritroviamo, infatti, giornalmente a dover affrontare situazioni emergenziali in merito al servizio idrico”. È quanto afferma l’assessore ai Lavori pubblici di Nicotera Federico Polito, ad avviso del quale “la mancanza di un vero e proprio documento di valutazione e di programmazione ha portato l’Ente nelle difficolta oggettive nel quale si trova oggi. Basti pensare – sostiene il componente dell’esecutivo della cittadina tirrenica - che in piena estate interi quartieri a Nicotera superiore soffrono la carenza di approvvigionamento idrico nelle proprie abitazioni, carenza dovuta in primis ad una struttura della rete idrica non solo datata nel tempo ma mai oggetto di un vero e proprio studio di approvvigionamento. Nel 1980 le sorgenti presenti bastavano a soddisfare la richiesta di quel numero di abitazioni, ma con lo sviluppo urbanistico dei primi anni ‘90 e la realizzazione di nuove zoonizzazioni, come per esempio la località Filuppella, avrebbero dovuto esserci degli studi urbanistici. La mancata vigilanza – aggiunge - ci ha portato non solo ad essere un comune con un  deficit al quale abbiamo dovuto far fronte, ma a non aver delle vere proprie lottizzazioni funzionali ed al servizio del cittadino. In effetti, i nuovi comparti edificatori non hanno un loro sistema di approvvigionamento idrico ma attingono tutte dai vecchi serbatoi. Si tratta di un grave errore in quanto non si doveva procedere con l’approvazione se non dopo uno studio di verifica idrica. Inoltre, mancano parchi verdi attrezzati, non vi sono aree di parcheggio comunale. Come prima cosa – precisa poi Polito in riferimento all’attuale gestione - abbiamo preteso una mappatura del sistema idrico  e così sono emerse criticità non indifferenti. Abbiamo riscontrato che il Comune di Nicotera negli anni scorsi ha contratto un mutuo di 620 mila euro per il rifacimento del pavimento del centro storico ed era prevista anche la realizzazione ex novo dell’impianto di approvvigionamento idrico che, però, non è mai stato messo in funzione, poiché negli elaborati progettuali vi era la realizzazione di una camera di manovra nel piazzale della casa della cultura e la stessa non è mai stata costruita. Con questa manovra si sarebbero evitate una serie di dispersioni, in quanto l’impianto sia in località Borgo sia nel corso è stato realizzato ex novo ma mai messo in funzione per la mancanza di questa camera di manovra, il cui costo è di circa 30.000 euro. Situazioni similari sono state riscontrate allorquando questa amministrazione ha realizzato l’impianto idrico ex novo in corso Umberto I e nel  quartiere Giudecca. Questa amministrazione ha anche provveduto alla realizzazione di due pozzi: uno in località Pugliesa e uno in località Britto. Per quanto riguarda la frazione Marina questa amministrazione – rileva Polito - ha gia attivato tutte le procedure per servire la frazione di acqua ad uso potabile mediante la trivellazione di due nuovi pozzi che saranno appaltati a breve e, in più, abbiamo attivato tutte le procedure per  immettere in rete l’acqua proveniente dalla Ferrovia dello stato. Non va dimenticato che la frazione Marina da sempre che usufruisce di un acqua non potabile proveniente dai pozzi Sorical. Noi – conclude Polito - abbiamo attivato sin da subito tutte le procedure per la verifica dell’acqua e siamo stati i primi a promuovere il contenzioso verso Sorical. Questa è l’amministrazione dei fatti e non delle parole”.

 

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