In Calabria la caccia al cinghiale potrà essere praticata fino al 31 gennaio 2021. In risposta a una richiesta in tal senso avanzata dal dipartimento Agricoltura, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca animale ha reso parere positivo.

Nel provvedimento si ricorda che è facoltà delle Regioni «vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia a determinate specie di fauna selvatica, per importanti e motivate ragioni».

Risultando la sollecitata «estensione del periodo di prelievo del cinghiale in caccia collettiva al 31 gennaio 2021 coerente con l’attuale quadro normativo», l’Ispra ha ritenuto di poter «esprimere parere favorevole».

Una decisione, precisa l’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Gianluca Gallo, «che si rivelerà utile soprattutto per consentire una più incisiva azione al fine di arginare l’emergenza ungulati, aggravata dal blocco imposto dalle restrizioni imposte nelle ultime settimane a causa dell’emergenza sanitaria».

Drammatico epilogo per una battuta di caccia al cinghiale nella campagna attorno a Lago, nel Cosentino. Un uomo di 68 anni, Pasquale Runco, residente ad Aiello Calabro, è stato ucciso da un colpo di fucile esploso da un amico. I due facevano parte di una comitiva che comprendeva più persone e la tragedia sarebbe stata causata da uno sbaglio fatale. Sulla base di quanto filtrato fino al momento, la vittima si era nascosta dietro gli alberi e aspettava il momento propizio per colpire l'esemplare. Fatale un suo spostamento che ha indotto, così pare dai primi accertamenti, l'altro cacciatore a sparare centrando il sessantottenne alla spalla. L'intervento dei medici sul posto si è rivelato inutile. I Carabinieri delle Stazioni di Aiello e Calabro e Lago, giunti sul luogo della tragedia, hanno compiuto le verifiche del caso, mentre il pubblico ministero ha ordinato che il cadavere sia sottoposto ad autopsia.