Chiaravalle Centrale, Vito Teti e il valore della “restanza”

Straordinario evento di riflessione culturale, a Chiaravalle Centrale, per la tappa “in trasferta” del festival “Leggere & Scrivere”. Ospite d'eccezione, di fronte alla gremita sala convegni di Palazzo Staglianò, il prof. Vito Teti che ha presentato il suo libro “Quel che resta”. L'occasione è servita per avviare una discussione molto ampia e partecipata sui temi dello spopolamento delle aree interne e sui nuovi modelli di sviluppo da adottare per frenare e invertire questo drammatico fenomeno di desertificazione dei territori collinari e montani, calabresi e non solo.

Dopo il saluto del sindaco, Domenico Donato, hanno introdotto i lavori, dialogando con l'autore, l'assessore comunale alla Cultura, Pina Rizzo, e i giornalisti Francesco Pungitore e Maria Patrizia Sanzo. Paola Sangiuliano e Caterina Menichini hanno letto, in elegante forma recitata, tre brani del libro, tra gli applausi convinti di apprezzamento del numeroso pubblico presente. Gli studenti degli istituti superiori di Chiaravalle, accompagnati dai docenti e dalla dirigente scolastica Elisabetta Zaccone, con le loro domande hanno stimolato un vivace dibattito che è servito per approfondire meglio sia gli aspetti terminologici che di prospettiva toccati da Teti nei suoi interventi.

“Quel che resta” è quel che ci resta della nostra Calabria, terra nella quale siamo nati e cresciuti, che oggi necessita di misure urgenti da porre in atto, “prima di tutto sul piano politico”, per affermare, con un atto di volontà, quel principio che il prof. Vito Teti identifica con un termine nuovo e ben preciso: è la parola “restanza”. La restanza è la presa d’atto che nuove comunità sono possibili e auspicabili là dove esistevano gli antichi paesi. Comunità che devono essere, però, riorganizzate e reinventate tenendo conto di schegge, vuoti e ombre, ovvero di quel terremoto migratorio che ha prodotto nelle nostre aree interne assenza, vuoto e abbandono. Su quali basi si può ripartire? Vito Teti lo dice con estrema lucidità e misura, senza cedere mai il passo alla retorica. Si riparte certamente dal passato, che va interpretato e inteso come “un mondo di potenzialità ancora inespresse e di future realizzazioni”. Ma attenzione, non il passato neoromantico e nostalgico “del buon tempo antico”. La memoria deve diventare “geografia del presente, per il nostro presente”. E' questa la sfida alla quale siamo tutti chiamati: chi è rimasto e chi è partito. 

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Ex ospedale di Chiaravalle, venerdì il sindaco incontra la cittadinanza

Fatti, atti e documenti. Carte alla mano, il sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato, spiegherà alla cittadinanza “cosa si è ottenuto e cosa resta ancora da fare” per arrivare alla riconversione definitiva dell'ex ospedale “San Biagio” e alla realizzazione della Casa della Salute. L'appuntamento è in programma venerdì 13 ottobre alle ore 18.30 presso la sala convegni di Palazzo Staglianò.

Donato illustrerà anche una breve cronistoria della vicenda, ricordando come si è arrivati alla chiusura del presidio ospedaliero e dove si è, poi, bloccato (e a causa di chi) il preannunciato progetto di trasformazione del nosocomio in Casa della Salute. Ma, soprattutto, proietterà il suo sguardo verso il futuro, indicando le prossime tappe, in base al cronoprogramma indicato dai tecnici dell'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Al momento, si resta in attesa del decreto del commissario ad acta Massimo Scura, chiamato a ratificare la convenzione sottoscritta nei giorni scorsi tra Regione Calabria e Asp, dopo mesi e mesi di lungaggini burocratiche tra i vari uffici preposti.L'accordo tra le parti conferma lo stanziamento di otto milioni e centomila euro per la costruzione di un nuovo immobile, nei pressi dell'ex ospedale. Venerdì il sindaco risponderà alle domande dei presenti per chiarire, in via definitiva, l'iter procedurale in corso.

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Casa della Salute di Chiaravalle Centrale, gli atti passano a Scura

C'è scritto tutto il necessario, nero su bianco, nella nuova convenzione sottoscritta tra la Regione Calabria e l'Asp di Catanzaro per dare il via libera definitivo alla riconversione dell'ex ospedale “San Biagio” di Chiaravalle Centrale in Casa della Salute.

Giuridicamente si tratta di “un accordo tra le parti” nel quale la Regione conferma la parte sostanziale, e cioè l'effettiva disponibilità del finanziamento di otto milioni e 100mila euro. Il beneficiario, ovvero l'Azienda Sanitaria Provinciale, dal canto suo certifica che tale somma è sufficiente per portare a conclusione il progetto, con la costruzione di un edificio ex novo in un'area già individuata, nel vicino parcheggio della ex pretura. Il prosieguo del documento investe e coinvolge i diversi uffici che avranno competenze durante l'iter dei lavori.

Entro pochi giorni, verosimilmente nella giornata di domani, gli atti verranno trasmessi e acquisiti dal commissario ad acta per la Sanità, Massimo Scura, che potrà così procedere con l'approvazione del relativo decreto che darà il disco verde finale all'opera. Un progetto che lo stesso Scura ha indicato come “prioritario” nella definizione degli obiettivi strategici dell'Asp di Catanzaro.

Nella mattinata di oggi, il sindaco di Chiaravalle, Mimmo Donato, ha incontrato i vertici dell'azienda sanitaria del capoluogo per discutere anche la parte relativa alla erogazione dei servizi previsti all'interno della Casa della Salute. “Non ci preoccupa solo il contenitore, ma anche i contenuti, ovvero l'assistenza che viene offerta e garantita all'utenza” ha commentato il sindaco. Donato ha confermato, inoltre, un incontro pubblico con la cittadinanza per la serata di venerdì 13 ottobre, a Palazzo Staglianò. L'iniziativa servirà per fare il punto sui risultati ottenuti con la mobilitazione dei giorni scorsi. Verranno esibiti gli atti e i documenti ufficiali più recenti, ma sarà anche illustrata una breve cronistoria della vicenda.

Chiaravalle Centrale, il 10 ottobre tappa del “Festival Leggere & Scrivere”

Farà tappa anche a Chiaravalle Centrale il prestigioso “Festival Leggere & Scrivere”, giunto alla sua sesta edizione sotto la direzione di Gilberto Floriani e Maria Teresa Marzano.

Il prossimo martedì 10 ottobre alle ore 18.30, la sala convegni di Palazzo Staglianò ospiterà la presentazione del libro del prof. Vito Teti “Quel che resta. L'Italia dei paesi, tra abbandoni e ritorni” (Donzelli, pagg. 308, euro 30). Dialogheranno con l'autore i giornalisti Maria Patrizia Sanzo e Francesco Pungitore. Introdurrà l'assessore comunale alla Cultura, Pina Rizzo, alla presenza dei docenti e degli studenti degli istituti superiori di Chiaravalle Centrale.

Il volume focalizza la sua attenzione sullo spopolamento delle aree interne. Non solo quelle calabresi. E' un fenomeno che coinvolge tutto il Paese, dal Piemonte alla Campania, dalla Lombardia alla Sicilia. Vito Teti, professore di Antropologia culturale all'Università della Calabria, indaga «quel che resta» nei non-luoghi delle case disabitate, dei balconi inutili, delle porte sempre chiuse, delle saracinesche abbassate. Lì dove «l'assenza e il vuoto sono pieni di segni e di tracce, che vanno decifrati e interpretati caso per caso». «Ho cominciato a raccogliere memorie di luoghi abbandonati, in via di abbandono, a rischio spopolamento e svuotamento quaranta anni fa» scrive Teti. Ma non con spirito nostalgico e folcloristico.

Teti parla, infatti, di riscatto: «Non mi riferisco a una storia di ruderi e di rovine da inserire in itinerari turistici o in parchi archeologici o letterari o da trasformare in case albergo. Non si invoca la restaurazione di un mondo perduto (...), si vuole affermare, oltre che il diritto alla memoria, un diverso modello di sviluppo». Perché non solo il «Mediterraneo dell'interno» è a rischio di estinzione, ma «l'impasse entro cui si aggira e si smarrisce l'Occidente» è proprio quella fra «culto delle rovine del passato e creazione di moderne rovine».

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Chiaravalle Centrale, il sindaco: "C'è il massimo impegno della Regione per la Casa della Salute"

“C'è il massimo impegno da parte della Regione Calabria per portare a compimento il progetto della Casa della Salute”.

Lo ha dichiarato il sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato, dopo una lunga serie di colloqui intercorsi per tutta la giornata odierna con il presidente e il vicepresidente della Terza Commissione consiliare regionale “Sanità”, Michele Mirabello e Baldo Esposito.

“Entrambi - ha riferito Donato - hanno espresso vivo apprezzamento per la stipula della nuova convenzione tra la Regione e l'Asp di Catanzaro che consentirà l'avvio, in tempi brevi, dei lavori di realizzazione della struttura”.

“Piena sintonia” anche con Franco Pacenza, delegato del Governatore Oliverio in materia di Sanità. Lo stesso presidente della giunta regionale ha ribadito pubblicamente “l'intenzione di procedere speditamente, per garantire al comprensorio di Chiaravalle prestazioni assistenziali più moderne e di qualità”.

  Dal canto suo, il direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Giuseppe Perri, ha confermato al sindaco Donato “la volontà di recuperare il tempo perduto, reputando la Casa della Salute un obiettivo prioritario strategico”.

Intanto, per tutta la giornata di oggi, Mimmo Donato ha continuato a ricevere continui attestati di stima e affetto, dopo le lunghe notti trascorse occupando pacificamente l'androne dell'ex ospedale “San Biagio” per protestare contro l'immobilismo della burocrazia regionale che blocca da oltre cinque anni la realizzazione della Casa della Salute.

Particolarmente gradita la telefonata di solidarietà da parte del segretario dell'arcivescovo di Catanzaro, don Francesco Candia. 

Chiaravalle Centrale, Casa della Salute: il sindaco Donato vince il braccio di ferro, Regione e Asp firmano la convenzione

Alla fine la notizia tanto attesa è arrivata. E' stata firmata questa sera la nuova convenzione tra la Regione Calabria e l'Asp di Catanzaro che dà il via libera alla riconversione dell'ex ospedale “San Biagio” di Chiaravalle Centrale in Casa della Salute. L'annuncio lo ha dato, telefonicamente, il governatore Mario Oliverio direttamente al sindaco Mimmo Donato.

Lo stesso primo cittadino ha subito acquisito copia della documentazione sottoscritta, convocando immediatamente una conferenza stampa per le ore 20.30 di oggi presso la struttura ospedaliera di via Mario Ceravolo. Proprio lì, in trincea, dove Donato ha trascorso l'ultima settimana di lotta, tra sciopero della fame, occupazione, incontri e dichiarazioni pubbliche.

Una vittoria di tutti: del popolo di Chiaravalle, dei sindaci del comprensorio, dei politici di tutti gli schieramenti che si sono messi a disposizione della causa, dei cittadini, degli studenti che hanno accompagnato Mimmo Donato nella sua battaglia contro l'immobilismo della burocrazia regionale.

Una vittoria, soprattutto, di un sindaco coraggioso che non ha esitato a mettere in gioco tutto se stesso, rischiando la propria salute fisica, per conseguire un risultato che premia gli sforzi di un intero territorio in cerca di riscatto. La notizia è stata accompagnata da scene di entusiasmo ed euforia, mentre Chiaravalle Centrale adesso prepara una grande festa.

D'ora in avanti, nessuno abbasserà mai più la guardia fino a quando la Casa della Salute non diventerà concreta realtà. Donato ha interrotto lo sciopero della fame, annunciando un controllo serrato sull'iter procedurale che condurrà alla realizzazione del progetto.

Chiaravalle Centrale, Casa della Salute: il sindaco Donato vince il braccio di ferro, Regione e Asp firmano la convenzione

Alla fine la notizia tanto attesa è arrivata. E' stata firmata questa sera la nuova convenzione tra la Regione Calabria e l'Asp di Catanzaro che dà il via libera alla riconversione dell'ex ospedale “San Biagio” di Chiaravalle Centrale in Casa della Salute.

L'annuncio lo ha dato, telefonicamente, il governatore Mario Oliverio direttamente al sindaco Mimmo Donato. Lo stesso primo cittadino ha subito acquisito copia della documentazione sottoscritta, convocando immediatamente una conferenza stampa per le ore 20.30 di oggi presso la struttura ospedaliera di via Mario Ceravolo.

Proprio lì, in trincea, dove Donato ha trascorso l'ultima settimana di lotta, tra sciopero della fame, occupazione, incontri e dichiarazioni pubbliche.

Una vittoria di tutti: del popolo di Chiaravalle, dei sindaci del comprensorio, dei politici di tutti gli schieramenti che si sono messi a disposizione della causa, dei cittadini, degli studenti che hanno accompagnato Mimmo Donato nella sua battaglia contro l'immobilismo della burocrazia regionale.

Una vittoria, soprattutto, di un sindaco coraggioso che non ha esitato a mettere in gioco tutto se stesso, rischiando la propria salute fisica, per conseguire un risultato che premia gli sforzi di un intero territorio in cerca di riscatto.

La notizia è stata accompagnata da scene di entusiasmo ed euforia, mentre Chiaravalle Centrale adesso prepara una grande festa.

D'ora in avanti, nessuno abbasserà mai più la guardia fino a quando la Casa della Salute non diventerà concreta realtà. Donato ha interrotto lo sciopero della fame, annunciando un controllo serrato sull'iter procedurale che condurrà alla realizzazione del progetto.

Ex ospedale di Chiaravalle, il sindaco: adesso tutto è nelle mani di Oliverio

“Adesso è tutto nelle mani del governatore Mario Oliverio”.

Lo ha ribadito oggi pomeriggio, in diretta su La7, il sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato, da cinque giorni in sciopero della fame “per denunciare l'immobilismo della Regione Calabria che da cinque anni si tiene nel cassetto otto milioni di euro per la riconversione dell'ex ospedale San Biagio in Casa della Salute”.

Un caso che sta suscitando sdegno e clamore, tanto da richiamare l'attenzione anche dei media nazionali. L'androne d'ingresso del “San Biagio” ha fatto da scenografia alla diretta televisiva, alla presenza di tantissimi cittadini che hanno voluto “metterci la faccia” per dimostrare il loro sostegno alla coraggiosa protesta del sindaco.

E c'erano anche tanti sindaci del comprensorio “perché questa battaglia - ha affermato il primo cittadino di Argusto, Walter Matozzo (Pd) - riguarda tutti, l'intero territorio, e non ammette divisioni tra appartenenze partitiche e colori politici”.

In prima fila, soprattutto, gli studenti degli istituti superiori di Chiaravalle Centrale, determinati a portare avanti ad oltranza il presidio all'interno del nosocomio “fino a quando la Regione Calabria non darà esito positivo alla vicenda”. Il sindaco Donato ha ribadito che “evidentemente c'è una burocrazia malata che crea danni”. Ma c'è pure “una politica che deve comandare e non riesce a imporsi”. Un riferimento diretto al presidente della Giunta regionale che, da mesi, dichiara di aver fatto tutto il possibile per accelerare l'iter della Casa della Salute.

Eppure, i risultati dimostrano che tutto resta bloccato, fermo, ingessato da un estenuante botta e risposta tra i vari uffici e dipartimenti che si rimpallano continue richieste di pareri.

La stessa Asp di Catanzaro, peraltro, solo ieri ha prodotto una delibera attesa da mesi. Adesso tutti si aspettano un gesto forte da parte di Oliverio, per spazzare via il campo dalle mille contraddizioni di una vicenda a dir poco surreale.

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