Coronavirus: un solo tampone positivo nelle province di Cz-Vv-Kr

Ventidue tamponi positivi al coronavirus nel Cosentino ed uno nel Catanzarese.

È quanto emerge dal bollettino (aggiornato alle ore 12) diffuso dall'azienda ospedaliera del capoluogo di regione.

In particolare, nelle ultime ore sono stati esaminati 113 tamponi, di cui: 65 provenienti dalla provincia di Catanzaro, 38 da quella di Cosenzs, 2 da quella di Crotone e 8 da quella di Vibo Valentia.

Nessun nuovo caso è stato riscontrato nel Vibonese e nel Crotonese.

Allo stato si attende ancora l’esito di 55 tamponi.

Coronavirus, Calabria: 5 nuovi contagiati in tutta la regione, i positivi sono 928

"In Calabria ad oggi sono stati effettuati 17.151 tamponi. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 928 (+5 rispetto a ieri), mentre quelle negative sono 16.223".

E’ quanto si legge nel bollettino con il quale la Regione Calabria fa quotidianamente il punto sulla diffusione del coronavirus.

 "Territorialmente -  aggiunge - i casi positivi sono distribuiti: Catanzaro, 56 in reparto; 5 in rianimazione; 85 in isolamento domiciliare; 23 guariti; 23 deceduti; Cosenza, 47 in reparto; 4 in rianimazione; 209 in isolamento domiciliare; 15 guariti; 18 deceduti; Reggio Calabria, 32 in reparto; 3 in rianimazione; 190 in isolamento domiciliare; 23 guariti; 15 deceduti; Vibo Valentia, 8 in reparto; 51 in isolamento domiciliare; 4 guarito; 5 deceduti; Crotone, 17 in reparto; 84 in isolamento domiciliare; 5 guariti; 6 deceduti. I soggetti in quarantena volontaria sono 7590: Cosenza 2301, Crotone 1456 ; Catanzaro 1632; Vibo 498; Reggio 1703. Le persone giunte in Calabria che ad oggi si sono registrate sul sito della Regione sono 14.277".

Coronavirus: il ruolo di Arpacal nell'ordinanza regionale sulla gestione dei rifiuti

L’impegno dell'Agenzia, in qualità ente di supporto tecnico-scientifico, è quello di fornire al decisore regionale il maggior numero di dati ed informazioni ambientali pertinenti, in maniera tale da poter seguire e guidare efficacemente la filiera della produzione e gestione dei rifiuti in questo periodo di emergenza”.

E’ quanto dichiara il direttore generale dell’Arpacal, Domenico Pappaterra, all'indomani della ordinanza del presidente della giunta regionale, Jole Santelli, che coinvolge l’Agenzia nelle azioni di monitoraggio sulla corretta gestione dei rifiuti in Calabria in questo periodo di emergenza covid-19, che ha un impatto importante anche sulla regolare produzione e gestione dei rifiuti urbani, e sulla quale l’Istituto superiore di sanità prima e il Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente (Snpa) poi hanno prodotto delle linee guida nelle quali forniscono utili direttive tecniche.

In Calabria, la Regione ha già trasmesso ai Comuni i documenti per informarli sulle accortezze tecniche e procedurali da seguire.

Così il 10 aprile scorso, il presidente della giunta regionale, con un'ordinanza, ha fissato anche una precisa regolamentazione sulla gestione dei rifiuti – dalla raccolta sino al trattamento negli impianti autorizzati – con particolare riguardo ai Comuni in cui siano state individuate persone positive al coronavirus o vi siano abitanti che debbano rimanere in casa per la cosiddetta quarantena obbligatoria anche se non in positività. Il fine ultimo è quello di non incidere negativamente sulla filiera produttiva che si occupa della gestione dei rifiuti, ma anche quella di garantire una maggiore sicurezza della salute dei cittadini e dei lavoratori del comparto nei casi di raccolta di rifiuti provenienti da soggetti positivi al covid-19.

Per seguire l’intero flusso di dati del settore, anche per verificarne l’adempimento all'ordinanza, la Regione Calabria ha così incaricato l’Arpacal – già in contatto costante con l’assessore all'Ambiente, Sergio De Caprio - di raccogliere dai Comuni calabresi le informazioni necessarie per monitorarne l’andamento della produzione dei rifiuti. L’Arpacal, infatti, tra le sue competenze istituzionali ha anche la gestione del Catasto regionale rifiuti, sulla base del quale produce e divulga annualmente il report sulla produzione di rifiuti urbani e differenziati in Calabria.

L’agenzia ambientale calabrese, parte integrante del Sistema nazionale della protezione dell’ambiente, in questo periodo emergenziale ha già contribuito con la sua partecipazione alle riunioni del Consiglio nazionale Snpa in cui sono state approvate le linee guida che dettano le più adeguate accortezze tecniche sulla gestione dei rifiuti.

Così, nel fine settimana pasquale, in parallelo con l’ordinanza del presidente della Regione Santelli, l’Arpacal ha trasmesso a tutti i comuni una dettagliata richiesta di dati per avviare subito quanto richiesto dall'ordinanza stessa.

Ogni settimana, è previsto, l’Arpacal riceverà i dati dai Comuni, li elaborerà e, successivamente, li trasmetterà alla stessa Regione per i provvedimenti conseguenti.

Dall’associazione Anas mascherine per gli anziani

Riceviamo e pubblichiamo

“E’ il momento per tutti di sentirci vicini nonostante le distanze da mantenere e ognuno, a modo proprio, cerca di far arrivare la propria vicinanza a chi vive questa emergenza con una paura maggiore.

Tenere occhi e cuore aperti alla solidarietà verso i più fragili è un dovere per chi si dedica costantemente al benessere dell'altro e la nostra associazione, che da molti anni ormai è sul campo al fianco dei più fragili, ci tiene particolarmente che in questa situazione emergenziale chi vive il coronavirus con maggiore preoccupazione, possa per un attimo sentirsi sicuro e protetto. 

Per questo abbiamo deciso di dedicare il nostro "tempo" a disposizione per creare personalmente delle mascherine in cotone lavabili e riutilizzabile, da donare a tutti coloro che hanno una situazione di salute già precaria, agli anziani e ai nostri bambini. L'emergenza non è ancora rientrata e noi vogliamo che anche quando ci si potrà allontanare da casa per un po' più di tempo tutti abbiano le giuste misure precauzionali per sentirsi sicuri. 

Inizieremo al più presto a distribuire personalmente le mascherine realizzate, partendo dalle fasce più fragili, compresi i nostri bambini, per poi accogliere ogni richiesta ci venga fatta dalla cittadinanza per qualunque altra esigenza.

Nel pieno delle complessità del periodo, solo la solidarietà accende scintille

di empatia ed unione capaci di illuminare il nostro quotidiano.

Un ringraziamento particolare lo vogliamo porgere a chi con spirito di amore e solidarietà ci ha donato le stoffe per la realizzazione delle mascherine e altro materiale utile per ottenere il risultato finale.

È proprio vero, che solo uniti ce la faremo”.

“Daniela Andrianò - Associazione di promozione sociale Anas- Ardore”

Coronavirus, la mappa del contagio regione per regione

Al momento sono 102.253 gli italiani positivi al coronavirus (Per i dati completi clicca qui).

Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 31.265 in Lombardia, 13.672 in Emilia-Romagna, 12.505 in Piemonte, 10.729 in Veneto, 6.162 in Toscana, 3.817 nel Lazio, 3.333 in Liguria, 3.114 nelle Marche,  3.057 in Campania, 2.452 in Puglia, 2.082 nella Provincia autonoma di Trento,  2.030 in Sicilia, 1.742 in Abruzzo, 1.326 in Friuli Venezia Giulia, 1.515 nella Provincia autonoma di Bolzano, 903 in Sardegna, 923 in Calabria (Per i dati completi clicca qui), 687 in Umbria, 588 in Valle d’Aosta, 277 in Basilicata e 202 in Molise.

Coronavirus, nessun tampone positivo agli ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Nessuno dei 144 tamponi analizzati oggi al Grande ospedale metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria è risultato positivo al coronavirus.

A darne notizia è stata la direzione aziendale del nosocomio.

Attualmente l’ospedale della città dello Stretto ospita 40 pazienti affetti da covid - 19, 36 dei quali in degenza ordinaria e 4 in terapia intensiva.

I pazienti deceduti sono 13 (altri due decessi sono stati registrati al di fuori dell’Ospedale di Reggio Calabria).

In seguito ad una dimissione avvenuta oggi, i pazienti dimessi sono 18.

Coronavirus, Italia: 431 morti, il dato più basso dal 18 marzo

Sono 102.253 (+1.984)  le persone contagiate dal coronavirus in Italia.

Calano, per il nono giorno consecutivo, i ricoveri in terapia intensiva.

Con le 431 registrate nelle ultime ventiquattr’ore, il totale delle vittime sale a 19.899.

I guariti, invece, raggiungono quota 34.211, con un aumento rispetto a ieri di 1.677 unità

Il numero degli italiani contagiarti dal covid-19 - compresi morti e guariti - è 156.363.

Coronavirus, quattro positivi in provincia di Crotone

Sono residenti in provincia di Crotone le quattro persone  risultate  positive al coronavirus durante l’esame effettuato nei laboratori dell’ospedale “Pugliese- Ciaccio” di Catanzaro.

È quanto emerge dal bollettino (aggiornato alle ore 12) diffuso dall'azienda ospedaliera del capoluogo di regione.

In particolare, nelle ultime ore sono stati esaminati 203 tamponi, di cui: 109 provenienti dalla provincia di Catanzaro, 44 da quella di Crotone e 50 da quella di Vibo Valentia.

Nessun nuovo caso è stato riscontrato nel Vibonese e nel Catanzarese.

Allo stato si attende ancora l’esito di 38 tamponi.

Inoltre, 61 pazienti affetti da coronavirus sono  ricoverati nei due ospedali (Mater Domini e Pugliese-Ciaccio) del capoluogo di regione.

Di questi, 57 si trovano nel reparto di malattie infettive e quattro in quello di terapia intensiva.

  • Published in Cronaca
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