"I mestieri dell’agricoltura 2.0", al centro del workshop del Gal “Serre Calabresi”

“I mestieri dell’agricoltura 2.0 – Il futuro ha radici antiche” il tema del workshop, secondo di un ciclo di incontri organizzati dal Gal “Serre Calabresi”, nell’ambito del Psr Calabria 2014/2020, misura 1.1.1 relativa al sostegno alla formazione professionale.

Un intervento che si prefigge, al contempo, il miglioramento della competitività del settore agricolo, attraverso la promozione della diversificazione in agricoltura, che oltre ad assolvere la propria funzione primaria, ovvero la produzione di beni alimentari, è in grado di fornire servizi secondari, utili alla collettività, può concorrere a proteggere l’ambiente, a impiegare in maniera sostenibile le risorse e a contribuire alla sopravvivenza socio-economica delle aree rurali.

Suddiviso in due sessioni, prevede: alle ore 9 la registrazione dei partecipanti, alle ore 9.30 i saluti istituzionali da parte del sindaco di Borgia, Elisabeth Sacco e del presidente del Gal “Serre Calabresi”, Marziale Battaglia. Interverranno: Nathalie Iofrida, dottore di ricerca in Economia e Politica agraria su “L’agricoltura 2.0 ed i nuovi mestieri” e su “L’azienda agricola multifunzionale” e Massimo Rotiroti, dottore in Economia e Commercio riguardo “La normativa fiscale sulle attività connesse”. Nella sessione pomeridiana relazionerà Rosario Previtera, agronomo, su “L’agricoltura a servizio della persona”. Interverranno, con le loro testimonianze imprenditori, ai quali il Gal “Serre Calabresi” ha finanziato idee progettuali.

Storie da raccontare come quella di Domenico Vivino della Cooperativa “Nido di Seta” di San Floro (Cz), un gruppo di giovani che ha deciso di ritornare e restare in Calabria, riprendendo l’antica filiera della gelsibachicoltura, riappropriandosi della conoscenza serica quali discepoli di molti anziani, ultimi eredi e custodi di una tradizione secolare e viaggiando oltre i confini europei per acquisire nuove competenze.  Numerosi i successi inanellati dalla Cooperativa. Da ultimo il prezioso filato ha attratto, con la sua politica aziendale di sostenibilità, anche l’attenzione di una famosa griffe.

L’esperienza di Antonio Tropiano, scultore di Santa Caterina, che scopre la sua passione per l’arte all’età di cinque anni, quando la nonna lo accompagna in cantina e gli consegna gli attrezzi del nonno, valente ebanista di cui porta il nome. Le sue opere sono apprezzate in Italia ed all’estero. Nel suo lavoro per convinzione ecologica, ha deciso di impiegare anche legno di recupero, di alberi abbattuti dalle tempeste o il ciclo vitale dei quali si è concluso per fenomeni naturali. Attraverso la sua arte si prefigge, inoltre, di favorire l’interazione e l’integrazione sociale.

Rosaria Brancati interverrà per portare l’esperienza di Bruvera Design, una start up innovativa ideata e pensata da due giovani che hanno voluto coniugare competenze artistiche e informatiche, finalizzate all’ideazione e alla realizzazione di prodotti di elevato valore estetico, ispirati a forme, modelli, decori, stili e tecniche tipiche del patrimonio storico-artistico e culturale locale ed in particolare di Squillace. Alle creazioni artigianali di accessori, per la persona e per la casa, in pelle e tessuto, si affiancano infatti attività di studio e ricerca per la prototipizzazione di modelli e disegni per ricami digitali che vengono realizzati con tecniche sperimentali e con l’ausilio delle più avanzate tecnologie di settore.

Il prossimo appuntamento sarà il 30 maggio a Badolato su “Innovazione tecnologia e sviluppo rurale. Il ruolo dell’Itc nella crescita delle aree interne”.

I due eventi sono accreditati dal Consiglio dell’Ordine nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali per la formazione dei propri iscritti.

A Chiaravalle corso di lavaggio, cardatura e filatura della lana

Tre giornate dedicate al corso di lavaggio, cardatura e filatura della lana si sono tenute nell’ambito del progetto di cooperazione transnazionale “Alias - Allevamento, Impatto ambientale e Trasformazione”, promosso dal Gal “Serre Calabresi” in qualità di capofila, dal Gal “Trikala” dalla Grecia, dal Gal “La Serena dalla Spagna” e dai partner associati quali la Cooperativa francese “Ardelaine”, la Escuela de Pastores de Extremadura dalla Spagna e l’Arsac.

Il corso, organizzato presso il Centro dimostrativo sperimentale di Arsac dalla direttrice Luigia Iuliano, ha registrato la partecipazione di sei corsisti, provenienti dalle aree rurali interessate dal progetto ed accompagnati dalla responsabile del progetto per il Gal “Serre Calabresi”, Nathalie Iofrida.

Durante la prima giornata è stato affrontato l’argomento relativo al “Lavaggio della lana sucida: modalità e tecniche per la prevenzione dell’infeltrimento”.  Durante la seconda giornata Antonio Mauro, esperto di fibre naturali, della Rs - Ricerche e Servizi Tessili di Prato, ha tenuto online un seminario sulle caratteristiche tecniche e biochimiche delle lane locali italiane, sulla loro lavorabilità e miglioramento a fini produttivi.  Nella giornata conclusiva del corso sono state illustrate le tecniche di cardatura e filatura della lana.

Il corso ha fornito nozioni tecnico-pratiche sulle proprietà biochimiche della lana, sulla gestione della tosatura al fine di migliorare la qualità dei velli, nonché sulle tecniche manuali di lavaggio, asciugatura, cardatura, filatura e tessitura delle lane locali.

I velli per la dimostrazione pratica sono stati forniti dall’Azienda Rocco Guerrieri di Borgia (Cz).

Il progetto “Alias”, finanziato dalla misura 19.3 del Psr Calabria 2014-2020 e facente parte del Piano di Azione Locale Spes “Strategie per Restare” del Gal “Serre Calabresi” si prefigge di valorizzare la lana derivante dalla tosatura degli ovini locali, oggi classificata come sottoprodotto di origine animale, al fine di prevenire lo smaltimento illecito degli scarti di lana  preservando l’ambiente,  di migliorare le performance economiche degli allevamenti diminuendo i costi di smaltimento, di frenare l’abbandono di un’attività tradizionale tipica delle aree rurali, quali la pastorizia e l’allevamento degli ovini, di promuovere la creazione di nuove filiere legate all’allevamento ovino, individuando possibili scenari produttivi dai fertilizzanti per l’agricoltura, all’isolamento termico per la bioedilizia, ai prodotti tessili e all’artigianato e  trasferire nuove conoscenze agli allevatori circa la gestione delle greggi, la qualità della tosatura e la gestione dei velli.

Chiaravalle: al Gal Serre Calabresi concluso il progetto di cooperazione transnazionale Gos

Incoraggiare nuovi modelli di governance e di cooperazione a livello europeo, sistematizzando le esperienze locali nel settore agricolo e nelle catene di produzione, le esperienze nella gestione delle risorse naturali e ambientali per creare e consolidare nuovi modelli di sviluppo sostenibile, sono le principali linee di azione del progetto di cooperazione internazionale “Gos: Governance of Sustainability” di cui è capofila il Gal Serre Calabresi.  Il partenariato del progetto vede coinvolto il Gal Razlog della Bulgaria e due partner associati: Interedu - Associazione no profit che opera nel campo delle scienze ed educazione nella Repubblica Nord di Macedonia ed il Gal Amici della Mazovia in Polonia. 

Al tavolo dei lavori dell’incontro che nei giorni scorsi si è tenuto nella sede del Gal a Chiaravalle Centrale: Marziale Battaglia, presidente del Gal Serre Calabresi, Gregorio Muzzì, direttore dello stesso Gruppo di azione locale, e ancora per lo stesso ente Angelo De Luca, quale coordinatore di progetto, Roberta Bompensa, consulente, Mario De Nardo, esperto in gestione dei rifiuti, ed Emilio Dominijanni, consulente.  In rappresentanza della realtà territoriale locale della Bulgaria sono intervenuti; Ventsislav Garmenov, sindaco del Comune di Razlog, Ivan Gyurov, vicesindaco, Todor Damyanova, direttore finanziario del Comune di Razlog, Nadka Kroteva, presidente del Gal, Veneta Naneva, direttore esecutivo, Galina Kalushkova, assistente tecnico, ed Mariya Manushkina, esperto in strategia di sviluppo locale. 

Al centro del confronto i risultati finali del progetto che, tra le varie attività, hanno portato alla creazione di una piattaforma comune multifunzionale, alla creazione di un web video sui due Gal, alla realizzazione di un database per la ricerca dei partner, alla ricerca sulle buone pratiche inerenti le filiere produttive locali e regionali e alla redazione di un e-book sulle buone pratiche selezionate.  Nell’occasione la delegazione bulgara è stata invitata, a partecipare alla prova di analisi sensoriale del percorso di formazione per "Etichettatura dell'olio di oliva" in corso di realizzazione nella sede del Gal.

Una rappresentanza del Gal Serre Calabresi, per promuovere la conoscenza delle rispettive realtà e buone pratiche, si è recata in Bulgaria nei mesi scorsi. I presidenti dei due Gal Marziale Battaglia e Nadka Kroteva hanno espresso, quale conferma di un’esperienza di cooperazione tra partner ed amici, la comune volontà di proseguire nella collaborazione e nello scambio di esperienze per la crescita dei rispettivi territori.

Gal Serre Calabresi, finanziato progetto per il rilancio del turismo montano

Tra i 326 progetti presentati dal Nord al Sud Italia in riferimento a un avviso pubblico per la realizzazione di interventi finalizzati al rilancio del turismo montano, il Ministero al Turismo ne ha ammessi solo 16. L’unico finanziato nella regione Calabria è il progetto denominato “Le Montagne del Sole”, elaborato dal Gal Serre Calabresi di Chiaravalle Centrale (Cz).

La proposta progettuale mira alla creazione e valorizzazione di una nuova destinazione del turismo attivo, sostenibile e slow nel territorio delle Serre e Preserre calabresi.

L’importante contributo, che ammonta a circa 1,8 milioni di euro, premia il lavoro di un partenariato tra soggetti pubblici e privati - profit o non profit - del quale il Gal “Serre Calabresi” è capofila, composto quale soggetto proponente da: Sognare Insieme Viaggi, Sharryland srl società benefit, Aps Guide delle Serre Onlus, Aps Trekking Stilaro, Hotel Città del Sole, Associazione Aopt Riviera e Borghi degli Angeli e l’Associazione italiana Sommelier Calabria; da soggetti pubblici riferibili alla montagna quali: Unione dei Comuni del Versante Ionico (Cz), Comune di Serra San Bruno (Vv), Comune di Stilo (Rc); da enti esponenziali dei cittadini attivi, quali: Aigae (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche), Wwf Provincia di Vibo Valentia Vallata dello Stilaro e International Federation of Business and Professional Women (Ibpw International).

Con questo progetto prosegue la strategia di rilancio delle aree interne Versante ionico – Serre, che viene così estesa a tutti i territori del Gal Serre calabresi. L’area in questione «è connotata da una forte valenza ambientale - si legge nel progetto -, con presenza significativa di aree protette e zone speciali di conservazione, nella quale la biodiversità è preservata e favorita dai caratteri morfologici e climatici straordinari».

Punti di forza del territorio sono «la secolare Certosa di Serra San Bruno, aree archeologiche, siti testimonianza di un passato industriale come le ferriere Borboniche di Mongiana. Nel Parco delle Serre vivono e lavorano gli ultimi carbonai d’Italia, eredi di una tradizione quasi scomparsa. Molto particolare l’area dei monti Mammicomito e Consolino, sede di antiche miniere».

«La portata del progetto evidenzia come il Gal abbia piena cognizione dei punti di forza del territorio - dichiara entusiasta il presidente Marziale Battaglia -, come alla base ci sia il lavoro di un partenariato coeso tra pubblico e privato, frutto di un lavoro di oltre 20 anni che ha creato un rapporto di collaborazione e fiducia con una strategia che rende il Gal Serre Calabresi un soggetto sempre più credibile per lo sviluppo sostenibile del territorio». Nei prossimi giorni il progetto sarà illustrato in una conferenza stampa alla presenza di tutti i partner coinvolti.

Soverato successo per la seconda edizione di “No&Mi”, la manifestazione nata dall’unione della nocciola Tonda di Calabria bio ed il miele di Amaroni

Gusto, promozione del territorio, collaborazione, innovazione nell’unione di due prodotti tradizionali per dare vita ad un prodotto sano da consumare tutto l’anno, formazione, lungimiranza, prospettive per il futuro e sviluppo.

Sono alcuni degli argomenti che hanno connotato la tavola rotonda, tenutasi a Soverato, nel corso della seconda edizione della manifestazione “No&Mi”, promossa dal Gal “Serre Calabresi".

Il risultato più tangibile, la realizzazione di un prodotto interamente trasformato sul territorio, grazie alla collaborazione dell’Istituto professionale di Stato servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (Ipsseoa) di Soverato e alla sapiente maestria di Paolo Caridi di Casa Mastroianni.

Ora si punta alla creazione della filiera corta. Dal Gal “Serre Calabresi” è stato dato incarico per la redazione di un disciplinare che tuteli il prodotto, connotato da qualità tale ha osservato Caridi che potrebbe essere commercializzato in tutto il mondo.

«Un segnale di crescita culturale, di come si intende fare impresa, agricoltura, di quello che dovrebbe essere il futuro, fare rete, fare squadra» ha commentato così il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, i passi portati avanti dai produttori di nocciola biologica «che nel prosieguo porteranno a risultati sempre più importanti, anche con l’aiuto del settore Agricoltura della Regione che, credo, intenderà sviluppare e implementare ancora di più questo prodotto che riscuote tanta attenzione, richiesta e mercato. Ed è giusto che si punti su di esso sia per l’economia stessa di questo settore, sia per tenere alto il nome della Calabria, poiché se ne caratterizza una zona, con grande beneficio dal punto di vista agricolo, turistico e ovviamente reputazionale». 

L’attenzione per il comparto della frutta in guscio, è stata evidenziata anche da Francesco Chiellino del Dipartimento Agricoltura della Regione, il quale ha illustrato come i produttori di nocciola del comprensorio di Cardinale e Torre di Ruggiero, rappresentino circa il 50% della produzione della Calabria. A loro anche il merito di aver contribuito a far emergere questo mercato nella nostra regione.

Un segnale della volontà di guardare al futuro, anche il coinvolgimento fattivo degli studenti delle classi 4° e 5°, proprio per il valore formativo, per investire in crescita professionale, come evidenziato dal dirigente scolastico Ipsseoa, Renato Daniele.

«Abbiamo sempre pensato ad un prodotto nostro di qualità – ha dichiarato Giuseppe Rotiroti, presidente del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria e dell’Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio – ed oggi ci stiamo arrivando grazie al Gal “Serre Calabresi” e a quanti, quali attori locali, hanno creduto in questa sinergia, così come la Regione Calabria che ha finanziato la promozione di questo prodotto che può dare importanza al nostro territorio».

Gal Serre Calabresi: a Soverato l’evento “No&Mi” celebra l’eccellenza di nocciola e miele

Il connubio tra due prodotti di eccellenza dell’area del Gal “Serre Calabresi”, dà vita ad un prodotto di elevata e pregiata qualità “No&Mi”, protagonista il 16 dicembre di un evento che per il secondo anno consecutivo si terrà a Soverato. In primo piano la nocciola Tonda di Calabria bio e Ama.Mi (Amaroni Miele Italiano).

Il gusto si fa ambasciatore, così, della promozione del territorio, per coinvolgere una più ampia platea. Si consolidano sinergie con la città di Soverato, centro propulsivo del turismo del comprensorio e con l’Istituto professionale di Stato servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (Ipsseoa) dello stesso centro ionico, istituzione scolastica socia del Gal Serre Calabresi.

L’appuntamento si arricchisce, anche della partecipazione dei Comuni di Cardinale e Torre di Ruggiero, territori di produzione della Tonda di Calabria bio, di Amaroni e del Consorzio valorizzazione e tutela nocciola di Calabria. L’evento s’inserisce anche nel contesto della giornata nazionale dedicata alla nocciola italiana, promossa dall’Associazione “Città della nocciola”, che come ricorrenza invernale ricade nel mese di dicembre. È sostenuto anche da “Amaroni mieli. I buoni di Calabria”, il marchio collettivo di titolarità del Comune di Amaroni.

È finanziato dal Gal Serre Calabresi con la misura 19.3 di cooperazione interterritoriale a titolarità regionale “Terre di Calabria”.

La manifestazione prenderà il via alle ore 10, con lo show cooking “Nocciola e Miele” che si terrà presso l’Istituto alberghiero.

Alle ore 15 la tavola rotonda “No&Mi un eccellente connubio tra due prodotti del nostro territorio”. Si terrà nella sala consiliare del Palazzo di Città. I lavori saranno coordinati dal presidente del Gal “Serre Calabresi”, Marziale Battaglia.

Prenderanno parte anche il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, il consigliere regionale Ernesto Alecci ed esperti del settore che spiegheranno le tecniche di produzione. I lavori saranno conclusi dall’intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo. A seguire alle ore 17 la degustazione promozionale del “No&Mi” su corso Umberto I.

Un appuntamento, al quale non mancare, che come lo scorso anno, ha come obiettivo di continuare a dare risalto, anche mediante l’assaggio, ad un prodotto già apprezzato in contesti di caratura nazionale quale il Vinitaly, il Salone del Gusto e il Festival del Peperoncino di Diamante nella nostra regione.

Chiaravalle Centrale: conclusi i corsi per imprenditori agricoli professionali presso il Gal Serre Calabresi

Un forum alla presenza del presidente Marziale Battaglia ha concluso i corsi per Imprenditori agricoli professionali (Iap) presso la sede del Gal Serre Calabresi a Chiaravalle Centrale (Cz).

Una formazione durata 150 ore, 90 delle quali rappresentate da lezioni frontali e 60 da attività pratiche-applicative svolte nelle aziende dell’area Gal, che ha coinvolto 29 corsisti, tra turno mattutino e pomeridiano. Il 30 novembre ed il 1 dicembre si terranno le prove d’esame.

Durante lo svolgimento delle lezioni e gli incontri nelle aziende i corsisti hanno avuto modo di misurarsi con diverse materie e settori del comparto agricolo: colture arboree, colture erbacee, entomologia agraria, agronomia e agroecosistemi, zootecnica e nutrizione animale, diversificazione e multifunzionalità, impianti e meccanizzazione, informatica, riferimenti normativi e processi amministrativi, sicurezza sul luogo di lavoro e contabilità generale dell'impresa agricola. Ciò per fornire una formazione di base quanto più possibile ampia e completa agli iscritti, che hanno frequentato assiduamente ed espresso valutazioni molto positive su docenti e tutor.

Le storie

Tra i 18 e i 40 anni l’età media dei corsisti con interessi eterogenei e idee progettuali afferenti ogni aspetto della realtà agricola.

C’è chi è ritornato nella propria terra per investire, dopo anni e anni all’estero o al Nord, c’è chi nella “restanza” ha creduto fortemente e porta avanti un’attività familiare, chi ha deciso di reinventarsi.

Tra i corsisti “senior” ci sono Francesco, 58 anni, e Andrea di 65, entrambi di Badolato.

Francesco è rientrato da tre anni nella sua terra, un passato lavorativo da informatico tra il Nord Italia e l’estero, in particolare l’Australia dove ha vissuto. Ha intenzione ora di investire sull’agricoltura ed il turismo esperienziale.

Andrea la Calabria l’ha lasciata da ragazzino al seguito del padre boscaiolo. Ha vissuto dodici anni in Svizzera e poi quaranta in Australia, dove faceva il costruttore edile. Ora vuole puntare sul turismo rurale, dare il suo contributo per sviluppare il suo paese, creare lavoro e dimostrare ai giovani che nella propria terra si può fare tanto, racconta.

C’è Viviana, 43 anni di Cardinale, anche la sua una storia di ritorno al Sud. Ha una formazione umanistica ed esperienza professionale nel campo del sociale. Vorrebbe investire nel settore apistico.

Liberata, 42 anni di Chiaravalle, una pregressa e solida esperienza nel campo del commercio edilizio, ha frequentato il corso per ampliare i suoi orizzonti.

Ci sono i più giovani che vogliono investire nella zootecnia, con un passaggio generazionale nella conduzione dell’azienda di famiglia. Cosimo, 23 anni di Simbario è interessato all’allevamento ovicaprino. Francesco di Gasperina, anche lui 23 anni, volge il suo interesse all’allevamento bovino.

Francesco, 19 anni di Chiaravalle, vuole investire nell’allevamento di bovini e suini. Giovanni, 18 anni di Vallelonga, oltre che all’attività zootecnica di famiglia, sta pensando di realizzare 20 ettari di uliveto.

Una forte determinazione connota le idee progettuali dei corsisti.

L’intervento del presidente Marziale Battaglia

Battaglia ha ringraziato tutti i partecipanti, esortandoli a credere in tutto ciò che fanno, con coraggio, ad osare e a lavorare in rete. La cooperazione, ha osservato, è qualcosa che è forse mancata nel passato ed è invece strategica per dare maggiore forza all’azione di ciascuno. Ha espresso la massima disponibilità da parte del Gal nel fornire informazioni o aiuto agli aspiranti imprenditori nell’avviare la propria attività ed anche nel proseguo del loro percorso professionale per misure e bandi ai quali vorranno accedere.

Il Gal Serre Calabresi pubblica un bando per sostenere la riscoperta delle antiche colture

«Si prefigge di favorire gli investimenti nel settore agricolo, per dare nuova linfa alle aziende che in questa particolare congiuntura economica si trovano a dover fare i conti con il caro energia e l’aumento dei prezzi dell’era post Covid, il bando recentemente pubblicato sul sito istituzionale del Gal Serre Calabresi e relativo all’intervento “Le colture della storia. Sostegno alla produzioni agricole e zootecniche del territorio”» ha spiegato il presidente Marziale Battaglia.

«Si tratta di una dotazione finanziaria pari a quasi mezzo milione di Euro che il Gruppo di Azione Locale è riuscito ad individuare a fine programmazione del Pal 2014/2020. Un importo che il Cda, ritenendo strategico sostenere le imprese agricole in questo particolare momento storico, si impegna ad aumentare con il reperimento di ulteriori risorse. Questo per poter scorrere la graduatoria delle domande ammissibili e dare una risposta immediata ai potenziali beneficiari della misura. Non solo, l’operato del Gal Serre Calabresi si distingue per aver voluto portare l’entità del contributo al 70% del costo dell’investimento ammissibile realizzato da agricoltori nelle zone montane e svantaggiate» ha spiegato ancora il presidente.

«A ulteriore beneficio degli imprenditori agricoli che intenderanno fare richiesta, si tratta di una ripubblicazione del bando voluta per tener conto dei nuovi prezziari stilati dalla Regione Calabria e dell’Informatore agrario» ha aggiunto Battaglia.

L’intervento ha un ampio raggio di azione: punta alla valorizzazione della qualità e della varietà dei prodotti agroalimentari tipici, caratterizzanti il paesaggio storico del territorio, ma le cui culture in passato non troppo remoto sono state abbandonate, al contempo mira ad incrementare la competitività delle imprese agricole dell’area del Gal, attraverso azioni volte al miglioramento delle produzioni sia a livello qualitativo che quantitativo. Sono ammissibili investimenti di ammodernamento, ristrutturazione ed innovazione all’interno delle aziende agricole finalizzati al miglioramento della sostenibilità ambientale, spese inerenti il miglioramento fondiario, acquisto di macchinari e attrezzature, spese per hardware e software.

Per informazioni specifiche sul bando, la cui scadenza è prevista per il 30 gennaio 2023 si può consultare il sito istituzionale del Gal Serre Calabresi, al seguente link https://www.galserrecalabresi.it/bando-misura-4-1-1-investimenti-nelle-aziende-agricole-2/.

«L’Ufficio di Piano del Gal Serre Calabresi, attraverso i suoi tecnici, darà supporto e guiderà gli imprenditori che intenderanno aderire al bando» ha precisato ancora Battaglia.

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