Mongiana: il sindaco Angilletta chiede di ripristinare il regolare funzionamento dell'ufficio postale

"Riceviamo da diverso tempo sollecitazioni e lamentele da parte della popolazione in merito alla razionalizzazione che ha attuato Poste Italiane con effetti diretti sull’ufficio postale di Mongiana, dove si sono dimezzati gli orari di apertura al pubblico da sei giorni a settimana a tre giorni, prima martedì – giovedì – sabato, ora addirittura lunedì – mercoledì – venerdì. Questa scelta ha creato disagi pesanti sui servizi erogati alla cittadinanza locale. Le proteste sono quotidiane, giustamente. In un momento dove appare chiara la diseguaglianza e lo squilibrio dei diritti delle comunità da nord a sud, l’idea di aumentare ulteriormente la disparità di servizi per le aree interne appare come uno scherzo di cattivo gusto ai danni delle fasce sociali più deboli.  

Oltre le infinite interlocuzioni telefoniche, con la dirigenza provinciale prima e con la responsabile della macroarea sud, che sono iniziate immediatamente dopo la decurtazione degli orari, risalgono a giugno le prime comunicazioni scritte che dal Comune di Mongiana venivano recapitate a Poste Italiane, per finire con l’ultima missiva inviata in data 14 ottobre 2020. In quest’ultima veniva per l’ennesima volta ribadita la particolare situazione di Mongiana, sia sotto il punto di vista socio-economico che sotto il punto di vista geografico-climatico, e si chiedeva ancora una volta l’immediata riapertura degli uffici postali alle condizioni pre-Covid. Nelle diverse comunicazioni ricevute da Poste Italiane invece si sottolineava ripetutamente il carattere temporaneo che doveva caratterizzare la scelta fatta disattendendo però sistematicamente tale affermazione. Gli orari dovevano essere ripristinati nella tarda estate, ma non si è verificato niente di tutto ciò.

Gli uffici postali di Mongiana risultano essere centrali sul territorio, in quanto vengono utilizzati dalle comunità di Mongiana e dei comuni limitrofi, dato questo facilmente verificabile. Fare una valutazione solo sulla popolazione di Mongiana non può rappresentare una seria indagine sull’importanza di questa sede.

Apprendo dai miei cittadini che alcuni hanno atteso settimane per poter ricevere il servizio richiesto. Si consideri che la comunità di Mongiana è composta per una parte importante da persone in età avanzata, che quindi non hanno la possibilità di muoversi facilmente sul territorio. Se a questo aggiungiamo la complicata situazione infrastrutturale di quest’area si comprende come gli uffici di Mongiana acquistino ancora maggiore importanza. Inoltre la riduzione dell’orario d’ufficio sommata alla situazione emergenziale obbliga l’utenza a sostare all’esterno degli uffici per attendere il proprio turno, in quanto è consentito l’ingresso di una sola persona per volta, creando così costantemente assembramenti. Garantire l’apertura sei giorni a settimana consentirebbe di far defluire l’utenza e ridurrebbe l’attesa presso lo sportello riducendo anche il rischio di raggruppamenti.

L’attuale situazione che è stata creata con il pretesto dell’emergenza Covid risulta paradossalmente controproducente relativamente alle misure di contenimento dei contagi.

Poste Italiane ha sempre garantito vicinanza ai piccoli comuni e sarebbe opportuno dare dei segnali. Ad oggi devo affermare con molto rammarico che i dirigenti, a partire da quelli provinciali che non rispondono nemmeno più al telefono, non si rendono conto delle difficoltà che le comunità di questi territori affrontano quotidianamente. Le scelte fatte rivelano chiaramente superficialità e noncuranza dei diritti calpestati dei cittadini.

A questo punto mi chiedo e chiedo a chi di competenza: La riduzione dell’orario di apertura  al pubblico rientra nelle misure della riduzione del rischio di contagio o aumenta le situazioni di pericolo?

In questi ultimi giorni sono stati contattati rappresentanti sindacali e politici per chiedere sostegno e supporto nell’affrontare questo increscioso disagio. Dovremmo occuparci senza sosta dell’emergenza sanitaria e non essere obbligati a togliere tempo a quest’ultima per affrontare disagi creati da scelte irresponsabili e irrispettose.

Come amministrazione comunale di Mongiana abbiamo chiesto e chiediamo l’immediato ripristino del funzionamento precovid degli uffici postali di Mongiana, per garantire i livelli minimi essenziali dei servizi a tutti i cittadini ed evitare inutili rischi alla salute delle persone".

E'quanto scrive in una nota il sindaco di Mongiana, Francesco Angilletta

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Serra, da giovedì sarà possibile riscuotere la pensione (Il calendario)

Poste Italiane ha reso noto che i pagamenti delle pensioni per il mese di aprile saranno erogati a partire da giovedì 26 marzo.

La nuova organizzazione si è resa necessaria per evitare gli assembramenti e contrastare, in tal modo, la diffusione del Coronavirus.

Pertanto, i titolari di un conto Banco Posta, di un libretto di risparmio o di una Postepay Evolution riceveranno l’accredito giovedì  prossimo.

Tutti gli altri utenti, invece, potranno ritirare la pensione presso l’ufficio postale, prestando attenzione al calendario dei turni, ripartito per cognomi.

 In particolare, nel comune di Serra San Bruno il calendario sarà il seguente:

 

  • 26 marzo dalla A alla B
  • 27 marzo dalla C alla D
  • 28 marzo dalla E alla K
  • 30 marzo dalla L alla O
  • 31 marzo dalla P alla R
  • 1 aprile dalla S alla Z

Poste invita i percettori di pensione ad attenersi alle prescrizioni fornite ed a rispettare le regole sulla distanza interpersonale e ad adottare ogni cautela necessaria alle contingenze del momento.

 

Coronavirus: Poste anticipa il pagamento delle pensioni (Il nuovo calendario)

Con l’obiettivo di contribuire a contrastare la diffusione del Covid-19, Poste Italiane rende noto che le pensioni del mese di aprile verranno accreditate il 26 marzo per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti da oltre 7.000 ATM Postamat, senza bisogno di recarsi allo sportello.
 
Coloro che invece non possono evitare di ritirare la pensione in contanti, nell’Ufficio Postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal calendario seguente:
 
I cognomi dalla A alla B giovedì 26 marzo
                 dalla C alla D venerdì 27 marzo
                 dalla E alla K la mattina di sabato 28 marzo                  
                 dalla L alla O lunedì 30 marzo
                 dalla P alla R martedì 31 marzo
                 dalla S alla Z mercoledì 1 aprile.

Sfondano una parete e rapinano le poste, presunto responsabile incastrato dal Dna

Un uomo, M.P., di 46 anni, di Corigliano Rossano, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro, perché accusato di aver compiuto una rapina all'ufficio postale della frazione Schiavonea.

I fatti risalgono a maggio 2017, quando due banditi, con volto coperto da passamontagna, fecero irruzione nell'ufficio attraverso un buco praticato nella parete del bagno.

I rapinatori, armati di pistola, dopo aver minacciato i dipendenti, si fecero consegnare 171 mila euro.

Una volta immobilizzati con corde e fascette gli impiegati e un cliente, i due erano riusciti a dileguarsi.

Avviate le indagini, gli investigatori dell'Arma hanno inviato i reperti raccolti, al Ris di Messina che ha comparato il Dna trovato sulla scena del crimine, con quelli presenti nella Banca dati nazionale.

Il risultato della ricerca ha dato esito positivo, permettendo d'individuare uno dei presunti rapinatori.

 

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Rapinatori fanno irruzione nell'ufficio postale e minacciano i dipendenti con mazza e pistola

Rapina all’ufficio postale di piazza 5 dicembre di Lamezia Terme, dove questa mattina hanno fatto irruzione tre persone incappucciate.

Dopo aver minacciato gli impiegati con una pistola ed una mazza, i rapinatori si sono fatti consegnare il denaro.

Tuttavia, il bottino sul quale hanno messo le mani i malviventi sarebbe di poche centinaia di euro.

Sul posto sono, quindi, intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini finalizzate a dare un volto ai responsabili.

Fa un buco nel muro e rapina le poste di Petilia Policastro

Rapina col buco a Petilia Policastro, in provincia di Crotone, dove un uomo, con il volto coperto, è riuscito ad introdursi nell'ufficio postale facendosi consegnare una somma di denaro.

Molto probabilmente, nel corso della notte, il rapinatore ha realizzato un buco in una parete attraverso il quale è riuscito ad intrododursi negli uffici.

Dopo aver minacciato un dipendente, il malvivente si è fatto consegnare i soldi, per poi darsi alla fuga.

 Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri della compagnia locale, agli ordini del capitano D’Angelo. Ancora da quantificare il bottino.

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Rapina all'ufficio postale di Lamezia Terme, mille euro il bottino

Poco meno di mille euro. Questo il bottino della rapina compiuta intorno alle 18,30 di oggi all'ufficio postale di via Aldo Moro a Lamezia Terme.

Secondo una prima ricostruzione, ad entrare in azione sarebbero stati due uomini incappucciati e con guanti in lattice. Fatta irruzione nei locali delle poste, i due malviventi si sarebbero fatti consegnare i soldi presenti nelle casse.

Uno dei due sarebbe stato armato. 

Sul posto sono tempestivamente intervenuti gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Lamezia Terme che hanno avviato le indagini per cercare di risalire all'identità dei rapinatori.

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Pizzo: due donne ferite in una tentata rapina alle Poste

Giornata di paura a Pizzo Calabro dove, tre malviventi armati ed incappucciati hanno cercato di rapinare il locale ufficio postale. Il tentativo di mettere le mani sui soldi destinati al pagamento delle pensioni, però, non è andato a buon fine poichè, quando i rapinatori sono entrati in azione, il furgone portavalori che avrebbe dovuto consegnare il denaro non era ancora arrivato a destinazione.

Nel corso del maldestro tentativo di rapina sono rimaste ferite due donne. La prima è stata spintonata ed è caduta a terra svenuta, mentre la seconda dopo essere stata raggiunta da un pugno in pieno volto è stata sbattuta violentemente contro un muro.

Sul posto sono tempestivamente intervenuti i carabinieri della locale Stazione che hanno avviato le indagini per cercare di risalire all'identità dei tre malviventi i quali, secondo una prima ricostruzione, si sarebbero allontanati a bordo di un'automobile. I militari dell'Arma sarebbero, ora, alle prese con le immagini immortalate dagli impianti di videosorveglianza che hanno ripreso le varie fasi della tentata rapina.

Le donne ferite sono state soccorse e trasferite all'ospedale di Vibo Valentia. Le loro condizioni non destano preoccupazioni.

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