Maltempo: allerta per venti forti in Calabria

L’impulso perturbato, proveniente dal Centro Europa, che interesserà dalle prossime ore il nostro paese, porterà un diffuso peggioramento delle condizioni meteo ed un notevole rinforzo della ventilazione nei bassi strati. Il Dipartimento della Protezione Civile, sulla base delle previsioni disponibili e d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it). L’avviso prevede dal pomeriggio - sera di oggi, mercoledì 3 febbraio, venti forti dai quadranti settentrionali, con rinforzi di burrasca, su Piemonte, Emilia Romagna, Sardegna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise con mareggiate lungo le coste esposte. Dalle prime ore di domani, poi, si prevedono nevicate sopra i 500-700 metri, con apporti al suolo da deboli a moderati, sull’Abruzzo. Inoltre, dal primo mattino di domani, si prevedono venti forti dai quadranti settentrionali, con rinforzi di burrasca, su Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia con mareggiate lungo le coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per domani criticità gialla per rischio idrogeologico localizzato su Abruzzo, Marche e Umbria.

Chiusura sedi della Protezione Civile a Vibo e Crotone, Mirabello: “Inaccettabile, presenterò un’interrogazione”

“La decisone di chiudere le sedi distaccate della Protezione Civile regionale di Crotone e Vibo Valentia è assolutamente inaccettabile”. Non usa mezzi termini Michele Mirabello, Presidente della III^ Commissione permanente del Consiglio regionale della Calabria, commentando la notizia secondo la quale il dirigente del settore Carlo Tansi, all’interno di una più generale riorganizzazione della Protezione Civile calabrese, avrebbe deciso di sopprimere le sedi distaccate di Crotone e Vibo Valentia. “Che la Protezione Civile regionale abbia bisogno di una profonda e rigorosa riorganizzazione è certamente un dato oggettivo - dichiara l’esponente del PD - ma dato altrettanto oggettivo è rappresentato però dalla reale necessità di rafforzare i presidii sul territorio e non certamente di dismetterli. Nello specifico poi stiamo parlando di due province, di due territori, Vibo Valentia e Crotone, che, se anche piccoli e, purtroppo, per troppo tempo marginalizzati, hanno ancora impresse nella memoria gli eventi alluvionali che hanno portato negli anni morti e devastazione e che i suddetti territori continuano a rimanere estremamente fragili e vulnerabili”. “In questo quadro – continua il consigliere regionale  – non è pensabile che la Regione possa pensare di chiudere o, anche solo, di ridimensionare uno dei pochi, se non l’unico, presidio di salvaguardia del territorio che ancora sopravvive a Crotone e Vibo Valentia. In questo senso – conclude Mirabello – ho già predisposto una interrogazione urgente al presidente della Giunta regionale perché chiarisca i termini della questione e ho chiesto, altresì, al presidente della Commissione ‘Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente’ di convocare il dirigente del settore Protezione Civile per una informativa urgente sulla riorganizzazione in corso”.

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Usb denuncia: “Alla Regione personale spostato come pacchi”

“I lavoratori della Regione Calabria stanno manifestando questa mattina davanti la cittadella regionale per protestare contro lo smantellamento della protezione civile. In un territorio come il nostro, costretto all’eterna emergenza per i gravissimi e ben noti problemi di dissesto idrogeologico, la Regione Calabria decide in modo sconsiderato, di tagliare di quasi il 50% il personale della Protezione civile, dichiarando l’esubero di 48 lavoratori, messi a disposizione del personale, con la dichiarata intenzione di esternalizzarne i servizi”. È quanto viene affermato in una nota dalla federazione regionale dell’Usb, presente alla manifestazione odierna, che essendo “al fianco dei lavoratori scesi a protestare davanti al palazzo della cittadella,” denuncia “oltre a questa iniziativa suicida della politica regionale, anche l’idea che si ha alla Regione Calabria di poter disporre del personale, spostandolo come dei pacchi postali, non solo da un ufficio all’altro, ma anche addirittura da una città all’altra. Una delegazione di lavoratori – viene infine precisato - ha chiesto di essere ricevuta dai vertici politici della Regione”.

Regione. Volontariato: importante provvedimento approvato in Commissione

La terza Commissione consiliare, successivamente alla trattazione delle questioni inerenti i ritardi nella realizzazione dei nuovi ospedali (qui il resoconto) ha audito i rappresentanti del terzo settore (Confapi Calabria 2.0, Aris, Uneba e Anaste), che hanno rappresentato le difficoltà operative delle associazioni impegnate nell’assistenza socio-assistenziale.  Successivamente, l’organismo, relatore il presidente Mirabello, ha approvato una proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale per la disciplina e la promozione del volontariato, che modifica la legge regionale 33/12. La modifica, si legge nella relazione, "recepisce la Direttiva recante "Indirizzi operativi volti ad assicurare l'unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato all'attività di protezione civile", emanata dalla Presidenza de! Consiglio dei Ministri in data 9 novembre 2012, ed armonizza le disposizioni regionali in materia di protezione civile ai principi in essa contenuti. Inoltre, la modifica specifica  "che all'attuazione delle disposizioni della presente legge si provvede utilizzando le risorse umane, finanziarie e strumentali esistenti a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza regionale". 

Maltempo in Calabria: nelle prossime ore prevista neve a quote basse

Dalle prossime ore una perturbazione di origine atlantica interesserà la Sardegna per poi estendersi, nella giornata di domani, alle regioni meridionali con piogge e nevicate anche a bassa quota ed un rinforzo della ventilazione. Il Dipartimento della Protezione Civile, sulla base delle previsioni disponibili e d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it). L’avviso prevede dalla mattina di domani, martedì 19 gennaio, precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, su Basilicata, Calabria e Sicilia, che risulteranno a carattere nevoso al di sopra dei 300-500 metri sulla Basilicata e sulla Calabria settentrionale, al di sopra dei 500-800 metri sulla Calabria centro-meridionale e oltre gli 800 metri sulla Sicilia, con apporti al suolo deboli o localmente moderati. Nevicate deboli o localmente moderate sono previste, poi, al di sopra dei 300-400 metri sulla Campania centro-meridionale. L’avviso prevede, anche, venti forti dai quadranti orientali su Basilicata, Calabria e Sicilia centro-orientale, con temporanei rinforzi fino a burrasca; sono previsti, inoltre, venti forti dai quadranti occidentali sulla Sicilia occidentale, con temporanei rinforzi fino a burrasca e tendenza a ruotare dai quadranti settentrionali. Saranno possibili, infine, mareggiate lungo le coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per domani criticità gialla per rischio idrogeologico localizzato su Sicilia, Calabria, Molise, su gran parte della Puglia e su alcuni settori dell’Abruzzo. 

Maltempo: allerta in Calabria per neve anche a bassa quota

Da domani il rapido approfondimento di una saccatura verso il mediterraneo centrale, alimentata dalla discesa di aria molto fredda di origine artica, porterà una marcata instabilità al sud e sulle regioni centrali adriatiche, con quota neve in generale abbassamento. Su gran parte della penisola ci sarà un’intensa ventilazione settentrionale e un netto calo delle temperature. Il Dipartimento della Protezione Civile, sulla base delle previsioni disponibili e d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it). L’avviso prevede dalla prime ore di domani, sabato 16 gennaio, venti da forti a burrasca dai quadranti settentrionali sulla Liguria e sui rilievi del Piemonte, in estensione nel corso della giornata a Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Saranno possibili mareggiate lungo le coste esposte. L’avviso prevede, inoltre, dalla mattinata di domani, sono previste nevicate – con apporti al suolo da moderati a puntualmente abbondanti sulle aree montuose – su Marche, Abruzzo e Molise a quote inizialmente superiori a 500-700 metri, in calo fino a 200-400 metri nella serata e in successivo abbassamento fino al livello del mare nella giornata di domenica 17, quando sarà possibile anche qualche sconfinamento sull’Umbria. Si prevedono poi nevicate su Campania orientale, Basilicata e Puglia a quote inizialmente superiori a 700-900 metri, in calo fino a 300-500 metri nella serata e in successivo abbassamento fino a 100-200 metri nella giornata di domenica, con apporti al suolo complessivi da deboli a moderati. Nevicate sono previste, sempre dalla mattina di domani, anche su Calabria e Sicilia settentrionale a quote inizialmente superiori ad 800-1000 metri, in calo fino a 500-700 metri nella serata e in successivo abbassamento fino a 300-400 metri nella giornata di domenica, con temporanei sconfinamenti anche a quote inferiori e con apporti al suolo complessivi moderati, fino ad abbondanti sui settori siciliani. Infine, si prevedono deboli nevicate al di sopra dei 500-700 metri anche sulla Sardegna. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per domani criticità gialla per rischio idrogeologico localizzato su Abruzzo, Calabria, Puglia, parte del Molise e su gran parte della Sicilia. 

Maltempo: allerta per venti forti in Calabria

Una veloce perturbazione sta interessando l’Italia con venti di particolare intensità soprattutto al Sud. Il Dipartimento della Protezione Civile, sulla base delle previsioni disponibili e d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quello diffuso nei giorni scorsi. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it). L’avviso prevede dalla tarda serata di oggi, martedì 12 gennaio, venti forti o di burrasca dai quadranti occidentali, su Basilicata e Calabria in successiva estensione alla Sicilia, con mareggiate lungo le coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per domani criticità gialla per rischio idrogeologico su tutta la Calabria.

Intervento della Protezione Civile su frana di 170 metri a Platì: sgomberati 2 edifici

Nei giorni scorsi una frana di vaste dimensioni si è abbattuta su alcuni fabbricati in contrada Vignale del Comune di Platì. Poiché il fenomeno era in costante evoluzione, venerdì scorso il commissario prefettizio di Platì Luca Rotondi ed il responsabile dell’UTC Antonio Marvelli, hanno chiesto l’intervento della UOA “Protezione Civile Regione Calabria”, che è intervenuta tempestivamente nella notte della stessa giornata, con un sopralluogo ricognitivo eseguito dal dirigente Carlo Tansi e da Edoardo D’Andrea, funzionario responsabile del Settore Emergenze della stessa UOA. Il sopralluogo ha evidenziato la presenza di un vasto corpo franoso lungo oltre 170 metri e largo 30, del tipo “scorrimento-colata”, che si è abbattuto su un fabbricato destinato a deposito adiacente un edificio dove alloggiano due famiglie. Gli edifici sono stati fatti sgomberare. "Il corpo di frana - ha detto il dirigente dell'UOA regionale Carlo Tansi - ha anche ostruito il torrente ‘Vallone Mastro Paolo’: nel caso di ulteriori piogge le acque dello stesso torrente, non potendo defluire liberamente, ed essendo pericoloso eseguire operazioni di movimento-terra volte a liberare il torrente dal detrito, possono creare, a monte dell’ostruzione, un ‘effetto-diga’ che potrebbe determinare serie condizioni di rischio per le decine di edifici sottostanti l’area in questione per possibili rimobilizzazioni del corpo di frana a causa delle notevoli pressioni idriche che possono instaurarsi nel tratto di torrente ostruito. L’area interessata dal dissesto è in costante osservazione, essendo monitorata dalla Protezione Civile regionale che lavora h24 in costante sinergia con i tecnici dell’amministrazione comunale di Platì. Preoccupa – ha aggiunto - la possibile evoluzione del fenomeno che potrebbe estendersi fino al sottostante centro abitato di Platì (distante meno di duecento metri dall’area di criticità), anche in vista di possibili imminenti allerta-meteo. Quando le condizioni meteorologiche saranno migliorate sarà necessario provvedere in tempi rapidi a liberare il torrente dall’occlusione ed effettuare opere provvisorie di canalizzazione delle acque, in vista di interventi definitivi di sistemazione del versante". A tal proposito, la Protezione Civile regionale ha informato dell’accaduto il commissario per l’Emergenza Idrogeologica Carmelo Gallo al fine di poter inserire l’area in questione nell’elenco del piano degli interventi regionale di sistemazione idrogeologica. 

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