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Brognaturo, domani la presentazione del nuovo sistema di raccolta differenziata

Si svolgerà domani alle 18, presso la sala consiliare, la presentazione del nuovo sistema di raccolta differenziata porta a porta “Differenziamo Brognaturo”. L’evento ha come scopo quello di informare, sensibilizzare ed istruire i cittadini circa le modalità di ripartizione delle diverse tipologie di rifiuti. Con le disposizioni che penalizzano fortemente chi non si adegua a questo sistema finalizzato ad ottimizzare l’impiego delle risorse e a rispettare l’ambiente, tutti i comuni sono chiamati infatti alla puntigliosa applicazione della raccolta differenziata. Adempimento che il sindaco Giuseppe Iennarella intende assolvere pienamente nel piccolo centro del comprensorio serrese.

Gerocarne, Papillo presenta il servizio di raccolta differenziata porta a porta

È quasi tutto pronto per l’avvio del servizio di differenziata porta a porta, “il nuovo sistema di raccolta che guarda al rispetto dell’ambiente ed al risparmio”. Il sindaco di Gerocarne Vitaliano Papillo è consapevole che un passo aggiuntivo verso il progresso sta per compiersi e che sarà indispensabile la collaborazione della popolazione. Proprio per questo ha promosso una serie di incontri per spiegare l’importanza del progetto e per rendere edotti i cittadini sulle modalità di ripartizione delle varie tipologie di rifiuti. Da stasera e fino a giovedì sono previsti incontri a Sant’Angelo, Ariola, Ciano e nel centro di Gerocarne al fine di informare le famiglie sul corretto funzionamento del servizio e per chiarire eventuali dubbi. L’obiettivo è di far comprendere che ciò che è considerato come uno scarto può trasformarsi in una risorsa e che, con il giusto approccio, si può arrivare alla risoluzione delle problematiche.

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Serra, Mirko Tassone: “La tassa sui rifiuti sarà raddoppiata”

“L’amministrazione Rosi non finisce mai di stupire! Quale altra amministrazione comunale avrebbe potuto presentare, a distanza di quattro anni dal suo insediamento, il progetto di raccolta differenziata senza provare un po’ di vergogna?”. Ci sono interrogativi ed ironia nelle riflessioni critiche di Mirko Tassone che torna ad attaccare la maggioranza che “anziché portare i risultati fin qui raggiunti, ad un anno dalla scadenza del mandato, cerca di gettare fumo negli occhi dei cittadini comunicando l’avvio di un progetto che avrebbe dovuto essere a regime da anni. Prima di presentare il nuovo servizio – rileva Tassone - gli amministratori nostrani avrebbero dovuto spiegare ai cittadini che fine ha fatto il vecchio e per quale motivo è necessario ricominciare tutto da capo. Sarebbe stato giusto e onesto, ad esempio, offrire ai serresi un dettagliato rapporto su quanto speso fino ad adesso per un servizio che, con tutta evidenza, non ha mai funzionato”. Si tratta, secondo il rappresentante della minoranza, di “un ennesimo spreco con il quale sono stati letteralmente dilapidati i soldi dei cittadini” del quale si dovrebbe rendere conto. “Durante la conferenza stampa gli esponenti della maggioranza – sostiene al proposito Tassone - avrebbero potuto spiegare che fine hanno fatto i promessi sgravi in bolletta destinati ai cittadini virtuosi, così come avrebbero potuto e dovuto illustrare le ragioni del fallimento del precedente tentativo. Ma nonostante il silenzio o le operazioni di facciata, tutti i nodi arriveranno ben presto al pettine, a cominciare dalla tardiva attivazione del servizio di raccolta differenziata il cui peso sarà interamente scaricato sulle tasche dei cittadini”. Il rischio è dunque di una nuova stangata che graverebbe sulle famiglie e sulle attività commerciali. Le origini tecniche di questo pericolo sono da rintracciare nel decreto della Regione Calabria n. 493 del 27 luglio 2014 “con il quale sono state approvate le nuove tariffe per il conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati. Il nuovo meccanismo tariffario – specifica Tassone - prevede un sostanzioso aumento, soprattutto, per gli enti meno virtuosi”. In particolare, “i comuni che non raggiungeranno una soglia minima di raccolta differenziata pari al 25%, saranno costretti a pagare un sorta di penale di 22 euro a tonnellata. La ‘sanzione’ va ad aggiungersi, quindi, ai 147 euro della tariffa base, per un totale quasi doppio rispetto a quanto pagato negli anni precedenti”. La responsabilità politica ed amministrativa, invece, risiede nei ritardi e nelle imperfezioni poiché “anche se il nuovo servizio, avviato ad aprile inoltrato, dovesse produrre risultati positivi, difficilmente a fine anno si riuscirà a superare la soglia minima. Preso atto del meccanismo sanzionatorio introdotto con le nuove tariffe – sentenzia pertanto Tassone -  un’amministrazione meno approssimativa non avrebbe perso tempo e si sarebbe messa immediatamente al lavoro per non farsi trovare impreparata. Al contrario, il sindaco e la sua giunta hanno continuato a crogiolarsi nel loro dolce far nulla, con il risultato che i cittadini si vedranno raddoppiare le bollette”, perché, visto che “la tassa sullo smaltimento dei rifiuti è a totale copertura dei cittadini”, è diretta la correlazione fra l’aumento dei costi del servizio e quello delle tasse. Tassone opera poi una proiezione sulla base dei dati storici e sostiene che, considerato che “nel 2014 per il conferimento in discarica il comune ha pagato circa 230 mila euro”, alla luce delle nuove tariffe “il servizio costerà, quest’anno, non meno di 400/450 mila euro. A ciò – puntualizza - vanno aggiunti i 100 mila euro di debiti fuori bilancio, riconosciuti lo scorso anno, ma da liquidare nel 2015. In altre parole, i cittadini saranno chiamati a pagare bollette doppie rispetto al 2014. Dopo l’aumento del 43%, approvato dalla maggioranza nel 2011, la tassa sullo smaltimento dei rifiuti – deduce l’esponente dell’opposizione - subirà, quindi, un’ulteriore impennata a causa dell’inadeguatezza di una classe dirigente che ha fatto della perla delle Serre, lo zimbello della Calabria”.

Serra: differenziata, nuovo servizio e vecchi problemi

Partenza imperfetta per il servizio di raccolta differenziata porta a porta. In questa prima fase, gli operatori addetti alla raccolta sembrano mischiare differenti tipologie di rifiuto a bordo dei mezzi preposti e ciò lascia presumere una successiva difficile suddivisione. Sono gli scatti di alcuni nostri lettori a documentare questa situazione. Nei giorni scorsi non erano inoltre disponibili i bollini con gli appositi codici a barre e questo è stato motivo di lamentele per gli utenti costretti a lunghe file per ricevere i sacchetti distribuiti presso la sede municipale. Ancora imprecisa anche la ripartizione dei rifiuti da parte dei cittadini. Da ricordare che se non verrà raggiunta una soddisfacente percentuale di differenziata, gli importi della relativa tassa lieviteranno nuovamente. 

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Serra, riparte la raccolta differenziata: ecco le novità

Maggiore cura del territorio, “ottimizzazione del servizio con la ripartizione efficiente degli operatori”, più vigilanza, rimodulazione del calendario. Sono i punti fondanti della nuova metodologia adottata per effettuare la differenziata, presentata dal sindaco Bruno Rosi e dal presidente del consiglio in pectore Giuseppe De Raffele. Riparte, dunque, dopo mesi di sostanziale fermo,  la raccolta porta a porta, che sarà organizzata con l’impiego di 3 distinte squadre di lavoro, che si occuperanno a giorni alterni dei quartieri di Spinetto e Terravecchia. Il servizio comincerà da lunedì “in modo blando e permissivo per la prima settimana”, per poi diventare “ferreo”. Il che, per come spiegato da De Raffele, significa che “dovranno essere rigidamente rispettati gli orari prestabiliti e la tipologia di rifiuto da conferire” e che sarà “potenziato il corpo dei vigili urbani” per verificare il rispetto delle indicazioni. Saranno “garantiti servizi extra per le categorie speciali”, ma ci dovrà anche essere una più intensa “collaborazione da parte delle attività commerciali”. Si punta ad abbassare i costi per i cittadini e, per raggiungere questo obiettivo, Rosi ha precisato che “si dovrà superare il 60% di differenziata”. Percentuale non trascendentale se le buste di diverso colore e i bollini con i codici a barre saranno sempre disponibili e se i cittadini decideranno di privilegiare il senso civico. D’altronde, nei primi mesi del precedente tentativo si era arrivati a superare l’80%. Si cercherà di “evitare i punti di raccolta”, anche “per tenere il paese più pulito” e per “liberare gli operai da adibire alla manutenzione”. In corso di attivazione sono i servizi di raccolta degli ingombranti e dei medicinali scaduti, mentre sono già in distribuzione gli appositi kit.

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Differenziata, Calabria quasi maglia nera: solo la Sicilia fa peggio

Sono davvero preoccupanti per la nostra regione i dati pubblicati dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) concernenti la produzione dei rifiuti solidi urbani e la raccolta differenziata nei comuni italiani relativamente all’annualità 2013. La Calabria occupa infatti il penultimo posto (14,75% di raccolta), precedendo solo la Sicilia (13,44%). Secondo i calcoli effettuati, la raccolta di differenziata annua per abitante è di 62 chilogrammi contro i 420 chilogrammi di rifiuti solidi urbani. Lontanissime le realtà settentrionali: la speciale graduatoria della differenziata è guidata dal Veneto (64,65%), seguito dal Trentino Alto Adige (64,57%) e dal Friuli Venezia Giulia (59,09%). Scindendo i dati su base provinciale, in Calabria, primeggia Cosenza (20,38%) che fa meglio di Catanzaro (15,99%), Vibo (14,69%), Crotone (9,76%) e Reggio Calabria (8,30%). Cambia l’ordine se, invece, si considera la produzione di rifiuti solidi pro capite: Crotone (452,73 kg per abitante), Catanzaro (440 kg), Cosenza (415,78 kg), Reggio Calabria (411,75 kg) e Vibo Valentia (393,78 kg).

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