Serra, corso Umberto I e lungofiume al buio per mezz’ora. Il Comune aderisce all’iniziativa dell’Anci contro il caro bollette

Anche il Comune di Serra San Bruno aderisce all’iniziativa dell’Anci di spegnere simbolicamente le luci, nella giornata del 10 febbraio, di alcuni edifici o luoghi significativi in segno di protesta contro i rincari delle bollette riguardanti l’energia elettrica.
 
Domani - spiega l’amministrazione comunale - l’illuminazione di corso Umberto I e del lungofiume non sarà attiva tra le 20 e le 20.30. È necessario, infatti, inviare un messaggio chiaro da parte di tutti per far capire l’insostenibilità di questa situazione che si ripercuote in maniera devastante, oltre che sui Comuni, anche sulle famiglie, sulle imprese e su tutti i commercianti. C’è la necessità di intervenire immediatamente per compensare gli aumenti che rischiano di causare difficoltà non superabili”.
 
“C’è il concreto pericolo per i Comuni - sostengono gli amministratori serresi - di non poter svolgere servizi essenziali poiché le risorse vengono assorbite da bollette esorbitanti. Le famiglie e le imprese, già provate dalla crisi economica determinata dalla pandemia, non sono nelle condizioni di poter sopportare l’ennesimo peso che si traduce in una drastica riduzione di consumi e produzione. È quindi urgente - concludono - un’azione tesa ad impedire che questo aggravio acuisca le già evidenti problematiche”.

 

Serra finisce in zona rossa: scuole chiuse e mercato sospeso

“È appena arrivata l’ordinanza regionale n.70, con la quale Serra viene posta in zona rossa dalle ore 22 del 14 ottobre fino al 24 ottobre.

Le lezioni in presenza per le scuole di ogni ordine e grado saranno sospese già da domattina per lo stesso periodo. Sospeso anche il mercato”.

E’ quanto comunica il sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari.

Serra, dispositivi digitali per la Didattica a distanza agli studenti dell'Einaudi

Si intitola “Nessuno rimanga indietro” ed è stato finanziato con fondi Pon dell’Unione europea il progetto che consentirà agli studenti che frequenteranno nell’anno scolastico 2021-2022 l’Istituto di istruzione superiore “L. Einaudi” di Serra San Bruno di usufruire di un sostegno concreto per i loro studi. Con tale progetto sarà, infatti, possibile avere in comodato d’uso dispositivi digitali per la Didattica digitale integrata e dotare gli alunni di libri di testo, cartacei e/o digitali, vocabolari, dizionari e anche materiali specifici finalizzati alla didattica che sostituiscono o affiancano il libro di testo per gli studenti con disturbi specifici di apprendimento o con altri bisogni educativi speciali.

Come è sottolineato nella lettera di autorizzazione per l’esecuzione del progetto, questo programma operativo  ha come proprio obiettivo il “miglioramento delle competenze chiave degli allievi e il potenziamento delle aree disciplinari di base (lingua italiana, lingue straniere, matematica, scienze, nuove tecnologie e nuovi linguaggi, ecc.) anche tramite percorsi on-line” e concorre alla realizzazione della priorità d’investimento “Ridurre e prevenire l'abbandono scolastico precoce e promuovere la parità di accesso all'istruzione prescolare, primaria e secondaria di elevata qualità, inclusi i percorsi di istruzione (formale, non formale e informale) che consentano di riprendere percorsi di istruzione e formazione”. Lo scopo generale è quello di contrastare le situazioni di “povertà educativa” degli allievi supportando le scuole nell’ acquisizione di supporti, libri e kit didattici, anche da concedere in comodato d’uso, a favore di studentesse e studenti in difficoltà garantendo pari opportunità e diritto allo studio ed intervenendo a favore delle famiglie che si trovano in stato di disagio economico anche a seguito dell’emergenza epidemiologica connessa al diffondersi del Covid-19.

Coronavirus, Serra: un guarito e due nuovi contagi

Altri due cittadini positivi al Covid sono stati segnalati oggi a Serra San Bruno.

Secondo il sindaco Alfredo Barillari, che ha diffuso la notizia, si tratterebbe di “casi sospetti già in isolamento e per i quali è già stata effettuata la mappatura dei contatti diretti”.

“Le persone attualmente positive – ha aggiunto Barillari - sono, quindi, sette e tutte in buone condizioni”.

Contestualmente ai contagi registrati tra ieri ed oggi, cresce anche l’elenco dei guariti.

Un tampone di controllo ha, infatti, dato esito negativo, portando a 27 il numero delle persone che, in questa seconda ondata, si sono lasciate il virus alla spalle.

A Serra San Bruno “For.Italy – Formazione forestale per l’Italia”

Promuovere e realizzare la formazione professionale in campo forestale. Giovedì 8 e venerdì 9 ottobre a Serra San Bruno si terrà l’evento lancio del progetto “For.Italy – Formazione forestale per l’Italia”.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra le diverse Regioni italiane e costituisce il primo, importante risultato della cooperazione interistituzionale avviatasi grazie al Testo unico in materia di foreste e filiere forestali.

In particolare, “For.Italy” vede coinvolte le Regioni Piemonte (capofila), Calabria, Basilicata, Liguria, Lombardia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto ed è stato condiviso da tutte le altre.

L’obiettivo è promuovere il recepimento, su tutto territorio nazionale, del Decreto ministeriale sulla formazione forestale, favorendo un’efficace attuazione delle misure cofinanziate con il fondo Feasr per il prossimo periodo di programmazione, ma pure – tra l’altro - avviare corsi di formazione per istruttori forestali, con particolare riferimento alle Regioni del Centro e Sud Italia.

L’evento nazionale di lancio, promosso nell’ambito delle attività del progetto Rete rurale nazionale, Scheda 22.1 – Foreste e Scheda 25.1 – Sistema della conoscenza, è realizzato in collaborazione con la Direzione generale dell’Economia montana e delle foreste del Mipaaf, Ipla Spa, Regione Piemonte, Regione Calabria, Comune di Serra San Bruno e Parco Naturale Regionale delle Serre ed è riservato a tutte le figure che si occupano di promuovere e realizzare la formazione professionale in campo forestale.

L’appuntamento è per giovedì 8 ottobre alle 14, presso la Certosa di Serra San Bruno, per il convegno dal titolo “Costruire le competenze dell’operatore forestale”, con le conclusioni affidate all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo.

Venerdì, invece, a partire dalle ore 9, nei pressi della Certosa, avrà luogo un cantiere dimostrativo in bosco.

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Ospedale di Serra: Lagrotteria, Giancotti e Albano: “Insoddisfatti della gestione del caso di Coronavirus, pretendiamo rispetto ed attenzione”

“A seguito di quanto accaduto all’Ospedale di Serra San Bruno in occasione del riscontro di un caso di paziente positivo al Covid-19 manifestiamo formalmente il nostro disappunto nei confronti dell’Asp di Vibo Valentia e di questo abbiamo provveduto ad inoltrare apposita comunicazione ufficiale al Commissario Straordinario Dott. Giuliano ”.

Gli ex consiglieri comunali Walter Lagrotteria, Valeria Giancotti e Brunella Albano si soffermano su quella che definiscono “una gestione non ottimale della situazione, causata anche e soprattutto dalla mancata attivazione del Pre-Triage e dell’adozione delle relative procedure previste in questi casi” e mettono in evidenza “la assoluta mancanza di dispositivi di protezione individuale che dovrebbero essere forniti a tutti gli operatori sanitari e di cui non vi è, invece, ancora disponibilità”. In più, rilevano che “a seguito dell’esposizione, avuta nei giorni scorsi, degli operatori del Pronto Soccorso potrebbe verificarsi una situazione di potenziale contagio” e ricordano che “sono state emesse diverse ordinanze di quarantena obbligatoria, anche nei confronti di personale ospedaliero, ci fa allarmare e rimaniamo sgomenti di fronte alla irresponsabile scelta di emanare un ordine di servizio nei confronti di tutto il personale del Pronto Soccorso e del 118 e di Radiologia di rientrare comunque in servizio, senza alcun preventivo controllo sanitario che riteniamo, in queste circostanza, obbligatorio a tutela degli stessi operatori, dei pazienti e della popolazione del territorio delle serre. Ci chiediamo chi è, l’incosciente, che si vorrà fare carico di tale gravi disposizioni”

Da qui nascono ulteriori riflessioni e richieste: “è assolutamente necessario evitare la diffusione del virus e spegnere sul nascere eventuali focolai. Dunque, anche alla luce degli ultimi ordini di servizio, riteniamo urgente:

1)      sospendere l’ordine di servizio di rientro al lavoro dei soggetti interessati ed effettuare, a tutela della loro salute e di quella dei pazienti, i tamponi sugli operatori sanitari entrati in contatto con il paziente poi risultato positivo e di tutto il personale ospedaliero, così come anticipato, nei giorni scorsi, anche dal DG del Dipartimento  della Salute regionale Dott. Belcastro;

2)      dotare, immediatamente, di tutti i dispositivi di protezione e attrezzatura necessaria al corretto svolgimento delle prestazioni sanitarie: tutti gli operatori sanitari del Pronto soccorso, del 118, dei reparti, tutti i dipendenti ospedalieri e anche coloro i quali, anche essi ad oggi trascurati, forniscono il servizio di assistenza domiciliare, che quotidianamente entrano in contatto con gli ammalati e che possono rappresentare un ipotetico veicolo di contagio e veicolazione del virus, di tutti i dispositivi di protezione;

3)     rendere disponibili maggiori unità di personale infermieristico, anche impiegando personale attualmente non impiegato negli ambulatori che momentaneamente sono stati chiusi;

4)      provvedere all’immediata apertura del Pre-Triage che, al momento, sembrerebbe ancora chiuso in quanto, ad oggi,  sembrebbe non ci sia la disponibilità, all'interno della stessa tenda neanche della dotazione, per tipologia e quantità, di idonea strumentazione e, cosa  altrettanto grave, ribadiamo manca della dotazione degli appositi dispositivi di protezione per gli operatori (DPI).

5)      garantire l’operatività e la reperibilità di personale, secondo quanto previsto dalla delibera n. 345 del 18 marzo, che ad oggi non ha trovato riscontro in alcun ordine di servizio. Ciò servirebbe a rendere disponibile ulteriore personale necessario al presidio ospedaliero per il funzionamento della tenda di Pre-Triage e del Pronto Soccorso e ad attivare e rendere disponibile il servizio della seconda ambulanza, che potrebbe essere impiegata per il trasporto di pazienti risultati positivi. E che oggi si rende ancor più necessaria per il nostro territorio. Sarebbe pertanto opportuno, anche qua, quantomeno creare con apposita turnazione di reperibilità necessaria al possibile impiego di questo mezzo dotandolo degli appositi sistemi per l'isolamento e trasporto in ambulanza di pazienti a rischio contagio.

Lagrotteria, Giancotti e Albano spiegano inoltre che “pretendiamo rispetto ed attenzione verso la comunità” e che “rimarremo sempre vigili per far rispettare il sacrosanto diritto alla tutela della salute della nostra comunità, lotteremo per garantire il rispetto dei operatori ospedalieri e per la tutela della loro incolumità su i luoghi di lavoro. E tutto ciò senza guardare in faccia nessuno nel solo interesse e tutela dei cittadini e del nostro territorio”.

“Infine ringraziamo tutti coloro in questi giorni si sono adoperati al servizio dei cittadini a difesa e tutela della loro incolumità: operatori ospedalieri, medici ed infermieri del Pronto Soccorso, dei Reparti e del servizio di Assistenza domiciliare; le Forze dell’Ordine: Carabinieri e Polizia; I dipendenti Comunali e la Polizio Municipale; gli operatori di Protezione civili e i volontari che si sono adoperati per garantire le consegne a domicilio per chi non autosufficiente e comunque a tutela della salute di tutti noi. Grazie a tutti Voi”

 

Serra, sanità: duro j'accuse di Albano - Giancotti - Lagrotteria contro il sindaco

«Il sistema sanitario vibonese è al collasso e questo è a tutti noto come è altrettanto nota la situazione critica in cui versa il nosocomio serrese. Tutto ciò non sembra essere sufficientemente chiaro o addirittura non è di interesse primario, al netto dei tanti comunicati stampa e proclami elettorali fatti in questi ultimi mesi, neanche al sindaco di Serra San Bruno Luigi Tassone, nonché presidente della Conferenza dei sindaci dell’ambito territoriale dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia”.

Lo affermano, in una nota, i consiglieri comunali di opposizione Brunella Albano, Valeria Giancotti e Walter Lagrotteria.

«L’ultimo episodio in ordine di tempo, a conferma di quanto affermato, ove ce ne fosse bisogno, è avvenuto sabato scorso, 15 giugno, quando un uomo è rimasto per oltre mezzora a terra in attesa dell’ambulanza. Come rappresentanti istituzionali ma, prima ancora, come semplici cittadini, non siamo più disposti ad accettare che si verifichino altri episodi analoghi. In un territorio, come il nostro, che già vive diversi disagi sociali, assistere alla carenza o addirittura al venir meno anche dei servizi minimi essenziali, non è assolutamente accettabile. Un ospedale come quello di Serra San Bruno si trova a dover far fronte alle esigenze sanitarie, di un territorio ampio e difficile, affrontando tra l’altro problematiche di varia natura: l’assenza di una seconda ambulanza, la mancanza di un automedica adeguatamente attrezzata, la carenza di personale in tutti i reparti, destinata ad acuirsi ancor più con i prossimi pensionamenti, attrezzature medicali oramai obsolete, e, non per ultimi, i problemi strutturali dei vari reparti, che necessitano di immediato intervento, oltre che dell’area del pronto soccorso, dove i sanitari si trovano a lavorare in condizioni assolutamente inadeguate allo scopo, un servizio di 118 appropriato alle esigenze territoriali, funzionale e, soprattutto, funzionante. Davanti a questi disagi e alle “tragedie” che, purtroppo a volte, vivono i cittadini Serresi il Sindaco Tassone Presidente della Conferenza dei Sindaci sembra non riuscire ad andare oltre ai proclami rimanendo del tutto distante e reagendo solo ad impulso: quando serve a dimostrare interessamento a fatti già accaduti, come questo ultimo, oppure nell’approssimarsi di eventuali appuntamenti elettorali. Evidentemente, però, il Sindaco del duo Censore-Salerno, principali colpevoli del declino sanitario regionale, provinciale e soprattutto locale, fa finta di non vedere e non sentire oppure non ha ancora realizzato di essere il “sindaco di Serra San Bruno” nonché presidente della Conferenza dei sindaci dell’ambito territoriale dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia.

Ma se di ciò ci stessimo sbagliando vorremmo risposte, serie, certe e subito riscontrabili, ad una serie di interrogativi:

- Che fine ha fatto “l’automedica 4x4 completa di equipe” che Lei stesso ha promesso tramite un comunicato stampa dello scorso mese di dicembre?

- A cosa si riferiva quando, all’interno del suddetto comunicato, annunciava trionfalmente che “abbiamo posto rimedio a gravi lacune”?

- Si rende conto o no che, da diversi mesi a questa parte, sta prendendo in giro con le sue false promesse non solo i cittadini Serresi ma tutti coloro i quali, nella zona, usufruiscono del nostro ospedale che, sempre stando alle sue parole, doveva essere “il punto di riferimento provinciale …” ?

- Che fine hanno fatto le “azioni eclatanti per salvaguardare il diritto alla salute dei suoi concittadini e a tutela dell’ospedale” che Lei stesso aveva annunciato parecchio tempo addietro?

Ma le promesse disattese sono tante: aveva garantito che l’ospedale “disporrà di 10 posti letto di Lungodegenza e 20 di Riabilitazione, oltre a una palestra attrezzata. Quindi 30 nuovi posti letto per il nostro nosocomio che andranno ad ampliare i servizi”; aveva parlato di un “ecografo all’avanguardia per il potenziamento del reparto di Medicina” e di tanti, tanti altri annunci che alla fine si sono rivelati tali. Aveva promesso, maggio 2018, che “avrebbe tenuta alta l’attenzione e vigilato affinché ogni procedura ed ogni azione fosse eseguita celermente”.


Se ciò è avvenuto a noi sarà sfuggito ma certamente non sarà sfuggito ai cittadini Serresi».

Pertanto Albano, Giancotti e Lagrotteria chiedono al Sindaco di adoperarsi fattivamente per convocare immediatamente la Conferenza dei Sindaci senza tergiversare in un comportamento che dimostra disinteresse per un organismo di vitale importanza nel mondo delle istituzioni che si occupano di sanità nella provincia di Vibo Valentia.

«A tal riguardo vogliamo ricordare che la Conferenza dei Sindaci “esercita funzioni di indirizzo, verifica e valutazione nei confronti dell’attività dell’Azienda Sanitaria”.

Inoltre uno specifico regolamento della Conferenza, prevede che all’interno della stessa venga nominato un esecutivo, composto da cinque Sindaci di cui uno nominato Presidente, carica attualmente ricoperta da Tassone, che anche in questo caso dimostra di disconoscere tale regolamento e così anche di essere disinteressato a rappresentare efficacemente gli interessi e, purtroppo, i disagi di un intero territorio. Peraltro ricopre anche impropriamente tale ruolo dato che tre dei cinque componenti originariamente designati (Sindaco di Vibo Costa – Sindaco di Tropea Rodolico – Sindaco di San Gregorio d’Ippona Pannia) sono oramai da tempo immemore, anni, decaduti dalla carica di Sindaco e di conseguenza dalla carica di componenti dell’esecutivo. Infatti, secondo quanto previsto dal regolamento all’art. 2 comma 5 “qualora per dimissioni o altra causa venga a mancare contestualmente la maggioranza dei componenti del comitato si procede a nuove elezioni dello stesso”. Ciò è accaduto per disinteresse o interesse? ».

In chiusura Albano, Giancotti e Lagrotteria si impegnano a chiedere un incontro con il Direttore Generale reggente dell’Asp di Vibo Valentia, dott.ssa Elisabetta Tripodi, «affinché ci dia le dovute rassicurazioni che situazioni come quelle accadute nei giorni scorsi non accadano più ma soprattutto che ci fornisca informazioni giuste e dettagliate sullo stato attuale delle cose, sui tempi e le modalità necessari per fornire risposte concrete alle diverse problematiche già evidenziate dell’Ospedale “San Bruno”».

Soriano: scoperta fabbrica abusiva di artifizi pirotecnici

I carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, unitamente ai colleghi artificieri di Cosenza, sono intervenuti a Soriano Calabro, dove hanno scoperto una vera e propria fabbrica abusiva, con annesso deposito di materiale pirotecnico artigianale.

In particolare, i militari si sono appostati nei pressi di alcuni casolari, da dove hanno notato un 64enne di Soriano Calabro, intento nella produzione e nel confezionamento di alcuni artifizi. Una volta intervenuti, i militari hanno bloccato l'uomo ed avviato i controlli in diversi casolari che, peraltro,  erano stati già posti sotto sequestro nel 2013.

All’interno delle strutture, gli uomini dell'Arma hanno rinvenuto circa 100 chilogrammi di artifizi pirotecnici confezionati artigianalmente, occultati in scatole e avvolti in teli di colore scuro, già pronti per essere immessi sul mercato. Contestulamente sono state trovate varie tipologie di polvere da sparo e spezzoni di miccia, nonché macchine e stampi per il confezionamento del materiale.

Il tutto è stato sottoposto a sequestro, mentre proseguono le indagini finalizzate ad identificare eventuali complici.

Il 64enne, invece, è stato deferito all’Autorità giudiziaria per detenzione e fabbricazione abusiva di materia esplodente.

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