Sequestrata azienda zootecnica realizzata abusivamente in un’area protetta: denunciati i proprietari

I Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro in collaborazione con i militari del Reparto Carabinieri Parco Nazionale Aspromonte hanno denunciato due imprenditori agricoli di Platì (Rc) per invasione di terreni e abusivismo edilizio nell’area Parco.

In particolare, il servizio condotto dai militari dell’Arma s’inquadra nel più ampio servizio di controllo a largo raggio delle zone rurali aspromontane, volto al contrasto del fenomeno delle “vacche sacre”, vale a dire dei bovini lasciati pascolare senza controllo dai pastori.

Nello specifico, i carabinieri, nel corso di attività di verifica presso un’azienda zootecnica con sede a Platì di proprietà dei due e zone di pascolo ricadenti nel comune di Molochio, hanno riscontrato la realizzazione abusiva di ampliamenti delle loro stalle, invadendo un’area ricadente nel perimetro del Parco nazionale d’Aspromonte totalmente sottratta agli interventi antropici. L’intera area è stata sequestrata, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Locri.

Ai due imprenditori, inoltre, sono state contestate sanzioni per 13 mila euro, per numerose irregolarità rilevate nella gestione dei capi di bestiame, principalmente legate al pascolo abusivo e al mancato rispetto della normativa sui marchi auricolari che gli allevatori hanno l’obbligo di far apporre sui bovini di loro proprietà.

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Contrasto al fenomeno delle "vacche sacre", abbattuti 3 bovini

Poseguono i servizi di contrasto al fenomeno delle “vacche sacre”, in base alle determinazioni assunte in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Michele di Bari, e così come pianificato in sede ordinanza del questore della Provincia di Reggio Calabria Maurizio Vallone.

La “Task force” ha controllato alcune aree interessate dal fenomeno dei bovini vaganti, nel territorio del Comune di Molochio.

Dopo una riunione iniziale, la “Task force” composta da polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia metropolitana ha geo-localizzare i luoghi dove sono presenti gli animali.

Durante il servizio sono stati individuati ed abbattuti per motivi sanitari 3 bovini non muniti di auricolare.

Dal 1° gennaio 2018, nel territorio dei Comuni di Cittanova, Molochio, Taurianova e Terranova Sappo Minulio sono stati eseguiti 79 servizi interforze e sono stati abbattuti, previa ordinanza sindacale, per motivi sanitari 287 bovini. 

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"Vacche sacre", grande partecipazione all'assemblea indetta dal Comitato No_Bull

Riceviamo e pubblichiamo

"Grande partecipazione popolare all'assemblea pubblica indetta dal comitato No_bull per allargare la base degli iscritti e dare la parola ai tanti cittadini che, in questi giorni, hanno chiesto di poter contribuire alla battaglia contro le cosiddette “vacche sacre”, diventate oramai una piaga sociale non più tollerabile in una terra che da troppo tempo si sente abbandonata al suo destino e che chiede, a gran voce, una presenza forte dello Stato in tutte le sue componenti. Unità e condivisione di intenti sono state le parole chiave di tutti gli interventi, riconoscimento unanime al lavoro sin qui svolto dai componenti del comitato, ai quali oltre all'onere di metterci la faccia sono stati anche riconosciuti i meriti di aver costruito una forte attenzione mediatica sull'argomento e di aver dato senso ad una protesta civica che ha restituito speranza ai tanti cittadini convenuti, che direttamente o indirettamente sono vittime di questo annoso problema. L'avvocato Antico, portavoce del comitato, nella sua introduzione ha fatto una breve cronistoria delle attività dei primi tre mesi di vita dei No_Bull, è stato evidenziato come S.E. il prefetto sia stato di parola mantenendo la promessa di un pronto intervento già nei primi mesi del 2018. "Una task force è già operativa e i prossimi due mesi serviranno per capire meglio se la strategia è giusta. Ma è già tanto quanto sin qui abbiamo ottenuto" ha sottolineato il portavoce e "certamente continueremo a vigilare durante e dopo questi mesi, finché il problema non sarà del tutto debellato. Questo è l'unico e vero scopo del comitato che adesso sente la necessità del contributo di tutti", ha concluso, prima di aprire il dibattito e dare la parola ai presenti.

I primi ad intervenire sono stati l'avvocato Spagnolo, che ha proposto che i Nas si affianchino a tutte le altri componenti della task force e quello di Rocco Raso, storico presidente dell'Acipac, al quale starà bene qualunque soluzione purché risolutiva del problema. Il dottor Antipasqua, a nome di Confesercenti, ha chiesto al comitato di coinvolgere nella protesta civica altri comuni limitrofi organizzando incontri diffusi sul territorio. Analoga richiesta è arrivata, anche, da Ismaele Ottavio Caruso consigliere comunale di Molochio, il quale si farà promotore a sua volta, di altri appuntamenti. È intervenuto, poi, il professore Vincenzo Megna, il quale ha dichiarato di aver ripreso coraggio e voglia di protestare grazie all'attivismo del comitato. È seguito l'intervento dell'architetto Foci, che ha proposto di ribaltare il problema in opportunità, costituendo una struttura permanente che serva, oltre che per il ricovero degli animali che di volta in volta si cattureranno, anche per organizzarne un “utilizzo sociale” degli stessi.

È stata poi la volta del testimone di giustizia Nino Cento che ha chiesto al sindaco se fosse vero che le vacche saranno ricoverate a Zomaro nei locali dell'ex comunità montana, sottolineando che secondo lui questo sito è assolutamente inadeguato. Sull'importanza del movimento di protesta voluto dai cittadini, è intervenuto l'ex sindaco Alessandro Cannatà, il quale ha aggiunto che occorre sollecitare il governo centrale chiedendo leggi speciali e pretendendo che vengano poi rispettate. Il sociologo Francesco Rao, rinnovando i  ringraziamenti al comitato per l'impegno profuso, ha sottolineato come quella in corso sia una battaglia di tutt. È stata poi la volta dell'ingegnere Francesco Guerrisi, ex consigliere comunale, il quale porgendo ringraziamenti al comitato per il proficuo lavoro sin qui svolto, ha ipotizzato di fare una richiesta al Prefetto perché istituisca un fondo annuale che serva per il risarcimento di chi subisce i danni causati dai bovini vaganti. Hanno concluso, in ordine, prima il Michele Tripodi, sindaco del Comune di Polistena, il quale con rammarico ha sottolineato la sua assenza in seno al comitato per l'ordine pubblico convocato dal Prefetto il 18 gennaio scorso, ma sostenendo l'attività del comitato, ha ribadito che il problema appartiene a tutto il territorio e che serve sfatare il mito delle classi dirigenti autoreferenziali, facendo sì che i cittadini si approprino di questi spazi di partecipazione, perché i campanilismi della politica hanno solo costruito gli "imperi degli altri". Ha infine comunicato che a breve organizzerà anche lui un evento di sensibilizzazione a Polistena, al quale inviterà il comitato No_bull. Poi, è stata la volta del sindaco di Cittanova Francesco Cosentino, che ha ringraziato a sua volta il comitato No_bull,  ha richiamato tutte le attività passate e anche recenti svolte dalle Istituzioni locali per contrastare il fenomeno dei bovini vaganti e ha aggiunto l'importanza della presenza più costante e proficua sul territorio di coloro che sono tenuti a fare i controlli basilari sulle stalle e sugli allevamenti, sottolineando che a suo giudizio la sola idea di reprimere il fenomeno catturando i bovini sarà fallimentare. Ha inoltre ribadito l'importanza di essere riusciti a sensibilizzare la gente e che solo l'unione  di tutti potrà riuscire a debellare l'nnosa piaga, anche in assenza di ulteriori leggi speciali. La serata si è conclusa con la soddisfazione dei componenti del comitato per la grande partecipazione. Nel corso della serata  sono state raccolte oltre 200 adesioni al comitato".

Comitato No_Bull

Contrasto al fenomeno delle vacche sacre, operativa la task force

E’ iniziata ieri, la prima simulazione del piano d’intervento finalizzato a contrastare il fenomeno dei bovini vaganti in alcuni territori della provincia reggina.

La task force cui è demandata l’attuazione del piano, è entrata in azione dopo il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che, nei giorni scorsi, si è riunito a Cittanova sotto la guida del Prefetto Michele di Bari e in seguito al tavolo tecnico tenuto in Questura e presso il Comune di Terranova Sappo Minulio.

In particolare, ieri pomeriggio, nel territorio del Comune di Terranova Sappo Minulio, dopo una prima riunione, la task force composta da operatori dell’Arma dei Carabinieri, dei Carabinieri Forestali, dello Squadrone Cacciatori di Calabria, della Guardia di Finanza, della Polizia Provinciale, dei Vigili del Fuoco, del servizio Veterinario dell’Asp di Reggio Calabria, della Polizia Municipale del Comune di Terranova e della Polizia di Stato ha proceduto a geo-localizzare i luoghi ove sono presenti gli animali e a testare le apparecchiature in dotazione, nonché la tempistica dell’intervento.

La simulazione è stata effettuata al fine di definire al meglio le modalità operative da adottare nei prossimi servizi.

Le operazioni si ripeteranno, infatti, a partire dalla prossima settimana con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dei bovini vaganti quale manifestazione di arroganza ‘ndranghetistica, che attraverso le vacche sacre intende esercitare forme di controllo del territorio.

Sul punto, martedì prossimo in Questura sarà effettuato un ulteriore incontro per definire piani operativi da realizzare in territori sensibili.

Saranno invitati i sindaci di Cittanova, Molochio, Terranova Sappo Minulio e Polistena, ovvero i Comuni interessati dal fenomeno delle vacche sacre.      


    

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