Truffa ai danni dell'Inps, denunciati 93 falsi braccianti

I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, coordinati dalla Procura della Repubblica di Locri, hanno scoperto una presunta frode, perpetrata da due imprenditori agricoli operanti nella zona ionica reggina.

Per i militari, la fittizia comunicazione all’Inps dell’assunzione di falsi braccianti agricoli, la predisposizione e l’esibizione ad enti pubblici di atti falsi, avrebbero permesso di moltiplicare le giornate lavorative effettivamente rese, consentendo, così, a 93 persone di ottenere il pagamento indebito di indennità di disoccupazione, malattia o altri benefici di natura agricola, per un importo pari a circa  285 mila euro. 

Gli ideatori della presunta truffa avrebbero presentato atti da considerarsi a tutti gli effetti non validi, in quanto contenenti firme false e comunicazioni di assunzione di manodopera agricola in realtà mai avvenute, tutte a nome e per conto di ignari proprietari di terreni agricoli, adibiti a coltivazioni varie quali grano, frumento e olive, nonché allevamento di ovini.

Le indagini condotte dalle fiamme gialle hanno portato alla segnalazione all’Autorità giudiziaria di 95 persone, tutte accusate di reati che vanno dal falso ideologico commesso da privato in atto pubblico, al falso materiale, alla truffa aggravata.

 

 

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