Serra, Rosi stronca Lo Iacono: “Prima di criticare faccia un esame di coscienza”

All’indomani dell’attacco condotto in primis dall’ex sindaco Raffaele Lo Iacono arriva la replica, tutt’altro che tenera, da parte dell’attuale primo cittadino Bruno Rosi che cambia l’orientamento dei fari delle polemiche puntandoli sullo schieramento avversario. I toni sono per alcuni versi inediti, forse sollecitati dall’asprezza delle critiche ricevute. “Finalmente – sostiene il capo dell’esecutivo della cittadina Certosa – il PD ha gettato la maschera mostrando chi sono i veri manovratori di quella compagine. Quei protagonisti che, ancora oggi, omettono di dire quali sono stati i veri motivi della caduta dell'amministrazione comunale Lo Iacono-Censore-Raffele. Prima di emettere sentenze sugli altri – puntualizza Rosi – questi esponenti dovrebbero fare luce sulle vicende che hanno riguardato quell'esperienza su cui gli elettori si sono già pronunciati chiaramente. E, anzi, si era precedentemente pronunciato lo stesso Censore, rassegnando le sue dimissioni da consigliere comunale. Non si comprende, in particolare, come faccia un (ex) sindaco defenestrato dalla sua stessa maggioranza e sonoramente bocciato dagli elettori alle ultime elezioni regionali, alle quali si era candidato senza avere contezza del proprio peso elettorale, a parlare degli altri. Non si capisce come faccia a tacciare gli altri di incapacità quando sotto la sua amministrazione sono deflagrati i problemi della potabilità dell'acqua e della gestione dei rifiuti, sotto la quale sono state abbandonate strutture come l'ex carcere e il centro polifunzionale che noi siamo riusciti a recuperare, sotto la quale è stato perso il finanziamento del Pis Oreste (i lavori andavano realizzati e rendicontati entro il 31 dicembre 2010). Chi ha generato tutti questi disastri e oggi mi definisce 'avventuriero' – è lo stizzito ammonimento di Rosi - dimentica di guardarsi allo specchio, probabilmente perchè impegnato fra una fondazione e l'altra, e fare un esame di coscienza. Cerca invece di riproporsi, dietro altre figure, sotto una veste candida che certamente non gli appartiene”. Non mancano diretti riferimenti a Censore: “stupisce che il parlamentare che ha deciso di stroncare il suo futuro politico adesso lo riproponga: ma questo, forse, fa parte del repertorio di una classe politica che continua ad operare secondo rancide logiche. Evidentemente, quel popolo del centrosinistra che si era illuso circa la possibilità di assistere ad un confronto normale è stato tradito ed ora deve constatare che c'è ancora chi opera per aprire una nuova stagione di veleni”. Il finale è riservato ad una sorta di rendiconto morale dell’ultimo lustro: “l'amministrazione che ho l'onore di guidare ha sempre lavorato nella piena legalità e nell'interesse collettivo, a volte anche commettendo errori che ogni essere umano può commettere ma sempre anteponendo il bene della comunità alle aspirazioni individuali. Resto, dunque, disponibile a confrontare l'operato della mia amministrazione con quello dell'amministrazione precedente”.

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