Redazione

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Armi e munizioni rinvenute nelle campagne del reggino

Due fucili calibro 11 con matricola punzonata e numerosi proiettili di vario calibro.

È quanto hanno rinvenuto, nel corso di un rastrellamento condotto in località "Corte" di Sant'Ilario dello Ionio dai carabinieri della locale Stazione insieme ai colleghi dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria.

Le armi sono state trovate in un'area impervia, occultate tra la fitta vegetazione. 

Il ritrovamento segue, quello effettuato, circa un mese fa, nella "Vallata dell'Allaro" dove, in un canale posto in area demaniale, fu ritrovato un frigorifero con all'interno un fucile, tre carabine ad aria compressa modificate, una rivoltella nonché polvere da sparo, parti d' armi e munizionamento di vario calibro.

Pizzo, la città accoglie la carovana dell'Agenda Ri-Trovata per commemorare Paolo Borsellino

A 25 anni dalla morte di Paolo Borsellino, la città di Pizzo accoglierà la ciclo-staffetta “L’agenda ritrovata”, che sta attraversando l’Italia per giungere il 19 luglio a Palermo e ricordare così il giudice siciliano ucciso dalla mafia nello stesso giorno del 1992.

Il progetto - che vede tra gli organizzatori il fratello del magistrato, Salvatore Borsellino - si propone di mantenere vive e attuali le domande senza risposta che dall’attentato di via D’Amelio continuano a gravare sulla storia del nostro Paese.

Non a caso, infatti, l’iniziativa richiama esplicitamente l’agenda rossa nella quale il magistrato annotava di tutto, sparita misteriosamente subito dopo lo scoppio dell’autobomba che l’uccise. Un documento importante che conteneva appunti, nomi e forse rivelazioni sulla strage di Capaci in cui morì Giovanni Falcone.

Per commemorare il venticinquesimo anniversario della morte di Paolo Borsellino e della sua scorta, è stata dunque organizzata una ciclo-staffetta partita il 25 giugno scorso da Bollate, che sta facendo tappa in tutte le regioni d’Italia, portando con sé questo simbolico testimone rappresentato dall’agenda idealmente ritrovata e riempita con le testimonianze di tutti coloro che stanno partecipando all’iniziativa, tra cui molte associazioni, enti e Comuni.

Tra questi, anche, Pizzo, che giovedì 13 luglio accoglierà Salvatore Borsellino e la carovana di ciclisti che lo accompagna. Un passaggio non solo simbolico, quello nella città napitina, ma una vera e propria tappa che avrà il suo momento clou nel convegno che si terrà sulle terrazze del Castello Murat alle 19,30.

L’incontro, a cui parteciperanno tra gli altri il sindaco Gianluca Callipo e l’assessore alla Cultura Cristina Mazzei, consentirà una riflessione sui temi della legalità e della lotta alle mafie, alla luce della figura del magistrato e della sua vicenda, che ha profondamente segnato la nostra storia recente.

 

Maxi sequestro di beni all'ex deputato Amadeo Matacena

Beni per 1,1 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Reggio Calabria all'ex deputato di Fi Amedeo Matacena. Latitante a Dubai, in seguito alla condanna definitiva a tre anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, l'ex parlamentare azzurro  è coinvolto nell'inchiesta "Breakfast" nell'ambito della quale sono stati arrestati, tra gli altri, l'ex ministro dell'Interno Claudio Scajola e la moglie di Matacena Chiara Rizzo. 

Il provvedimento è stato emesso dai giudici del Tribunale di Reggio Calabria - Sezione Misure di Prevenzione.

Tra i beni sottoposti a sequestro figurano: disponibilità bancarie e finanziarie riconducibili a Matacena, alla moglie ed ai figli, nonchè un fabbricato intestato ad una società con sede a Miami.

Matacena, 53 anni, noto per la sua attività di armatore, ereditata dal padre, svolta in passato per il traghettamento dello stretto di Messina, è stato condannato, nel 2014, in via definitiva, per concorso esterno in seguito alle risultanze investigative emerse nell’operazione «Nautilus» confluite poi nel procedimento "Olimpia 2 e 3".

Le indagini hanno permesso di dimostrare come "pur di riuscire nell'intento di essere eletto alla Camera nelle elezioni del 1994 - Matacena -  abbia stipulato una sorta di 'patto con il diavolo' con le più rappresentative organizzazioni 'ndranghetistiche" di Reggio Calabria.

Trasversale delle Serre, il Comitato sferza Anas e Regione: risposte ancora insufficienti

"L'azione del Comitato Trasversale delle Serre - 50 anni di sviluppo negato prosegue senza sosta e d'ora in avanti l'impegno di noi cittadini sarà ancora maggiore, perché  abbiamo l'obbligo di onorare degnamente la memoria di chi non c'è più”.

E' quanto sottolinea una nota del sodalizio, mobilitato non solo per sollecitare il completamento della superstrada Jonio-Tirreno ma anche per riportare al centro del dibattito politico la questione cruciale dello sviluppo delle aree interne.

Un tema che stava molto a cuore al vicesindaco di Gagliato, Domenico Aspro, attivista di punta del movimento, prematuramente scomparso nei giorni scorsi. Proprio a lui va ancora una volta il pensiero del Comitato. “Se Domenico fosse ancora con noi - prosegue il documento - siamo sicuri che sarebbe rimasto quantomeno perplesso nel leggere le note entusiastiche di qualche amministratore locale che trova di che gioire di fronte ai pochi interventi sulla viabilità locale in corso di realizzazione in questi giorni. Certo, di fronte al nulla che c'era prima, meglio poco che niente. Ma non è nostra intenzione accontentarci di un po' di bitume o di una tabella segnaletica sull'autostrada (peraltro per indicare svincoli fantasma). Se c'è un insegnamento che ci ha lasciato il caro amico Aspro è proprio questo: mai abbassare la guardia, mai prendersi le briciole di fronte alla prospettiva più grande di un cambiamento di indirizzo radicale per i nostri territori. Oggi registriamo una perdurante fase di stallo sui cantieri più importanti e strategici della Trasversale, complici anche le ennesime vicende di carattere giudiziario che, sicuramente, non sono mai mancate nella tormentata storia di questa superstrada. Chiediamo con forza, ancora una volta, all'Anas e alla Regione Calabria, serietà. Serietà per uscire dal pantano dei ritardi cronici che stanno riducendo quest'opera ad una tragicomica barzelletta nazionale. Agli annunci seguano i fatti. Alle promesse, le azioni concrete. Questo comprensorio non ha più tempo da perdere”. 

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