Crisi allevatori calabresi: Guccione chiede la discussione in Consiglio Regionale

Il consigliere del PD, Carlo Guccione, ha depositato la richiesta di inserire all’odg della seduta odierna di consiglio regionale la discussione sulla crisi dell’Ara (associazione regionale allevatori) anche alla luce dell’incontro che il presidente della Regione Oliverio ha avuto lo scorso 27 novembre con i sindacati. "Ancora oggi – si legge nella richiesta di Guccione -, alla vigilia delle feste natalizie, gli impegni presi in quella riunione con i dipendenti che hanno maturato venti mensilità arretrate oltre a sette mesi di rimborsi non pagati  non sono stati mantenuti. I lavoratori dell’Ara si trovano in una situazione che, da una parte, rischia di avere forti ripercussioni sulla qualità dei servizi e,  dall’altra, di gettare nella disperazione le famiglie dei quarantasette dipendenti oltre ai cinquanta tecnici convenzionati che aspettano gli  stipendi addirittura dal 2011". "Guccione ha chiesto "che si faccia piena luce sul mancato impegno a risolvere una questione che avevo già avuto modo di sollevare lo scorso otto agosto e che, da allora, si è ulteriormente aggravata coinvolgendo lavoratori che anche se non percepiscono uno stipendio da oltre venti mesi, continuano ad assicurare  un servizio importante ed essenziale per la salute dei cittadini".

 

Consiglio Regionale: questi i punti all'ordine del giorno della prossima seduta

Il presidente Nicola Irto ha convocato il Consiglio regionale per martedì 22 dicembre alle ore 14,00. Al primo punto dell’ordine del giorno: "Informativa del Presidente della Giunta regionale sul Patto per la Calabria". A seguire: proposta di legge d’iniziativa del consigliere Gianni Nucera recante: "Disposizioni in materia di personale della Regione Calabria"; proposta di legge d’ iniziativa della Giunta regionale, recante: “Differimento dei termini di conclusione delle procedure di liquidazione o di accorpamento di persone giuridiche, pubbliche o private, previsti da disposizioni di leggi regionali”; proposta di legge d’iniziativa della Giunta regionale recante: "Modifiche alla legge regionale 18 dicembre 2013, n. 54 (accelerazione della definizione di procedimenti agevolativi)"; proposta di legge d’iniziativa della Giunta regionale, recante: 'Modifiche alla legge regionale 16 maggio 2013, n. 24 (Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità); proposta di legge d’iniziativa della Giunta regionale, recante: 'Norme per i servizi di trasporto pubblico locale”; proposta di legge d’iniziativa dei consiglieri regionali Aieta e Scalzo, recante: 'Valorizzazione e potenziamento del turismo religioso e del sistema dei Santuari Mariani presenti sul territorio calabrese”. Infine: nomine di competenza del Consiglio regionale. 

 

Fissata per il 22 dicembre la prossima seduta del Consiglio Regionale

La Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari si è riunita quest'oggi a palazzo Tommaso Campanella. L'organismo, i cui lavori sono stati coordinati dal presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, ha calendarizzato le prossime sedute dell'Assemblea, che tornerà a riunirsi martedì prossimo 22 dicembre. All'ordine del giorno dei lavori saranno inseriti diversi progetti di legge che già hanno ottenuto il parere favorevole delle rispettive commissioni, nonché i provvedimenti che erano stati rinviati al termine della riunione del 3 dicembre scorso.  I capigruppo hanno inoltre fissato una seduta del Consiglio per lunedì 28 dicembre con l’intendimento di arrivare al più presto all'approvazione del bilancio di previsione della Regione per l'anno 2016.

 

Scudisciata di Guccione in Consiglio Regionale: "La Calabria è su una montagna di debiti"

Dopo le schermaglie che hanno reso arroventate le ultime settimane nell'edificio, instabile, costruito a fatica dalla maggioranza di centrosinistra che regge le sorti della Regione, atteso è arrivato l'affondo di Carlo Guccione, il consigliere regionale del Partito Democratico che, mettendo al bando la prudenza, abito tipicamente sempre in voga negli armadi dei politici, ha utilizzato la sede deputata, l'aula di Palazzo Campanella, per rendere manifesta la sua posizione e dare una sferzante scudisciata all'arrancante cammino della Giunta presieduta da Mario Oliverio. La proposta di legge sul "Differimento dei termini di conclusione delle procedure di liquidazione o di accorpamento di persone giuridiche o private previsti da disposizioni di leggi regionali", è stato lo spunto che ha acceso l'esponente del PD. In modo diretto,  ha puntato l'indice contro ritardi e lentezze che stanno facendo segnare il passo all'azione dell'Esecutivo calabrese. L'incipit dell'analisi è da far tremare i polsi: "La Calabria è su una montagna di debiti, 1 miliardo e 500 milioni di debiti più 500 milioni di contenzioso". Un fardello che impone un cambio di passo perché, ha avvertito l'ex assessore, "sarebbe un suicidio politico non ammettere che non siamo riusciti ad attuare il cambiamento". All'orizzonte si profila un'unica via d'uscita, quella di "intraprendere la strada delle riforme". Niente più traccheggiamenti: "Abbiamo bisogno di un patto per le riforme con cronoprogramma e procedure certe". Per sgombrare il campo dagli equivoci, Guccione puntualizza alcuni concetti che servono a respingere le obiezioni: "Non ho risentimenti perché qualcuno mi ha cacciato dalla Giunta Forse è stato meglio così". Il prologo necessario per rivendicare la bontà degli ultimi passaggi di cui si è reso protagonista: "Ho parlato chiaro, senza infingimenti e senza ipocrisie Gli elettori non fanno di tutta l'erba un fascio. Io rispondo solo a chi mi ha votato per un mandato. L'unico impegno è con gli elettori a cui ho detto di voler portare avanti il cambiamento". Concetti che il consigliere regionale cosentino esterna con ancora maggiore precisione: "Non faccio opposizione a questo governo regionale. Ma lo incalzerò quando non percorrerà la strada del cambiamento. Plauderò nelle occasioni in cui invece sarà perseguito". Quel che è assolutamente indispensabile, alla luce delle drammatiche emergenze che investono la Calabria, è "evitare di perdere altro tempo". Tornando sulle cifre che, nella loro oggettività, costituiscono una camicia di forza di cui liberarsi, così si è espresso: "I commissariamenti di Arssa e Afor - ha ricordato - sono costati dal 2007 al 2013 1 miliardo e mezzo di euro e ancora si parla di rinvii", facendo riferimento ad una stagione commissariale che non ha prodotto i benefici auspicati e, di conseguenza, merita di essere interrotta. "Ad un anno dalle elezioni regionali, quando la stragrande maggioranza dei cittadini ha scelto chi doveva governare con una forte domanda di cambiamento, registriamo - è stato il suo grido d'allarme - una situazione di evidente difficoltà ad attuare e rendere concreto questo cambiamento. La modifica dello statuto ha comportato lunghi mesi di impegno che hanno rallentato l’attività e l’operatività  della Regione. Con oltre due anni di ritardo l’Europa ha approvato il Piano dei fondi strutturali Por Calabria. Oggi anche nelle parole dell’assessore Viscomi emergono con chiarezza le profonde criticità di un assestamento che, sostanzialmente, va a coprire debiti, pignoramenti e mancate coperture di spesa obbligatorie con 80 milioni di euro, con oltre 40 milioni di entrate regionali che non vanno a coprire il disavanzo sanitario relativo all’anno 2013 rendendosi disponibili per l’assestamento di bilancio. Una situazione che richiede una radicale riforma dell’istituzione regionale in direzione della modernizzazione, della trasparenza e della certezza delle risorse. Una riforma radicale degli enti strumentali, delle società in house, delle partecipate e delle fondazioni che hanno visto una proliferazione negli anni passati, che hanno sprecato risorse ed erogato clientele e che rappresentano la vera zavorra che impedisce alla nostra terra di camminare e di rialzarsi. Questa impostazione ha garantito privilegi per pochi e sprecato ingenti risorse. Anche questo assestamento di bilancio è gravato da milioni di euro destinati alla perdita di esercizio di società e aziende regionali. Una miriade di enti del sottobosco regionale come Fondazione etica, Field, Agenzia Calabria lavoro, Fincalabra, Arssa, Afor, Comac srl, Sial servizi spa, Somesa, Ara, Consorzio per le aree di sviluppo industriale, fondazione Terina, fondazione Calabresi nel mondo che, oggi, senza un processo di riforma e in un clima di indeterminatezza provocato da continui rinvii, appesantiranno ulteriormente la situazione debitoria della Regione. Oggi non c’è più tempo da perdere. La riuscita di questa esperienza di governo si giocherà sul terreno del cambiamento e delle riforme radicali. Dobbiamo abbandonare definitivamente il vecchio regionalismo per creare un nuovo assetto capace di interpretare e ridare slancio alle attività di programmazione, legislazione e controllo introducendo in tempi rapidi le riforme necessarie per evitare che la nuova programmazione europea faccia la fine di quella passata". "Occorre - è il pensiero di Carlo Guccione - ridurre drasticamente il numero di società partecipate, enti e fondazioni in house e creare poche agenzie specializzate al servizio dell’agroalimentare, della forestazione, del lavoro, della formazione, del turismo e dei servizi alle persone. E’ necessario fare pulizia anche delle tante leggi e regolamenti diventati inutili e anzi utili solo ad ostacolare le novità introdotte a livello nazionale ed europeo. Il rischio è di non riuscire a spezzare la catena dei debiti che paralizzano di fatto l’operatività del bilancio regionale costretto ogni anno a farsi carico di una parte dei debiti maturati negli anni precedenti. C’è bisogno di coraggio. Il tempo degli annunci e dei faremo è finito".

 

  • Published in Politica

Giovedì si riunisce il Consiglio regionale: i punti all'ordine del giorno

Il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, ha convocato l’Assemblea legislativa  per giovedì 3 dicembre, alle ore 11,00 a Palazzo Campanella.  Nutrito l’ordine del giorno dei lavori, e tra gli argomenti che il Consiglio dovrà discutere, spiccano la Manovra di assestamento del Bilancio 2015 e del bilancio pluriennale 2015/2017 e  l’approvazione del rendiconto generale della Regione; la variazione del Bilancio del Consiglio regionale 2015/2017 e la determinazione delle modalità di ripiano del maggior disavanzo derivante dalle operazioni di accertamento straordinario dei residui attivi e passivi; la proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale per il differimento dei termini di conclusione delle procedure di liquidazione o di accorpamento di persone giuridiche, pubbliche o private, previsti da disposizioni di leggi regionali. Lungo l’elenco delle mozioni e delle interrogazioni che è possibile consultare compitamente sul sito del Consiglio regionale. All’ultimo punto dell’ordine del giorno, infine, le nomine di competenza del Consiglio regionale. 

 

Martedì c'è Consiglio regionale: i punti all'ordine del giorno

Il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto ha convocato l’Assemblea per martedì 10 novembre alle ore 14,00 a Palazzo Campanella. All’esame del Consiglio, numerosi gli argomenti in discussione: nove sono le proposte di legge, cinque i provvedimenti amministrativi  e, infine, le nomine di competenza del Consiglio regionale. Sono anche all’ordine del giorno della seduta le elezioni degli organi di funzionamento della Commissione antindrangheta e della Commissione speciale  di Vigilanza. Di seguito, gli argomenti all’esame dell’Aula:

1) Proposta di Legge n.16/10^ di iniziativa del Consigliere N. IRTO recante: "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 16 aprile 2002, n. 19 (Norme per la tutela, governo ed uso del territorio – Legge Urbanistica della Calabria)”

2) Proposta di Legge n.25/10^ di iniziativa del Consigliere G. NUCERA recante: "Disposizioni in materia di personale della Regione Calabria"

Relatore: F. SERGIO

3) Proposta di Legge n.35/10^ di iniziativa del Consigliere F. ORSOMARSO recante: "Modifica e integrazione della legge regionale 7 marzo 1995, n. 4 (Norme sulla classificazione degli esercizi ricettivi extralberghieri)"

Relatore: G. AIETA

4) Proposta di Legge n.78/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: "Disposizioni di adeguamento dell'ordinamento regionale al decreto legislativo n. 39/2013"

Relatore: F. SERGIO

5) Proposta di Provvedimento Amministrativo n.89/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: "Adozione della proposta di riprogrammazione del POR CALABRIA FSE 2007-2013, autorizzazione all'Autorità di Gestione a sottoporla ai membri del Comitato di Sorveglianza e a notificarla alla Commissione Europea"

Relatore: G. AIETA

6) Proposta di Legge n. 64/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: "Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive notificate all'amministrazione regionale e da acquisto di beni e servizi senza il preventivo impegno di spesa"

Relatore: G. AIETA

7) Proposta di Legge n.67/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: "Modifiche alla legge regionale 18 dicembre 2013, n. 54 (Accelerazione della definizione di procedimenti agevolativi)"

Relatore: F. SERGIO

8) Proposta di Legge n.86/10^ di iniziativa del Consigliere G. GIUDICEANDREA recante: "Variazione al bilancio per l'esercizio finanziario 2015 ai sensi dell'articolo 23 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8"

Relatore: G. AIETA

9) Proposta di Legge n.76/10^ di iniziativa dei Consiglieri S. ROMEO, F. SCULCO,nG. ARRUZZOLO, F. CANNIZZARO, G. GIUDICEANDREA, O. GRECO, A. NICOLÒ recante: "Modifiche alla legge regionale 5 gennaio 2007, n. 1 (Istituzione e disciplina del Consiglio regionale delle Autonomie locali)"

10) Proposta di Legge n.91/10^ di iniziativa dei Consiglieri G. NERI, G. ARRUZZOLO, S. ROMEO, A. NICOLÒ, F. CANNIZZARO, O. GRECO recante: "Modifica dell'articolo 8 della legge regionale 3 febbraio 2012, n. 4 (Misure in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro nonché di efficienza e trasparenza dell'Amministrazione del Consiglio regionale)"

11) Proposta di Provvedimento Amministrativo n.90/10^ di iniziativa dei Consiglieri S. ROMEO, O. GRECO, G. ARRUZZOLO, F. CANNIZZARO, G. NUCERA, A. NICOLÒ recante: "Modifiche ed integrazioni al Regolamento interno del Consiglio regionale"

12) Proposta di Provvedimento Amministrativo n.50/10^ di iniziativa D'Ufficio recante: "Elezione del Presidente e del Vice Presidente della Commissione speciale di vigilanza"

13) Proposta di Provvedimento Amministrativo n.51/10^ di iniziativa D'Ufficio recante: "Elezione del Consigliere Segretario della Commissione speciale di vigilanza"

14) Proposta di Provvedimento Amministrativo n.52/10^ di iniziativa D'Ufficio recante: "Elezione del Presidente e del Vice Presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta"

15) Proposta di Provvedimento Amministrativo n.53/10^ di iniziativa D'Ufficio recante: "Elezione del Consigliere Segretario della Commissione contro la ‘ndrangheta"

16) Legge regionale n. 39/1995 – Nomine di competenza del Consiglio regionale

I punti all'ordine del giorno delle prossime sedute del Consiglio Regionale

Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi martedì 10 novembre e giovedì 3 dicembre, con orario d’inizio fissato, per entrambe le sedute, alle ore 14,00. Lo ha stabilito la Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari, convocata oggi dal presidente Nicola Irto, procedendo alla calendarizzazione dei lavori.   All’ordine del giorno della riunione di martedì prossimo alcuni provvedimenti già licenziati dalle Commissioni competenti: la proposta di legge (di iniziativa del presidente Irto) che detta modifiche ed integrazioni  alla legge urbanistica della Calabria, introducendo i  “contratti di fiume” quale strumento di modello di gestione integrata e partecipata delle risorse idriche, definito su base volontaria e finalizzato alla riqualificazione non soltanto del sistema fluviale ma anche del relativo bacino idrografico; la proposta di legge che introduce disposizioni in materia di personale (firmata dal consigliere Nucera);  la proposta del consigliere Orsomarso sulla classificazione degli esercizi ricettivi extralberghieri. Inoltre, la Conferenza ha deciso che la discussione e l’esame da parte dell’Aula sulla proposta di legge che introduce la doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale, di iniziativa del consigliere Flora Sculco, avverranno entro fine anno. La decisione è stata assunta all’unanimità e nasce dalla necessità di approfondire la materia, alla luce dei cambiamenti in atto nel panorama normativo nazionale, in un contesto in cui il Consiglio regionale è altresì impegnato a modificare la legge elettorale nel suo complesso. Ancora, all’ordine del giorno della seduta del 10 novembre, l’elezione dell’Ufficio di Presidenza della Commissione speciale di vigilanza e dell’Ufficio di Presidenza della Commissione contro la ‘ndrangheta; le nomine di competenza del Consiglio  e alcuni provvedimenti licenziati dalla Giunta regionale.  Ancora, la Conferenza, su proposta del capogruppo Pd Sebi Romeo, si è soffermata sui danni provocati in Calabria, ed in particolare nel reggino e nella Locride, dai drammatici eventi alluvionali degli ultimi giorni, esprimendo vicinanza ed impegno verso le popolazioni ed i territori colpiti.

 

Calabria abbandonata dal Governo: Nicolò (FI) chiede l'immediata convocazione del Consiglio regionale

"L’inesistenza di provvedimenti pro Mezzogiorno nella legge di Stabilità, quando si preannunciano lacrime e sangue per la Calabria sottoposta a commissariamento per la sanità, in termini di tasse e ticket, fa venire in mente le parole dal ministro Delrio di qualche tempo addietro: 'la gente del Sud deve iniziare a correre da sola, senza aiuti e sostegni esterni'. Ora - sostiene il presidente del Gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Alessandro Nicolò - è tutto chiaro: il Sud, da questo Governo, non deve attendersi niente e nulla! Finalmente chiara è la strategia del premier Renzi, cui fa da spalla il centrosinistra del presidente Oliverio che, pur in presenza dell’abbandono definitivo del Sud e pur in presenza di inadempimenti clamorosi del Governo verso la Calabria che sarebbe dovuta essere 'la madre di tutte le battaglie’, non trova la forza di esprimere neppure un’obiezione. Così - aggiunge Nicolò - in assenza dei promessi sgravi fiscali e di misure puntuali per favorire gli investimenti in un’area che la Svimez in estate ha descritto come al limite del default, la Giunta regionale si gira dall’altra parte, occupata dalle polemiche col Commissario ad acta per la sanità, mentre le varie correnti del Pd calabrese si dilettano con propagandistiche "Leopolde' e inutili Consulte sulla sanità". Ancora il capogruppo di Forza Italia: "Politici, forze sociali ed osservatori attenti rilevano che la legge di stabilità del Governo Renzi penalizza questa parte del Paese ed in particolare la Calabria. A quanto pare, l’impatto peggiore lo subiranno le province, le quali, condannate alla scomparsa, dovranno operare dei tagli pesanti (1 miliardo nel 2015, 2 miliardi nel 2016 e 3 miliardi nel 2017), obbligando le amministrazioni locali a nuovi balzelli per assicurare i servizi.  Insomma: il Sud è il grande dimenticato di quest’altra manovra economica, così come del tutto ignorato è il porto di Gioia Tauro, a parole considerato strategico ma nei fatti escluso da ogni provvedimento di rilancio e potenziamento. Eppure dal Governo della Regione non si sente neppure un lamento. A noi pare che quanto sta accadendo, per i danni ingenti che arreca al Mezzogiorno ed alla Calabria, esigerebbe - conclude Nicolò - una forte reazione politica e l’immediata convocazione del Consiglio regionale, per far intendere al Governo che qui non siamo tutti uguali. E che se c’è chi s’accontenta di  impegni a vuoto, c’è anche una Calabria sana e pulsante, che non si rassegna e chiede a Governo e  Parlamento responsabilità istituzionale e politica".

Subscribe to this RSS feed