Attenzione
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 983

Diga sul Melito, Fai Cisl: "Opera fondamentale per portare acqua a migliaia di calabresi"

Riceviamo e pubblichiamo

"La Fai Cisl di Catanzaro Crotone Vibo Valentia interviene a seguito della sentenza della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso del Consorzio di Bonifica Jonio Catanzarese sulla diga sul Melito, che rappresenta non solo una vittoria per il presidente Grazioso Manno, ma per tutto il mondo agricolo del territorio catanzarese nonché calabrese. Infatti secondo la Suprema corte la controversia che riguarda la costruzione della diga dovrà essere riesaminata, e ciò apre un importante opportunità per la realizzazione dell’importante infrastruttura destinata a risolvere i problemi di approvvigionamento idrico  di gran parte della provincia di Catanzaro, dalla fascia ionica al Lametino. Occorre rivolgere un ringraziamento al presidente Manno, che con la sua instancabile opera di sensibilizzazione delle istituzioni e dell’opinione pubblica, ma anche con il suo impegno giudiziario, ha tenuta alta l’attenzione sull’opera. Ora devono essere governo nazionale e regionale a dare impulso al completamento dei lavori, attraverso il loro rifinanziamento, con il sostegno e il supporto di parti sociali, istituzioni, amministrazioni  locali. Ciò solo consentirà di dare centinaia di posti di lavoro legati alla realizzazione della diga e delle opere complementari, ma soprattutto l’infrastruttura, una volta ultimata, con i suoi 40 milioni di metri cubi di capacità, sarà preziosa per portare acqua a migliaia di calabresi e per consentire un regolare approvvigionamento alle imprese agricole del territorio, che rappresentano il motore principale della nostra economia".

Fai Cisl Cz-Kr-Vv

La storia del progetto "Schema idrico della Diga del Menta"

A seguito degli interventi operati della Cassa del Mezzogiorno prima e della Regione Calabria poi, sono stati realizzati lo sbarramento sul torrente Menta, nel comune di Roccaforte del Greco (a quota 1431 m s.l.m.) in rockfill alto circa 90 m, con una capacità di invaso di circa 17,9 milioni di metri cubi ed un primo lotto della galleria di derivazione e dell’opera di presa. Il progetto speciale (PS 26/3059) per la realizzazione della Diga vide l’ultimazione dei lavori principali il 18.04.2000. Successivamente l’intervento venne trasferito alla Regione Calabria con decreto del direttore generale del dipartimento per le opere pubbliche e dei servizi speciali del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti n.874/ES del 5.12.2002, con le attività in esso comprese e le opere realizzate. Al fine di completare lo schema di adduzione verso valle, sono stati predisposti ulteriori interventi, per la realizzazione di una condotta forzata in acciaio, DN 900 di lunghezza pari a circa 8,2 Km, un pozzo per l’alloggiamento della stessa nel suo ultimo tratto verticale e la realizzazione di una galleria “bassa” in loc. S. Salvatore fino all’area della centrale idroelettrica. Quest’ultima, pensata per lo sfruttamento del salto motore a fini idroelettrici, prevede una macchina “Pelton” di potenza nominale pari a 13,6 MW. A partire dal rilascio della centrale idroelettrica, è previsto un impianto di potabilizzazione destinato alla produzione media di 500 l/s e predisposto per il trattamento di picco pari a 1200 l/s, mentre l’adduzione a valle si sviluppa in 9 “tronchi funzionali” e diramazioni periferiche per complessivi 65 Km di condotte, la realizzazione di serbatoi di linea e di testata, diramazioni periferiche ed altre opere complementari, dalla viabilità di servizio ai manufatti ed agli impianti principali. L’investimento complessivo delle opere a valle della diga ad oggi è di 138 milioni di euro

 

LE OPERE ANCORA DA ULTIMARE:

1)     Opera di presa e galleria di derivazione. Lavori di completamento.

I lavori consistono principalmente nella realizzazione dell’opera di presa, che è una struttura scatolare in cemento armato composta di dieci conci, immorsata nella roccia e disposta lungo il versante dell’invaso inclusiva delle opere idrauliche (bocche di presa e relativi attrezzamenti) e dell’edificio di testa, nel completamento della galleria di derivazione esistente della lunghezza di oltre 7,4 km dall’opera di presa alla località di sbocco “Monte Cendri” e nella posa al suo interno di una condotta in acciaio del diametro di 1.000 mm. All’uscita della galleria in località “Monte Cendri” è prevista la realizzazione di una camera valvole per l’alloggiamento della valvola a farfalla DN1000 provvista di apparecchiatura di sgancio automatico, l’edificio di accesso in galleria, inclusivo degli attrezzamenti necessari, l’impianto elettrico ed il gruppo elettrogeno. Sempre in area “monte Cendri” è stata prevista anche la realizzazione di un sistema per il recupero dei dreni e delle fluenze raccolte in galleria, inclusivo del serbatoio di raccolta e della stazione di rilancio. Risorse finanziarie aggiuntive  €5.631.421,45 già disponibili. Collaudo previsto maggio 2017.

 

2)     La realizzazione delle opere di BY-PASS

Al fine di rendere al più presto fruibile a valle, per soli fini idropotabili la risorsa idrica, è stato predisposto un intervento aggiuntivo per la realizzazione di una linea di adduzione provvisoria al potabilizzatore che intercetta la condotta forzata a monte dell’area testa pozzo ed a mezzo della  posa della condotta detta di by-pass, fino alla restituzione in vasca a valle della centrale idroelettrica, da cui poi prosegue la condotta già posata per il potabilizzatore. Risorse aggiuntive previste: € 3.890.000. Il collaudo e la messa in esercizio sono previsti per il mese di luglio 2017.

 

3)     Opere a valle della centrale idroelettrica

I lavori del contratto principale comprendono un complesso di circa 65 km di condotte di diametro variabile da 1.200 a 200 mm. Tra la centrale idroelettrica e l’impianto di potabilizzazione è posata una condotta del diametro di 1.200 mm. Dal serbatoio acqua potabile posto immediatamente a valle dell’impianto di trattamento parte poi una condotta adduttrice del diametro di 1.000 mm, unica fino ad un partitore da cui si diramano due condotte adduttrici: una verso il Comune di Campo Calabro (ramo nord), e l’altra fino al confine meridionale del Comune di Reggio Calabria (ramo sud). Ai terminali delle due condotte sono realizzati due serbatoi di estremità mentre lungo il percorso si realizzano le 37 condotte in diramazione per l’alimentazione degli esistenti serbatoi a servizio delle varie zone abitate. Le opere comprendono anche una vasca di demodulazione a valle della centrale idroelettrica da 50.000 m3 ed una da 10.000 m3 a valle del potabilizzatore, nonché l’impianto di telecontrollo. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di una viabilità nell’area ove sono ubicati i nuovi impianti della centrale idroelettrica e del potabilizzatore. Il quadro economico dell’intervento originario, dopo l’ultimo atto transattivo, è pari ad €52.519.376,44, cofinanziato (97,32%) con fondi provenienti dallo stanziamento di cui alla delibera CIPE 07/2007. La spesa complessivamente contabilizzata, sempre a quadro economico è pari a circa 41,215 M€. Dalla consistenza delle opere realizzate risulta che sono stati eseguiti lavori complessivi per un totale netto di € 24.560.809,44.  Risorse aggiuntive per il completamento:6.275.511,37 di euro. Collaudo area impianti aprile 2017.

 

4)     Impianto di potabilizzazione

DaIla metà del 2008, lavori si sono svolti con sostanziale regolarità raggiungendo un elevato grado di avanzamento già alla fine di luglio 2009. Il completamento dell’opera non è stato raggiunto a causa dell’impossibilità di installare apparecchiature e materiali che richiedono la presenza dell’acqua grezza da trattare. Al fine di scongiurare la possibilità di danneggiamenti derivanti dall’inattività, oltre a dover posporre il periodo di avvio dell’impianto che contrattualmente spetta all’impresa appaltatrice si è deciso di sospendere le attività. Per tali motivi a tutt’oggi restano da ultimare gli interventi per il completamento della sezione di filtrazione a sabbia e la sezione di disinfezione. Risorse aggiuntive a seguito di perizia di completamento 2.524719,49 (copertura Fsc 2007/2013). Collaudo previsto Giugno 2017 

 

5)     La centrale idroelettrica e condotta forzata

I lavori, relativi al completamento idroelettrico dello schema, consistono nella realizzazione di una centrale idroelettrica con una potenza installata di 15 MW ed una produzione di energia di 35 GWh/anno utilizzando il salto disponibile all’interno dello schema di distribuzione idropotabile di circa 1.000 m. L’impresa fornirà in opera il gruppo turbina alternatore, le valvole dissipatrici, il gruppo elettrogeno ed il trasformatore AT. I lavori si sono svolti con sostanziale regolarità raggiungendo, già nella prima metà del 2010, un avanzamento significativo nella preparazione dei materiali (la gran parte dell’oggetto dei lavori è costituito da forniture di macchine ed apparecchiature). L’accumularsi di ritardi nella realizzazione delle opere di adduzione dei lotti a monte della centrale ha comportato la necessità di una sospensione parziale dei lavori consistente nel posticipare i montaggi elettromeccanici entro l’edificio e della relativa sottostazione esterna di collegamento alle linee alta tensione per evitare un inutile deterioramento delle apparecchiature non utilizzabili. I lavori principali di corredo alla centrale sono la costruzione di una condotta forzata dello sviluppo complessivo di circa 8,2 Km che parte dalla camera a valvole in località “Monte Cendri” ed arriva alla centrale idroelettrica di San Salvatore anch’essa compresa nell’appalto. I tempi necessari al completamento del progetto sono, fortemente influenzati dallo step esecutivo della realizzazione del pozzo: stimando un tempo medio d’attesa di almeno otto-dieci mesi per il nolo delle attrezzature e gli allestimenti di cantiere, è prevedibile per il completamento dell’intero lotto un periodo di almeno sedici-diciotto mesi a partire dalla data di ripresa dei lavori. Il quadro economico approvato per la realizzazione della condotta forzata e delle opere civili della centrale è pari ad €17.732.910. L’avanzamento dei lavori eseguiti è pari ad € 6.837.255,66 (pari al 58,6%). Il quadro economico originario previsto invece per le opere elettromeccaniche necessarie all’allestimento della centrale è pari ad € 7.887.153,71. 

(Fonte Regione Calabria)

“La prossima estate ci sarà l’acqua potabile in tutte le case di Reggio Calabria”

Presso la Casa di Guardia della Diga del Menta, nel Comune di Roccaforte del Greco, il presidente della Regione Mario Oliverio e il commissario liquidatore della Sorical Luigi Incarnato hanno presentato, nel corso di un’affollata conferenza stampa a cui hanno partecipato anche il sindaco di Reggio Calabria e i sindaci degli altri comuni interessati, l’avvio dei lavori, la riapertura dei cantieri ed il cronoprogramma per il completamento dello Schema Idrico della Diga del Menta. Scopo del progetto è quello di fornire acqua ad uso potabile, attraverso la realizzazione di uno sbarramento sul torrente Menta e delle opere di adduzione poste a valle, all'area comprendente i comuni calabresi costieri dell’area dello Stretto, Reggio Calabria, Campo Calabro e Villa San Giovanni e, in modo indiretto, ai comuni di Fiumara e Scilla a nord; Melito Porto Salvo, Montebello Ionico, Motta San Giovanni e San Lorenzo a sud, per un totale di una popolazione servita di oltre 230.000 cittadini. La spesa prevista per il completamento dell’intera opera è di 25 milioni di euro. Il fermo dei lavori, durato per sei lunghi anni, naturalmente ha comportato notevoli danni: mancata produzione di energia elettrica, carenze idriche nella città di Reggio Calabria, opere danneggiate vandalizzate. E’  questa la prima di una serie di incompiute che il Presidente Oliverio si è impegnato a portare a compimento. La prossima riguarda la Diga del Metramo. “Quella odierna – ha affermato il presidente della Giunta regionale - è davvero una giornata storica per la Calabria. A distanza di quasi sei anni, quelli che intercorrono dal 2000 ad oggi,  ripartono i lavori e si riaprono i cantieri per l’ultimazione della Diga del Menta. Un’opera per la quale sono state investite notevoli risorse pubbliche e che sembrava non dovesse più essere completata. Non a caso essa è stata indicata come l’esempio dell’inefficienza, dell’incapacità e della propensione allo spreco di cui la Calabria ed i calabresi sono stati a lungo considerati protagonisti. Ora il nostro obiettivo è quello di rovesciare questo giudizio e di far diventare la Diga del Menta da metafora dell’inefficienza, simbolo della Calabria positiva. Con Sorical, che è il soggetto attuatore dell’investimento, abbiamo costituito una task-force e definito un progetto supplementare per dare priorità al completamento idropotabile dell’opera attraverso la costruzione di una condotta di bypass provvisorio e l’ultimazione delle opere di presa a monte e adduzione e potabilizzazione a valle. Tale soluzione è dovuta al fatto che le attività di scavo della galleria che porta alla Centrale Idroelettrica e del pozzo verticale, a tutt’oggi non ancora iniziato, rappresentavano e rappresentano ancora il principale ostacolo al completamento dell’intero “Sistema Menta”. Ciò è dovuto alla complessità del progetto che richiede l’utilizzo di attrezzature in possesso di poche aziende in Europa e pertanto la lavorazione richiedeva tempi molto più lunghi. La task force in questi mesi si è riunita settimanalmente per affrontare criticità ed individuare opportune soluzioni e continuerà a farlo anche per il monitoraggio, fino alla messa in esercizio delle opere e l’avvio della fornitura dell’acqua”. “L’opera, una volta ultimata – ha aggiunto Oliverio - consentirà di dismettere tutti i pozzi oggi ancora in attività che, per effetto della risalita del cuneo salino manifestatasi a partire dalla fine degli anni ’80, erogano acqua con concentrazione salina ben al di sopra dei limiti di legge previsti per acque destinate al consumo umano, e che quindi necessitano di costosi trattamenti di desalinizzazione.  L’attuale bacino d’utenza sotteso alle opere di distribuzione a valle della diga, unitamente alle fonti di approvvigionamento ‘regionali’ (Campi pozzi costieri, Acquedotto Tuccio) e ‘comunali’ conta circa 230.000 abitanti, pari ad oltre il 40% dell’intera popolazione provinciale. Le opere di adduzione e distribuzione del Sistema Menta sono già sostanzialmente interconnesse con gran parte degli oltre 50 nodi complessivamente tra serbatoi e partitori principali della rete di adduzione di valle. Il progetto dello schema idrico a valle della diga sul torrente Menta nella sua configurazione iniziale era stato completamente contrattualizzato e, per ciascun lotto, cantierizzato. Attualmente tutti i progetti sono in stadio avanzato di realizzazione. Permangono tuttavia, per ciascun appalto, ancora alcune situazioni di criticità che riguardano: 1) i lavori di completamento dell’opera di presa e della galleria di derivazione. Risorse finanziarie aggiuntive € 5.631.421,45 già disponibili. Il collaudo è previsto per maggio 2017; 2) La realizzazione delle opere di BY-PASS. Risorse aggiuntive previste: € 3.890.000. Il collaudo e la messa in esercizio sono previsti per il mese di luglio 2017; 3) Opere a valle della centrale idroelettrica. Risorse aggiuntive per il completamento: 6.275.511,37 di euro. Il collaudo dell’area degli impianti sarà effettuato nel mese di aprile del 2017; 4) Impianto di potabilizzazione. Risorse aggiuntive previste a seguito di perizia di completamento 2.524719,49 (copertura Fsc 2007/2013). Collaudo: Giugno 2017; 5) La centrale idroelettrica e condotta forzata. Il quadro economico approvato per la realizzazione della condotta forzata e delle opere civili della centrale è pari ad €17.732.910.  L’avanzamento dei lavori eseguiti è pari ad € 6.837.255,66 (pari al 58,6%).  Il quadro economico originario previsto invece per le opere elettromeccaniche necessarie all’allestimento della centrale è pari ad € 7.887.153,71. Le risorse complessivamente disponibili prima della sospensione dei lavori e del blocco del cantiere ammontano a 117 milioni di euro”. “È inutile dire – ha concluso il governatore - che la ripresa dei lavori di questa importante opera comporterà notevoli benefici economici per le popolazioni interessate a partire dalla produzione di energia elettrica che consentirà di risparmiare, per esempio, al solo Comune di Reggio Calabria circa due milioni di euro tenendo conto della chiusura del dissalatore e di circa 10 pozzi. L’apertura dei cantieri favorirà, inoltre, anche una forte ripresa occupazionale, diretta ed indiretta, su tutto il territorio provinciale e regionale. L’appuntamento, quindi, alla prossima estate, quando apriremo i rubinetti nelle case. Io ci credo”. 

Grandi incompiute in Calabria: dopo 6 anni ripartono i lavori della Diga del Menta

"Il completamento dello schema idrico della Diga del Menta è una delle priorità che il Presidente Mario Oliverio, in piena sinergia con la maggioranza di governo, ha individuato sin dall’inizio del suo mandato. In questo quadro, il riavvio dei lavori, dopo oltre sei anni di stallo, conferma la volontà ferma dell'amministrazione regionale di portare a compimento in tempi certi un’opera  importantissima per i cittadini della città di Reggio Calabria e del suo comprensorio".  Lo ha affermato il vice presidente del Consiglio regionale Francesco D'Agostino, questa mattina,  a margine dell’inaugurazione dei lavori di completamento dell’invaso del Menta. "Con la rimodulazione dei fondi Cipe - ha proseguito D’Agostino  - la Regione Calabria  ha messo a disposizione dell'opera  25 milioni di euro con l’obiettivo di dare una risposta concreta e storica entra la prossima estate.  Oggi mettiamo mano ad una delle grandi incompiute di questa terra - ha aggiunto - nel tentativo di chiudere positivamente una parentesi negativa lunga decenni. La Diga del Menta servirà  un bacino di circa 230mila  persone e, va sottolineato, la città più grande della Calabria. Non è più possibile perdere tempo perché la partita che giochiamo è di civiltà e di rispetto verso i cittadini. Importanti, in questo senso - ha sottolineato il Vice Presidente del Consiglio - la determinazione e la progettualità del Presidente  Mario Oliverio ed il lavoro del commissario Luigi Incarnato che, in sintonia con il governo regionale, sta dimostrando attenzione e capacità alla guida di Sorical". "Stiamo avviando un percorso di rilancio della nostra regione - ha concluso D’Agostino - a partire dai problemi atavici che la attanagliano. Un’operazione non facile, ma che ci vede impegnati e determinati a dare risposte a lungo attese dai calabresi".

 

Irto: "Entro un anno attiveremo la Diga del Menta"

“35 anni per una struttura indispensabile per soddisfare un bisogno e un diritto elementare come quello dell’acqua per oltre 200.000 persone, sono un tempo francamente insopportabile. Troppi anni per costruire e mettere in funzione la Diga sul Menta”.  E’ la denuncia del presidente della quarta Commissione consiliare Nicola Irto che ricostruisce così la vicenda: “i lavori cominciarono alla fine del secolo scorso e ancora oggi siamo lontani dal soddisfare la sete e i bisogni della città dello Stretto e del suo comprensorio.  Si tratta di un progetto degli anni ’60, oltre mezzo secolo fa quindi - rileva Irto - per un manufatto più volte inaugurato e ‘venduto’ agli elettori con solenni proclami e assicurazioni. Dal taglio del nastro di Loiero nel 2010, prima della sua ricandidatura al Governo regionale, ai proclami di Scopelliti, quando, nel 2012, l’ex presidente della Regione annunciò ai cittadini che, nell’ambito del Piano per il Sud, c’erano pronti 13 milioni di euro del Cipe per i lavori residuali di collegamento che avrebbero dovuto spegnere la sete dei reggini con condotta forzata, centrale idroelettrica e interventi di mitigazione ambientale. Un budget – aggiunge l’esponente del Pd - che nel 2013 si arricchì di altri 12 milioni di euro, sempre Cipe, per completare lo schema idrico del Menta. Un ‘fiume’ di denaro pubblico che rende intollerabile qualsiasi altro rinvio per la messa in funzione di un’opera che rischia, dagli anni della sua progettazione ad oggi, di non rispondere più alle esigenze idriche di una popolazione nel frattempo cresciuta. Non c’è abitante di Reggio né dei centri urbani limitrofi, che non sia stanco per la qualità di un’acqua imbevibile il cui arrivo nelle case è sempre incerto e insufficiente perfino rispetto a bisogni igienici elementari. E ciò senza affrontare, in questa sede, quanto tutto questo inevitabilmente finisca con il moltiplicare le fatiche e i costi per le famiglie più deboli economicamente che pagano per prime e prima di tutti per questa vergogna. Nella storia della Diga, che è ormai nota per essere la più grande incompiuta della Calabria, se non del Mezzogiorno – sostiene Irto - occorrono ora tempi certi. Non abbiamo bacchette magiche. Ma, entro un anno e non oltre, il sistema del Menta può e quindi deve entrare in funzione facendo scorrere l’acqua potabile in quantità sufficiente dai rubinetti delle abitazioni. La maggioranza di centrosinistra che oggi governa la Calabria  deve fare la sua parte, garantendo sia sui tempi di messa in funzione, sia su eventuali contributi economici”. Vi è poi un annuncio: “Da Presidente della IV Commissione, Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente, convocherò i soggetti interessati per una riflessione e per fare il punto sulle opere di completamento concluse e avviate in Calabria.  Al tempo stesso, manterremo alta l’attenzione per la Diga del Metramo, altra fonte di rifornimento importante per i cittadini e gli agricoltori della Piana di Gioia, anche questa inaugurata nel 2013, ma mai entrata in funzione. Solo così si potrà andare oltre i proclami rispettando i bisogni dei territori. E venga preso  - conclude - questo impegno dai livelli ufficiali del potere politico e delle istituzioni e se ne traggano tutte le conseguenze. La gente è stanca; servono risposte”.

 

Subscribe to this RSS feed