Rubano orologi di marca da una gioielleria: arrestati

Nella prima mattinata di oggi, personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Castrovillari, ha eseguito le misure di custodia cautelare in carcere a carico di un 59enne, già detenuto per altro reato, e un 27enne, entrambi residente a Corigliano Calabro, perché resisi responsabili del reato di furto di orologi - per un valore complessivo di circa 10.000 euro - perpetrato in una gioielleria sita in Castrovillari.

In particolare lo scorso 22 novembre i due  individui si sono recati presso la citata gioielleria  fingendo di dover acquistare degli orologi.

Gli arrestati, distraendo la titolare dell’attività ed una sua collaboratrice, sono riusciti con destrezza a forzare il lucchetto di una vetrina interna che conteneva diversi orologi, anche di marche prestigiose, asportandone diversi.

Solo dopo che i due si erano allontanati dal locale, le donne si sono rese conto di quanto era accaduto facendo intervenire la Polizia di Stato.

Infatti, a seguito di regolare denuncia sporta dal titolare dell’esercizio commerciale, sono state immediatamente attivate le attività di indagine tese all’identificazione degli autori dell’illecito a cura del personale del Commissariato di P.S. di Castrovillari.

Mediante la visualizzazione e l’estrapolazione di immagini registrate dal sistema di videosorveglianza di cui era dotata l’attività commerciale in argomento e la foto-comparazione con le effigie raffiguranti soggetti, gravitanti sul territorio, dediti a reati della stessa specie, gli Agenti di Polizia, a seguito della laboriosa attività investigativa, hanno individuato i due malfattori e, nelle prime ore di oggi, hanno eseguito  l’ordinanza applicativa di misura cautelare personale in carcere a carico dei due individui.

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Operazione “Predator”, sgominata banda dedita ai furti

È in corso un’operazione congiunta della polizia di stato e dei carabinieri, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, nei confronti di una banda dedita ai furti nelle scuole, negli esercizi commerciali ed altri uffici pubblici e privati.

Sono state seguite numerose misure cautelari e perquisizioni nel centro storico di Cosenza. 

Rubano al supermercato: denunciate due donne

I carabinieri, a conclusione di complesse indagini, hanno deferito in stato di libertà, alla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Reggio Calabria, una 32enne e una 31enne, entrambe reggine e già note alle Forze dell’ordine, poiché ritenute responsabili del reato di furto aggravato in concorso.

Nel dettaglio, l’attività investigativa condotta dai carabinieri, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico delle due donne che, nell’anno appena trascorso, all’interno del supermercato “Lidl” sito a Melito di Porto Salvo, si sarebbero rese responsabili del furto con destrezza di svariati generi alimentari di pregio, per un valore complessivo pari a 2.500 euro.

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Subisce un furto, ma i carabinieri gli trovano munizioni abusive in casa: denunciato anziano

I carabinieri hanno deferito in stato di libertà un 75enne di Santo Stefano d’Aspromonte per i reati di detenzione abusiva di armi e omessa custodia di armi.

I militari, intervenuti presso la sua abitazione per un sopralluogo per un furto ivi consumato, hanno rilevato la presenza di un cospicuo numero di armi e munizioni regolarmente denunciate, custodite all’interno di armadi in legno trovati con le ante aperte presumibilmente dai malfattori. I carabinieri hanno proceduto, pertanto, al controllo numerico e matricolare delle predette, al fine di verificare se vi fossero eventuali ammanchi e, ad esito ricognizione, è stato invece appurato che il denunciato nonché vittima del furto, deteneva abusivamente:

• 20 cartucce calibro 12, caricate a palla;

• 11 cartucce calibro 12, caricate a pallettoni;

• 1,252 kg di polvere da sparo;

• 1 kg di materiale verosimilmente inerte denominato “borraggio”, utilizzato per il riempimento delle cartucce da caccia in aggiunta al piombo e alla povere da sparo.

Le munizioni e tutto il materiale sono stati sottoposti a sequestro penale.

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Furti nelle case: arrestate due donne rumene colte in flagranza di reato

I carabinieri del N.O.RM. - Aliquota Radiomobile della Compagnia di Bianco, hanno tratto in arresto la 30enne Cornelia Bianca Campean e la 28enne Victoria Rancan, entrambe di origini rumene ma residenti a Reggio Calabria, colte nella flagranza del reato di furto in abitazione.

Le predette sono state sorprese all’interno di una abitazione sita nel centro di Bianco dal proprietario mentre stava rincasando che ha subito chiamato il “112”. L’immediato intervento dei carabinieri ha consentito di trovare le due donne mentre erano ancora all’interno dell’abitazione intente a rovistare alla ricerca di soldi e valori. Le stesse, prontamente bloccate sono state arrestate e associate presso la casa circondariale di Reggio Calabria come disposto dall’Autorità giudiziaria.

Sul conto di Cornelia Campean, i carabinieri erano già intervenuti in 2 distinte occasioni:

 - nel mese di novembre scorso, quando è stata denunciata dai militari della Stazione di Bruzzano Zeffirio per ricettazione e possesso di chiavi alterate o grimaldelli. In quella occasione, a seguito di un controllo, era stata trovata in possesso di vari oggetti di bigiotteria del valore di 500 euro, precedentemente asportati dall’abitazione di un’anziana pensionata di Bruzzano Zeffirio;

- agli inizi di dicembre, quando è stata arrestata dai carabinieri di Africo, in quanto si era introdotta all’interno della casa di una signora del posto e, mentre era intenta a rovistare tra i cassetti, era stata sorpresa dalla proprietaria. Anche in quell’occasione, l’immediato intervento dei carabinieri, avvisati telefonicamente dalla vittima tramite il numero di emergenza “112”, aveva consentito di bloccare la donna e di ritrovare i gioielli, del valore di oltre 1000 euro, poco prima trafugati. Per tale motivo Campean attualmente era sottoposta all’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Ancora una volta si evidenzia l’importanza del numero di emergenza “112”. Dall’inizio dell’anno in corso, le segnalazioni e le richieste d’intervento per motivi vari pervenute alla Centrale Operativa del Gruppo carabinieri di Locri, sono state alcune migliaia. Nella maggior parte dei casi, la tempestiva segnalazione al 112 da parte del cittadino, ha permesso ai carabinieri di effettuare interventi efficaci e risolutivi, assicurando, in breve tempo, gli autori degli eventi delittuosi all’Autorità giudiziaria. 

 

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Deve scontare una pena residua di 5 anni,in manette un 29enne di Reggio Calabria

I carabinieri della Stazione di Reggio Calabria - Catona hanno tratto in arresto Alessandro Bevilacqua di anni 29. Il giovane, già noto alle forze dell'ordine è stato arrestato in ottemperanza all’ordine di carcerazione per l’espiazione di pene concorrenti, emesso dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria.

Il 29enne deve espiare la pena residua di cinque anni, otto mesi e ventisei giorni di reclusione in quanto riconosciuto colpevole dei reati di furto aggravato in concorso, nonché di indebito utilizzo di carte di credito. I reati sono stati commessi a Reggio Calabria negli anni 2005 e 2014.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale  “Arghillà” di Reggio Calabria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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Tentato furto e resistenza a pubblico ufficiale, arrestato cittadino gambiano

I carabinieri dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Gioia Tauro, durante l’espletamento di un mirato servizio di prevenzione e repressione dei reati predatori, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato di tentato furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, Muhammad Camara, gambiano di 27anni, domiciliato presso la tendopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria.

L’uomo è stato sorpreso all’interno dei locali di una ditta edile, mentre tentava di portare via suppellettili di varia natura.

Alla vista dei carabinieri, il 27enne ha cercato di darsi alla fuga strattonando ripetutamente i militari che sono riusciti, comunque, a bloccarlo.

Dopo le formalità di rito, il cittadino gambiano è stato trattenuto presso le camere di sicurezza dell’Arma, in attesa del rito direttissimo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Rubano elettropompa ed autoclave dall’impianto di depurazione comunale: denunciati

Un 31enne ed un 23enne sono stati denunciati dai carabinieri della Stazione di Ardore per furto aggravato. 

Qualche settimana fa, sono state asportate un’elettropompa ed un’autoclave, del valore complessivo di circa 5000 euro, dell’impianto di depurazione comunale, sito in contrada Vescovado del Comune di Ardore. 

L’accurata indagine svolta dai militari, anche a seguito ad una meticolosa attività tecnica di controllo delle telecamere a circuito chiuso presenti nel comune di Ardore, ha consentito, nel giro di breve tempo, l’individuazione dei rei ed il loro deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Locri. 

Inoltre, i carabinieri hanno effettuato perquisizioni locali nelle abitazioni degli autori del fatto, che purtroppo non hanno consentito il rinvenimento del materiale trafugato, in quanto gli stessi se ne sarebbero disfatti nei giorni precedenti. 

 

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