Soldi, alcolici, batterie. Gli autori del furto con scasso compiuto ai danni di un bar del Vibonese hanno prelevato contanti e merce per 15mila euro dimostrando un raro cinismo. Scenario dell’azione criminosa è stato il centro di Joppolo, dove favoriti dalle tenebre e dal maltempo della notte di mercoledì scorso, i ladri sono penetrati nel locale dopo aver forzato un infisso: una volta dentro hanno “sventrato” tre slot machine e un cambio monete. Non contenti hanno prelevato un espositore di batterie e numerose bottiglie di alcolici. Ma nemmeno le monete rimaste nella cassa sono state risparmiate. Sull’accaduto indagano ora i carabinieri che hanno il compito di assicurare alla giustizia chi vuole arricchirsi alle spalle di chi lavora.

È stato colto in flagranza di reato e arrestato dai carabinieri con l’accusa di furto un 31enne che aveva prelevato 30 euro da due distributori automatici e stava tentando di incrementare il bottino con altre azioni. Il soggetto era entrato in una scuola di Catanzaro dopo aver rotto un vetro, ma è stato poi sorpreso dall’arrivo delle forze dell’ordine. In precedenza, i dirigenti scolastici della città capoluogo di regione avevano lamentato furti e atti vandalici.

Computer, tablet, telefonini: è questo il bottino di un "colpo" messo a segno la notte scorsa e sul quale ha avviato indagini il personale della Squadra Mobile.  I ladri, entrati da una grande finestra che si trova sul retro, si sono impossessati della refurtiva il cui valore commerciale deve ancora essere quantificato. Ad essere preso di mira è stato un megastore che vende elettrodomestici elettronica ed elettrodomestici nel Parco commerciale Akropolis, in Località Passovecchio, lungo la Strada Statale 106 Jonica a Crotone.

I Carabinieri hanno arrestato un uomo di 35 anni per i reati di furto aggravato e produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti, in esecuzione all’ordine di espiazione pena detentiva a regime domiciliare, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria. Gianpietro Catona, di Sant’Elia di Montebello Jonico, in provincia di Reggio Calabria, dovrà scontare una pena di 3 anni, 11 mesi e 9 giorni per fatti commessi a Melito Porto Salvo nel settembre 2013.

Tre persone, rispettivamente di 32, 21 e 20 anni, sono state denunciate dalla Polizia. Viene loro contestato il reato di furto. Sulla base di quanto ricostruito dagli investigatori, L.E., S.D. e P.C.D., di Catanzaro, due giorni fa avrebbero rubato all'interno dell'Istituto tecnico superiore "Scalfaro" ubicato nel capoluogo. Nella circostanza furono sottratti il denaro presene nei distributori automatici installati nell'edificio, alimenti ed oggetti tecnologici. I tre sarebbero stati inchiodati alle loro responsabilità dalle immagini registrate dall'impianto di videosorveglianza presente. 

I carabinieri hanno tratto in arresto per il reato di violazione obblighi sorveglianza speciale un 43enne di Cassano allo Jonio, censurato, in atto sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Il soggetto è stato sorpreso dai militari operanti alla guida di un autoveicolo, lontano dal proprio domicilio, sulla pubblica via. Quindi è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari presso propria abitazione. I militari, inoltre, hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso in data 30 gennaio dalla Procura della Repubblica di Mantova, nei confronti di un 27enne dello stesso luogo, pregiudicato, per il reato di furto aggravato in concorso, commesso in provincia di Mantova nell’anno 2012. Arrestato, è stato poi sottoposto alla detenzione domiciliare ove dovrà espiare il residuo di 7 mesi e 28 giorni di reclusione.  Ancora, nel corso di numerose perquisizioni domiciliari d’iniziativa nel centro storico, sono stati rinvenuti in casolari abbandonati:

-  due cuccioli di cane razza “Corso”, provento di furto, riconsegnati all’avente diritto;

-  un ciclomotore tipo vespa anch’esso asportato in quel centro, riconsegnato all’avente diritto;

-  62 grammi di sostanza stupefacente tipo eroina, celati in un anfratto, posta a sequestro.

Ottocentomila euro in buoni fruttiferi. E’ quanto hanno trovato in una busta della spazzatura i vigili urbani di San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli. Nel corso di un servizio finalizzato a scoprire i cittadini inadempienti alla raccolta indifferenziata, gli agenti della polizia municipale hanno aperto una busta d’immondizia per controllarne il contenuto e si sono trovati di fronte un vero e proprio tesoro. Avviati gli opportuni accertamenti, i vigili hanno scoperto che i buoni postali, emessi nel 1987, erano stati rubati in una casa di Poggiomarino, alcuni giorni addietro. Nella cassaforte, insieme ai contanti ed ai preziosi, i ladri hanno trovato i buoni fruttiferi che non avrebbero potuto incassare in nessun modo e per questo motivo hanno deciso di liberarsene. Una volta recuperata, la refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari che hanno, comunque, lamentato la mancanza di altri titoli, probabilmente, finiti in un auto compattatore. I buoni ritrovati, secondo i calcoli fatti dagli addetti delle poste, ammontano a 786mila euro.

Un 36enne è stato arrestato dai Carabinieri per i reati di furto aggravato, ricettazione e minaccia aggravata.  Già sottoposto agli arresti domiciliari,  in esecuzione al provvedimento per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, Antonio Madaffari, di Oppido Mamertina, dovrà espiare la pena della reclusione a 7 mesi e 26 giorni  per fatti commessi ad Oppido Mamertina, dal 2008 al 2013.