85enne trovato in possesso di una pistola con matricola abrasa, arrestato dai Carabinieri

Nella serata di ieri 14 aprile 2017 a Rizziconi (RC), nell’ambito di un servizio di controllo del territorio disposto dalla Compagnia di Gioia Tauro diretta dal tenente Gabriele LOMBARDO, i Carabinieri della locale Stazione traevano in arresto in flagranza di reato P. G., di 85 anni, noto alle forze dell’ordine, perché ritenuto responsabile del reato di detenzione illecita di arma comune da sparo clandestina e relativo munizionamento, nonché del reato di ricettazione.

In particolare, i militari della Stazione di Rizziconi sin dai primi atti della perquisizione domiciliare effettuata all’interno dell’abitazione dell'uomo, sono stati insospettiti dall’atteggiamento nervoso del soggetto. Per cui, dopo un approfondito controllo all’interno dell’abitazione principale, i Carabinieri hanno deciso di estendere le operazioni di perquisizione anche alla sua autovettura, operazione che si è rilevata proficua poiché all’interno della vettura è stata rinvenuta una pistola beretta cal. 7,65 con matricola punzonata, completa di serbatoio contenente 7 cartucce e colpo in canna, ben lubrificata e quindi pronta all’uso, il tutto occultato al di sotto del sedile lato passeggero del veicolo ed avvolto in un involucro di carta. I militari hanno subito proceduto all’arresto dell'uomo il quale, su disposizione del PM di turno presso la Procura di Palmi, è stato messo agli arresti domiciliari in attesa della convalida della misura precautelare. 

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Operazione "Pusher II": diversi arresti per droga

Nell’ambito delle iniziative finalizzate al contrasto della commercializzazione di sostanze stupefacenti, pianificate su scala nazionale dalla Polizia di Stato, gli agenti della squadra mobile di Reggio Calabria, con il supporto di equipaggi dell’Upgsp, del Reparto prevenzione crimine "Calabria sud-orientale" di Siderno, nonché di diverse specialità del corpo, hanno sottoposto a controllo quasi duecento veicoli ed oltre quattrocento persone.

Nel corso dell’operazione, denominata “Pusher II”, sono state, inoltre, effettuate più di settanta perquisizioni.

Durante le attività di controllo, personale del commissariato di Gioia Tauro ha tratto in arresto, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, Giuseppe Bruzzi, di 27 anni. Il giovane è stato trovato in possesso di 42 grammi di cocaina, 7,92 grammi di cannabis sativa divisa in dosi e di un panetto da 690 grammi di sostanza da taglio.

 In un'altra circostanza, gli agenti di Gioia Tauro hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 670 grammi di canapa indiana e 5,5 grammi di cannabis.

I poliziotti in servizio al commissariato di Polistena hanno, invece, arrestato in flagranza di reato Francesco Nasso, 30enne del luogo.

L’uomo è stato trovato in possesso di oltre tre chilogrammi di marijuana, 434 grammi di hashish e semi di marijuana.

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La polizia trova un deposito sotterraneo di armi e droga

Al termine di una complessa attività investigativa di osservazione ed appostamento, gli agenti del commissariato di Gioia Tauro hanno tratto in arresto tre persone accusate di detenzione illecita di armi, munizioni, materiale esplodente e di stupefacenti. A finire nella rete dei poliziotti sono stati: Vincenzo De Maio, pregiudicato per reati in materia stupefacenti, Rocco Giuseppe Patamia e Domenico Patamia, entrambi incensurati.

Gli arresti sono stati eseguiti al termine di una perquisizione effettuata in un appezzamento di terreno di contrada “Ciambra” di Gioia Tauro. Nel corso dell’operazione, condotta con il supporto delle unità cinofile della Polizia di Stato,  gli agenti hanno notato un porzione di terreno priva d’erba e con la terra smossa di recente. Avviata un’attività di scavo i poliziotti hanno rinvenuto, perfettamente occultati nel sottosuolo, diversi contenitori in plastica con all’interno due pistole, entrambe con matricola abrasa, tre caricatori riforniti di cartucce, 45 cartucce, un detonatore con annesso cavetto ed un cospicuo quantitativo di cocaina e cannabis.

Al termine delle operazioni, i tre sono stati associati alla casa circondariale di Palmi a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Doppia scossa di terremoto in Calabria

Doppia scossa di terremoto, nella giornata di ieri, in Calabria.

I sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia si sono attivati, una prima volta, alle 18,10 quando, in un tratto del mar Tirreno compreso tra Rosarno e Gioia Tauro hanno registrato un sisma di magnitudo ML 2.5.

L'evento si è sviluppato ad una profondità di 136 chilometri, in una zona particolarmente attiva sotto il profilo sismico.

Più forte, invece, la seconda scossa, di magnitudo 3.1, rilevata alle 21,17 a Luzzi, in provincia di Cosenza.

In questo caso il terremoto, il cui epicentro è stato riscontrato a soli 10 chilometri di profondità, è stato avvertito distintamente dalle popolazioni residenti nei centri di Luzzi, Bisignano, Acri, Rose, Santa Sofia d'Epiro e San Demetrio Corone.

 

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Maltrattamenti in famiglia, tre persone in manette

“È necessario abbattere il muro del silenzio e trovare il coraggio di rivolgersi alle Forze dell’Ordine per denunciare ciò che si verifica all’interno delle mura domestiche. Gli arresti di ieri sono il risultato ed il segno tangibile dell’attenzione che la Polizia di Stato presta nei confronti delle vittime di violenza domestica e di genere”.

Queste le parole del questore della Provincia di Reggio Calabria, Raffaele Grassi in merito all’attività condotta dalla Polizia di Stato nella Piana di Gioia Tauro che ha portato all’esecuzione di tre  provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria di Palmi.

Nello specifico, il personale del Commissariato di Polistena ha arrestato un 35enne di Cinquefrondi ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e violenza sessuale aggravata in danno della moglie, nonchè dei reati di ingiurie, minacce e percosse in danno del figlio minore.

L’attività d’indagine, che ha avuto origine da numerose segnalazioni e denunce rese dalla moglie dell’arrestato, e poi ritrattate, avrebbe consentito al personale della Polizia di Stato di accertare, con numerosi riscontri, la condotta criminale dell’uomo, oggi ristretto presso la casa circondariale di Palmi.

Personale del Commissariato di Gioia Tauro ha, inoltre, eseguito la misura personale degli arresti domiciliari nei confronti di un 49enne di Rosarno, responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia in danno dei due figli minori e di violenza sessuale in danno della moglie. Le indagini hanno evidenziato che l’uomo avrebbe ripetutamente minacciato e percosso gravemente i figli e la moglie, costringendo, quest’ultima, a subire atti sessuali.

Infine, il personale dei Commissariati di di Taurianova e Polistena ha arrestato un 22enne di Polistena, pregiudicato e già destinatario di provvedimento di ammonimento, ritenuto responsabile di atti persecutori, percosse, lesioni e violenza sessuale nei confronti della ex compagna. L’uomo è stato ristretto presso la casa circondariale di Palmi.

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Evade dai domiciliari, arrestato 74enne

Nell'ambito dei servizi di controllo del territorio, ulteriormente intensificati in base alle direttive emanate in sede di Comitato provinciale di ordine e sicurezza pubblica, personale della Polizia di Stato in servizio presso il commissariato di Gioia Tauro ha arrestato il 74enne G. V..

L’uomo, pluripregiudicato, già sottoposto alla misura detentiva degli arresti domiciliari, è stato sorpreso dagli agenti mentre passeggiava per strada in pieno centro cittadino. Dopo le formalità di rito, su disposizioni dell’Autorità giudiziaria, il 74enne è stato posto, nuovamente, agli arresti domiciliari.

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Denunciate 2 persone traffico ed impiego di fitofarmaci vietati

Nell'ambito di mirate investigazioni coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, lo scorso 13 marzo, personale della Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gioia Tauro, coadiuvato da personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Polistena, è intervenuto presso i locali di una ditta di Melicucco, allo scopo di dare esecuzione ad un decreto di perquisizione personale e locale nei confronti di P. F. S., classe 1988, legale rappresentante della citata azienda.

Tale perquisizione ha costituito il naturale sviluppo delle attività di indagine scaturite a seguito del controllo e del deferimento in stato di libertà a carico del suddetto uomo operato dalla Polizia di Stato, (unitamente a personale della Polizia Provinciale di Reggio Calabria ed a personale dell’Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria) in data 15 febbraio 2017, quando, nel contesto delle attività di “contrasto al fenomeno del caporalato” detto personale era intervenuto presso la suddetta ditta, dove erano stati rinvenuti e sequestrati 10 contenitori in plastica da 20/25 litri alcuni dei quali contenevano del liquido che era da ritenersi essere un fitofarmaco denominato DORMEX, la cui vendita ed il cui utilizzo sono da anni proibiti in molti paesi ed in Italia a causa della sua pericolosità derivante dalla sua  comprovata cancerogenicità.

Il 13 marzo, a conferma di quanto già ipotizzato un mese prima, la Polizia di Stato ha rinvenuto e sequestrato, presso la stessa azienda, due contenitori dalla caratteristiche analoghe a quelli allora sequestrati, contenenti entrambi il DORMEX ed ha deferito in stato di libertà .P D., padre di F.o S., in concorso con quest'ultimo.

Nel corso dell'operazione, la Polizia di Stato ha sequestrato, all'interno dell'azienda, PC e materiale informatico utile per il prosieguo delle investigazioni.

Il DORMEX è un noto prodotto fitosanitario particolarmente efficace, impiegato in agricoltura per indurre le ore di freddo necessarie alla pianta prima del risveglio, permettendo così di uniformare il risveglio delle gemme, la ripresa vegetativa e la successiva fioritura, di conseguenza anche la maturazione.  A causa dell'elevata pericolosità per l’operatore - può provocare ulcerazioni, avvelenamento sistemico, insorgenza di allergie, danni a carico del fegato e del sistema nervoso ed una serie di sintomi quando l’individuo viene esposto contemporaneamente all’alcol - questo prodotto è stato revocato in primis in Italia, con un Decreto del Direttore Generale della sicurezza degli alimenti e della nutrizione, datato 18 marzo 2008, che obbliga anche il ritiro immediato delle scorte. Successivamente, con la pubblicazione della Decisione della Commissione del 18 settembre 2008, vengono revocate, in tutti gli Stati Europei, l’iscrizione della cianammide come sostanza attiva e le autorizzazioni dei prodotti fitosanitari contenenti la stessa, il tutto con tempistiche brevi e non oltre il 18 marzo 2010. Un prodotto, dunque, pericoloso, dannoso, illegale.

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Gioia Tauro: sequestrati migliaia di giochi cinesi contraffatti e pericolosi

Le fiamme gialle del Gruppo della guardia di finanza di Gioia Tauro, unitamente ai funzionari della locale Agenzia delle dogane e dei monopoli, hanno individuato due container, provenienti dalla Cina, contenenti giocattoli contraffatti delle più note marche, quali: “Minnie”, “Thomas & Friends”, “Capitan America”, “Peppa Pig”, “Frozen”, “Pokemon”, “Elena di Avalor”, “Principessa Sofia”, “Disney”, “Strawberry Shortcake”, “L’era glaciale”, “Minions”, “Hello Kitty” e “Tartarughe Ninja”.

L’operazione, condotta dalla Procura della Repubblica di Palmi, ha consentito, dopo una serie di incroci documentali e successivi controlli eseguiti su numerosi container in transito, l'individuazione dei due carichi illeciti imbarcati nel porto cinese di Shantou e destinati, secondo la documentazione doganale esibita, in Montenegro e in Croazia.

I finanzieri hanno, quindi, sottoposto il contenuto dei container ad accertamenti eseguiti da parte dei tecnici delle società titolari dei marchi, i quali hanno confermato l’intuizione dei finanzieri e dei funzionari doganali. I 10.524 giocattoli, per un valore di circa 52 mila euro, sono risultati contraffatti e pertanto sono stati sottoposti a sequestro.

I giochi, destinati a minori, in assenza delle condizioni previste dalla vigente normativa, sono stati ritenuti potenzialmente dannosi per la salute.

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