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Serra. Chiusura Inps, Mangialavori: “Negativo il depauperamento dei servizi”

La notizia sulle sorti della sede dell’Inps di Serra San Bruno risultano tutt’altro che confortanti. Il Piano di riassetto territoriale di alcune Direzioni provinciali, e tra queste quella di Vibo Valentia, ha disposto la chiusura dell’Agenzia di Serra San Bruno trasformandola in Punto Inps. La decorrenza è 1 gennaio 2017”.

A ribadirlo è il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori che ricorda che “la scelta dell’Istituto e del suo presidente, Tito Boeri, avrà quindi piena attuazione a breve. Il depotenziamento della sede Inps in argomento non è certo una buona notizia per la cittadinanza di Serra San Bruno e del suo comprensorio. L’utilità della sede Inps di Serra, infatti, è innegabile. E il passaggio da Agenzia a Punto Inps non è solo nominalistico, ma avrà, specie a medio termine, conseguenze tutt’altro che benefiche per le popolazioni di riferimento. Un ulteriore disagio, insomma, che si somma a quelli oggetto di cronaca quotidiana. Un’opzione incomprensibile – aggiunge - se si considera che il Comune di Serra San Bruno, grazie all’intervento puntuale dell’ex commissario Sergio Raimondi ha provveduto ad assicurare idonei locali all’Agenzia. È innegabile che l’attualità registri, giorno dopo giorno, un depauperamento delle strutture pubbliche. E ciò, senza che vi sia un piano strategico di investimenti su strutture e servizi pubblici.

I governi di centrosinistra, a tutti i livelli – conclude l’esponente della Cdl - sembrano proprio non avere idea dei profondi cambiamenti in atto e nessuna visione politica su come superare le criticità dei tempi”.

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Serra. Chiusura Inps, affondo di “Liberamente”: “A cosa servono le ‘amicizie’ del sindaco?”

“Eravamo in attesa di notizie ufficiali, ora le voci che circolavano già da diversi mesi, sembrano essere confermate: dopo il depotenziamento dell’ospedale, la chiusura dell’Ufficio del Giudice di pace,  anche l’Inps  verrà ridimensionata con la chiusura dell’attuale Agenzia e l’attivazione di un semplice Punto Inps  che molto poco avrà da offrire alla popolazione di un intero comprensorio”. È la premessa di un più ampio ragionamento elaborato dai consiglieri comunali di “Liberamente”, Alfredo Barillari, Rosanna Federico e Cosimo Polito, che analizzano la situazione e pongono una serie di interrogativi. 

“Se il sindaco si dichiara inorridito di fronte alla notizia – attaccano gli esponenti di minoranza - noi rimaniamo attoniti di fronte alla meraviglia dimostrata. 

Se, come pare, la determina dell’Inps è datata settembre 2016, ci chiediamo, infatti: perché le sue altolocate  ‘amicizie’, puntualmente pronte  in campagna elettorale a testimoniare l’impegno per il nostro territorio, non lo hanno informato prima? 

Perché non si sono attivate a tempo debito per  evitare questo ulteriore ‘scippo’? 

E mentre siamo in attesa di risposta alla interrogazione a suo tempo presentata, cogliamo l’occasione per  informare  il sindaco, ove anche questo gli fosse sfuggito, che la settimana prossima, Poste Italiane effettuerà un sopralluogo nel Comune di Acquaro proprio con l’intento di individuare i locali idonei per il trasferimento, già da noi denunciato, del Centro Smistamento postale attualmente operativo a Serra. 

Ed allora – si chiedono ancora i tre consiglieri lasciando intendere tutto il loro disappunto - a cosa servono le possibili bandiere arancioni, le strisce rosa, gli addobbi di Natale prenotati per tempo, se poi non si prestano le dovute attenzioni alle dinamiche territoriali che incidono sulla garanzia dei servizi essenziali? 

A cosa servono i continui proclami su azioni di ordinaria amministrazione, se poi non si presta la dovuta attenzione alla salvaguardia delle esigenze basilari della propria comunità?

Nel ruolo che ci compete – concludono - siamo pronti  quindi a raccogliere l’invito del responsabile regionale del Patronato Encal Cisal a lottare insieme agli altri amministratori che vorranno impegnarsi in tal senso, per impedire che, ancora una volta, il nostro circondario venga privato di un ulteriore importante presidio”.

Serra. Decisa la chiusura dell’Inps, Di Bella: “Effetti devastanti, soprattutto per gli anziani”

L’Inps, nell’ambito del Piano di riassetto territoriale di alcune Direzioni provinciali, e tra queste quella di Vibo Valentia, ha disposto, con determina n. 122 del 15 settembre 2016, la chiusura dell’Agenzia di  Serra San Bruno trasformandola in Punto Inps. La decorrenza è 1 gennaio 2017. 

La notizia, trapelata già nei mesi scorsi, ha destato profonda delusione soprattutto in chi sperava che il programma dell’Inps potesse conoscere un cambio di rotta considerato che in fase di diffusione di questo tipo di scelta non era mancata una prima  vibrata forma di protesta da parte delle popolazioni dei 19 comuni che insistono nell’hinterland serrese. 

Oggi la conferma ufficiale che nessun fatto nuovo è intervenuto sulla determina firmata dal presidente Tito Boeri che mette sostanzialmente all’angolo le legittime aspirazioni sopratutto delle fasce più deboli di quel territorio.  

Nino Di Bella, vicesindaco di Dinami e responsabile regionale del patronato Encal Cisal, ha dichiarato che verrà dichiarata guerra alla “irresponsabile decisione dell’Inps”, non mancando di sottolineare che “è  inverosimile quanto sta per accadere. La politica ha confermato la sua più totale indifferenza ed apatia verso il grave problema – ha spiegato -  per cui chi sperava che dopo l’annuncio in tanti si sarebbero fatti carico della assurda decisione dell’Inps sui possibili  effetti devastanti del provvedimento è rimasto letteralmente deluso.

Sono certo che i 19 Comuni dell’hinterland serrese avvieranno una comune battaglia per impedire l’attuazione della cervellotica scelta dell’Inps che suona come una severa condanna nei confronti di un territorio che vive il disagio più tremendo se si pensa che soprattutto nel corso della stagione invernale sono tante le difficoltà nei servizi di trasporto”. Per Di Bella “il pretesto del risparmio dei costi non regge”.

“Il Comune di Serra San Bruno, attraverso la sensibilità del commissario prefettizio Sergio Raimondi – ha affermato ancora Di Bella - aveva già provveduto ad assicurare idonei locali alla sede dell’Agenzia di Serra San Bruno contribuendo così ad ottenere un forte risparmio sulla spesa. Evidentemente l’Inps ha trovato nell’Agenzia terreno fertile da zappettare per cui è riuscito nell’intento di annullarne la funzione. 

Così, a partire dal 1 gennaio prossimo, soprattutto i nostri anziani si vedranno costretti a raggiungere Vibo Valentia per i servizi più importanti offerti dall’Istituto di prevenzione.

Ma non staremo con le mani nelle mani -  ha concluso Di Bella – ed è giusto che in prima linea in questo tentativo ci siamo proprio noi, gli amministratori della cosa pubblica”. 

Truffa all'Inps per oltre 1 milione di euro, denunciate 364 persone

Le Fiamme gialle della Compagnia della Guardia di Finanza di Rossano, coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno scoperto una presunta truffa perpetrata da un’impresa ai danni dell’INPS attraverso 359 assunzioni “fantasma”, con danno alle casse dello Stato per oltre un milione di euro. Al centro della presunta truffa, la presentazione all’ente previdenziale di falsi documenti dal 2010 al 2012, che hanno consentito di ottenere la liquidazione di somme relative a indennità di disoccupazione per un importo di circa 550 mila  euro, oltre ad indennità di maternità e malattia per circa 450 mila euro con un danno complessivo all’erario di oltre 1 milione di euro. In particolare, la società ha denunciato all’INPS 38.300 false giornate di lavoro effettuate su terreni di cui non aveva mai avuto la disponibilità ovvero attestandone l’utilizzo attraverso il deposito di falsi contratti di comodato. Sono 359 gli inesistenti lavoratori, tra i quali anche soggetti già noti alle forze dell’ordine e gravati da numerosi precedenti penali, denunciati all’Autorità giudiziaria unitamente agli amministratori e promotori della truffa, responsabili anche di illecita somministrazione di manodopera ed omessa tenuta delle scritture contabili obbligatorie

Tre calabresi residenti all’estero percepiscono assegno sociale dall’Italia: denunciati

Le Fiamme Gialle hanno denunciato tre cittadini residenti all’estero che percepivano indebitamente l’assegno mensile sociale, strumento assistenziale che viene corrisposto ai cittadini italiani e stranieri stabilmente residenti Italia, con più di 65 anni di età ed in particolari situazioni di disagio economico. Nell’ambito di una ampia indagine, coordinata a livello nazionale dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie del Corpo, la Compagnia di Paola ha esaminato i dati relativi ai fruitori del beneficio, messi a disposizione dall’Inps, incrociati con le banche dati in uso al Corpo e riscontrati con attività controllo sul territorio nei comuni di Paola, San Lucido, e Roggiano Gravina. Al termine delle indagini sono stati individuati tre soggetti che percepivano il trattamento assistenziale mediante accredito in conto corrente/libretto senza averne il diritto in quanto dimoranti stabilmente e definitivamente all’estero. Le indagini hanno permesso, infatti, di dimostrare che le persone controllate, ormai da anni, vivevano ed avevano stabilito la propria residenza in Argentina, Stati Uniti d’America e Uruguay. Circa 200.000 euro le indebite percezioni di erogazioni a danno dello Stato segnalate alla Corte dei Conti. Al termine dell’operazione i tre soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria e rischiano una pena da sei mesi a tre anni. Continua senza sosta l’azione di controllo della Guardia di Finanza della spesa pubblica al fine di assicurare che le risorse finanziarie, sempre più ridotte, siano effettivamente destinate a favore dei cittadini bisognosi di sostegno economico.

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Scoperti 259 lavoratori “fantasma”: danni all’Inps per 2 milioni di euro

Nell’ambito dell’attività istituzionale in materia di spesa pubblica, i Finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno scoperto, al termine di una complessa attività di indagine, una maxi truffa ai danni dell’Inps perpetrata da cinque aziende operanti in diversi comuni della Locride. L’analisi della documentazione contabile effettuata dalle Fiamme Gialle, ha consentito di rilevare un fraudolento modus operandi posto in essere dai titolari delle aziende nell’assunzione di lavoratori “inesistenti” che, dal 2008 al 2014, hanno percepito indennità assistenziali e previdenziali (disoccupazione, maternità e malattia) a danno dell’Inps per circa 2 milioni di Euro. I titolari delle aziende sottoposte a controllo, si sono resi responsabili di aver dichiarato nella denuncia aziendale presentata all’Inps, un fabbisogno lavorativo superiore alla reale ed effettiva capacità aziendale segnalando l’assunzione di 259 dipendenti a tempo determinato che sarebbero stati impiegati per circa 60.000 giornate lavorative in fondi agricoli risultati di fatto incolti. È stata smascherata, tra l’altro, una vera e propria associazione composta da soggetti legati da vincoli di parentela che, pur essendo titolari ciascuno della propria azienda, si servivano di un’unica struttura organizzativa assumendo personale che transitava fittiziamente da una ditta ad un’altra percependo indebitamente indennità assistenziali e previdenziali.Ulteriori accertamenti hanno consentito di rilevare l’omesso versamento nelle casse dello Stato di contributi previdenziali per circa 160.000 Euro. Si è proceduto, così, a deferire alla locale Autorità giudiziaria i titolari delle aziende e 259 lavoratori “fantasma”, per essersi resi responsabili, tra l’altro, del reato di truffa aggravata ai danni dell’Inps. Negli ultimi tre anni la Guardia di Finanza Calabra ha proceduto a segnalare all’Autorità Giudiziaria 12.631 lavoratori assunti fittiziamente dai titolari delle aziende, percependo indennità assistenziali e previdenziali (disoccupazione, maternità e malattia) a danno dell’Inps per circa 50 milioni di Euro. L’operazione di servizio testimonia ulteriormente il ruolo strategico del Corpo della Guardia di Finanza a tutela del bilancio nazionale, garantendo una corretta redistribuzione delle risorse pubbliche ed un’azione di equità sociale, nella considerazione che il corretto ed appropriato utilizzo delle risorse economiche consente di destinare maggiore risorse per le politiche di sostegno alle imprese sane ed alle famiglie bisognevoli.

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Percettori di ammortizzatori sociali in deroga, Roccisano: “In pagamento le mensilità residue”

“Lo scorso 16 marzo è stato apposto il visto da parte della Corte dei Conti sul decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali relativo alle risorse regionali disponibili per l’erogazione delle ulteriori residue mensilità ai percettori di ammortizzatori sociali in deroga, in base agli accordi assunti dal presidente Mario Oliverio e le organizzazioni sindacali”. Lo afferma, in una nota, l’assessore al Lavoro Federica Roccisano. “Per accelerare i pagamenti – spiega l’assessore Roccisano – gli uffici stanno già predisponendo i provvedimenti per l’erogazione delle mensilità residue che, dopo la firma del decreto interministeriale Mef-Mlps, verranno trasmessi tempestivamente alla sede regionale dell’Inps per la liquidazione delle somme agli aventi diritto. “Per domani – aggiunge - è previsto un incontro ufficiale con i sindacati per fare il punto della situazione anche sui prossimi bandi delle politiche attive”.

Serre, l’Inps si sposta a Spadola. L’ok nel consiglio comunale di martedì

Il consiglio comunale del piccolo paese delle Serre è stato convocato dal primo cittadino Giuseppe Barbara per martedì alle ore 17.30 (seconda convocazione prevista mercoledì alle ore 18) per deliberare “sull’istituzione di un punto Inps presso la sede municipale di Spadola – approvazione schema protocollo d’intesa”. Previsti inoltre altri 5 punti all’ordine del giorno: “Lettura e approvazione verbali seduta precedente”, “Conferma delibera del sindaco n. 17 del 11.05.2015 ad oggetto: ‘cessione volontaria al Comune dell'immobile di proprietà della parrocchia sito in località conciliazione del Comune di Spadola”, “Approvazione Piano di gestione e assestamento forestale”, “Nomina revisore del conto triennio 2016-2019”, “approvazione, con rettifica, della delibera del sindaco n. 32 del 22.07.2015 ad oggetto: ‘Implementazione della contabilità economico-patrimoniale, del Piano integrato dei conti del bilancio consolidato nel sistema contabile comunale - Rinvio ai sensi degli artt. 3, comma 12 e 11bis comma 4, del decreto legislativo n. 11812011 - Proposta al Consiglio comunale di approvazione”.

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