Siria, ufficiale delle forze speciali russe ucciso a Palmira

Un membro delle forze speciali russe è stato ucciso nei combattimenti presso Palmira, in Siria. La notizia e` stata diffusa dal portavoce della base russa di Hemeimim, nel Nord-ovest della Siria. "L'ufficiale delle forze speciali è stato ucciso vicino Palmira mentre svolgeva un'operazione finalizzata a dirigere i raid aerei russi contro obiettivi dello Stato Islamico", ha detto il militare senza precisare la data dell'incidente. 

Siria, l'esercito di Damasco entra a Palmira

L'esercito siriano e le milizie filogovernative sono entrati a Palmira. La citta', sede di un importatante sito archeologico di epoca romana, era stata conquistata dagli uomini del Califfatto a maggio dell'anno scorso. Le truppe siriane, dopo aver liberato nei giorni scorsi alcune alture strategiche, hanno lanciato l'assalto al centro urbano riuscendo a conquistare la zona settentrionale dove sorge la maggior parte degli alberghi. Di fronte alla travolgente avenzata delle truppe di Damasco, i  terroristi dello Stato Islamico si sono ritirati precipitosamente, asserragliandosi nel centro della citta,' nella zona dei giardini. 

Il messaggio della Madonna, domani (23 marzo) l'Isis colpirà Roma

Pensare che Bruxelles sarà l’ultima città ad essere colpita dal terrorismo di matrice islamica sarebbe una follia. Il timore, suffragato dalle informazioni d’intelligence, è che altre cellule dell’Isis siano pronte ad entrare in azione in altre capitali europee. A rischio sono soprattutto luoghi simbolo, come Roma. La città Eterna ed il Vaticano, peraltro, hanno fatto da sfondo a diversi video di propaganda degli jihadisti. In uno si vedeva, addirittura la bandiera del Califfato sventolare a piazza San Pietro, in un altro, invece, erano riprodotto alcuni carri armati in marcia verso il Colosseo. Minacce inequivocabili che, per alcuni, rappresenterebbero il compimento di una profezia nella quale Roma sarebbe oggetto di un sanguinoso attacco terroristico. La profezia sarebbe contenuta nei messaggi della Madonna di Anguera , in Brasile. Protagonista delle visioni, sulle quali la Chiesa non ha mai espresso alcun giudizio, un contadino di nome Pedro Régis cui la Madonna avrebbe preconizzato l’ascesa di un “uomo dall’apparenza di profeta, ma non un profeta, [che] lascerà una sedia vuota. Gli uomini fedeli verseranno lacrime, ma Dio non li abbandonerà". Un ritratto che, per alcuni studiosi, corrisponderebbe a quello del Califfo al-Baghdadi. Nel messaggio, inoltre, la Madonna avrebbe detto: "Gli uomini seguaci del falso profeta marceranno con grande furia in direzione del tempio santo. Lì ci sarà grande distruzione". Il riferimento a Roma è inequivocabile: "i nemici arriveranno dalla Via Appia e agiranno con grande furia. La morte sarà nella casa di Dio. Il re lascerà la sua casa in fretta, ma dovrà passare attraverso il sangue che scorre nel suo palazzo. Il palazzo sarà sorpreso dall’invasione furiosa e sanguinosa degli uomini dalla grande barba". Infine, nel messaggio si legge che “La Chiesa piangerà e si lamenterà. In questo giorno sarà visibile una eclissi lunare”. Per gli studiosi del mistero, il giorno in questione coinciderebbe con il 23 marzo 2016, il mercoledì della Settimana Santa in cui è prevista un’eclissi lunare.

Siria: iniziata la battaglia per liberare Palmira

E’ ormai prossima ad entrare nel vivo la battaglia per la conquista di Palmira, la città patrimonio dell’Unesco, che rappresenta la porta d’ingresso al territorio dello Stato Islamico in Siria. Dopo la conquista, nella giornata di mercoledì, della collina più alta che sovrasta la città, l’esercito siriano ed i combattenti di Hezbollah si trovano a meno di 4 km dal centro storico. In vista dell’imminente assalto finale le aviazioni di Mosca e Damasco stanno bersagliando le postazioni dei terroristi. Sul campo, le unità meccanizzate e le forze speciali stanno “ripulendo” i dintorni della città dalla presenza delle forze dell’Isis che il 17 marzo avevano lanciato una disperata controffensiva. La tregua iniziata lo scorso 27 febbraio, che non comprende Al Nustra e l’Isis, ha permesso allo stato maggiore di Assad di spostare uomini e mezzi nel settore della Siria centrale.  L’esercito siriano, infatti, sta avanzando su tutto il fronte compresa l’area intorno a Qaryatayn, situata a circa 30 chilometri da Palmira. Un successo in questo settore permetterebbe, inoltre, di aprire la strada per Deir az Zor (dove la guarnigione lealista è circondata dalle forze jihadiste) e verso Raqqa, capitale dell’Isis già minacciata da nord dalle milizie curde prive però dei mezzi pesanti necessari a lanciare un’efficace offensiva.

Parigi: stavano per compiere un attentato, arrestati 4 presunti terroristi

Quattro persone sono state fermate all'alba di oggi a Parigi con l'accusa di aver pianificato un attentato che, secondo le forze dell'ordine, era ormai "imminente". I quattro presunti terroristi, attualmente in stato di fermo, sono tre uomini ed una donna. Due sono fratelli di origine turca, mentre il terzo, è un islamico radicale di 28 anni, arrestato, nel 2014, mentre era in procinto di partire per la Siria dove avrebbe voluto unirsi alla jihad. Condannato a 5 anni, si era visto commutare la pena in arresti domiciliari l'anno scorso. La donna, invece, sarebbe la compagna di quest'ultimo. In Belgio, intanto continua la caccia all'uomo per cercare di rintracciare i due terroristi fuggiti dopo la sparatoria di ieri.

Bruxelles, sparatoria durante blitz antiterrorimo

Quattro poliziotti feriti e due uomini in fuga sui tetti. Questo l'esito di un controllo antiterrorismo effettuato dalla polizia a Bruxelles. E' quanto si apprende dalle prime informazioni che arrivano dalla capitale belga dove, poco dopo le 14.30, c'è stato un conflitto a fuoco tra gli agenti e presunti terroristi. Secondo il giornale  Dernier Heure l'operazione condotta dalle forze di sicurezza era finalizzata a fermare alcune persone forse implicate negli attentati di Parigi del 13 novembre scorso. La polizia federale avrebbe aperto il fuoco ma due persone, a quanto riportano i media locali, sarebbero riuscite a fuggire, seppur ferite. I due avrebbero lasciato le armi in un seminterrato. Uno dei poliziotti feriti verserebbe in condizioni critiche. In serata, durante un nuovo blitz, la polizia ha ucciso un terrorista che si era asserragliato in un appartamento.

Siria, l'esercito di Assad entra a Palmira

Continua, nonostante il cessate il fuoco, l'offensiva dell'esercito siriano che, ormai, da settimane avanza su tutte le direttrici. Tra i tanti fronti sui quali le truppe di Damasco stanno conquistanto terreno, particolarmente importante, anche per il valore simbolico, quello di Palmira, la città ricca di storia e reperti archeologici ripetutamente saccheggiati dai miliziani del Califfato. Nelle scorse ore, le truppe siriane, guidate dai reparti speciali Forza Tigre e Falchi del deserto, hanno violato le prime linee di difesa conquistando alcuni salienti nella zona degli scavi della città antica. Partita dopo un imponente raid aereo russo, l'offensiva è scattata nel momento in cui i reparti speciali hanno intuito il disorientamento e la confusione dei miliziani dell'Isis. In precedenza i soldati siriani avevano conquistato diversi punti strategici lungo le pendici orientali del Jabal Hayyan.

Iraq: l'Isis uccide 47 soldati nei sobborghi di Ramadi

Strage di soldati iracheni nella città di Ramadi, riconquistata dalle truppe di Bagdhad lo scorso dicembre, dopo sette mesi di occupazione da parte dei milizani dello Stato Islamico. Dopo un periodo di relativa calma, i terroristi del califfato sono ritornati in azione uccidendo 47 soldati. La notizia è stata diffusa dall'emittente televisiva panaraba Al Jazira, secondo la quale le vittime sarebbero decedute in una serie di attacchi consumati in rapida sequenza. Nel corso del primo assalto, compiuto la scorsa notte contro alcune postazioni nei villaggi di Qutainiyah e Zuwaiyah, vicino alla cittadina di Zankurah, sarebbero stati uccisi 22 militari mentre altri 16 sarebbero rimasti feriti. Nella mattinata di oggi, invece, due attentatori suicidi alla guida di auto imbottite di esplosivo si sarebbero scagliati contro alcuni convogli dell'esercito governativo nei villaggi di Safiyrah e Abu Taiban, uccidendo 25 soldati e fendone altri 20.

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