Lavori senza autorizzazione, sequestrato un capannone

Un capannone di oltre cento metri quadri è stato sequestrato dai carabinieri forestale della Stazione Parco di Civita (Cs).

Il provvedimento è stato assunto durante un’attività di controllo effettuata in  località “Scariani”, nel comune di Civita.

Dopo aver notato la struttura, i militari hanno effettuato i necessari accertamenti, al termine dei quali, con l’ausilio della polizia municipale e del tecnico comunale, hanno scoperto che i lavori erano stati avviati senza le necessarie autorizzazioni.

Peraltro, la zona interessata dalla costruzione ricade nella zona 2 del Parco nazionale del Pollino ed sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico.

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Sorpreso con il fucile in un'area protetta, denunciato un cacciatore

Un uomo di Francavilla Marittima è stato denunciato dai carabinieri forestale, per introduzioni di armi in area protetta.

In particolare, i militari della Stazione Parco di Cerchiara e San Donato di Ninea hanno fermato l’uomo in un'area del Parco nazionale del Pollino, ubicata in località Montagnola, nel Comune di Plataci.

Il cacciatore, è stato fermato mentre si trovava a bordo del suo fuoristrada, con un'arma e diverse munizioni.

Il fucile, un Benelli semiautomatico calibro 12, era carico e con colpo in canna.

Una volta accertato che l’uomo era sprovvisto della necessaria autorizzazione al trasporto ed attraversamento di armi in area Parco nazionale del Pollino, i militari hanno sequestrato l'arma e le munizioni.

Al termine delle attività, il cacciatore è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari.

 

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In Calabria l'albero più vecchio d'Europa

Si chiama "Italus" e con i suoi 1.230 anni di vita, è considerato l'albero più vecchio d'Europa.

Si tratta di un pino loricato cresciuto nel Parco nazionale del Pollino, oggetto di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori il cui lavoro è stato pubblicato sulla rivista "Ecology, ecological society of America".

 "La ricerca - si legge in una nota diffusa dal Parco nazionale del Pollino - è stata condotta con un metodo innovativo, che combina la dendrocronologia e la datazione al radiocarbonio di campioni di tronchi e radici".

 "Negli ultimi cinque anni il Parco nazionale del Pollino - ha detto il presidente dell'area protetta, Domenico Pappaterra - ha condotto, nell'ambito della Direttiva biodiversità del Ministero dell'ambiente, una serie di studi sul pino loricato per migliorare la conoscenza di questa specie. Una ricerca che ha riguardato tre argomenti principali: lo studio dell'areale, la genetica di popolazione e la dendrocronologia".

Posta sotto sequestro pista abusiva: 5 persone deferite

Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno posto sotto sequestro in località “Serricelle” di Civita una pista carrabile realizzata abusivamente. Il sequestro è avvenuto durante un controllo effettuato nei giorni scorsi dal personale del Comando Stazione di Civita che ha accertato la realizzazione della pista, della lunghezza di circa 100 metri e larga 4.50, realizzata grazie all’ausilio di un escavatore trovato al momento del controllo mentre movimentava del terreno. La zona interessata che si trova sotto la strada provinciale SP 263 ricade nel perimetro del Parco nazionale del Pollino in particolare in zona “2”. Area  questa compresa anche nella rete natura 2000 (SIC e ZPS) e sottoposta a vincolo idrogeologico. Dal controllo effettuato è emerso che i lavori, eseguiti da un gruppo familiare di 5 persone,  avevano provocato anche il taglio con una motosega di cespugli lentisco, specie questa con funzioni protettive all’interno del territorio. Dalle verifiche si è accertato che i lavori sono stati effettuati senza le necessarie autorizzazioni previste. Si è quindi proceduto a deferire le 5 persone trovate sul luogo durante il controllo e a porre sotto sequestro l’escavatore, la motosega e l’area interessata oltre ad elevare sanzione amministrativa prevista dalla normativa. 

Escursionisti bloccati recuperati dai soccorritori nel Parco nazionale

Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato e quelli del Soccorso Alpino sono stati particolarmente impegnati durante la giornata di Ferragosto sulle montagne del Parco Nazionale del Pollino. Il primo intervento è stato effettuato per recuperare una coppia di escursionisti, lei di Castrovillari lui di Rende su Serra del Prete. I due in difficoltà per non riuscire più a ritrovare la strada del ritorno hanno chiamato i soccorsi. Sul posto gli uomini del Corpo Forestale, dipendenti dal Cta di Rotonda, che hanno  ritrovato e portato a valle gli escursionisti insieme agli uomini del Soccorso Alpino. Il secondo, più difficoltoso nel tardo pomeriggio per recuperare sul versante calabrese in località “Pollinello” una donna che si era procurata la frattura scomposta di una caviglia durante una escursione. Immediatamente sul posto sono intervenute due squadre, una del Soccorso Alpino Calabria e l'altra del Soccorso Alpino Basilicata, che insieme sono risalite a piedi lungo il sentiero che da Gaudolino conduce al Patriarca, nel Comune di Morano Calabro. Una volta immobilizzata la paziente é stata portata a spalle dai soccorritori sino al pianoro di Gaudolino dove ad attenderli vi erano i mezzi del Corpo Forestale dello Stato di Viggianello, Rotonda e Morano Calabro che hanno trasportato la donna a Colle Impiso, nel versante lucano del Parco, per poi essere trasferita in ambulanza.

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Maltempo, escursionisti perdono orientamento nel Parco nazionale e non trovano più via del ritorno

Due escursionisti, un uomo e una donna di Firenze, si sono smarriti ieri nel Parco del Pollino. I due, partiti da Mormanno per una escursione sulle vette del Pollino sono rimasti bloccati in quota a causa delle condizioni atmosferiche, pioggia e nebbia ieri hanno caratterizzato le cime più alte del Parco calabro-lucano, facendo perdere alla coppia la via del ritorno. Sono stati gli stessi escursionisti a dare l’allarme ai numeri di emergenza nel primo pomeriggio quando si sono resi conto di non trovare più la via del ritorno. Si è subito attivata così la macchina dei soccorsi per il recupero dei due concluso in circa quattro ore. Gli escursionisti sono stati individuati dagli uomini del Soccorso Alpino Basilicata e dal personale del Corpo Forestale dello Stato di Rotonda e Viggianello sulla cresta del Pollinello quasi al confine tra le due Regioni. I soccorritori dopo averli raggiunti e constatato le loro condizioni, li hanno accompagnati a valle e poi al più vicino 118 per un controllo da parte dei sanitari. Il Corpo Forestale ricorda a turisti ed escursionisti che è importante prima di ogni uscita in montagna consultare le previsioni meteo.

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Recuperato esemplare di Aquila Reale ferito nel Parco nazionale

Un esemplare di Aquila Reale è stata recuperata dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato nel Parco nazionale del Pollino. Lo splendido esemplare di circa 5 anni è stato notato a terra da alcuni escursionisti in località Pollinello nel Comune di Morano Calabro che si sono subito resi conto che l’animale aveva difficoltà nel volare. Sono stati proprio gli escursionisti a recuperarla e ad avvertire il Corpo Forestale dello Stato. Sono quindi intervenuti i reparti di Rotonda e Viggianello che hanno recuperato l’animale. Una vera e propria staffetta finita presso il Cras di Rende, Centro recupero animali selvatici, a cui i funzionari dell’Ente Parco del Pollino hanno consegnato l’animale. Ora nel centro specializzato si cercherà di scoprire che tipo di problema ha l’animale e, dopo le dovute cure, verrà rimesso in liberta nuovamente.

Sorprese a tagliare piante: denunciate 4 persone, sequestrata la legna rubata

Su disposizione del magistrato di turno è scattata, a carico di quattro persone, la denuncia per furto,danneggiamento e deturpamento di bellezze naturali. Sono stati sorpresi all’interno del Parco Nazionale del Pollino mentre tagliavano furtivamente della legna. I quattro, tre di Acquaformosa ed uno di Lungro, sono stati fermati dal personale del Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione di San Donato Ninea, dipendente dal Coordinamento Territoriale per l'Ambiente di Rotonda, in località "Chialamenta" di Acquaformosa, area  in cui è presente un bosco di alto fusto di Faggio ricadente nel perimetro del Parco Nazionale del Pollino. Gli agenti della Forestale durante un controllo hanno sorpreso i quattro mentre stavano sezionando con la motosega due piante di faggio precedentemente abbattute, pronte per essere  caricate su una pedana di un trattore per poi essere trasportate a monte dov’era posteggiato un rimorchio già carico nella maggior parte di legna. Si è quindi subito provveduto all’identificazione delle persone, risultate sprovviste di ogni tipo di autorizzazione, al deferimento delle stesse e al sequestro del legname e della motosega che era servita a danneggiare le piante oggetto del furto. Il materiale legnoso su disposizione del magistrato di turno è stato consegnato all’ente proprietario, nella fattispecie il Comune di  Acquaformosa. 

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