Rapina in un ristorante: due i banditi armati

Due banditi, intorno alle 23 di sabato, sono entrati in un ristorante e, armati, hanno obbligato i proprietari a prelevare il denaro dalla cassa per consegnarlo loro. Impossessatisi del bottino, una somma vicina ai 2500 euro, si sono dileguati. Quando i criminali hanno messo a segno il "colpo", l'esercizio commerciale, "L'Oasi", generalmente molto frequentato, era ancora affollato di clienti. Il locale si trova in contrada Serra Rossa, a Roccabernarda, in provincia di Crotone. I Carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro hanno avviato indagini sull'episodio.

 

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Rapina a mano armata nella villetta di due medici calabresi

Tre banditi, pistola in pugno pugno e col viso nascosto da passamontagna, si sono introdotti nel cuore della notte tra martedì e mercoledì all'interno di una villetta appartenente a due medici, marito e moglie in servizio presso l'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Entrati da una porta finestra della casa, che si trova a San Fili, hanno intimato al professionista, E.M., di dar loro i soldi di cui era in possesso, una cifra intorno ai 2000 euro ed i gioielli custoditi nella cassaforte. I Carabinieri hanno avviato indagini sul caso. 

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Incubo a Gerocarne: anziana minacciata con un coltello e rapinata in casa

Intorno alle 22:45 di ieri, i militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno sono intervenuti presso l’abitazione di Iolanda Santaguida, 98 anni, nella frazione Sant’Angelo di Gerocarne, dove, poco prima, Annunziata Iacopetta, 70 anni, nuora della Santaguida, mentre dormiva, aveva udito un rumore proveniente dalla porta d’ingresso. Alzatasi per controllare, si è accorta della presenza di un individuo, travisato da passamontagna. Lo stesso, puntandole un coltello alla gola, l’ha minacciata di morte e costretta a consegnare tutta la somma contante nella sua disponibilità, dileguandosi subito dopo, a piedi. Il denaro rubato ammonta ad un totale di 600 euro. Illese le 2 donne. Indagano i Carabinieri della Stazione di Soriano Calabro.

 

In pochi minuti rapinano un pensionato e un supermercato: subito catturati dai Carabinieri

La settimana scorsa i Carabinieri anno proceduto al fermo di indiziato di delitto di 3 persone per il reato di rapina aggravata in concorso. I provvedimento restrittivi sono stati eseguiti dai militari dell'Arma della Compagnia di Gioia Tauro, in Contrada Arangarella del Comune di Laureana di Borrello, in provincia di Reggio Calabria. I tre rosarnesi, secondo quanto sostengono gli inquirenti, avevano appena portato a termine due cruente rapine in serie: la prima a Candidoni ai danni di un malcapitato pensionato, mentre la seconda ai danni di un piccolo supermarket a Plaesano, frazione di Feroleto della Chiesa, centri che distano appena 11 km l’uno dall’altro. La tempestività con cui sono state allertate le pattuglie della Benemerita sul territorio e la loro relativa capacità di "leggere" il territorio sono stati determinanti. I presunti malviventi che viaggiavano in una contrada secondaria della giurisdizione, buia e poco trafficata, infatti, sono stati intercettati da una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile e repentinamente avrebbero provato a disfarsi di alcuni indumenti (guanti e berretti) in grado di ricollegarli ulteriormente agli eventi delittuosi; vano è stato il loro gesto poiché i militari, successivamente, sono riusciti a recuperarli nella fitta vegetazione ai lati della carreggiata. L’auto su cui viaggiavano, intestata ad un parente dei tre, è stata perquisita da cima a fondo e, a giudizio degli investigatori, sono state rinvenute tracce che ineludibilmente riconducevano alla reità dei soggetti a bordo. Parte della refurtiva era, infatti, ancora, addosso ai malviventi. Importante è stata, anche, la collaborazione fornita - nell’immediato - dalle vittime che ha consentito di tracciare un primo, ma decisivo, identikit dei 3 sospetti rapinatori indirizzando così da subito nel verso giusto le attività di ricerca. L’attività d’indagine prosegue ed i Carabinieri stanno svolgendo un paziente lavoro di analisi e verifica poiché non si può escludere, visti anche i precedenti specifici ed il curriculum delinquenziale vantato dai tre fermati, il loro coinvolgimento in altri recenti analoghi episodi delittuosi registrati in zona. Il Fermo di Polizia Giudiziaria è stato convalidato dal giudice delle indagini preliminari competente del Tribunale di Palmi e per i tre rapinatori è stata confermata la custodia cautelare in carcere, presso la Casa Circondariale di Palmi, dove erano stati condotti a seguito del fermo, così come richiesto dal Pubblico Ministero.

 

Due poliziotti fuori servizio catturano un rapinatore che aveva appena derubato due donne

Nel primo pomeriggio di ieri due poliziotti hanno proceduto, liberi dal servizio, all’arresto in flagranza di reato di un rapinatore che, poco prima, aveva malmenato selvaggiamente una donna e la propria figlia, derubandole delle loro borse. Durante le concitate fasi dell’arresto l’uomo ha opposto resistenza, al punto da ingaggiare una violenta colluttazione con un uno dei due appartenenti alla Polizia di Stato, un ispettore della Squadra Mobile il quale, benché inizialmente da solo, è riuscito ugualmente ad immobilizzare il malvivente, successivamente coadiuvato dal pronto intervento di altro poliziotto, in servizio all’Ufficio di Gabinetto della Questura, il quale nel frattempo era giunto sul posto attirato dalle urla a dalla colluttazione del collega della Squadra Mobile con il rapinatore ed il figlio minore. Il rapinatore, Antonio Francesco Smiraldo, 43 anni, si trova adesso rinchiuso in carcere con l’accusa di rapina, violenza, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, nonché di lesioni personali aggravate sia in danno delle due donne che del poliziotto. Il figlio minore è stato affidato alla madre. L’episodio, nel corso del quale l’ispettore ha riportato lesioni giudicate guaribili in 25 giorni dai medici degli Ospedali Riuniti, è accaduto nei pressi del parcheggio dell’istituto comprensivo "De Amicis- Bolani" di Reggio Calabria, allorché il solerte ispettore della Polizia di Stato, dopo aver udito la voce di una donna che esclamava "Chiamate la Polizia!", ha notato la presenza di due soggetti, un uomo di circa 40/45 anni ed il figlio minore, che, con fare sospetto, rovistavano all’interno di una borsa. A questo punto, il poliziotto, collegando quanto aveva appena udito, intuiva che poteva trattarsi proprio dei due presunti scippatori che, poco prima, avevano derubato la donna che invocava aiuto. Pertanto, ha bloccatola marcia dell’autovettura e, una volta sceso dall’auto, ha intimato ai due di fermarsi, qualificandosi come appartenente alla Polizia di Stato. Tuttavia, l’uomo, anziché fermarsi, lo ha aggredito con pugni e calci. Ne è nata una colluttazione durata diversi minuti, fin quando l’ispettore è riuscito a bloccare l’adulto che, durante lo scontro fisico, incitava il ragazzo a sparare al poliziotto con una pistola, sicché lo stesso agente ha proceduto, non senza difficoltà, all’immediato controllo del borsello che il ragazzo portava con se, accertando che non vi era alcuna arma.  Pertanto, l’uomo, con precedenti di Polizia in materia di armi, oltraggio, resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, risalenti nel tempo, è stato arrestato, grazie anche al pronto intervento del secondo appartenente alla Polizia di Stato che si stava recando al lavoro presso la Questura e di una Volante, prontamente accorsa sul posto, su disposizione della sala operativa della Questura, alla quale era stato richiesto l’intervento. 

 

Rapina al portavalori del centro commerciale di Zumpano, eseguite due ordinanze di custodia cautelare

Nel corso della notte, la polizia di Stato ha tratto in arresto Antonio Fortunato di 47 anni e Massimo Niro di 48, in quanto ritenuti autori della clamorosa rapina perpetrata il 14 dicembre scorso,  presso il centro commerciale Brico Center di Zumpano in provincia di Cosenza, ai danni di un portavalori. Gli arresti sono stati eseguiti in Calabria ed in Lombardia Nel corso dell’azione criminale, i responsabili erano riusciti a mettere le mani su un bottino di oltre 100 mila euro.

Cercano di rapinare l'ufficio postale, fermati dal vetro blindato

E' andato a vuoto il tentativo compiuto da ignoti di rapinare l'ufficio postale di San Nicola Arcella (CS). I malviventi si sono presentati questa mattina nei locali che ospitano le poste ed hanno minacciato impiegati ed utenti con un taglierino. Nel tentativo di mettere le mani sui soldi delle pensioni, i due rapinatori hanno cercato, senza successo, di sfondare il vetro blindato con una mazza di ferro. Nel frattempo, i dipendenti sono riusciti a lanciare l'allarme, tempestivamente raccolto dai carabinieri della Compagnia di Scalea che si sono recati sul posto. I due mancati rapinatori si sono dati alla fuga a bordo di un ciclomotore. I militari dell'Arma hanno avviato le indagini per cercare di risalire all'identità dei fuggitivi.

 

Coi fucili fanno irruzione in casa di un anziano nel Vibonese e lo derubano

Lo hanno immobilizzato e dopo aver fatto razzia dei pochi soldi che aveva in casa sono fuggiti a gambe levate. I malviventi non si sono preoccupati dell'età avanzata della vittima della rapina, un uomo di 85 anni e, piombati in casa sua imbracciando dei fucili a canne mozze, gli hanno sottratto i quasi mille euro racimolati con la pensione e che custodiva dentro l'abitazione. L'episodio è avvenuto nella serata di venerdì a San Calogero, in provincia di Vibo Valentia.  I Carabinieri, che hanno dato avvio alle indagini mirate all'individuazione dei responsabili, confidano nelle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza dei negozi vicini. 

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