In auto con dosi di marijuana, una denuncia e due segnalazioni

Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Questo il reato per il quale i carabinieri di Rende hanno denunciato un cosentino di 31 anni.

L'uomo è stato fermato da una pattuglia, mentre si trovava a bordo della sua autovettura.

Nel corso dell'attività di verifica, i militari hanno rinvenuto una sigaretta di marijuana. Ne è, quindi, scaturita una perquisizione domiciliare grazie alla quale, all'interno di alcuni barattoli i militari dell'Arma hanno trovato 47 grammi di marijuana. Il 31enne è stato così deferito in stato di libertà.

Durante un'ulteriore servizio di controllo, è stata fermata un'altra autovettura con a bordo due giovani, di 20 e 21 anni.

I due, in seguito ad una a perquisizione personale e veicolare, sono stati trovati in possesso di un grammo di marijuana, pertanto sono stati segnalati alla Prefettura di Cosenza quali assuntori di sostanze stupefacenti.

Per i due giovani è stato disposto, anche, il ritiro delle patenti di guida.

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Presentato il piano di emergenza comunale Rende-UniCal

La sicurezza di un territorio e degli insediamenti umani che vi vivono passa attraverso la conoscenza del territorio stesso, dei rischi e dei comportamenti da assumere in caso di eventi che possono mettere a repentaglio l'incolumità della comunità intera.

Nella regione, e forse nella nazione, più incline all'intervento in emergenza piuttosto che ad una sinergica e capillare azione di pianificazione, grossi passi in avanti sono stati fatti, specie negli ultimi anni.

Il 12/07/2017 presso la Sala del Consiglio Comunale di Rende è stato presentato il Piano di Emergenza Comunale di Rende-Unical, così denominato in quanto il Campus Universitario rappresenta l'agglomerato urbano più denso e problematico del comprensorio rendese.

Hanno relazionato sul Piano di Emergenza, frutto di mesi di alacre lavoro di gruppo, l'ing. Francesco Minutolo e l'ing. Edoardo Amerise per il Comune di Rende ed il geologo Pasquale Mendicino della divisione tecnica dell'Unical.

Quello presentato è un lavoro dalla veste grafica fresca, intuitiva e di forte impatto visivo. Elementi sostanziali e necessari per farne uno strumento comunicativo fruibile da una platea fatta di addetti ai lavori e di cittadini che ne dovranno prendere visione.

Visibilmente soddisfatti di questo traguardo condiviso (che è solo un punto di partenza) il Sindaco di Rende avv. Marcello Manna ed il Magnifico Rettore dell'Unical dott. Gino Mirocle Crisci. Quest'ultimo, da geologo doppiamente soddisfatto, ha mostrato compiacimento per questo "primo passo" verso quella stessa direzione indicata per anni invano dai colleghi geologi.

In barba a tutte le critiche dei bistrattori della gestione comunale Manna e rettoriale Crisci.

Rende: sequestrata area ex discarica Sant'Agostino

I militari del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale carabiniedi di Cosenza, in collaborazione con i colleghi della Stazione della città Bruzia, hanno sottoposto a sequestro l'area sulla quale sorge la vecchia discarica di Sant'Agostino, nel Comune di Rende.

Si tratta della zona che, il 19 e 20 giugno scorsi, è stata interessara da un vasto incendio sviluppatosi su una superficie di circa 42 ettari.

L'indagine è condotta dal pm della Repubblica di Cosenza Emanuela Greco e coordinata dal procuratore capo Mario Spagnuolo e dal procuratore aggiunto Marisa Manzini.

Il sequestro, hanno riferito gli investigatori, si è reso necessario per accertare le modalità di gestione e post-gestione ed eventuali responsabilità e per permettere all'Arpacal di procedere all'accertamento delle fonti di inquinamento primarie e secondarie

I carabinieri forestale hanno acquisito la documentazione inerente la discarica.

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All’Università della Calabria il “Contamination Lab” del Miur

Il progetto UniCaLab dell’Università della Calabria è risultato vincitore del bando “Contamination Lab” attraverso cui il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca finanzierà percorsi di formazione imprenditoriale per studenti universitari.

UniCaLab è stato elaborato dal Liaison Office d’Ateneo - l’ufficio deputato al trasferimento tecnologico, alla diffusione della cultura d’impresa e alla creazione aziendale - che, a partire dal prossimo settembre, sarà impegnato per ventiquattro mesi nella sua realizzazione.

Il Contamination Lab è un luogo di contaminazione tra studenti universitari e dottorandi di discipline diverse. Un luogo di impulso della cultura dell'imprenditorialità e dell'innovazione, finalizzato alla promozione dell'interdisciplinarietà, di nuovi modelli di apprendimento e allo sviluppo di progetti di innovazione a vocazione imprenditoriale e sociale, in stretto raccordo con il territorio.

Particolarmente soddisfatto il rettore Gino Mirocle Crisci per il quale “unitamente ai successi nel campo della ricerca e della didattica l’Università della Calabria rafforza sempre più il proprio ruolo nella terza missione dell’Università, il trasferimento tecnologico. Ciò”, evidenzia ancora Crisci, “è di particolare importanza anche in rapporto alla realtà produttiva calabrese che, grazie a tale attività dell’ateneo, può puntare a ridurre il gap di ricerca e innovazione rispetto ad altre realtà”.

Anche il professor Giuseppe Passarino, delegato del rettore alla Ricerca e al Trasferimento Tecnologico, sottolinea l’importanza di UniCaLab “progetto che ha vinto su base competitiva rispetto a concorrenti molto blasonati e che ci stimola a fare ancora meglio, valorizzando ulteriormente le attività in cui è impegnata e grazie alle quali finora sono state create finora quaranta aziende e circa mille posti di lavoro nell’area cosentina”.

 

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Unical, il prestigioso premio Avogadro al prof. Nino Russo

Il consiglio Centrale della Società Chimica Italiana, su proposta della Commissione Scientifica, nella seduta dello scorso 8 giugno ha attribuito al prof. Nino Russo, del Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche dell’Università della Calabria, la medaglia d’oro Amedeo Avogadro 2017 per i suoi meriti scientifici e l’importante contributo dato allo sviluppo delle moderne scienze chimiche.

La medaglia Avogadro è il più importante riconoscimento che la Società Chimica conferisce ogni tre anni selezionando i candidati tra le personalità più in vista del panorama delle Scienze Chimiche a livello nazionale ed internazionale.

La medaglia verrà conferita al prof. Nino Russo durante la cerimonia di apertura del XXVI Congresso Nazionale della Società Chimica Italiana che si terrà a Paestum (SA), presso l’Hotel Centro Congressi “Ariston”, il giorno 10 Settembre del 2017. In tale occasione il Prof. Russo è stato invitato a tenere una conferenza sulla sua attività scientifica.

La Società Chimica Italiana, fondata nel 1909 ed eretta in Ente Morale con R.D. n. 480/1926, è un’associazione scientifica che annovera oltre tremilacinquecento iscritti. I soci svolgono la loro attività nelle università e negli enti di ricerca, nelle scuole, nelle industrie, nei laboratori pubblici e privati di ricerca e controllo, nella libera professione. Essi sono uniti, oltre che dall’interesse per la scienza chimica, dalla volontà di contribuire alla crescita culturale ed economica della comunità nazionale, al miglioramento della qualità della vita dell’uomo e alla tutela dell’ambiente.

La Società Chimica Italiana ha lo scopo di promuovere lo studio ed il progresso della Chimica e delle sue applicazioni ed in particolare: favorire ed incrementare la ricerca scientifica in tutti i campi della Chimica; divulgare la conoscenza della Chimica e l’importanza delle sue applicazioni nel quadro del progresso e del benessere dell’umanità; promuovere e favorire lo studio della Chimica nelle Università ed in tutte le Scuole di ogni ordine e grado; promuovere in ogni campo lo sviluppo delle Scienze.

 

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Lodo Moro: rivelazioni inedite al convegno dell'Università della Calabria

Durante il convegno "Aldo Moro e l'intelligence. Il senso dello Stato e la responsabilità del potere", svolosi ieri a Rende a cura dal Centro di documentazione scientifica sull'intelligence dell'Università della Calabria, sono emerse rivelazioni inedite in merio al "Lodo" che porta il nome dello statista democrsiano ucciso dalla Brigate Rosse.

All'introduzione del direttore del master in Intelligence, Mario Caligiuri hanno fatto seguito una serie di relazioni, tra le quali quelle di Ciriaco De Mita e Luigi Zanda.

Il colpo di scena è arrivato nel corso dell'intervento dello storico Giacomo Pacini, dell''Istituto grossetano della resistenza e dell'età contemporanea. 

Citando documenti inediti, Pacini ha cercato di fornire una ricostruzione del cosiddetto "Lodo Moro"; ossia di quella sorta di patto di non belligeranza che prevedeva la salvaguardia dalla minaccia di attentati terroristici in cambio della liberazione dei militanti palestinesi arrestati sul suolo italiano, la tolleranza per i traffici di armi verso il Medio Oriente, nonchè un impegno a arrivare a un riconoscimento ufficiale da parte delle diplomazie europea dell'Olp come legittimo rappresentante del popolo palestinese.


Nel corso della sua relazione, Pacini ha sostenuto che "sulla base del materiale che è stato possibile rinvenire, si evince che i primi contatti tra funzionari dei Servizi segreti italiani e emissari palestinesi avvennero a fine 1972 nell'ambito di una trattativa che portò alla liberazione di due militanti del Fronte popolare di liberazione della Palestina (Fplp) arrestati nel precedente agosto per aver nascosto un ordigno in un mangianastri portato inconsapevolmente su un aereo israeliano da due turiste inglesi. 
Fu però con il ritorno di Aldo Moro al ministero degli Esteri che il patto prese davvero forma. In particolare, dopo l'arresto, avvenuto a Ostia nel settembre 1973, di 5 palestinesi trovati in possesso di missili Strela che intendevano usare per abbattere un aereo israeliano. Nell'ambito delle complesse trattative che portarono alla loro liberazione (e che coinvolsero anche la Libia) l'Olp si impegnò ufficialmente a non effettuare più azioni di guerra sul suolo italiano. Tuttavia le frange più estremiste della galassia palestinese non accettarono quell'intesa e si resero responsabili della strage di Fiumicino del 17 dicembre 1973. Fu solo dopo quella tragedia che il cosiddetto Lodo Moro cominciò a diventare qualcosa di davvero strutturato e funzionante, grazie soprattutto al fondamentale lavoro di mediazione svolto del colonnello Stefano Giovannone, capo centro Sismi a Beirut, funzionario dei Servizi da sempre molto legato a Aldo Moro"

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Unical, domani il clou della Festa dei Popoli 2017

Domani, giovedì 11, l’edizione 2017 della Festa dei Popoli, che ha avuto inizio sabato scorso, vivrà il suo momento clou. E’ infatti in programma un’intensa giornata che prenderà il via, alle ore 9.30, con la Marcia della Pace e della Solidarietà che percorrerà il ponte Bucci. Seguirà, alle ore 11, aperto dal coro polifonico di Ateneo,  il convegno “Abbattere i muri per costruire ponti”, presso il Teatro Auditorium, con ospiti di rilievo tra cui il sindaco di Riace, i primi cittadini dei centri dell’area urbana ed il prefetto Scotto Lavina che è responsabile, al Ministero dell’Interno, della Direzione per le Politiche dell’Immigrazione e dell’Asilo. Pomeriggio, inoltre, saranno aperti gli stand dei tanti Paesi che sono presenti all’Università della Calabria.

Ancora musiche e colori il giorno successivo quando nel pomeriggio, alle 16, è prevista la presentazione del libro Controvento, di Nicola Regina. La manifestazione terminerà con la cena etnica di sabato 13, presso la mensa Martensson

Una settimana, dunque, davvero ricca d’appuntamenti nel corso della quale l’Università della Calabria - oltre a “mettere in vetrina” il suo carattere internazionale - dimostra come sia possibile realizzare un’occasione d’incontro tra culture diverse che diventi un prezioso momento di socializzazione e crescita per tutti.   

Giovane arrestato al termine di un inseguimento

Al termine di un breve inseguimento, gli agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto, L. G. di anni 29. L’uomo è accusato del reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale

Mentre si trovava alla guida della sua auto, il 29enne ha ignorato l’alt intimatogli dagli uomini del Reparto prevenzione Crimine “Calabria Settentrionale”, che stavano svolgendo un servizio di controllo in contrada Surdo del Comune di Rende.

Per evitare di essere investito, uno dei poliziotti è stato costretto a gettarsi a terra, procurandosi traumi alla spalla, al fianco e ad un ginocchio.

Al termine dell’inseguimento, nel corso del quale, a scopo intimidatorio, sono stati esplosi, alcuni colpi di arma da fuoco, L.G. è stato fermato e tratto in arresto.

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