Rilasciato all'Ufficio del Commissario per la mitigazione del rischio idrogeologico il certificato di qualità

Il Rina Services S.p.A., organismo accreditato ai sensi del Regolamento CE765/2008 del Parlamento e del Consiglio europeo, ha rilasciato all'Ufficio del Commissario per la mitigazione del rischio idrogeologico della Regione Calabria, il relativo certificato di qualità aziendale secondo le norme UNI EN ISO 9001.

Tale riconoscimento garantirà altissimi livelli di efficienza ed economicità anche nella prossima gestione del Patto Per il Sud nel quale sono previsti investimenti per quasi 400 milioni di euro nel campo della mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Calabria.

L'Ufficio del Commissario, che opera in qualità di stazione appaltante in adempimento ai compiti ad esso assegnati per il sollecito espletamento di tutte le procedure necessarie all'avvio delle opere di mitigazione del dissesto idrogeologico nel territorio regionale, ha ritenuto indispensabile intraprendere tale percorso di certificazione, durato quasi un anno ed iniziato già prima dell'entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti Pubblici di cui al d.lgs 50/2016, al fine di mantenere e consolidare i brillanti risultati raggiunti nel corso dell'ultimo biennio di lavoro.

Questo importante traguardo è una tappa fondamentale di una complessa attività che potrà consentire all'Ufficio del Commissario di confermarsi Centrale di Committenza, non appena saranno emanate da parte dell'Anac le modalità attuative del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti di cui all'art.38 commi 1-5 d.lgs50/2016. Già da oggi comunque, con il rilascio di tale attestato l'Ufficio è abilitato quale ente certificatore regionale di progetti di opere pubbliche fino al massimale di 20 milioni di euro.

Nel corso delle numerose verifiche compiute sui procedimenti in atto, i certificatori hanno potuto constatare la corretta applicazione di tutte le normative di settore, riscontrando con grande soddisfazione anche il bassissimo livello di contenzioso legale, con una percentuale di soccombenza prossima allo zero.

L'Ufficio del Commissario è oggi costituito da un piccolo gruppo di funzionari pubblici altamente specializzati, in formazione ed aggiornamento continui, che svolgono un numero altissimo di procedimenti nel campo delle opere pubbliche. In particolare, le gare per l'affidamento delle opere vengono svolte esclusivamente attraverso una piattaforma telematica, nel rispetto dei tempi previsti e delle normative di legge.

Anche i pagamenti, che sono effettuati attraverso la piattaforma telematica del Mef a valere su una contabilità speciale intrattenuta presso la Banca d'Italia, avvengono nell'assoluto rispetto dei tempi e delle modalità previste all'articolo 33 del d.lgs 33/2013. 

 

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Rischi idrologici e sismici, l’Ordine Geologi avverte: “Indispensabile la messa in sicurezza del territorio”

"Lo sviluppo della comunità calabrese deve passare attraverso la messa in sicurezza del territorio ed attraverso una sinergia tra le professionalità tecniche". 

È quanto affermato dal dottor Pasquale Mendicino, tesoriere dell'Ordine dei Geologi della Calabria, nell'ambito del suo intervento nella giornata di Difesa del Suolo (Ciclo di seminari M.O.D.S. - Metodologie operative per la difesa del suolo organizzate dal C.a.m.i.lab. dell'Unical) tenutasi presso l’Aula Magna dell’Unical. Giornate di studio e di confronto col mondo accademico necessarie e fondamentali per la crescita professionale dei tecnici operanti in un territorio così fragile come quello calabrese. “Territorio - aggiunge  Mendicino - sul quale si stimano ben 1.100 edifici pubblici in condizioni di Rischio crollo ed in cui solo meno della metà delle amministrazioni è provvisto di Piani di Emergenza Comunali da applicare in caso di calamità”. Numeri che senz'altro fanno paura, contro cui il Governo regionale, di concerto con le amministrazioni locali, molto dovrà fare. 

Pensando ai recenti tavoli tecnici di "Calabria Sicura", istituiti dal presidente della Regione Calabria e coordinati dall'assessore Russo, nel corso dei quali sono state discusse, insieme ad alcuni rappresentanti degli ordini professionali  dei geologi, degli ingegneri e degli architetti, le iniziative da intraprendere ai fini della prevenzione del rischio idrogeologico e del rischio sismico, la direzione intrapresa sembra essere quella dell’attenzione. Infatti, ad esempio, a gennaio sarà operativo il nuovo sistema informativo SISMI.CA che vede la luce dopo un lungo percorso, condiviso con gli ordini professionali, fortemente voluto dall'assessore alle Infrastrutture Musmanno, e che sostituirà il vecchio sistema SIERC come piattaforma telematica per la presentazione di richiesta di autorizzazioni regionali ai fini antisismici ai sensi dell’art. 94 del DPR 380/2001.

Grazie al solerte impegno dell'A.B.R. (Autorità di Bacino Regionale) vede la luce anche il nuovo “Progetto PAI 2016”, aggiornamento dell’ormai obsoleto vecchio Piano di Assetto Idrogeologico, di identificazione delle criticità franose ed idrauliche del territorio calabrese. In definitiva, molto è stato fatto, ma molto ancora si dovrà fare. 

Quali le priorità? Innanzitutto, l'emanazione di una Legge regionale organica sulla difesa del suolo che abbia tra gli aspetti fondamentali l'istituzione dell'Ufficio geologico regionale.

L'istituzione, poi, del cosiddetto "Fascicolo del fabbricato" (una sorta di carta d'identità del fabbricato stesso) che, attraverso una valutazione multidisciplinare, mira ad identificare lo "stato" delle strutture, vulnerabilità sismica compresa, rispetto ai più aggiornati canoni di sicurezza. Fascicolo propedeutico agli auspicati interventi di Adeguamento e Miglioramento Sismico degli edifici pubblici.  

Istituire, infine, l'obbligo per tutti i Comuni di dotarsi dei Piani di Emergenza, nel rispetto della Legge n. 100/2012, e degli studi di "Microzonazione sismica" 

Conclude il Mendicino, riferendosi alla figura professionale che rappresenta, "il geologo del futuro dovrà essere sempre più un tecnico con ampia visione <<globale>> delle problematiche ambientali e di sviluppo sostenibile ed ampia visione <<politica>> delle modalità di spesa pubblica, che non privilegi i benefici immediati, bensì quelli in termini di prevenzione, di pianificazione e di progettazione”.

Alluvioni e frane. "La Calabria rischia di sgretolarsi"

"I dati e le cifre contenuti nel dossier curato da Legambiente descrivono una Calabria che rischia di sgretolarsi come si evince dal pericolo 'frane ed alluvioni' che investe la quasi totalità del territorio calabrese.  Un’emergenza che - pur non rappresentando una novità per una regione strutturalmente fragile ed esposta - non ha comunque determinato una risposta adeguata ed efficace da parte della Regione sia in termini di interventi che di prevenzione". A dichiararlo è il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò. "Stando all’indagine, il 99,8% del territorio regionale presenta aree  esposte al rischio frane e alluvioni; al sicuro è solo un comune su tutti i 409 che compongono le realtà municipali in Calabria. Superfluo ogni commento rispetto ad una condizione geomorfologica che presenta palesi debolezze con il rischio immanente per la sicurezza e la serenità dei cittadini" - sottolinea l’esponente politico. "Procedendo nella lettura della ricerca di Legambiente, non c'è affatto da star tranquilli: l'immagine che rimanda il dossier Ecosistema Rischio 2016 sulle attività dei Comuni per mitigare il rischio idrogeologico, è una Calabria che sta franando. ‘354 Comuni sono a pericolosità sia da frana (P3 e P4) che idraulica; 30 solo a pericolosità frana e 24 a pericolosità idraulica. Ancora, secondo Legambiente 'su 15.222 chilometri quadrati di superficie totale, 914,1 sono a pericolosità sia da frana che idraulica; 347,8 a pericolosità frana e 576,3 a pericolosità idraulica'". "Quale altro evento calamitoso si vuole attendere ancora per assumere interventi dell’ultima ora necessitati solo dallo stato di emergenza?" - si chiede Alessandro Nicolò. "Quel che è mancata negli anni è stata proprio una pianificazione  complessiva, carenza di cui oggi paghiamo il prezzo. Dunque - sostiene il Capogruppo di Fi in seno alla massima Assise regionale - non e' più rinviabile una programmazione seria, responsabile e strategica per questo comparto. Specie in un contesto in cui sono sempre più evidenti gli effetti dei cambiamenti climatici, serve concentrare gli sforzi su interventi di prevenzione, avviando subito una incisiva politica di mitigazione del rischio a protezione del suolo e dei corsi d'acqua". "La realtà regionale necessita di azioni che siano all’altezza della situazione e per queste ragioni - afferma Alessandro Nicolò - sollecito il presidente Oliverio a prodigarsi perché, di concerto con tutti gli altri soggetti competenti, assuma provvedimenti tempestivi e di qualità". "Non vorremmo ritrovarci come l'anno scorso  a dover stigmatizzare ancora una volta - conclude il presidente del gruppo regionale di Forza Italia - disattenzioni, colpe e responsabilità cui ascrivere frane, smottamenti, allagamenti che, in situazioni di eventi meteo eccezionali rischiano di flagellare la nostra regione, mettendo in tilt anche il sistema di viabilità, dei trasporti  e minacciando la stessa sicurezza dei calabresi".

 

La frana di Maierato 6 anni dopo: il bilancio del sindaco Rizzo

“Il 15 febbraio 2010 il Comune di Maierato è stato stravolto da un evento franoso di proporzioni enormi che nessuno avrebbe mai potuto immaginare. Un’emergenza che venne sin da subito affrontata e gestita con lo sguardo rivolto sempre alla sicurezza dei cittadini, alla tutela della loro incolumità e ad un graduale quanto sperato ritorno alla normalità”. È ancora vivo il ricordo di quanto avvenne 6 anni fa nella mente del sindaco Sergio Rizzo che propone “un bilancio di ciò che è stato fatto per fronteggiare questa emergenza e per mettere in sicurezza il territorio, al fine di evitare che si faccia demagogia o qualunquismo intorno ad un evento che ha sconvolto la vita quotidiana di una intera comunità”. Il primo cittadino ripercorre l’iter burocratico amministrativo che “l’Ente ha dovuto rispettare”, a partire dall’ordinanza del Commissario delegato per la Regione Calabria n. 4/3862/2010 (Piano Stralcio degli Interventi) che ha individuato, tra gli altri, il Comune di Maierato quale ente attuatore per i seguenti interventi:

o la realizzazione del presidio territoriale (2 anni) 

o la redazione del Piano di Protezione Civile del Comune di Maierato,

o la realizzazione del Piano Generale degli Interventi per la mitigazione del Rischio Idrogeologico

o Interventi Urgenti per la mitigazione del Rischio Idrogeologico

Tutti questi interventi, in esecuzione del relativo Cronoprogramma, “sono stati progettati, realizzati e completati  in questi 6 anni dal Comune di Maierato – sostiene Rizzo - le somme spese sono state anticipate e la maggior parte di queste ancora ad oggi non sono state rimborsate dalla Regione Calabria. Sono stati completati – aggiunge - i lavori urgenti ex OPCM 3862/2010 che hanno riguardato la realizzazione di un sistema di dreni per la captazione delle falde sotterranee, la realizzazione di trincee drenanti per la raccolta delle acque superficiali e la realizzazione edi opere di canalizzazione delle acque per circa 500.000 euro. Sono stati realizzati interventi sulla viabilità comunale, sia in somma urgenza che in fase successiva, per consentire la sistemazione di arterie viarie che garantissero il raggiungimento delle contrade isolate e il ripristino della variante al centro abitato, letteralmente inghiottita dalla frana. Sono stati pagati i contributi all’autonoma sistemazione alle famiglie sgomberate per i periodi definiti e secondo i criteri stabiliti dall’OPCM 3862/2010 ed è in fase di progettazione un ulteriore intervento per la mitigazione del rischio idrogeologico. A conclusione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e dopo l’adozione e l’attuazione del piano di Protezione civile e delle misure di prevenzione (sistema di Allertamento della popolazione residente in caso di criticità via telefono e sms) in esso contenute – rileva Rizzo - si è potuto procedere alla rideterminazione della Zona Rossa (Zona Interdetta) ed alla revoca delle ordinanze di sgombero per quasi tutte i nuclei familiari che erano rimasti fuori dalle loro case. Tutto quanto sopra elencato è stato realizzato in parte con fondi di bilancio ed in parte con somme anticipate dal Comune e non ancora rimborsate dalla Regione. Agli interventi realizzati va aggiunto un altro intervento di mitigazione del rischio appaltato dal Commissario per il Dissesto Idrogeologico con l’APQ del Ministero dell’Ambiente per ulteriori 700.000 euro ed in fase di cantierazione, intervento relativo alla canalizzazione delle acque sia a monte dell’area di frana che nei punti critici del territorio comunale. Purtroppo nonostante gli sforzi e l’impegno – afferma il sindaco - esistono ancora alcune criticità per le quali non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva ma che sicuramente non sono state né trascurate e né dimenticate dall’Amministrazione comunale”. C’è poi lo spazio per una denuncia: “l’arteria di collegamento Maierato – Filogaso era una strada provinciale, così come lo erano la SP 5 e la SP 56, tutte distrutte in quel tragico pomeriggio del 15 febbraio 2010. La Provincia di Vibo Valentia, Ente proprietario e competente, ha, però, dimenticato questo particolare negli ultimi anni e non ha rivolto neanche lo sguardo verso la risoluzione di detta problematica. Capisco la grave situazione economico-finanziaria in cui versa l’Ente provincia ma i bandi per intercettare finanziamenti su questa tematica ci sono stati e alcuni sono anche scaduti da poco. Ad oggi, la Provincia non ha presentato alcuna richiesta di finanziamento, per quanto di sua competenza sul dissesto idrogeologico di Maierato, e l’unico progetto presentato, finalizzato al superamento di questa situazione, è quello predisposto dal Comune di Maierato, già presentato per l’aggiornamento nella banca Banca Dati Nazionale Rendis insieme ad altri due interventi sempre rivolti alla mitigazione del rischio idrogeologico. Questo è quanto questa Amministrazione Comunale ha fatto e sta continuando a fare in questi 6 anni sul fronte dell’emergenza frana. Il 15 febbraio 2016 – conclude Rizzo -  saremo a sei anni esatti dalla grande frana e Noi Maieratani #andiamoavanti senza indugio, forti di ciò che si è fatto fino ad ora e convinti che c’è ancora tanto da fare ma soprattutto nella certezza che Maierato sta ritornando alla normalità!”.

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