Sanità, Mangialavori (Cdl) boccia la Giunta Oliverio

“Profonda e politica è la crisi che investe lo schieramento di governo calabrese. Limiti vistosi - afferma il consigliere regionale della Cdl Giuseppe Mangialavori - e incapacità di prospettare soluzioni appropriate alle più urgenti problematiche come la vicenda del nuovo ospedale di Catanzaro. Il commissario straordinario Scura, infatti, ha bocciato, senza appello, il progetto di realizzare un nuovo nosocomio per il capoluogo regionale. Lo stesso commissario, invece, ha prospettato un differente percorso per risolvere le questioni sanitarie di Catanzaro. Al di là della condivisione o meno circa le soluzioni indicate da Scura, rimane evidente – sottolinea Mangialavori - un’altra sonora sconfitta per l’Esecutivo, mente lo scollamento fra il governo regionale e quello nazionale è sempre più ampio e fonte di preoccupazione. Come si può governare un settore cruciale per le sorti di una regione, in presenza di una diatriba permanente che è progettuale, esecutiva e politica allo stesso tempo? Come si può pensare di risolvere i nodi della sanità senza alcuna capacità di incidenza da parte del Presidente della Regione? La fiducia del governo nazionale verso quello regionale non è mai stata così modesta. I fatti, in tal senso, parlano chiaramente. È tangibile l’incapacità di costruire una dialettica costruttiva e di ispirare una politica efficace sui tanti problemi della sanità regionale. Il presente, insomma, non offre garanzie di feconda operatività. E il futuro riserva soltanto dubbi e incertezze”.

Sanità, Nucera (Sel): "Anche Reggio deve avere la sua Cardiochirurgia"

"Qualcosa nella sanità calabrese comincia a muoversi e l’impegno preso con il nostro elettorato di porre fine all’agonia del settore, voluta da chi ha scelto la mobilità passiva e la riduzione dei posti letto come un dato immodificabile, comincia a dare i suoi primi frutti". A dichiaralo è Giovanni Nucera, capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà in seno al Consiglio regionale. "La recentissima consegna del secondo lotto del nuovo presidio ospedaliero Morelli, la proroga dei contratti per 20 precari tra biologi ed operatori del Centro Trapianti di Reggio Calabria, risultato ottenuto grazie anche all’impegno del presidente Mario Oliverio e di Enzo Sidari, sono segnali importanti - è la rivendicazione del rappresentante di SEL - e rappresentano l’avvio di una fase di rinnovato impegno che speriamo possa continuare con il nuovo commissario dell’azienda ospedaliera “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria, Frank Benedetto, che non deve essere lasciato solo nella delicata riorganizzazione della struttura sanitaria, soprattutto in considerazione della situazione complicata in cui versa l’Azienda Ospedaliera reggina. Questa è la strada maestra per una sanità efficiente e di qualità, in grado di rispondere alle esigenze del malato e che dobbiamo continuare a percorrere per dare risposte urgenti e concrete ai cittadini. A partire dal polo di Cardiochirugia dell’Azienda Ospedaliera Melacrino Morelli la cui attivazione è attesa da anni, e per la quale risorse pubbliche ingentissime sono state già spese e la Corte dei Conti ne ha segnalato il dispendio". "Sappiamo benissimo - riconosce il consigliere regionale - che occorrono i tempi necessari, visto che aprire una Cardiochirurgia non è come attivare un normale reparto ospedaliero. Tuttavia non vogliamo che il tutto sia lasciato nel vago e chiediamo tempi certi, documenti dettagliati e una programmazione precisa che non lasci nulla al caso, affinché anche Reggio Calabria possa avere la sua Cardiochirurgia pubblica, con una dotazione di venti posti letto. La questione sanità in Calabria non è più rinviabile. Ogni giorno aumentano le persone che non possono più permettersi cure e medicine per povertà e, contemporaneamente, la passata riorganizzazione sanitaria, con i tagli ai posti letto e personale non più sostituito da anni, ha portato a liste di attesa vergognose. Gli operatori sanitari calabresi, sono costretti a carichi di lavoro pesanti, turni stressanti, prolungamenti di orario per garantire un minimo di assistenza e, al tempo stesso, sono stati e vengono tuttora trattati da vagabondi. È necessario un riassetto organizzativo che salvaguardi l’erogazione dei servizi essenziali e una maggiore facilità di accesso in modo uniforme in tutto il territorio. Rilanciamo, rammentando la nostra denuncia sulle drammatiche condizioni dell’attuale Pronto Soccorso, la nostra proposta per la creazione di un reparto di primo intervento presso le strutture del Morelli che sopperisca al sovraccarico del vecchio presidio, consentendo così di rispondere tempestivamente alle necessità di chi ne avesse bisogno e aprendo la strada a nuove assunzioni". "Chiediamo - è l'auspicio finale di Nucera - che la politica faccia le sue scelte ascoltando i territori e coinvolgendo maggiormente gli operatori, vera primaria risorsa del sistema, e degli Enti Locali territoriali, per rispondere prima e meglio alle esigenze poste dai malati e da chi nella sanità dà il suo contributo quotidiano di idee e di lavoro"

I tempi della Sanità vibonese: più di 5 mesi e mezzo per una Gastroscopia

L’attuazione del Piano di rientro ha imposto una serie di scelte guidate dall’esigenza di “risanare i conti” e riorganizzare la rete ospedaliera. Ma la “razionalizzazione”, volta all’innalzamento “dell’efficienza”, di cui si parla da anni sembra essersi tradotta unicamente in un assorbimento di risorse che dalle tasche dei cittadini passano - sotto forma di ticket o di addizionali  riscontrabili in busta paga o, ancora, di imposte gravanti sul costo dei carburanti - alle casse della Regione, a sua volta costretta a far fronte alle privazioni decise dal Governo centrale. Ed intanto i cittadini aspettano fin quando possono, perché talvolta le informazioni che giungono dal Cup sono sconsolanti e, quasi quasi, inducono a rinunciare ad effettuare quegli esami che, se fatti in tempo, potrebbe evitare l’aggravarsi delle patologie. Sintomatico di questo stato di cose è quello che è capitato stamattina ad un utente che, avendo necessità di prenotare una Gastroscopia, ha dovuto fare i conti con una risposta spiazzante: la prima data utile è il 29 ottobre 2015, presso l’ospedale di Tropea. Calcolatrice alla mano fanno 175 giorni. Forse un po’ troppi anche per un cittadino calabrese che, come tutti gli altri cittadini italiani, ha il diritto di curarsi nella propria regione, senza la pretesa di avere il nosocomio sotto casa ma senza nemmeno dover svolgere le visite mediche quando ormai sono, di fatto, poco utili alla causa.

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Mangialavori (Cdl): " I provvedimenti del commissario Scura ridimensionano il diritto alla salute dei calabresi. "

“Il processo di riorganizzazione della rete ospedaliera del commissario ad acta, Massimo Scura, mette in atto un inaccettabile ridimensionamento del diritto alla salute dei calabresi”. Lo afferma in una nota in consigliere della Casa delle Libertà Giuseppe Mangialavori. “ Sono molti i punti che presentano criticità. Sull’argomento, la politica e la più alta rappresentanza istituzionale regionale non possono più tergiversare. Urge ampio dibattito, approfondimento e un’azione coerente, efficace tesa a concretizzare uno standard di assistenza sanitaria adeguato e appropriato ai tempi. Suscita estrema preoccupazione – sottolinea ancora Giuseppe Mangialavori - il documento di riorganizzazione della rete ospedaliera presentato, proprio pochi giorni fa, al Tavolo “ex Massicci”, ovvero l’organismo ministeriale che vigila sul Piano di rientro della sanità calabrese. Un primo rilievo va mosso con riferimento alle strutture vibonesi preposte alle cure oncologiche mediante trattamenti di chemioterapia. Il provvedimento del commissario Scura depotenzia in maniera considerevole e significativa, in tutto il comprensorio vibonese, l’assistenza e la cura delle patologie oncologiche. Specie in ordine ai servizi resi dal Presidio ospedaliero di Tropea che utilizzava – evidenzia Mangialavori - anche i cinque posti letto multidisciplinari diurni di quello di Serra San Bruno. Il dato colpisce per tre ragioni. Prima di tutto, in quanto tale grave depauperamento, interessa, di fatto, solo il Vibonese e sarà fonte di disagi umani e materiali per i cittadini dell’intera provincia. In secondo luogo perché ciò originerà una prevedibile emigrazione sanitaria, con considerevole esborso economico da parte della Regione Calabria. Infine, in quanto a fronte della crescita di tali patologie – conclude Giuseppe Mangialavori - si sopprime il relativo servizio di cura. Insomma, la “razionalizzazione” della spesa pubblica si traduce, ancora una volta, in una negazione dei più elementari diritti dei calabresi. L’auspicio è che gli altri consiglieri vibonesi si esprimano e si attivino per scongiurare l’impoverimento dei servizi oncologici in questione”.

Domani conferenza stampa sulla Sanità in Calabria

I consiglieri regionali Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori, Fausto Orsormarso e Domenico Tallini terranno domani, martedì  14 aprile, una conferenza stampa sulla sanità e sulle azioni di governo regionale. L’incontro con gli organi d’informazione, al quale parteciperà Wanda Ferro, avrà luogo nella sede dei gruppi consiliari di Catanzaro, in via Paolo Orsi, alle ore 11.    

Domani Dalila Nesci (M5S) incontrera' il Commissario Scura

"Nella sanità calabrese bisogna imporre legalità e buon senso, per liberarla dalle logiche affaristiche e clientelari che l’hanno affossata a danno dei pazienti e cittadini. Questo sarà il principio che bisognerà seguire, d’ora in avanti. E questo sarà ciò che domani dirò al commissario Massimo Scura.". E' quanto afferma la deputata del M5S, Dalila Nesci alla vigilia dell'incontro, previsto per domani alle 12, con il Commissario del governo per l'attuazione del piano di rientro dal debito sanitario della Calabria. La parlamentare pentastellata, oltre a cercare di "fare il punto sulle gravi anomalie di gestione, dovute al mancato rispetto delle norme e all’assenza, nel tempo, di rilievi specifici"' parlera' "della nuova rete dell’assistenza, dei benefici della modificazione dei rapporti tra la Regione Calabria e l’Università di Catanzaro, della necessità di chiudere con il revisore Kpmg e di valutare la concreta utilità delle tante assunzioni sanitarie già disposte, dell’urgenza di attivare la Cardiochirurgia di Reggio Calabria e dell’obbligo di ricevere dai nuovi vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere una dichiarazione sull’assenza di cause d’inconferibilità".

 

Sanità: si è insediato Massimo Scura

"Voglio avere il tempo di farmi un'idea di quello che mi circonda". E' quanto ha dichiarato il neo Commissario straordinario per il rientro dal deficit sanitario, Massimo Scura, nominato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri e insediatosi stamani a Catanzaro. Arrivato con qualche ora di anticipo rispetto al previsto, il neo commissario ha incontrato il direttore generale del Dipartimento Tutela della salute, Bruno Zito. Il nuovo commissario, che ha preso il posto del generale della Guardia di finanza in pensione Luciano Pezzi, sarà affiancato dal sub commissario Andrea Urbani. Ai giornalisti presenti al momento del suo arrivo, Scura ha preannunciato di voler convocare una conferenza stampa per lunedì prossimo. Per venerdì è, invece, previsto l'incontro con il Presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio.

 

 

Sanità, Mangialavori (CdL): "La Calabria ha poca forza politica"

“Dopo la nomina del Commissario alla sanità e del suo vice, che poteva essere fatta in due giorni e invece inspiegabilmente sono passati quattro mesi, dimostrando che la Calabria ha poca forza politica,  non esistono più alibi per nessuno. Il commissario ed il suo vice - sostiene il consigliere regionale  Giuseppe Mangialavori della Casa delle libertà -  sono attesi da una situazione difficile e sapranno assumersi senz’altro le loro responsabilità. Altrettanto deve fare l’insieme delle forze politiche di maggioranza e di opposizione. Tutti noi siamo stati eletti per risolvere i problemi dei calabresi, non per aggravarli.  Basta - aggiunge Mangialavori -  con le polemiche sterili e con i rinvii: i calabresi hanno diritto ad un sistema sanitario che deve, in tempi rapidi,  diventare dignitoso ed efficiente. Così come è indispensabile che le Commissioni permanenti del Consiglio siano insediate ed inizino a lavorare, ad incominciare dalla Commissione sanità”.

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