Sorpreso ad irrigare piantagione di marijuana: arrestato dai Carabinieri

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Guardavalle, unitamente al personale del Gruppo Operativo Calabria – Squadrone Eliportato Cacciatori, durante servizi predisposti per la ricerca di piantagioni di marijuana nel territorio di competenza della Compagnia Carabinieri di Soverato, sviluppatisi con sopralluoghi ed osservazioni prolungati per giorni e notti intere, hanno sorpreso, in località Sciorsillà di Guardavalle, un cittadino del posto e intento ad irrigare ben centotrentasette piante della sostanza stupefacente, di altezza variabile ed, in media, di circa centimetri trecento, quasi totalmente già pronte per l’essiccazione, tutte coltivate in un’area ben attrezzata e ben nascosta alla vista dalla vegetazione. I Carabinieri, intervenendo prontamente, sono riusciti a bloccare da subito Vincenzo Ierace, 53 anni, incensurato. L’uomo, tratto in arresto in flagranza di reato, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione di residenza, in attesa del rito per direttissima, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dovendo rispondere del reato relativo alla coltivazione di sostanza stupefacente. All’esito delle attività, veniva posto sotto sequestro l’intero sistema di irrigazione, oltre, ovviamente, a tutte piante di cannabis indica. L’attività in questione, inquadrata nell’ambito di una serie di servizi volti a contrastare il fenomeno dello spaccio e coltivazione di stupefacenti, prende il via da una paziente e costante attività di controllo e perlustrazione del territorio svolta dai militari dell’Arma della Compagnia di Soverato, anche in terreni non sempre facilmente accessibili. 

 

I Carabinieri hanno trovato un essiccatoio e piante di canapa indiana

Un essiccatoio insieme a numerose piante di canapa indiana sono stati rinvenuti dai Carabinieri ai margini di un costone in un appezzamento di terreno appartenente al Demanio a Cirella di Platì, in provincia di Reggio Calabria. Ad effettuare la scoperta sono stati i militari del Gruppo di Locri assieme ai colleghi dello Squadrone eliportato cacciatori Calabria di Vibo Valentia. Pesante complessivamente più di due chilogrammi, la sostanza stupefacente, se immessa sul mercato, avrebbe garantito un guadagno vicino ai 10 mila euro. A nascondere l'essiccatoio era la flora presente in zona. I Carabinieri hanno già provveduto a distruggere gli arbusti. 

Salvarono due persone: premiati Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria

Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette ha incontrato questa mattina 31 militari provenienti da tutto il territorio nazionale che si sono particolarmente distinti nella quotidiana attività di servizio. Nel corso dell’incontro, che si è svolto nella Sala di Rappresentanza del Comando Generale dei Carabinieri, alla presenza dei vertici dell’Arma e dello Stato Maggiore, nonché di esponenti degli organismi di rappresentanza dell’Arma, il Generale Del Sette ha consegnato al personale un encomio solenne per i numerosi atti di valore compiuti con generosità e slancio, spesso a rischio della stessa incolumità fisica. Nell’occasione il Comandante Generale, nel rivolgere il suo plauso per l’eccezionale coraggio e l’esemplare altruismo dimostrati nei diversi contesti operativi, ha ribadito come la storia dei Carabinieri sia costellata di testimonianze di valore, atti che contribuiscono a rafforzare - ieri come oggi - quel legame di vicinanza dello Stato ai cittadini. Nello specifico sono stati premiati 4 militari già effettivi allo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria i quali, nel Marzo 2011 in San Calogero,  trassero in salvo un uomo e una donna rimasi intrappolati in auto travolti dalle acque di un torrente in piena a seguito di un nubifragio. Il Comandante Generale dell'Arma ha conferito in maniera solenne ai quattro Cacciatori la ricompensa dell'Encomio Solenne del Comandante Generale con la seguente motivazione: V. Brigadiere  Ivan Le Pera; V. Brigadiere Francesco Guerrera; Appuntato Massimo Marini; Appuntato Ergys Dervishi: “Con eccezionale senso di abnegazione, esemplare altruismo e generoso slancio, unitamente ad altri militari, non esitava a soccorrere e trarre in salvo un uomo e una donna rimasti intrappolati all’interno di un’autovettura travolta dalle acque di un torrente in piena a causa di un violento nubifragio. Chiaro esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere”. San Calogero, località “Piana Ficara” (VV), 1° marzo 2011".

 

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