Le Valli Cupe a Londra e New York grazie agli scatti di Guido Taroni

Su un totale di quattordici foto dell’intera mostra di gioielli che nel prossimo autunno sarà allestita a Londra, New York e Milano, due avranno come sfondo i paesaggi delle “Valli Cupe”, l’area della Presila catanzarese da poco diventata Riserva Naturale.

A realizzare gli scatti è stato GuidoTaroni, figlio di Giorgio, gallerista e collezionista d’arte, nonché nipote del regista Luchino Visconti e di Giovanni Gastel, uno dei più grandi fotografi di moda su scala internazionale.

Per due giorni, Guido Taroni, con la sua troupe e cinque modelle, ha visionato gli habitat più suggestivi dell’area “affascinato dalla purezza della luce e dai contrasti di panorami mediterranei risparmiati da processi di modificazione antropica”. Taroni ha effettuato la “missione al Sud” su suggerimento di Giampiero Bodino, maestro dell'Haute Joaillerie italiana e direttore artistico di Richemont, colosso internazionale del lusso che annovera tra i suoi marchi Cartier e Montblanc.

In passato Taroni è stato protagonista per Sky Arte HD, di un viaggio nei luoghi incantati del Belpaese. La sua prima mostra, “Sogni Sospesi”, è legata alla scoperta di un baule chiuso da più di ottant’anni, riposto in una soffitta dell’antica villa di famiglia a Cernobbio, dentro il quale erano conservati eleganti abiti di haute couture appartenuti alla bisnonna, Carla Erba Visconti di Modrone.

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"Sboccia la riserva delle Valli Cupe", venerdì il dibattito

Un dibattito a più voci per illustrare la legge istitutiva della Riserva Naturale ‘Valli Cupe’ approvata all’unanimità dal Consiglio regionale a dicembre 2016. Il convegno, intitolato “Sboccia la Riserva nelle Valli Cupe”, si terrà venerdì 10 marzo con inizio alle ore 16.30 nell’Auditorium di “Porta del Parco” a Sersale (in un’area espositiva di circa 1000 mq che comprende anche un Planetario digitale da 45 posti).

 La legge regionale, proposta dal consigliere Mimmo Tallini, è stata approvata all’unanimità dalla commissione ambiente e subito dopo dall’Aula.

L’iter legislativo che ha coinvolto tutti i soggetti interessati è durato un anno.

Al convegno prenderanno parte, oltre a Tallini e Bevacqua, Orsola Reillo, direttrice generale del dipartimento Ambiente della Regione e Antonella Rizzo, assessore regionale all’Ambiente. Trarrà le conclusioni il vicepresidente della Regione Antonio Viscomi. E’ prevista la partecipazione del generale Aloisio Mariggiò, commissario di “Calabria Verde”, della commissaria del Parco nazionale della Sila Sonia Ferrari, del responsabile nazionale per le Aree Protette di Legambiente Antonio Nicoletti e della storica dell’arte Anna Gastel, presidente del Festival “MiTo” realizzato dalle città di Milano e Torino.

Dopo i saluti del sindaco di Sersale, Salvatore Torchia, sarà l’etnobotanico Carmine Lupia - promotore, assieme alla cooperativa “Segreti Mediterranei” presieduta da Rossella Capellupo, dell’esperienza naturalistica di successo della Sila Piccola - a spiegare nascita e sviluppo delle Valli Cupe. Un’area che rientra, con i suoi fitti boschi e il variopinto quadro d’ambienti, negli itinerari di prestigiose guide nazionali ed internazionali di turismo (“Cento luoghi incantati da vedere nella vita”- Rizzoli- e la guida internazionale “Lonely Planet”). In breve: un modello di sviluppo dal basso che - in questa parte storicamente svantaggiata del Paese - nel tempo è riuscito:

1) a creare interesse diffuso, coinvolgendo le scuole e le Università ma anche esperti e persino la prestigiosa Società Botanica Italiana che nel 2008 ha scelto la Calabria, segnatamente le Valli Cupe, per quattro giorni di escursione scientifica;

2) a stimolare la formazione di una fitta rete di iniziative economiche per la valorizzazione dei prodotti del territorio, ad incominciare dalle tante proposte enogastronomiche che puntano sulla qualità e la genuinità delle materie prime.

Modera il dibattito il capo ufficio stampa del Consiglio regionale Romano Pitaro. In mattinata, prima del convegno, è possibile partecipare nel Planetario ad “un viaggio in orbita visionando frammenti di meteoriti e copie in scala della navicella Apollo” con la guida del professor Francesco Bevacqua.

Nel corso della manifestazione saranno illustrate le 10 foto più belle sull’area “Valli Cupe” e proiettati due filmati: uno della BBC, realizzato da Andrew Graham-Dixon, critico d’arte inglese, e da Giorgo Locatelli, chef italiano a Londra; il secondo da Geo & Geo (un programma di Rai3).

Sersale: “Sboccia la Riserva nelle Valli Cupe”

“Sboccia la Riserva nelle Valli Cupe”. Un ‘focus’ a più voci per illustrare la legge istitutiva del nuovo ‘Ente Gestore’ di un’area della “Sila Piccola” definita dal naturalista belga John Bouquet “il segreto meglio custodito d’Europa” diventata scenario verde di un’esperienza collettiva di successo su basi volontaristiche.

Le “Valli” non saranno più “Cupe” grazie ad una legge approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa calabrese che le ha trasformate in Riserva Naturale.

Si tratta della terza Riserva regionale, dopo quella della Foce del Crati e di Tarsia, che mira a valorizzare paesaggi, giacimenti naturalistici e storia dei luoghi. Per le “Valli Cupe”, che nel 2016 hanno avuto 45mila visitatori, “con la legge regionale si aprono nuovi scenari”.

Per illustrate i contenuti del provvedimento legislativo “e tracciare il percorso teso a salvaguardare il territorio e nel contempo a fare crescita e sviluppo”, l’ente gestore della riserva ha organizzato un convegno, dal titolo “Sboccia la Riserva nelle Valli Cupe”, che si terrà - venerdì 10 marzo con inizio alle ore 16 - nell’auditorium di “Porta del Parco” a Sersale.

Al convegno prenderanno parte Mimmo Tallini (il consigliere regionale che ha proposto la legge), Domenico Bevacqua, presidente della IV Commissione ambiente del Consiglio, Orsola Reillo, direttrice generale del Dipartimento ambiente della Regione, Antonella Rizzo, assessore regionale all’ Ambiente. Trarrà le conclusioni il vicepresidente della Regione Antonio Viscomi.  

E’ prevista, inoltre, la partecipazione del generale Aloisio Mariggiò,  commissario di “Calabria Verde”; della commissaria del Parco nazionale della Sila Sonia Ferrari; del  responsabile nazionale per le aree protette di Legambiente Antonio Nicoletti e della storica dell’arte Anna Gastel, del presidente del Festival “MiTo” realizzato dalle città di Milano e Torino.

Dopo i saluti del sindaco di Sersale, Salvatore Torchia, toccherà all’etnobotanico Carmine Lupia, che delle “Valli Cupe” è stato ideatore e  promotore, spiegare nascita e sviluppo di un’esperienza naturalistica “che dimostra come anche  in Calabria si può fare sviluppo sostenibile attivando le intelligenze dei territori”.

Modera il dibattito il capo ufficio stampa del Consiglio regionale Romano Pitaro.

Nel corso della manifestazione saranno illustrate le 10 foto più belle sull’area “Valli Cupe” e proiettati due filmati: uno della Bbc, realizzato dal critico d’arte  Andrew Graham-Dixon e dallo chef Giorgo Locatelli; il secondo da Geo & Geo.

 

 

Tallini propone l'istituzione di Valli Cupe come Area regionale protetta

"E’ giunto il tempo di pensare alle 'Valli Cupe' come ad un’Area regionale protetta. Decine di cascate, un canyon di dieci chilometri unico nel suo genere e un’area che quest’estate ha registrato 45mila visitatori e che, se adeguatamente attrezzata, può generare sviluppo e nuova occupazione. Siamo davanti ad un polmone turistico di primo ordine che ora deve diventare Area protetta. In tal senso, presenterò a breve un progetto di legge e sono sicuro che il Consiglio regionale saprà valorizzare un modello di sviluppo innovativo e vincente come questo". L’ha detto il vicepresidente della IV Commissione 'Ambiente' del Consiglio regionale Mimmo Tallini che ha incontrato a Sersale il botanico Carmine Lupia, il professore Raffaele Lupia, esperto di tematiche forestali, ed il sindaco avvocato Salvatore Torchia.  Tallini si è complimentato “per l’ottimo lavoro fin qui fatto dagli enti locali e dalle associazioni, per valorizzare un patrimonio faunistico, naturalistico e paesaggistico tra i più rilevanti della Calabria. 45mila visitatori - ha aggiunto Tallini - da ogni parte della Calabria e del Mezzogiorno, inclusi molti stranieri, è una cifra che fa riflettere. Ci dice quanto le aree interne siano importanti per rilanciare sviluppo ed occupazione e per trattenere molti dei nostri giovani che per mancanza di opportunità sono costretti ad andar via. Adesso alle Valli Cupe - ha concluso il Vicepresidente della Commissione Ambiente - serve una legge regionale che enfatizzi le sue potenzialità e ne valorizzi le risorse naturalistiche ed umane. Una legge che renda produttivi i tre ambiti territoriali distinti geograficamente, ma tutti caratterizzati dalla presenza di comuni elementi naturalistici di grande valenza ecologica e paesaggistica. Giacimenti naturalistici come questo che non possono più rimanere nell’ombra".  Il sindaco Torchia ha illustrato gli obiettivi dell’Area protetta 'Valli Cupe' da istituire con legge "che si articolerebbe in un sistema costituito da corpi tra loro distinti: il Canyon Valli Cupe e l’acrocoro di monte Raga, il tratto del torrente Campanaro, con la Cascata Campanaro, la Cascata dell’Inferno ed il tratto del fiume Crocchio, con le Gole e cascate del Crocchio, monolite di Pietraggìallu e alberi monumentali di Cavallopoli". Carmine Lupia e Raffaele Lupia hanno spiegato che: "Il Canyon Valli Cupe è una rara formazione geologica profondamente incassata in un substrato costituito da conglomerato poligenico – di straordinario effetto scenografico – originatasi a seguito della lenta azione di scavo esercitata dal torrente omonimo, che nasce a circa 700 metri di altitudine alle pendici meridionali del Monte Crozze, con sulla vetta la splendida Chiesa votiva eretta sul finire degli anni Venti del secolo scorso e il cui versante settentrionale si sviluppa proprio dirimpetto il centro storico di Sersale. Fin dalla prima parte del suo corso il torrente Valli Cupe scorre in una profonda forra che assume la caratteristica profonda incisione nota come Canyon delle Valli Cupe e, dopo un percorso di circa 15 chilometri, si tuffa nelle acque del mar Jonio all’altezza di Sellia Marina. Il corso del torrente si sviluppa tra la rigogliosa macchia che fa da cornice ad entrambe le sponde, lungo i crinali che congiungono il monte Crozze al maestoso monte Raga, roccaforte della foresta mediterranea che ne copre quasi interamente le pendici, formando boschi estesi per qualche centinaio di ettari. Lungo il versante occidentale, monte Raga è costeggiato dall’omonimo torrente che, dopo un percorso di circa 4 km, si immette nel fiume Uria. Il torrente Valli Cupe costituisce un collettore naturale che raccoglie le acque di numerose e brevi aste torrentizie che solcano fittamente i versanti del bacino".  In conclusione, è stato fissato un appuntamento di lavoro da qui a qualche giorno nel corso del quale il vicepresidente della Commissione ‘Ambiente’ illustrerà il progetto di legge ai sindaci dell’area ed alle associazioni interessate.

 

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