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A Reggio e Vibo l’acqua più cara della Calabria: i dati di Cittadinanzattiva

276 euro: a tanto ammonta il costo annuale dell’acqua in Calabria, rispetto ai 376 euro di media nazionale, tariffa in diminuzione rispetto al 2014 (-2,5%). Ma le differenze tra i singoli capoluoghi di provincia sono notevoli: si va dai 437 euro di Reggio Calabria ai 171 euro di Cosenza (Vibo 294 euro, Crotone 245 euro, Catanzaro 231 euro). Questi i dati dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva che, per l’undicesimo anno consecutivo, ha analizzato i costi sostenuti dai cittadini per il servizio idrico integrato nel corso del 2015. Le regioni centrali si caratterizzano per tariffe più alte con 511 euro annuali e un maggior incremento rispetto al 2014 (468 euro, +9,2%), segue l’area settentrionale (+5,1%) e quindi quella meridionale (+3,2%). A livello regionale, le tariffe più elevate si riscontrano nell’ordine a Toscana, Marche, Umbria, Emilia Romagna e Puglia. Fra i capoluoghi di provincia, le città più care si confermano essere le toscane: Grosseto e Siena con  663 euro prendono il posto occupato nel 2014 da Firenze, seguono Livorno (628 euro), Pisa (621 euro), Carrara (609 euro). Isernia si conferma come città meno cara (117 euro, erano 120 nell’anno precedente); segue Milano con i suoi 140 euro (ed un aumento del 3%). In merito alla dispersione idrica, rispetto ad un dato nazionale del 33%, la Calabria registra un 46% di acqua sprecata: con Reggio più virtuosa (27%) e Cosenza super-sprecona (60%).

Serra, pubblicato il bando per i lavori di potenziamento del sistema idrico

È stato pubblicato sull’albo pretorio il bando di gara mediante procedura aperta avente ad oggetto “Lavori di potenziamento del sistema idrico del Comune di Serra San Bruno”. L’importo complessivo dell’appalto è di 193.800 euro. Il termine di scadenza per la presentazione delle offerte è fissato per il 25 gennaio, mentre l’apertura delle stesse avverrà il giorno successivo, alle ore 9, in seduta pubblica presso la sede dell’Amministrazione provinciale.

 

 

 

 

 

Catanzaro, interrotta erogazione dell'acqua a Santa Maria per l'improvvisa rottura della condotta comunale

A causa di un'improvvisa rottura alla condotta idrica comunale è stata interrotta l'erogazione del'acqua potabile in tutto il  quartiere di Santa Maria. Lo ha comunicato l'ufficio acquedotti di Palazzo De Nobili specificando che sono già cominciati gli interventi per riparare il guasto. La normalizzazione del servizio dovrebbe avvenire nel pomeriggio di oggi, lunedì 7 dicembre.

Serra, domani il quartiere Spinetto rimarrà senz'acqua

Quella di domani (venerdì 4 dicembre), per i cittadini del quartiere Spinetto di Serra San Bruno, sarà una giornata caratterizzata da disagi derivanti dalla sospensione dell'erogazione dell'acqua. L'interruzione della fornitura idrica inzierà alle 9. Salvo imprevisti, la situazione dovrebbe ritornare alla normalità a partire dalle 18. A determinare il temporaneo blocco dell'erogazione di acqua ai cittadini, alcuni interventi di manutenzione che interesseranno alcuni impianti. Questo l'avviso pubblicato sul sito istituzionale del Comune: "Informiamo la popolazione che, causa lavori ai nostri impianti, dalle ore 9.00 alle ore 18.00 di venerdì 4 dicembre sarà sospesa l'erogazione dell'acqua nel rione Spinetto. Ci scusiamo per il disagio".

Giovedì Catanzaro rimane a secco: lavori della Sorical sulla nuova condotta

Giovedì prossimo dalle ore 10 e fino al termine dei lavori,  gran parte  della città capoluogo di Regione rimarrà senza acqua. Lo ha comunicato la Sorical, Società che gestisce gli impianti idrici della Regione, all’ufficio acquedotti di palazzo de Nobili, spiegando che l’interruzione del servizio è legata ai lavori  di messa in funzione del nuovo tratto di condotta che  alimenta l’impianto di Santa Domenica. Tratto di rete idrica che si sviluppa lungo la strada provinciale  25  che per l’occasione sarà interdetta al transito veicolare per consentire l’esecuzione dei lavori. L’ufficio acquedotti comunale ha precisato che a risentire del problema che, quasi certamente si protrarrà fino alla  tarda serata, saranno le utenze comprese tra via Luigi Rossi e via Lucrezia della Valle, inclusa. Inoltre rimarranno a secco i rubinetti di Gagliano, Meterdomini, via Barlaam da Seminara, Germaneto, Siano, Cava, Santo Ianni e Catanzaro Sala.

Acque destinate al consumo umano, il Consiglio dei Ministri indica i requisiti

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare e su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, un decreto legislativo di attuazione della direttiva 2013/51/EURATOM del Consiglio del 22 ottobre 2013 che stabilisce i requisiti che devono possedere, ai fini della tutela della salute della popolazione, le acque destinate al consumo umano, relativamente alle sostanze radioattive sia di origine naturale (dovuta cioè al decadimento di atomi di isotopi radioattivi che si trovano normalmente in natura) che artificiale (dovuta cioè al decadimento di atomi di isotopi radioattivi prodotti da alcune attività tecnico-industriali). Il controllo delle acque, peraltro obbligatorio, effettuato attraverso il monitoraggio dei valori di parametro, viene svolto dalle Regioni attraverso un programma di controllo, approvato dal Ministero della Salute, che garantisce la valutazione dei rischi per la popolazione e la adozione delle misure cautelative qualora il superamento di tali valori di parametro rappresenti un rischio per la salute. Il provvedimento consentirà di ottenere una serie di informazioni di monitoraggio coerenti e uniformi sul territorio assicurando così la conformità ai principi di radioprotezione. Il Ministro della salute, sentita la Conferenza Stato-Regioni, fornirà specifiche indicazioni operative per garantire uniformità e coerenza di applicazione del decreto nel territorio nazionale. Sono previste sanzioni amministrative pecuniarie per i gestori che non effettuano i controlli o che non ottemperano agli obblighi di comunicazione previsti; le Asl provvederanno all’accertamento delle violazioni e le regioni e provincie autonome all’irrogazione delle sanzioni.

 

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Approvato il progetto del potenziamento del sistema idrico, Rosi: “Verso la riattivazione delle sorgenti”

“È la realizzazione di quello che avevamo promesso. Cerchiamo di riattivare le vecchie sorgenti e di trovarne di nuove”. Il sindaco Bruno Rosi commenta così l’approvazione da parte della giunta comunale del progetto esecutivo relativo al potenziamento del sistema idrico. In sostanza, un decreto del dirigente generale del dipartimento n. 9 della Regione Calabria risalente al 2012 ha assegnato al Comune di Serra San Bruno “un finanziamento di 250.000 euro per il ‘Potenziamento della rete idrica’, strutturato attraverso la concessione di un contributo quindicennale di 16.700 euro da utilizzare per il rimborso delle rate di ammortamento di un mutuo a carico dell’Ente”. Considerato che, secondo gli studi degli uffici comunali, l’ammontare massimo di un finanziamento avente quota di ammortamento annuale pari al contributo concesso di 16.700 euro è di circa 180.000 euro e che la Regione Calabria, nel concedere il contributo, richiede che l’opera da realizzare abbia lo stesso valore (250.000 euro) sorge “la necessità, al fine di non perdere il finanziamento, di coprire con fondi propri il costo dell’opera non assistito dal finanziamento regionale”. In pratica, il Comune dovrà contribuire a coprire la quota da rimborsare concernente gli interessi. Ma, al di là, degli aspetti tecnici, va registrato che si tratta di un primo passo per concretizzare una sorta di autonomia idrica, almeno parziale, della cittadina della Certosa che così dovrebbe utilizzare, in maniera significativa, le acque sgorganti dalle proprie montagne. Un’azione che, alla luce dei casi di non potabilità ancora ricorrenti, rappresenta un motivo di rinnovata speranza per chi non ha mai guardato con particolare favore al liquido incolore fornito da Sorical.

 

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Primi disagi dovuti alla carenza idrica a Serra San Bruno

Dalla serata di ieri si registrano i primi disagi dovuti alla mancanza o alla carenza di acqua in alcuni quartieri di Spinetto. In particolare, nell’area compresa fra via Catanzaro e via San Brunone di Colonia, i cittadini stanno facendo i conti con la “scarsa generosità” dei rubinetti che concedono solo un filo di acqua. Ma ci sono abitazioni in cui del prezioso liquido non arriva nemmeno una goccia. A lamentare le difficoltà sono soprattutto le famiglie nelle quali sono presenti anziani o bambini. Il problema sarebbe dovuto alla limitata quantità di acqua presente nel serbatoio “Castagnari”. 

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