Anci Calabria, Callipo si congratula con i nuovi sindaci: "Sarà dura, ma vi saremo vicini"

«Anci Calabria si congratula con i nuovi 49 sindaci eletti nella nostra regione e augura loro buon lavoro, assicurando già da ora massimo sostegno e aiuto per il difficile compito che li attende».

Così Gianluca Callipo, presidente dell’associazione che riunisce i Comuni calabresi, ha voluto congratularsi con i primi cittadini che hanno vinto la contesa elettorale, sottolineando nell’occasione l’importanza del ruolo che rivestono i sindaci. 

«Nell’assumere la responsabilità di guidare un’amministrazione comunale - ha rimarcato Callipo - non ci sono privilegi, ma soprattutto il pesantissimo onere di rappresentare i cittadini e dare risposte efficaci alle loro istanze. Sono i sindaci, infatti, il primo interlocutore istituzionale delle comunità locali, i rappresentanti dello Stato più vicini alle persone e per questo spesso in prima linea nell’affrontare ogni tipo di problematica, anche quelle che non rientrano nelle competenze specifiche dei Comuni, costretti il più delle volte a fare i conti vincoli normativi anacronistici che ledono la loro autonomia e con risorse economiche ed umane assolutamente insufficienti per la mole di lavoro che ricade sulle amministrazioni. Ma se nonostante tutto l’Italia va avanti è anche grazie all’impegno quotidiano dei sindaci, cittadini tra i cittadini. Vi aspetta un grande impegno – ha concluso il presidente di Anci Calabria - ma sono certo che, al di là delle diverse estrazioni politiche, saprete tutti rappresentare e sostenere al meglio le istanze delle comunità che vi hanno scelto».

 

Agenda urbana e sviluppo aree interne, Laura Ferrara (M5s): “Continua l'immobilismo della Regione”

«Mentre Oliverio annuncia a destra e a manca i 100 milioni per i borghi la Commissione europea ci fa sapere che la Regione è in forte ritardo con l'attuazione delle politiche di sviluppo delle aree interne».

Lo scrive l'eurodeputata del Movimento 5 stelle Laura Ferrara che, in questi giorni, ha ricevuto la risposta alla doppia interrogazione alla Commissione europea, sui ritardi relativi alla politica di sviluppo territoriale integrato. 

«Per meglio comprendere se ci sono stati passi in avanti da parte del Dipartimento regionale e dei Comuni, avevo inviato una prima interrogazione sulle strategie di sviluppo delle grandi aree urbane e delle aree inferiori e la seconda interrogazione sulle aree interne. All’interno del nuovo Programma Operativo – chiarisce la Ferrara – è definita una politica di sviluppo territoriale integrato che delinea tre strategie da attuare attraverso lo strumento degli Investimenti Territoriali Integrati: la Strategia per i principali poli urbani regionali (Cosenza-Rende, Reggio Calabria e Catanzaro), la Strategia per le aree urbane di dimensione inferiore (che riguarda il rafforzamento delle altre città capoluogo di provincia, Crotone e Vibo Valentia, il sistema urbano Corigliano-Rossano, la città di Lamezia Terme e la "Città-Porto" di Gioia Tauro che include Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando) e la Strategia per le aree interne. La dotazione finanziaria totale del Programma è di quasi 400 milioni tra fondi FSER e FSE ma ad oggi la spesa e le azioni concrete risultano fortemente in ritardo». 

«Sull'Agenda urbana pare abbiano finalmente intensificato i lavori preparatori, dopo vari solleciti ed anche una mia interrogazione risalente a settembre 2017. Ci vorrà comunque fine luglio, si spera, per la firma degli accordi con le città interessate.

Lo sviluppo delle aree interne invece è stato totalmente abbandonato dal nostro governo regionale, troppo impegnato evidentemente nei proclami di una nuova pioggia di finanziamenti. Questo investimento che poteva già essere in una fase attuativa giace inerme sulla scrivania del Dipartimento Programmazione. Non si è ancora siglato alcun accordo territoriale e, di conseguenza, non sono stati pianificati gli investimenti a favore delle strategie regionali e nazionali per lo sviluppo delle aree interne nell'ambito del POR Calabria. 

Si ricorda che nel Programma operativo regionale – conclude l'eurodeputata - gli obiettivi di sviluppo dovrebbero essere raggiunti entro un determinato periodo di tempo e non alle calende greche, che senso ha spendere tutti questi soldi in ritardo rispetto ai tempi stabiliti. I calabresi quando godranno di risultati effettivi in termini di sviluppo?». 

Agguato in calabria, ucciso ristoratore

Un ristoratore di 63anni, Leonardo Portoraro, è stato ucciso questa mattina a Villapiana Lido, nel Cosentino.

L'uomo, ritenuto legato agli ambienti della malavita locale, è stato bersagliato a colpi d'arma da fuoco, mentre si trovava in auto, davanti al suo ristorante.

I sicari, almeno due, avrebbero sparato da una vettura con una pistola ed un mitragliatore.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno effettuato i rilievi del caso.

Le indagini per cercare di far luce sul delitto, sono condotte dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

 

Caulonia, 6 milioni di euro per le opere pubbliche

L’amministrazione comunale di Caulonia, guidata dal sindaco Caterina Belcastro, ha approvato il programma triennale delle opere pubbliche 2018-2020 per un totale di circa 6 milioni di euro, finanziati con fondi della Regione Calabria e della Città Metropolitana di Reggio Calabria. 

Nel dettaglio, gli interventi riguarderanno il consolidamento della rupe nel centro storico in località Palma ed i lavori di messa in sicurezza di via dei Carafa (2 milioni di euro), la riqualificazione di un edificio da destinare a centro di aggregazione ed il completamento della pista ciclabile con il lungomare di Caulonia Marina (2 milioni e 600 mila euro), la riqualificazione funzionale del Ponte Amusa in località Limisano, la messa in sicurezza della fiumara Amusa (700 mila euro) e la messa in sicurezza di accesso alla frazione Cufò (150 mila euro), nonché gli interventi sulla scuola primaria e secondaria di Caulonia Marina (quasi 600 mila euro). 

«Caulonia può guardare al futuro con ottimismo - ha dichiarato il primo cittadino Belcastro - le opere che saranno realizzate cambieranno il volto dell’intero paese e rappresenteranno un volano di sviluppo per tutto il territorio cauloniese».

 

Depurazione, stangata per l'Italia dall'Ue. Ferrara e Bruno (M5s): “in Calabria ancora diversi Comuni coinvolti”

«L'Italia deve pagare 25 milioni di euro e una sanzione di oltre 30 milioni di euro per ogni semestre di ritardo nell'attuazione di misure necessarie per conformarsi alla sentenza del 2012 ovvero per violazione della disciplina Ue in materia di trattamento delle acque reflue urbane».

E' quanto affermano in una nota, l'eurodeputata Laura Ferrara ed il consigliere comunale di Scalea Renato Bruno, entrambi del MoVimento 5 Stelle

«Arriva stamattina la stangata da parte dell'Ue per l'Italia – affermano i pentastellati - e non fa che confermare l'assoluta irresponsabilità dei nostri amministratori. Più volte abbiamo lanciato l'allarme circa la possibilità di questa pesante rivalsa in termini economici che va ad aggiungersi ai chiari danni ambientali derivanti da un sistema depurativo carente così come confermato dalla stessa Corte di Giustizia europea. In Italia permangono in situazione particolarmente grave ben 74 agglomerati dei 109 a cui si riferiva la sentenza di ben 6 anni fa».

«Di questi 74 ben 13 sono in Calabria – afferma Bruno - nonostante le numerose richieste da parte del Movimento 5 Stelle di garantire che le acque reflue urbane fossero definitivamente raccolte e sottoposte a trattamento appropriato in conformità alla Direttiva 91/271/Cee. La Regione ed i Comuni interessati hanno avuto a disposizione 6 anni e svariati milioni di euro stanziati proprio con l'obiettivo di risanamento. Abbiamo inviato tantissimi solleciti sul rischio di una pesante multa ma nulla è stato fatto».

«Ancora una volta l'inadeguatezza della nostra classe politica si riverserà sulle tasche dei cittadini. Quanto pagheranno i calabresi? - Rincara la dose Laura Ferrara che continua - lo Stato potrebbe applicare il diritto di rivalsa sui soggetti responsabili delle violazioni Ue, quindi nei confronti diretti della Regione Calabria o dei Comuni interessati dalla sentenza della Corte di Giustizia europea del 19 luglio 2012. Gli agglomerati calabresi con sistemi depurativi inadeguati e rientranti nella sentenza erano 18: Acri, Bagnara Calabra, Bianco, Castrovillari, Crotone, Lamezia Terme, Mesoraca, Montebello Ionico, Motta San Giovanni, Reggio Calabria, Rende, Rossano, Santa Maria del Cedro, Scalea, Sellia marina, Siderno, Soverato, Strongoli. A oltre 6 anni da quella sentenza 13 di questi, non solo continuano ad essere non in regola, ma non hanno ancora iniziato a svolgere alcuna attività necessaria ad un ripristino funzionale dei propri sistemi depurativi, negli altri “casi” la situazione non è migliore ed i vari iter procedurali vanno a rilento tra commissariamento degli interventi e ricorsi giudiziari».

«Bisogna ricordare che sulla Calabria ora pesa una seconda procedura d'infrazione, la 2014/2059 – dicono i due - in cui restano, per quanto ci è dato conoscere, 108 agglomerati a cui potrebbero aggiungersene altri 30. La Regione aveva annunciato un finanziamento di 260 milioni per sanare queste situazioni. Un finanziamento rimasto per ora solo un annuncio».

«Ho chiesto alla Commissione europea se è a conoscenza del cronoprogramma dettagliato dell'investimento - conclude la Ferrara - e se lo ritiene risolutivo delle problematiche depurative degli agglomerati calabresi coinvolti nella procedura 2014/2059».

 

Calabria, rintracciata 15enne allontanatasi da una comunità

Nell’ambito delle direttive  ministeriali,  volte  all’intensificazione  dei  servizi di vigilanza e controllo all’interno delle stazioni e sui convogli ferroviari, per garantire la sicurezza dei viaggiatori soprattutto nell’approssimarsi del periodo estivo, personale della Polfer del Compartimento di Reggio Calabria ha rintracciato una giovane di 15 anni, allontanatasi volontariamente da una comunità di Catania.

La minore, originaria di Lentini (SR), è stata notata dal personale della Polfer sul marciapiede del primo binario della stazione ferroviaria di Reggio Calabria, in evidente stato confusionale e condotta negli uffici del Posto di Polizia Ferroviaria per le prime operazioni di assistenza e controllo.

Gli accertamenti svolti dagli agenti hanno consentito di accertare che per la minore, arbitrariamente allontanatasi dalla comunità a cui era stata affidata, era in corsoto un piano di ricerche e rintraccio.

La ragazzina nel pomeriggio è stata affidata alla madre giunta dalla provincia di Catania.

 

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Calabria, raro minerale scoperto in una vecchia miniera

"Un minerale molto raro è stato scoperto in Calabria, grazie a una collaborazione multidisciplinare che ha visto coinvolti l’Universita’ della Calabria, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria e L’Università di Bari. Si tratta della “Wulfenite” (PbMoO4), un minerale appartenente alla classe dei molibdati, minerali molto utilizzati per l’estrazione del molibdeno“.

A darne notizia è stata l’Università della Calabria, specificando che “il minerale è stato scoperto in prossimità di una vecchia miniera di Barite ubicata a Catanzaro, in località Fiumarella“.

Il gruppo di lavoro, costituito da Andrea Bloise (Unical), Luigi Dattola (Arpacal), Ignazio Allegretta (Uniba), Roberto Terzano (Uniba), Mirco Taranto (Unical) e Domenico Miriello (Unical), ha già pubblicato i risultati della scoperta sulla rivista “Data in Brief”.

“Negli ultimi anni sono state sviluppate tecnologie innovative che consentono di esplorare il mondo delle micro-mineralizzazioni – si legge ancora nella nota – senza distruggere i preziosi minerali; si tratta di un filone di ricerca totalmente inesplorato in Calabria e che, assicurano gli autori, offrirà, in un futuro assai prossimo, altre interessanti scoperte“.

Il rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, ha manifestato tutta la sua soddisfazione per l’importanza della scoperta. “Come geologo e come membro del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Unical – ha detto Crisci – vedo in questa ricerca il potenziale che ancora la nostra terra può offrire e come la collaborazione multidisciplinare tra enti diversi, possa restituire alle nostre risorse naturali l’importanza che meritano nel panorama Internazionale, in accordo con la Convenzione sulla protezione dei beni culturali e naturali del mondo, adottata nel 1972 dall’Unesco“.

 

Anci Calabria, l'assemblea regionale dei sindaci fa il punto su welfare, stabilizzazioni e risorse idriche

Welfare regionale, stabilizzazione dei lavoratori precari e autorità idrica calabrese. Sono questi i principali argomenti affrontati oggi dall’assemblea regionale di Anci Calabria, che si è riunita ieri sotto la guida del presidente Gianluca Callipo.

Il recente stop alla riforma regionale del welfare da parte del Tar - che ha accolto il ricorso del Comune di Catanzaro in merito alle procedure di autorizzazione, accreditamento e vigilanza delle strutture socio assistenziali - sta sollevando numerose perplessità tra i Comuni, come è stato evidenziato nel corso dell’assemblea. In particolare, le amministrazioni comunali hanno rimarcato la necessità che, in attesa che la normativa venga riformulata, la Regione provveda a sciogliere i dubbi in merito ai pagamenti da effettuare in favore delle strutture socio assistenziali, visto che i relativi fondi sono stati già trasferiti dalla Regione alle amministrazioni comunali, ma al momento, dopo la decisione dei giudici amministrativi, nei Comuni capi ambito vi sono diversi dubbi sul come procedere. Sulla questione, inoltre, come da intese con l’assessore Angela Robbe, Anci sarà ascoltata attraverso l’istituzione di un tavolo regionale, che si terrà già dalla prossima settimana e che avrà come obiettivo l’avvio del confronto per la nuova riforma del welfare.

Con riguardo alla stabilizzazione degli ex lavoratori Lsu e Lpu, i sindaci hanno ribadito la volontà dei Comuni di procedere verso la stipula di contratti a tempo indeterminato, ma chiedono maggiori garanzie alla Regione in merito alle coperture finanziarie e normative. Callipo, in particolare, ha sottolineato come a tutt’oggi non ci sia assoluta certezza sulle eventuali conseguenze per la stipula dei contratti a tempo determinato rinnovati in regime di proroga. «I Comuni vogliono fare la propria parte fino in fondo – ha sottolineato Callipo – ma, pur nella consapevolezza del particolare momento ai fini dell’interlocuzione con il Parlamento, devono avere maggiori certezze sull’iter di stabilizzazione». 

All’ordine del giorno anche la prima riunione dell’Autorità idrica della Calabria, organismo con funzioni direttive e di controllo che dovrà finalmente traghettare il settore verso la gestione ordinaria delle risorse idriche. La riunione si terrà domani e vedrà la partecipazione dei Sindaci eletti nell’Autorità, tra i quali vi sono numerosi componenti del Consiglio regionale Anci.

Infine, nel corso dell’assemblea Anci è stata annunciata l’imminente convocazione della Consulta dei piccoli comuni, che si riunirà all’Hotel Lamezia venerdì 15 giugno.

 

 

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