Coronavirus, Serre: parte la raccolta fondi per l'ospedale San Bruno e la protezione civile di Fabrizia e Mongiana

Il gruppo di Protesta contro l’abbandono assoluto dei paesi delle Serre ha avviato una raccolta fondi per aiutare l’ospedale di Serra San Bruno e la Protezione civile di Fabrizia e Mongiana.

Le donazioni saranno impiegate per acquistare dispositivi di protezione individuale a favore della Protezione civile e dell’ospedale di Serra San Bruno.

Per effettuare una donazione clicca su: https://www.gofundme.com/f/emergenza-cv19?utm_source=customer&utm_medium=copy_link-tip&utm_campaign=p_cp+share-sheet&fbclid=IwAR2O_5ZtXwUj-LdahqrVFCTlSrZ68FU_kJgXUmrbLju4eeR1-cI2MMlm02A

Coronavirus, Fabrizia: uffici comunali chiusi al pubblico. Sospeso il mercato settimanale

"Sospensione del mercato settimanale del martedì fino a nuova e diversa determinazione; sospensione di ogni attività dei centri di aggregazione sociale comunali presenti sul territorio; chiusura al pubblico degli uffici comunali".

È quanto stabilisce l'ordinanza avente a oggetto “Ulteriori misure urgenti e straordinarie di contrasto all’emergenza Covid-19-attuazione Dpcm dell’8 marzo 2020”, emessa questa mattina dal sindaco di Fabrizia, Francesco Fazio.

Al fine di ovviare ai disagi derivanti dalla chiusura al pubblico degli uffici comunali, sono disponibili i seguenti recapiti: tel. 0963314001, fax 0963314172, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo...

Sorpreso a tagliare un faggio, denunciato 63enne di Fabrizia

Un 63, M.F., di Fabrizia è stato denunciato per tentato furto aggravato.

La denuncia è scattata dopo che i carabinieri forestali di Mongiana hanno sorpreso l’uomo intento a depezzare un faggio appena tagliato, in località “Via Grande-Spirricaso”, nella Riserva naturale “Marchesale”, nel comune di Arena.

Dopo aver bloccato l’uomo, cui è stata sequestrata la motosega utilizzata per effettuare il taglio, i militari hanno proceduto alla denuncia per tentato furto aggravato di legna, danneggiamento del bosco e violazione alla normativa paesaggistico-ambientale.

La legna oggetto del reato è stata presa in consegna dal Reparto carabinieri biodiversità di Mongiana, che gestisce la riserva “Marchesale”.

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Fabrizia, Carè (Ramoscello d'ulivo): "Il carnevale svenduto a Serra"

"Carnevale fa rima con maschere, carri allegorici, divertimento per grandi e bambini e anche con modesti affari per i commercianti locali ….. quest’anno però non per Fabrizia. E’, proprio il caso di dire che l’amministrazione delle chiusure aggiungendo al suo nutrito palmares un altro record, quello del trasferire altrove, ha tirato alla comunità fabriziese un brutto scherzo di carnevale. Nessuna meraviglia, era già successo in precedenza col “Mountain Bike Tour” anch’esso relegato e svenduto a Serra San Bruno. Succede oggi col carnevale 2020 che anziché farlo sfilare per le vie di Fabrizia deliziandola dell’allegria, gioiosità e colori dei bambini e ragazzi, un’amministrazione grigia e incolore ha pensato bene di fornire la sua collaborazione al “carnevale serrese”, privando la comunità di qualche ora di svago e spensieratezza collettiva. Scelta incomprensibile e autolesionista che reca danno ai commercianti locali e non fa giustizia alle tante associazioni e volontari fabriziesi che negli anni oltre ad aver inventato e costruito il “carnevale fabriziese” si sono sempre spesi, assieme ai genitori dei ragazzi, ad organizzare la festosa allegoria in sede. Viene da chiedersi, ma questi amministratori rappresentano gli interessi dei cittadini di Fabrizia o di Serra San Bruno ed Arena? Ma tanto si sa …… a carnevale ogni scherzo vale".

È quanto si legge in una nota del portavoce del Ramoscello d’ulivo per Fabrizia, Antonio Carè. 

 

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Operazione "Helvetia, revocata la sorveglianza speciale a Brunello Nesci

Il Tribunale di Reggio Calabria, Sezione misure di prevenzione, Pastore Presidente, Bellini e Candito giudici a latere, accogliendo pienamente l’istanza ex art 11 D. lgs. n. 159/2011, formulata dal difensore di fiducia Antonio Carè, ha revocato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno per la durata di tre anni, precedentemente applicata a Brunello Nesci, coinvolto nel procedimento penale Helvetia, attualmente pendente in grado di appello.

L’avvocato Carè ha eccepito il difetto del requisito dell’attualità della pericolosità sociale, deducendo il notevolissimo arco di tempo decorso dalla commissione dei fatti assunti a indice sintomatico di pericolosità sociale.

Il Tribunale ha acquisito anche le relazioni della casa di reclusione presso la quale Nesci è stato detenuto, dala qualee si evince che durante tutta la restrizione cautelare in carcere, Nesci ha sempre mantenuto un atteggiamento corretto ad eccezione di quanto accaduto la sera dell’ 1 aprile 2018. Tuttavia tale episodio non poteva valere ai fini di una prognosi di reiterabilità, atteso che anche lo stesso consiglio di disciplina, a fronte delle spiegazioni fornite dal detenuto, aveva sospeso l’applicazione della sanzione prevista dall’art. 80 O.P.

Pertanto, l’organo giudicante, sulla base delle indicazioni fornite dalla difesa, ritenendo che la pericolosità sociale di Nesci non fosse più attuale, ha disposto la revoca della misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.

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Fabrizia, il 'Ramoscello d'ulivo' denuncia i "Dispetti e la mala gestione del sindaco"

"I segnali dispettosi del sindaco di Fabrizia e del suo sempre più ristretto entourage sono ormai troppi e troppo ravvicinati per tacerli o derubricarli a innocue goliardate, ancorché di pessimo gusto. A maggior ragione quando essi incidono sulle libere scelte di cittadini che in autonomia decidono da chi gradirebbero farsi fare le pubblicazioni di matrimonio appellandosi ad una prassi amministrativa consolidata che conferisce, anche, ai consiglieri comunali tale facoltà, seppur delegata dall’ufficiale dello stato civile. Il dispetto del sindaco consumato nei confronti di una cittadina fabriziese e del consigliere che avrebbe dovuto officiare le pubblicazioni, va ben oltre il semplice sgarbo istituzionale e ravvisa una concezione esasperata, personalistica, e da bullo della funzione pubblica esercitata. In questa direzione continuano ad arrivare segnali poco edificanti per i quali l’opposizione consiliare chiede al sindaco di stopparli immediatamente, recuperando quel senso alto di responsabilità istituzionale che dovrebbe contraddistinguere chi ricopre cariche pubbliche. Il ricorso ai dispetti, anche se non intimorisce nessuno, fornisce lo spunto per una ulteriore riflessione politica sull’operato dell’amministrazione comunale, i cui limiti, carenze, e omissioni di doveri d’ufficio, il gruppo “Ramoscello d’Ulivo per Fabrizia” da tempo segnala all’opinione pubblica locale. La riprova sta nel fatto che essendo trascorsa metà consiliatura, nonostante le promesse fatte durante la campagna elettorale del giugno 2017, i problemi irrisolti che interessano Fabrizia si sono ulteriormente aggravati, relegando la comunità in una profonda recessione economica e regressione sociale e amministrativa. Giovani e intere famiglie ritornano ad emigrare. Banca, Sprar ed altri servizi di base chiusi o fortemente ridimensionati. C’è una moria di attività commerciali nel silenzio più assordante, mentre giriamo su strade devastate e intransitabili. La gente non arriva a fine mese e la maggioranza anziché dispiegare sul territorio idonee misure di contrasto alle condizioni di povertà assoluta si crogiola nel nulla illimitato. Una finta unità di facciata nasconde un duro scontro interno alla maggioranza per il controllo mirato di politiche clientelari, sostitutive delle mancate promesse elettorali che non avendo appagato gli elettori che li hanno votati, ora gli stanno volgendo le spalle. I lavori pubblici stagnano e dei cantieri promessi nemmeno l’ombra. I pochi appalti e servizi pubblici aggiudicati vengono subito revocati per essere successivamente riaffidati, - vedi refezione scolastica - mentre gli esigui affidamenti diretti su beni comunali implicano nelle attività amministratori pubblici. Sul piano dell’offerta lavorativa, nonostante Fabrizia vive una drammatica disoccupazione, il sindaco continua ad assumere personale proveniente da altri comuni, facendola in barba ai tanti disoccupati e professionisti locali, mandando a casa con le chiusure quei pochi occupati che c’erano, senza nemmeno l’imbarazzo del ruolo che riveste come sindacalista. Ma c’è qualcosa di più e di più importante che scaverà sotto il terreno dell’amministrazione comunale, perché sia il sindaco che gli altri competitori interni a questa maggioranza anomala, privi ormai del sostegno dei loro grandi elettori, si trascinano le pesanti responsabilità del non avere risolto nemmeno uno dei tanti problemi di cui il paese soffre. A Fabrizia lo spopolamento è divenuto continuo e ininterrotto. Il paese è in netta caduta libera e l’unico a non essersi ancora accorto di questo stato di cose è il sindaco, preso com’è dalla mala gestione e dispetti quotidiani divenuti una costante. I problemi economici e sociali raffigurano plasticamente l’emblema fallimentare di questa esperienza amministrativa che aspirava ad obiettivi ben più ambiziosi, ma che si sono sciolti come neve al sole. La debolezza politica della maggioranza sta portando Fabrizia al tracollo, marginalizzandola all’isolamento nel contesto provinciale e regionale. È compito dell’opposizione e della sua area politica che la sostiene rilanciarne centralità e riaffermare democrazia ed equità contro clientele, diseguaglianze e dispetti di una compagine che non ha ben compreso che chi di dispetti ferisce di dispetti perisce".

È quanto si legge in nota del gruppo 'Ramoscello d’ulivo per Fabrizia'.

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Fabrizia, sulla refezione scolastica il "Ramoscello d'ulivo" punta l'indice contro l'amministrazione comunale

"La nuova data del 2 dicembre 2019 fissata dal sindaco di Fabrizia per l’inizio della refezione scolastica è saltata e l’impegno assunto pubblicamente in assemblea coi genitori degli scolari non mantenuto. Il caos avvolge, ormai, l’amministrazione comunale di Fabrizia, mettendo a nudo i nervi scoperti di una compagine lacerata e incapace di affrontare e risolvere i problemi che ha di fronte a sé, a partire da quello più importante e trascurato allo stesso tempo, la refezione scolastica. Per quanto sta accadendo nemmeno i più accaniti sostenitori, di questa compagine sgangherata, non si accorgono degli effetti negativi che il suo agire amministrativo sta dispiegando sul paese e la comunità cittadina. Il mancato inizio della refezione scolastica sta provocando pesanti disagi agli scolari e alle famiglie che assistono stupiti al regolare funzionamento del servizio nei comuni di Mongiana e Nardodipace dello stesso Istituto Comprensivo. Ma c’è di più, chissà per quale strana ragione, giorno 8 novembre 2019 sono stati revocati gli atti di gara e l’aggiudicazione provvisoria per bandire un nuovo appalto con tempi più lunghi che rischia di compromettere l’organizzazione didattica del tempo pieno. La maggioranza è irritata e nervosa, forse, perché è stato toccato il nervo più scoperto e sensibile del momento mentre aumentano, sempre più, contrarietà e disappunto nei confronti di dilettanti allo sbaraglio guidati dal Sindaco delle chiusure, che aveva promesso di far “rinascere il paese” all’insegna della legalità e trasparenza che in realtà si stanno rivoltando contro come un boomerang. A questo punto sorge spontaneo un interrogativo? Non è che per caso si sta tentando di chiudere anche il servizio di refezione scolastica? Tanto un servizio pubblico in più o uno in meno, cosa cambia? Ogni giorno che passa si consolida sempre più un orientamento di fondo che è quello delle chiusure a prescindere, che potrebbe interessare prossimamente l’Ufficio Postale e la Segreteria dell’Istituto Comprensivo di Fabrizia, per i quali ci sono già le prime avvisaglie. Comunque tutta la vicenda refezione è divenuta oggetto di un beffardo scherzo del destino che si è preso gioco della maggioranza e dell’assessore Iacopetta che, memori la vicenda giudiziaria sofferta dalla giunta Minniti, ha riportato alla mente il verso evangelico dell’apostolo Matteo: “Chi di spada ferisce di spada perisce”. E come spesso accade, anche nelle vicende umane della pubblica amministrazione, a farne le spese non è l’assessore che ha denunciato ma il Comune di Fabrizia che perisce ben due volte: la prima per l’inettitudine di amministratori che non hanno saputo o voluto fronteggiare nei tempi previsti dalla legge l’inizio della mensa scolastica, vedendosi costretti a revocare gli atti di gara, presumibilmente, illegittimi e poco trasparenti; la seconda, qui al danno si aggiunge la beffa, l’esborso della cospicua somma di circa 15.000 euro per pagare le spese legali agli ex amministratori e tecnici della giunta Minniti, assolti con formula piena nel processo intentato, sempre, dall’assessore Iacopetta. Risorsa da reperire nel bilancio comunale mettendo le mani nelle tasche dei contribuenti Fabriziesi, parafrasando un vecchio detto popolare, tanto paga sempre pantalone. Il fiore all’occhiello, tanto strombazzato dalla maggioranza (legalità, trasparenza ed efficienza amministrativa), si è appassito al sole rovente dell’estate non abbastanza annaffiato per la mancanza d’acqua. La confusione al comune regna sovrana ed è alla base dell’operato di amministratori incompetenti che in due anni e mezzo hanno avuto l’esclusivo merito di smantellare servizi pubblici essenziali provocando perdita di posti di lavoro e pesantissimi disagi alla cittadinanza, vedi chiusura della Banca Bper. Il Sindaco brancola nel buio essendosi reso conto che la situazione gli è sfuggita di mano ostaggio com’è dalla sua stessa maggioranza che gli fa fare solo brutte figure. Questo scenario ripropone gli interrogativi sulla concreta capacità del comune di fronteggiare tutte le problematiche insolute, sulle quali ci ritorneremo nei prossimi giorni, che spingono sempre più in direzione di un maggiore appesantimento politico e amministrativo col rischio che alla fine a farne le spese sia soltanto la comunità fabriziese".

È quanto scrive in una nota il gruppo "Ramoscello d’ulivo per Fabrizia"

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Pioggia record nelle Serre, a Fabrizia e Cassari superati i 100 mm

Dalle prime ore di oggi la Calabria è stata investita da precipitazioni intense che, in alcune stazioni, hanno fatto registrare valori cumulati assolutamente rilevanti.

In particolare, nelle ultime 12 ore le precipitazioni hanno superato i 100 mm a Fabrizia, Cassari, Molochio, Taverna_Ciricilla e Santa Cristina d'Aspromonte.

Anche le stazioni anemometriche diffuse sul territorio hanno rilevato valori significativi della raffica del vento.

La stazione di Motta San Giovanni_Allai ha registrato addirittura un valore di raffica superiore ai 100 km/h.

I corsi d'acqua dei bacini ricadenti nella fascia centro meridionale hanno subito un generale innalzamento del livello idrometrico. 

Le precipitazioni continueranno ad interessare gran parte della Calabria, intensificandosi nelle ore centrali di oggi.

Un graduale miglioramento dovrebbe registrarsi a partire dalla mattinata di domani.

 

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