Coronavirus: Santelli mette in quarantena un altro comune

"Ho appena emanato l'ordinanza che dispone la 'chiusura' del Comune di Cutro (KR)

Una misura che si è resa necessaria a seguito del numero di casi di positività al Coronavirus registrati negli ultimi giorni.

L’ordinanza, così come già avvenuto per i comuni di Montebello Jonico (RC) e San Lucido (CS), prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, il divieto di accesso nel territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici. Viene comunque garantita l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. 

Potranno varcare i confini comunali gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nelle attività collegate all’emergenza, gli esercenti che hanno attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali ma tutti avranno l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

L’ordinanza consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza".

Lo rende noto Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

Coronavirus, Calabria: ordinanza con nuove misure restrittive(I dettagli)

"Oggi ho firmato un’ulteriore ordinanza per la prevenzione e il contenimento dell’emergenza sanitaria in corso. Sono ancora in tanti, infatti, coloro che affrontano con superficialità questo momento, mettendo a repentaglio la propria salute e quella degli altri calabresi. 

Pertanto l’ordinanza prevede che fino al 3 aprile sono consentiti esclusivamente gli spostamenti individuali temporanei con comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute ovvero le esigenze primarie delle persone, svolte nel tempo strettamente indispensabile.

Nell’ordinanza è contenuto un riferimento agli spostamenti con gli animali da affezione che sono consentiti solo in prossimità della propria abitazione. 

Le uscite per gli acquisti essenziali, ad eccezione di quelle per i farmaci, vanno limitate ad una sola volta al giorno e ad un solo componente del nucleo familiare. L’eventuale presenza di accompagnatori può essere consentita esclusivamente per motivi di salute o di lavoro, secondo quanto indicato. 

È vietata la pratica di ogni attività motoria e sportiva all’aperto, anche in forma individuale. Nel caso l’attività motoria, o la passeggiata, sia connessa a ragioni di salute, dovrà essere effettuata in prossimità della propria abitazione ed evitando ogni possibile compresenza di altre persone.

L’ordinanza prevede anche il divieto dell’uso di apparecchi da intrattenimento e per il gioco nelle rivendite di tabacchi.

Tutti gli esercizi commerciali dovranno osservare la chiusura domenicale, fatta eccezione per le farmacie di turno e le edicole.

Ai sindaci è lasciata la facoltà di disporre, tramite una propria ordinanza, riduzioni dell’orario di apertura al pubblico degli esercizi commerciali, fatta eccezione per chi vende prodotti alimentari e per le farmacie.

Ai trasgressori, alla luce della potenziale esposizione al contagio, si applica comunque la misura immediata della quarantena obbligatoria per 14 giorni, attraverso il Dipartimento di Prevenzione dell’ASP territorialmente competente, con le modalità già previste dai precedenti provvedimenti regionali, richiamati nella presente Ordinanza".

Lo rende noto Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

Coronavirus, troppe violazioni. La Calabria chiede l'intervento dell'Esercito

"Sono tante le famiglie, i giovani, gli anziani, i bambini calabresi che stanno rinunciando alla propria quotidianità, alla propria libertà per tutelarsi e tutelare chi gli sta intorno da questa emergenza sanitaria. Ma sono ancora troppi coloro che trasgrediscono alle prescrizioni e alle ordinanze imposte sia a livello nazionale che regionale, rappresentando un serio pericolo per la diffusione del virus.

Per questa ragione oggi ho scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini chiedendo di inviare sul territorio regionale unità delle forze armate a supporto delle forze dell’ordine che già, con grande sforzo organizzativo e di efficienza stanno garantendo il rispetto delle misure adottate su numerose aree del territorio.

L’obiettivo è quello di garantire un maggiore controllo preventivo e una più intensa attività sanzionatoria, con particolare attenzione a quei comuni dove sono già in vigore particolari misure restrittive".

Lo rende noto Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

Coronavirus: la segreteria nazionale Sim carabinieri chiede il tampone per le forze dell'ordine

«La segreteria nazionale Sim carabinieri, su richiesta della segreteria regionale Calabria, scrive al presidente Santelli e chiede un incontro immediato in merito alla richiesta di effettuare il tampone Covid19 a tutte le forze dell'ordine».

È quanto afferma il segretario nazionale Sim (Sindacato italiano miliari) carabinieri Antonio Aprile che chiede di effettuare il tampone ai militari dell'Arma che operano in Calabria.

«Tale necessità sottintende una misura cautelativa al fine di garantire la giusta serenità agli operatori della Pubblica Sicurezza poiché, essendo in prima linea con il nostro lavoro e nel contatto frequente con le persone a seguito dei diversi controlli per l'emergenza Covid-19, si rischia di diventare portatori asintomatici. In tal caso – sottolinea Aprile - raccogliere i dati che derivano dal test dei tamponi Covid19 è di fondamentale importanza al fine di comprenderne l’andamento del contagio, nonché lo sviluppo del virus in tutta la Regione Calabria. Non si tratterà solo di dati rappresentativi della diffusione del coronavirus, bensì di dati effettivi al fine di prevenire ulteriori contagi.

Di ulteriore importanza è la raccomandazione dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), che consiglia caldamente di sottoporre al test “il maggior numero possibile di persone, perché il coronavirus può essere trasmesso sia dalle persone che presentano sintomi sia dai paucisintomatici, cioè quelli che ne manifestano pochi al punto da essere considerati asintomatici”.

Pertanto, ritengo che sia una misura cautelativa da adottare soprattutto nei casi di frequente esposizione degli operatori della Pubblica Sicurezza».

Coronavirus: disposta la 'chiusura' di Montebello Jonico

"Ho appena emanato l'ordinanza che dispone la 'chiusura' del comune di Montebello Jonico (RC). 

Una misura che si è resa necessaria a seguito del numero di casi di positività al Coronavirus registrati fra ieri e oggi.

L’ordinanza prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, il divieto di accesso nel territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici. Viene comunque garantita l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. 

Potranno varcare i confini comunali gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nelle attività collegate all’emergenza, gli esercenti che hanno attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali ma tutti avranno l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

L’ordinanza consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza".

Lo rende noto Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

Coronavirus, Calabria: sarà utilizzato anche il padiglione del Policlinico di Germaneto

"Voglio tranquillizzare il segretario generale Cgil Calabria, Angelo Sposato, circa il metodo tramite cui viene gestita in queste settimane l’emergenza sanitaria in Calabria. Tutte le decisioni vengono assunte in accordo con il Commissario Cotticelli. Nessuno ha intenzione di esautorare nessuno, anzi. L’intento di tutti è lavorare in squadra. Credo piuttosto sarebbe opportuno informarsi rispetto al piano che stiamo attuando, con non pochi sforzi da parte di tutti: non solo è previsto l’utilizzo del padiglione del Policlinico universitario di Germaneto, ma da qualche giorno si sta lavorando per rendere pienamente operativo anche il secondo padiglione. I lavori dovrebbero essere ultimati già domani".

E' quanto si legge in una nota della presidente della Regione Calabria, Jole  Santelli.

 

 

 

Coronavirus: la Calabria chiede "aiuto" ai medici in pensione

"Anche i professionisti in pensione potranno dare il loro contributo per prevenire e limitare la diffusione del Coronavirus: medici specializzati in anestesia e rianimazione, pneumologia, malattie infettive, cardiologia, medicina interna, medicina d'urgenza, radiodiagnostica e i biologi, che non esercitano più la professione, possono comunicare la propria disponibilità alla Regione Calabria.

La Direzione Tutela della Salute, Politiche Sanitarie ha, infatti, pubblicato un avviso per acquisire la disponibilità del personale medico e di biologi a riposo, anche se non più iscritti all’albo. Viene dunque istituito un elenco dal quale attingere qualora se ne presentasse la necessità nell’emergenza sanitaria che ci troviamo a gestire.

Verranno conferiti incarichi di lavoro autonomo, di durata non superiore a sei mesi e, comunque, fino al termine dello stato di emergenza, anche a titolo non oneroso; l’attività sarà prestata in favore delle Aziende del Ssr della Regione Calabria".

 Lo rende noto il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli.

Emergenza coronavirus, Pitaro (Io resto in Calabria) presenta un'interrogazione

  Sull’emergenza epidemiologica da Covid-19 in Calabria, il consigliere regionale Francesco Pitaro (“Io Resto in Calabria”)  ha inviato - per il tramite del Presidente del Consiglio regionale - un’interrogazione rivolta al Presidente della Regione on. Jole Santelli: “La grave condizione  delle strutture sanitarie calabresi  - sostiene - che non cedono soltanto grazie al lavoro massacrante di medici, infermieri e tecnici, e che già adesso sono  stressate dagli attuali casi di coronavirus, sarebbe destinata a soccombere, qualora la situazione sfuggisse di mano, a meno che non siano adottati tempestivamente provvedimenti congrui, ponderati e urgenti”.

Ad avviso di Pitaro: “L’insieme dei provvedimenti della Regione, attuati o  annunciati, debbono però essere frutto di un ragionamento compiuto e di un  percorso politico - amministrativo caratterizzato da progettualità e tempestività e scevro da superficialità ed approssimazione, e che, al contempo, si avvalga di metodologie medico - scientifiche, sul presupposto che Governo e Regioni debbano seguire nella catena di comando  le indicazioni degli epidemiologici”.

Sottolinea  Pitaro: “Ad oggi, dalle notizie informali pervenute, pare che la Presidente della Regione  abbia assunto provvedimenti-ordinanze in materia, ma caratterizzati da frammentazione e che non sono l’esito di un disegno complessivo che affronti globalmente e sollecitamente la delicatissima questione. Non essendo stato insediato il Consiglio regionale, i consiglieri sono privi di notizie e non hanno informazioni, se non attraverso la stampa, in merito ai provvedimenti della Presidente della Giunta,  diretti ad affrontare l’emergenza virus ormai penetrata nel nostro territorio e che, da qui a poco, rischia di intasare la già insufficiente rete ospedaliera calabrese”.

In ragione di tutto ciò “e per avere doverosi ragguagli formali”, il consigliere regionale chiede alla presidente Santelli di sapere formalmente : 1)Quali atti e provvedimenti siano stati adottati, anche eventualmente insieme al Commissario alla sanità, al fine di permettere alla rete sanitaria calabrese di affrontare con efficienza e immediatezza  l’emergenza coronavirus; 2)Quali siano le strutture sanitarie calabresi che dovranno occuparsi dell’emergenza coronavirus e quanti siano in tutta la regione i posti nei reparti di terapia intensiva dedicati e il numero del personale sanitario che dovrà occuparsi dell’emergenza Covid-19; 3)Se vi è l’intendimento di costituire una struttura ad hoc, formata  da esperti  di chiara fama scientifica, che si occupi H24 e in via esclusiva dell’emergenza coronavirus e adotti, nel più breve tempo possibile, un piano finalizzato a contrastare l’ emergenza e a prestare con tempestività le necessarie cure a tutti coloro che,nei prossimi giorni, potrebbero essere infettati ed avranno bisogno di interventi sanitari seri all’interno di strutture sanitarie efficientemente organizzate e dotate di personale specializzato e dei necessari strumenti sanitari”.

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