Serrate attività di vigilanza e controllo dei Carabinieri di Vibo Valentia.

Il Comando della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia ha predisposto servizi mirati a contrastare la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti, in tutti i centri del vibonese e della costa tirrenica, ritenendo la droga responsabile di tante disgrazie, incidenti e tragedie, tutelando così la salute e la vita di ogni cittadino. Quindi, ieri 29 agosto 2017, i militari delle Stazioni Carabinieri di San Gregorio d’Ippona, di Vibo Valentia e di Vibo Marina, coadiuvati dai cani del Nucleo Cinofili dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio: F. P., di 44 anni, autista, incensurato.

Invero, a seguito di perquisizione in due distinte abitazioni, di pertinenza dell'uomo, è stato rinvenuto circa un chilo di Marijuana nella casa dove l’uomo vive abitualmente d’inverno, a San Gregorio d’Ippona, e anche nella sua tenuta estiva, a Vibo Marina. La Marijuana, nella prima casa, era nascosta in un recipiente di plastica abilmente nascosto dentro un televisore, mentre nell’altra era occultata nella camera da letto, avvolta in involucri già confezionati e pronti per l’uso e lo spaccio. La droga è stata sequestrata e l’arrestato, così come disposto dalla dottoressa Claudia Colucci, si trova in regime degli arresti domiciliari, nella sua abitazione. 

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Produceva e spacciava marijuana, arrestato un 39enne

Continuano senza sosta i servizi di controllo straordinario del territorio disposti dal Comando Gruppo Carabinieri di Locri, finalizzati alla repressione dei reati in genere.

Nella mattinata di ieri i militari della Stazione Carabinieri di Siderno, hanno tratto in arresto V. G. cl. ’78 residente a Paola (CS) ma nativo di Locri, poiché ritenuto responsabile del reato di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

In particolare, i Carabinieri, durante un servizio perlustrativo in una zona della città poco trafficata da auto, hanno notato l’uomo che alla loro vista, a bordo della propria bicicletta, avrebbe cercato di allontanarsi repentinamente con l’apparente intenzione di far perdere le proprie tracce all’interno dei vicoli difficilmente percorribili se non a piedi.  Lo strano comportamento avrebbe “incuriosito” gli operanti che, dopo averlo raggiunto e bloccato, lo hanno sottoposto a perquisizione personale e domiciliare.

All’esito delle attività di ricerca, i Carabinieri hanno rinvenuto, all’interno di un’abitazione nelle disponibilità dell'indiziato, una borsa valigia e due sacchi da pattumiera contenenti complessivamente circa 4 KG di marijuana.

Tutto lo stupefacente rinvenuto è stato posto sotto sequestro e il trentanovenne dichiarato in stato d’arresto. Al termine delle formalità di rito, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, l’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale della Città di Locri.



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La GdF sequestra una piantagione con oltre 200kg di marijuana grazie all'impiego dell'elicottero

Nell’ambito di una vasta operazione di prevenzione e repressione del fenomeno dell’illecita coltivazione di piante di marijuana, per le quali è stato previsto anche l’impiego dell’elicottero A109N (Nexus) della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, è stata scoperta e sequestrata una piantagione di canapa indiana, nell’area collinare del comprensorio di Candidoni (RC).

Ad operare sono stati i finanzieri del Gruppo Gioia Tauro e della Sezione Operativa Navale di Reggio Calabria i quali, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, a seguito dell’avvistamento e segnalazione delle piantagioni da parte dell’elicottero, hanno perlustrato una vasta area ove, in un appezzamento di terreno, occultato dalla fitta vegetazione circostante, hanno rinvenuto la coltivazione di “cannabis indica” composta da numerosissime piante - tutte particolarmente rigogliose, alte sino a quattro metri e del peso complessivo pari 220 kg - venivano alimentate da un sofisticato sistema di irrigazione “a goccia” costituito da 200 metri di tubatura collegata ad una fonte di acqua sorgiva.

Così come disposto dall’Autorità Giudiziaria, le piante sono state estirpate e distrutte sul posto, unitamente al sistema di irrigazione. Si tratta di un’operazione di servizio, svolta dalla Guardia di Finanza calabrese nell’ambito della repressione della coltivazione e del traffico di stupefacenti, che ha consentito di sottrarre alla criminalità organizzata gli ingenti proventi illeciti stimati in euro 320.000, che sarebbero derivati dalla vendita al dettaglio dello stupefacente.

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Coltivava canapa in un fondo, arrestato 33enne

Nell’ambito dell’implementazione dei servizi di controllo del territorio disposti nella Piana di Gioia Tauro dal Questore della Provincia di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, lo scorso 23 agosto, personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di P.S. di Taurianova e di Gioia Tauro, ha arrestato un 33enne di Oppido Mamertina (RC), per coltivazione illegale di canapa indiana.

L’uomo, in un terreno nella sua disponibilità aveva coltivato circa 18 piante di canapa indiana di altezza compresa tra i 170 e 300 cm. Ieri, a seguito di giudizio direttissimo, l’Autorità Giudiziaria competente ha convalidato l’arresto sottoponendo l’uomo alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. 4 volte a settimana.

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Sorpresi a curare una piantagione, arrestati dopo un inseguimento

Ieri, 23 agosto, nel primo pomeriggio, a Cittanova (RC), i Carabinieri del N.O.RM. della Compagnia di Taurianova, coadiuvati da personale dello Squadrone Eliportato CC Cacciatori di Calabria e della locale Stazione Carabinieri, all’esito di un mirato servizio svolto in Contrada Vacale, hanno rinvenuto una coltivazione di canapa indiana composta da 75 piante di altezza variabile tra 1 e 2 metri, dotata di apposito impianto di irrigazione.

Nella circostanza i Carabinieri del N.O.RM., guidati via radio dai militari dello Squadrone Cacciatori già precedentemente appostato in zona, avevano notato due soggetti allontanarsi dalla piantagione. Una volta ingaggiato un inseguimento a piedi, l’intervento dei militari ha consentito di bloccare dapprima E. M. cl. ’90, con precedenti di polizia in materia di stupefacenti e furto. Poco dopo, proseguite le ricerche in tutta l’area, i militari della Stazione CC di Cittanova hanno poi rintracciato anche il secondo soggetto, identificato in N. R. cl. ’87, mentre cercava di far perdere le proprie tracce nelle campagne di Cittanova.

Terminate le operazioni di campionatura, le piante sono state sequestrate unitamente a tutto il materiale rinvenuto per la cura della piantagione.

Anche l’odierna operazione s’inserisce nel piano di controllo straordinario del territorio disposto dal Comando Provinciale CC di Reggio Calabria per il periodo estivo, finalizzato principalmente al pattugliamento a largo raggio delle aree rurali e montane.

I due soggetti sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima.

Rinvenuta una piantagione di marijuana, arrestato un 38enne

Nella giornata di ieri, 23 agosto, a Sant'Eufemia D’Aspromonte (Rc), i Carabinieri della locale Stazione, in sinergia con il personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e del 4° Reggimento Carabinieri a cavallo, nel corso di un servizio di controllo del territorio in area boschiva, coordinato dalla Compagnia Carabinieri di Palmi (Rc) diretta dal Capitano Antonino SPINNATO, hanno tratto in arresto F. V. 38enne del luogo, noto alle forze dell’ordine.

In un fondo agricolo di proprietà dell'uomo, sito in C.da Meladoro, Localita’ Ficarazzi, è stata rinvenuta una piantagione di circa 100 mq, composta da 170 piante di marijuana, del tipo indica, di altezza media di 1,5 metri cadauna e del peso complessivo di 70kg, in perfetto stato vegetativo unitamente ad attrezzi agricoli vari ed un impianto di irrigazione collegato illecitamente alla rete idrica pubblica.

Lo stupefacente, avrebbe fruttato sul mercato della droga illeciti profitti sino ad un importo di circa 100 mila euro.

Le piante, previa campionatura, sono state distrutta sul posto, mentre i campioni prelevati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati sequestrati e saranno successivamente trasmessi al RIS di Messina per le analisi tossicologiche del caso.

L’operazione odierna s’inserisce nel piano di controllo straordinario del territorio disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria per il periodo estivo, che si avvale anche del contributo dei Carabinieri del 4° Reggimento a Cavallo ed è finalizzato principalmente al pattugliamento a largo raggio delle aree rurali e montane.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione di residenza ove permarrà in regime arresti domiciliari attesa giudizio direttissimo fissato per la giornata di oggi, 24 agosto, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

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Rapina in un supermercato del vibonese, arrestato 31enne nigerino

I carabinieri della Stazione di Briatico, hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, per i reati di rapina aggravata, Henry Azeh.

L’uomo, un 31enne nato in Nigeria, ospite del centro di accoglienza straordinaria per migranti stranieri di Briatico, è accusato di aver sottratto generi alimentari in un supermercato del luogo.

In particolare, l’extracomunitario si sarebbe impossessato dei beni, dopo aver usato violenza e procurato lesioni lievi a G.C., 46enne, responsabile dell’attività commerciale.

Nel corso di una perquisizione eseguita nell’alloggio di Azeh, i militari hanno rinvenuto la merce rubata, nonché 2,2 grammi marijuana.

Una volta  arrestato, dopo le formalità di rito, il 31enne è stato accompagnato nella casa circondariale di Vibo Valentia.

Scoperte due coltivazioni con oltre 350 piante di canapa indiana

I carabinieri della Stazione di Careri, unitamente ai colleghi dello Squadrone eliportato Cacciatori "Calabria", nel corso di servizi di rastrellamento, hanno rinvenuto, nelle aree demaniali di località "Piani" e "Cavallo Domato" di Natile Superiore, rispettivamente due piazzole adibite a coltivazione di canapa indiana con 150 piante di altezza superiori al metro e mezzo e 200 piante di altezza pari a quasi 2 metri.

Le coltivazioni erano ben occultate tra la fitta vegetazione ed irrigate attraverso un tubo in pvc collegato a due cisterne in plastica ubicate nelle vicinanze.

Successivamente, i militari, previa campionatura, hanno sequestrato parte dello stupefacente che verrà inviato presso i Ris di Messina per gli esami di laboratorio, mentre le rimanenti piante sono state distrutte sul posto come disposto dall'Autorità giudiziaria.

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