Sequestrate dieci tonnellate di sigarette

Un container pieno di sigarette di contrabbando è stato scoperto dagli uomini del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dai funzionari dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli - S.V.A.D. nel porto di Gioia Tauro. Il carico, proveniente dalla Malesia, conteneva dieci tonnellate di "bionde" ed era, formalmente, destinato a Napoli. Ufficialmente, secondo la documentazione doganale di accompagnamento, il container avebbe dovuto contenere lenzuola. Secondo una prima stima, il valore della merce sequestrata ammonterebbe a circa 2 milioni di euro. Le indagini, coordinate dalla Procura della repubblica di Palmi, proseguono per cercare di risalire ai responsabili dell'importazione illegale di sigarette.

 

 

 

Nicolò (Fi): "Commissariamento autorità portuale di Gioia Tauro evidenzia la frattura nel Pd"

“La decisione del governo Renzi di commissariare l’Autorità portuale di Gioia Tauro evidenzia l’ennesima, grave, frattura tra i Democratici calabresi e nel rapporto che essi hanno con il partito nazionale”. Lo afferma in una dichiarazione il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Alessandro Nicolò.“Al di là del merito stesso della nomina, ricaduta su un ufficiale della Marina Militare di indiscusse capacità – sottolinea Nicolò – rimane aperta tutta intera la natura politica del rapporto tra la Giunta regionale ed il Governo del Paese. Dietro la nomina dell’Autorità portuale di Gioia Tauro c’è un fortissimo interesse strategico per l’Italia e per la nostra regione, una partita talmente vasta da cui dipende il futuro e lo sviluppo di molti settori dell’economia nazionale. Su Gioia Tauro, infatti,  si prospettano importanti e decisivi investimenti per migliorare non soltanto le operazioni di transhipment, ma per imprimere un carattere nuovo allo scalo, aprendo davvero alla diversificazione delle attività, a partire dalla istituzione di un polo logistico in grado di stoccare e movimentare merci e manufatti in arrivo ed in partenza, in maniera più rispondente alle esigenze dei mercati europei. Se questa è la partita vera – dice Nicolò – Oliverio e la sua Giunta non possono oltre rimanere spettatori o outsider dinanzi a scelte che non tengono conto del territorio, come già accaduto per la sanità , rassegnandosi dinanzi ad una nomina che – lo dico con assoluta chiarezza – necessitava un profilo più squisitamente politico. E’ chiaro che la nomina del comandante Barbagiovanni Minciullo si è resa obbligata per la mancata proposta dei Democratici di sinistra di prospettare una candidatura che fosse di alto profilo e di comprovata esperienza e non soltanto uno dei soliti tasselli da incasellare al posto giusto, in una logica di spoil system. Di questo passo – dice ancora Alessandro Nicolò – diverrà davvero incomprensibile capire il senso della direzione di marcia di questa Giunta regionale, ancora monca e poco ‘visibile’, con un Consiglio regionale per niente coinvolto nelle discussioni sulle prospettive della Calabria, con le Commissioni stagnanti, un oblio istituzionale che rischia di ammorbare ulteriormente  i processi democratici ed allontana sempre di più l’interesse dei cittadini per la vita politica e le istituzioni. I ‘giochi’ romani – conclude Alessandro Nicolò – hanno, ancora una volta, avuto partita vinta, ma sul terreno è rimasto un altro pezzo di democrazia che deprime il desiderio di partecipazione ed allontana sempre di più la Calabria dai quei processi decisionali che possono contribuire a farle cambiare volto”.         

Le Fiamme Gialle sequestrano 14 tonnellate di sigarette

C’erano 14 tonnellate di sigarette stivate nel container sequestrato dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dai funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel porto di Gioia Tauro.  Il carico proveniente dagli Emirati Arabi era, ufficialmente, diretto in Montenegro, tuttavia l’ipotesi investigativa è che fosse destinato al mercato italiano. L'operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, che ha disposto il sequestro delle sigarette per il reato di frode nell'esercizio del commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci

Tre container di prodotti cinesi sequestrati a Gioia Tauro

I Finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Gioia Tauro, unitamente ai Funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno messo i sigilli a tre container, arrivati, nel porto della Piana, dalla Cina. All’origine del sequestro, le false indicazioni sull'origine o sulla provenienza, nonché la presenza di prodotti, per lo più giocattoli, contraffatti. Dopo una lunga serie di controlli eseguiti su numerosi documenti e container, la Procura della Repubblica di Palmi, ha fatto scattare l’operazione che ha consentito di scoprire il carico, ufficialmente, destinato in Albania. Complessivamente, sono stati sequestrati 14 mila tra giocattoli, orologi, asciugamani e federe riportanti marchi contraffatti, nonché calze sportive recanti false indicazioni sulla loro origine o provenienza. Il tutto per un valore complessivo di oltre trentaduemila euro.

Porto Gioia Tauro, Battaglia (Pd): " Snodo strategico per il sud"

“E’ la notizia che attendevamo. Il ritorno di Maersk nel porto di Gioia Tauro ed il ripristino del collegamento ferroviario sono i segnali tangibili della ripresa economica del Mezzogiorno e di un rinnovato interesse per il primo scalo italiano di transhipment che oggi è deciso a giocare appieno tutte le sue carte per divenire piattaforma di riferimento e snodo strategico per il Sud delle reti commerciali”. E’ questo il commento del consigliere regionale Mimmo Battaglia (Pd) che “apprezza gli sforzi congiunti diretti a restituire piena funzione e centralità all’hub calabrese in una prospettiva di ambizioso riposizionamento dello scalo più grande del Mediterraneo”. “Convinta adesione alle politiche messe in campo dal presidente Oliverio che ha inserito Gioia Tauro tra le priorità della sua agenda e che oggi può a ragione dire di avere incassato un grande risultato che spezza una situazione di oltre due anni di immobilismo” - afferma Battaglia. “Rilevante in questa operazione di rilancio del porto di Gioia Tauro - sottolinea l’esponente del Pd - anche l’impegno del presidente dell’Autorità portuale ing. Giovanni Grimaldi che ha operato con tutti i soggetti coinvolti sempre nel segno del dialogo costruttivo e della leale collaborazione”. “Queste novità  - che contribuiscono a delineare scenari assai incoraggianti - ci auguriamo fortemente, possano segnare una autentica svolta per la crescita del porto, dell’area pianigiana e della Calabria intera. Lo sviluppo dell’intermodalità e del trasporto ferroviario; l’incentivazione dei collegamenti di corto e medio raggio, sia intraregionali che interregionali sono i presupposti affinchè lo scalo gioiese possa esprimere le sue potenzialità, finora in gran parte inespresse. Oggi  ci sono tutti i presupposti per creare una piattaforma logistica avanzata, integrata con la rete dei trasporti. Per questa via - conclude Mimmo Battaglia - Gioia Tauro riacquisterà - potenziandolo in prospettiva - il suo naturale ruolo di hub strategico nel transhipment dell’intero Mediterraneo”.

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