Tenta di dare fuoco alla compagna: muratore arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri hanno stretto le manette ai polsi di un muratore 44enne accusato di aver cosparso di liquido infiammabile la convivente, tentando poi di darle fuoco. Ad arrestare A.D., di nazionalità romena, sono stati i militari dell'Arma della Stazione di Acri, in provincia di Cosenza. Gli sono contestati i reati di maltrattamenti in famiglia e tentato omicidio. E' stata la destrezza della vittima, lesta a fuggire e trovare riparo in un bar, a salvarle la vita. Il compagno, invece, contesta questa versione dei fatti. I medici hanno diagnosticato alla donna fratture all'arcata sopraccigliare e ad uno zigomo. L'uomo è stato trasferito nel carcere di via Popilia, a Cosenza. 

Fucilata contro il rivale per questioni economiche: in manette un uomo di 50 anni

I Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 50 anni accusato di tentato omicidio. Secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma di Seregno, provincia di Monza Brianza, Saverio Rombolà, calabrese con precedenti penali e trasferitosi nella località lombarda, quindici giorni fa si sarebbe reso responsabile del ferimento di un 43enne. In particolare, avrebbe esploso, al culmine di un acceso alterco scaturito da questioni di natura economica, una fucilata con un'arma calibro 12 colpendo il rivale all'addome ed alla mano sinistra. Il fatto di sangue si è verificato a ridosso di un bar di Verano. 

Tentò di uccidere il vicino per questioni di confine: in carcere un 47enne

I Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 47 anni che dovrà espiare una condanna a 9 anni, 10 mesi e 14 giorni perché ha tentato di uccidere, insieme al padre, un vicino di casa. A condurre presso il carcere di via Popilia, a Cosenza, Stefano Iero, sono stati i militari dell'Arma della Stazione di Montalto Uffugo su disposizione della Procura della Repubblica di Castrovillari. L'episodio si verificò nella città del Pollino il 26 ottobre del 2006. Secondo quanto accertato nel corso dell'inchiesta, Stefano Iero ed il padre Luigi, 86 anni, che si trova ristretto ai domiciliari, erano in pessimi rapporti con la vittima, un uomo nato a Bagnara Calabra e trasferitosi a Castrovillari. Al centro della contesa  una diatriba sul confine delle rispettive proprietà. Nella circostanza, i due congiunti, a bordo del proprio veicolo, dopo aver occupato la carreggiata in via Falconara, impedendo così il passaggio alla Fiat Punto del rivale, lo aggredirono fisicamente picchiandolo con violenza. Mentre il vicino giaceva sull'asfalto, sostengono gli inquirenti, tentarono di strangolarlo utilizzando una cintura. Fu soltanto il casuale arrivo di alcune persone ad indurre gli aggressori a scappare. 

 

 

Tenta di uccidere la sorella e minaccia di morte due operai: inseguito e arrestato

Nella giornata di ieri, al termine di un’ininterrotta attività di indagine, i Carabinieri della Stazione di Rosario Valanidi hanno arrestato per il reato di tentato omicidio, rapina, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e porto di armi ed oggetti atti ad offendere, Francesco Martorano, 57enne, pensionato, con precedenti per reati contro la persona ed altro. Lo stesso, nel pomeriggio di ieri, recatosi presso un appezzamento di terreno di proprietà del defunto padre, per il quale da anni è pendente un contenzioso per la spartizione tra i componenti della famiglia, avrebbe minacciato di morte con un bastone  - all’estremità del quale era legato un uncino di ferro - due operai e la sorella, i quali erano intenti a raccogliere le olive, sottraendo ai primi due i loro zaini e colpendo la sorella alla nuca con un sasso di grosse dimensioni, procurandole un trauma cranico con ferita lacero contusa con prognosi di dodici giorni. Successivamente, secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma, datosi alla fuga a bordo della propria autovettura, Martorano, intercettato dagli operanti, avrebbe omesso di fermarsi all’alt impostogli, salvo poi fermarsi ad alcuni metri di distanza, dopo aver rischiato di investire uno dei militari. Nella circostanza, sottoposto a perquisizione personale e veicolare, sul sedile anteriore lato passeggero, i militari hanno rinvenuto il bastone di legno, della lunghezza di 105 centimetri, utilizzato, a parere degli investigatori, per la minaccia, nonché entrambi gli zaini sottratti precedentemente ai due operai, dai quali mancavano i soldi contanti. Un ulteriore tentativo di resistenza da parte di Martorano è stato messo in atto al momento della perquisizione domiciliare, alla quale lo stesso si è opposto, riferiscono i Carabinieri, ostacolando le operazioni. Al termine delle formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Arghillà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria reggina. 

Ferisce il figlio al culmine di una lite: arrestato per tentato omicidio

Dovrà rispondere del reato di tentato omicidio il sessantottenne che durante la notte, al culmine di un violento litigio, ha ferito il figlio conficcandogli un cacciavite nella pancia. Ad arrestare e restringere ai domiciliari Antonio Bomparola, 68 anni, in pensione, sono stati i Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza. La vittima, trasportata in ospedale dove i medici hanno ritenuto necessario operarlo chirurgicamente, ha 42 anni. Secondo quanto appreso, il suo quadro clinico non è particolarmente preoccupante.  

Incredibile in Calabria: marito 99enne ferisce con l'accetta la moglie 93enne

Stamattina i Carabinieri sono intervenuti in località Placanica di Pentidattilo, frazione del Comune di Melito di Porto Salvo, presso l’abitazione dei coniugi F.G., 99 anni, e F.E., 93 anni, dove, al culmine di una lite nata per futili motivi, F.G. ha tentato di uccidere la moglie convivente, colpendola più volte alla testa con un’accetta. Secondo indiscrezioni in attesa di conferma il violento alterco sarebbe esploso perché l'anziano sarebbe stato tormentato dalla gelosia. Trasportata a bordo di un'ambulanza del 118 presso l’ospedale "Tiberio Evoli" di Melito di Porto Salvo, l’anziana donna, sottoposta ad accurati accertamenti clinici, è stata  giudicata guaribile in 25 giorni per le numerose contusioni ed ematomi riportate al capo. L’uomo è stato tratto in arresto dai militari della Stazione Carabinieri di Melito Porto Salvo intervenuti per il reato di tentato omicidio e, stante l’avanzata età, è stato condotto presso una struttura residenziale per anziani della zona, ove dovrà rimanere a disposizione della competente Procura della Repubblica di Reggio Calabria, in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.

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Due persone arrestate per tentato omicidio davanti ad un supermercato

Al termine di un’ininterrotta attività di indagine, i Carabinieri hanno arrestato per il reato di tentato omicidio N.R., 49 anni, e Suzana Jasarevic,  45 anni. Entambi disoccupati e di nazionalità macedone. Sono ritenuti responsabili dai militari della Stazione di Gallico del ferimento di un cittadino nigeriano 26enne, senza fissa dimora, avvenuto a seguito di una lite scaturita tra i tre all’esterno del supermercato LIDL, ubicato lungo la SS 18 III tratto, a Reggio Calabria. Nello specifico, i due macedoni, secondo quanto ipotizzano gli inquirenti, dopo aver aggredito ripetutamente la vittima con calci, pugni e con l’utilizzo di un bastone, dandosi alla fuga, lo avrebbero investito con la loro autovettura Opel Corsa, provocandogli svariate lesioni, giudicate guaribili in sette giorni. Dalla ricostruzione dei fatti effettuata dai militari, il movente è da ascriversi a questioni dovute alla contesa delle offerte lasciate dai clienti del predetto supermercato. I due, al termine delle formalità di rito, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Arghillà a disposizione dell'autorità giudiziaria reggina. 

 

Accoltella l'amico al termine della cena: arrestato per tentato omicidio

Un uomo vicino ai cinquanta anni è stato arrestato dai Carabinieri che gli imputano il reato di tentato omicidio. Calabrese, ha ferito con due coltellate inferte alla gola ed al torace un siciliano di quaranta anni. I due, dopo aver consumato insieme la cena all'interno di un'abitazione ubicata in via Pedrini, nel quartiere genovese di Bolzaneto, hanno iniziato a litigare per ragioni banali, probabilmente con la complicità dell'alcol che avevano consumato in quantità cospicua. Al culmine del violento alterco, il cinquantenne ha afferrato un coltello con cui ha colpito il rivale. La vittima è stata trasportata presso il vicino ospedale di Sampierdarena. I medici, alla luce delle gravi lesioni riscontrate, hanno disposto il ricovero nel reparto di Rianimazione in Rianimazione. I Carabinieri, giunti sul luogo in cui si è consumato il grave fatto di sangue, hanno dato avvio alle indagini per ricostruire ne l dettaglio i contorni della vicenda. 

 

 

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