Serra. “Fuori dall’alloggio assegnato perché occupato abusivamente da altri”: la denuncia di Tonino Tassone

È una storia di difficoltà e di diritti che si materializzano, almeno per il momento, solo sulla carta quella di Tonino Tassone. Una storia - quella che ci racconta con la determinazione di chi deve ripartire per forza perché non ha alternative -  carica di problemi, di pensieri cupi, di rabbia. Il 7 agosto 2013 dal palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci parte una lettera (con ad oggetto: “Legge regionale 25.11.1996 n. 32, art. 24 e s.m.i. – Assegnazione in locazione semplice di n. 8 alloggi di proprietà Aterp di Vibo Valentia, giusta graduatoria definitiva del 05.07.2011) con la quale viene comunicato a Tonino che “a seguito di scorrimento della graduatoria definitiva, dove la S.V. risulta essere collocata al posto n. 9, viene assegnato un alloggio di cui all’oggetto, ritenendolo idoneo al suo nucleo familiare”. Sembrerebbe una soluzione dopo tante sofferenze e, invece, l’attesa si prolunga perché, secondo quanto sostiene Tonino, “l’alloggio è stato occupato abusivamente e non viene sgomberato”. Il tempo passa e la pazienza diminuisce fin quando, tramite il suo legale, Tonino scrive all’allora sindaco di Serra San Bruno per chiedere “giustizia”. È il 31 marzo 2016 e pochi giorni dopo l’esperienza amministrativa di quella maggioranza termina e s’insedia il commissario prefettizio. In quel documento l’avvocato specificata che “ad oggi l’alloggio non è stato consegnato e il mio assistito con la propria famiglia (di cui fa parte una bambina di appena 10 anni) continua a vivere in un appartamento condotto in locazione in precarie condizioni igieniche e strutturali. Pertanto, vi invito a voler provvedere nel termine di giorni 30 dalla ricezione della presente alla consegna dell’alloggio spettante a Tassone, con avvertimento che, trascorso inutilmente il predetto termine, il mio assistito si vedrà costretto ad adire l’Autorità giudiziaria competente anche per ottenere le somme pagate per canone di locazione dal 2013 all’effettiva consegna nonchè il risarcimento di tutti i danni patiti”. Ma le settimane passano e per Tonino novità non ne arrivano. Decide allora di formulare il suo appello sperando, ancora una volta, che qualcuno lo ascolti. Di sicuro c’è che continuerà a battersi con tutti i mezzi che la legge mette a disposizione per far valere il suo “diritto”.

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