Falso invalido incassa 70 mila euro non dovuti, denunciato

I Finanzieri del Comando provinciale della guardia di finanza di Cosenza hanno scoperto una truffa ai danni dell’Inail perpetrata da un cittadino italiano che avrebbe ottenuto, indebitamente, oltre 70 mila euro a titolo di pensione d’invalidità, a seguito di un simulato “infortunio in itinere”.

L’ ”infortunio in itinere” è un istituto giuridico che, in caso d’incidente durante il viaggio tra l’abitazione ed il luogo di lavoro, riconosce alla vittima sia un’ indennità temporanea che una rendita vitalizia mensile.

Rimasto coinvolto in un incidente, il responsabile della presunta truffa avrebbe dichiarato falsamente che stava rientrando dal lavoro. Al fine di trarre in inganno l’Inail, l’uomo avrebbe comunicato orari di servizio non veritieri producendo autocertificazioni mendaci. A suffragare le dichiarazioni, un falso testimone che, ignaro di tutto, era stato falsamente indicato all’Inail.

Gli accertamenti eseguiti dalle fiamme gialle sia presso il datore di lavoro, che presso il presunto testimone oculare, hanno permesso di evidenziare che gli orari di servizio erano in realtà differenti, posto che non esisteva alcuna autorizzazione all’utilizzo del mezzo privato da parte del dipendente e, soprattutto, che il testimone oculare non era presente sul luogo dell’incidente.

L’intervento dei finanzieri ha permesso, quindi, di procedere alla sospensione dell’erogazione delle indennità ed avviare le procedure di recupero delle somme indebitamente percepite.

Il responsabile è stato, infine, denunciato alla Procura della Repubblica di Cosenza per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato (che prevede la sanzione massima della reclusione fino a cinque anni e la multa fino a 1.549 euro) e falsità ideologica in atti.

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