Sbarcati in Calabria 1085 migranti

Sono sbarcati stamane sulle coste calabresi le due navi della Marina Militare che sabato avevano prestato soccorso a migranti individuati al largo del Mediterraneo dove stavano navigando utilizzando quattro barconi poi trovatisi in difficoltà. La "Driade", approdata al molo di Corigliano Calabro, trasportava 475 persone, fra loro 376 uomini e 99 donne, di cui sette in stato di gravidanza. Circa cento i minorenni. Originari di diversi Paesi, sembrano tutti versare in un buono stato di salute. Le attività coordinate dalla Prefettura di Cosenza per accogliere i profughi sono state condotte da personale volontario, rappresentanti delle forze dell'ordine e da uomini e donne del 118. Giuseppe Geraci, Primo Cittadino di Corigliano Calabro, ha ribadito la sua posizione: "Non siamo razzisti, ma il nostro impegno non può durare all'infinito". A Crotone, invece, è arrivata la "Vega" sulla quale si trovavano 610 individui, di cui 448 uomini, 99 donne (tre incinte) e 63 minorenni. Durante la permanenza a bordo del pattugliatore sono stati compiuti alcuni accertamenti sanitari di rito. Provenienti da Eritrea, Bangladesh, Gambia, Nigeria, Palestina, Senegal, Siria, Sudan, giunti a terra, hanno ricevuto il supporto degli inviati della locale Azienda Sanitaria, del Servizio di urgenza ed emergenza 118, della Croce Rossa, della Misericordia, di volontari, dei militari della Capitaneria di Porto, degli addetti comunali, di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza. Sulla base del programma di ripartizione sul territorio nazionale stilato dal Viminale, è stato deciso il loro accompagnamento nelle strutture previste: 150 di loro in Piemonte; altrettanti in Veneto; 100 in Liguria; 50 in Basilicata. Gli altri 635 profughi sono stati, invece, condotte nel Centro di accoglienza di Sant'Anna, ad Isola Capo Rizzuto.

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