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Sorpresi a cacciare in area protetta con armi clandestine, arrestati

Possesso di armi clandestine e munizioni, ricettazione, violazioni inerenti la legge quadro sulle aree protette e trasgressione delle norme per la protezione della fauna e il prelievo venatorio.

Queste le accuse con le quali, P.F., 49 anni e A.A. (23), rispettivamente di Ciminà (Rc) e Platì, sono stati arrestati dai Carabinieri in un’area del Parco nazionale d’Aspromonte.  

Gli arresti sono scattati nel corso di un servizio di controllo notturno, durante il quale i militari della Stazione di Sant'Ilario dello Ionio e dello Squadrone eliportato “Cacciatori” hanno sorpreso i due uomini in località “Antoninello”, nel comune di Ciminà, mentre erano intenti a praticare caccia di frodo.

Gli arrestati sono stati trovati in possesso di due fucili, uno dei quali risultato assemblato artigianalmente, diverse munizioni e alcuni esemplari di fauna protetta già abbattuta.

Pertanto, una volta espletate le formalità di rito, P.F. e A.A., sono stati posti ai domiciliari.

Le armi sequestrate saranno, invece, sottoposte a esame balistico per verificare se siano state usate per compiere reati.         


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