Rissa tra adolescenti nel Vibonese, denunciati alcuni dei presunti responsabili

Si è consumato  tutto nella serata dello scorso Natale: prima l’avvicinamento tra i ragazzi, poi un breve ed a quanto pare inutile chiarimento verbale, infine il susseguirsi di una rissa che ha coinvolto 9 giovani.

Siamo nell’area attrezzata “Mamma Natuzza” di Paravati, quando i carabinieri della Stazione di Mileto, allertati telefonicamente del fatto da una ragazza, si imbattono appena giunti in un diciasettenne con il volto tumefatto, che viene trasportato presso l’ospedale di Vibo per le cure del caso.

L’individuazione dei responsabili appare sin da subito molto difficile: si comprende dalle prime dichiarazioni come nella rissa si siano contrapposti due distinti gruppi di giovani di San Calogero e Paravati. Fondamentale però è l’indicazione del movente, ovvero un semplice sticker inviato in un gruppo WhatsApp composto da giovani di San Calogero e ritraente il viso di un ragazzo di Paravati. Quest’ultimo, venutone a conoscenza, decide di scagliarsi contro chi, a suo dire, sarebbe stato il responsabile di tale gesto, coinvolgendo altri suoi compagni in un terribile e brutale effetto domino.

Le successive indagini condotte dai carabinieri della locale Stazione hanno consentito d’individuare parte dei giovani coinvolti quella sera: si tratta di un maggiorenne e di quattro minorenni.

Non è la prima volta che gli uomini dell’Arma sono dovuti intervenire negli ultimi mesi per sedare brutali aggressioni, basti pensare alla giovane ragazza vittima di pestaggio ad un distributore di benzina a Zungri nel settembre scorso o al tentato omicidio perpetrato ad ottobre proprio nel centro di Vibo, in piena zona movida. In entrambi i casi i presunti  responsabili sono stati assicurati alla giustizia.

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