Stalking e maltrattamenti ai danni dell'ex moglie: arrestato dalla Squadra Mobile di Vibo

Nel pomeriggio di ieri personale della Squadra Mobile della Questura di Vibo Valentia, a seguito di lunghe e laboriose indagini, ha tratto in arresto in esecuzione di ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari un 50enne vibonese pluripregiudicato, in quanto ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori (stalking), maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate, ingiurie e minacce. Il provvedimento cautelare è stato emesso, in tempi rapidissimi,  dal Giudice delle indagini preliminari Anna Rombolà su richiesta del pubblico ministero Barbara Buonanno, sostituto procuratore presso il  locale  Tribunale, che ha coordinato le indagini. L’uomo, dal mese di giugno scorso, si è reso protagonista di una serie continua di episodi di violenza e minaccia, nonché di vessazioni fisiche e morali ai danni dell’ex coniuge, protrattesi fino al giorno prima dell’arresto. In particolare, l’arrestato, malgrado la fine della sua relazione sentimentale con l’ex moglie, pretendeva che la stessa vedesse il loro figlio minore solo in sua presenza, che la donna non uscisse di casa, non si truccasse o parlasse al telefono con altre persone, arrivando a seguirla nei suoi spostamenti quotidiani e ad aspettarla nei luoghi generalmente da lei frequentati, minacciandola di morte e percuotendola ogni qualvolta lei non avesse rispettato le sue prescrizioni. L’attività investigativa della Squadra Mobile ha permesso di porre fine a un’escalation sempre crescente di offese, violenze fisiche e morali, prepotenze, umiliazioni, attuate dall’indagato ai danni dell’ex moglie e, in diverse occasioni, anche alla presenza del figlio minore della coppia, che avevano condizionato la stabilità e tranquillità personale e familiare della donna e dello stesso minore, entrambi costretti a vivere in uno stato continuo di timore per la propria e altrui incolumità personale, comportamenti cessati solo a seguito dell’odierno provvedimento cautelare. L’arrestato dopo le formalità di rito è stato posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.

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